[fumetti] brendon - claudio chiaverotti

serie bimestrale ambientata in un futuro catastrofico (alla "ken il guerriero", per intenderci) causato dalla caduta di un asteroide sul pianeta terra, la grande tenebra. brendon d'arkness è un cavaliere di ventura, un cacciatore di taglie, le sue avventure si svolgono in quella che era la gran bretagna. brendon è ancora un ragazzo quando la madre e ilsuo mentore boris vengono uccisi da una misteriosa setta di invasati religiosi, la luna nera, le strade del mercenario e della confraternita sono destinate ad intrecciarsi ancora per lungo tempo. la saga pur non essendomolto innovativa ha il pregio di staccarsi dal classico clichè bonelliano. innanzitutto il domestico/marionetta christopher è relegato ad una quasi assenza, dovuta al nomadismo di brendon chesi distingue quindi come primo personaggio bonellide "solo", se si esclude il cavallo falstaff. i personaggi ricorrenti sono pochi,principalmente il grande amore perduto di brendon anja e lo stregonezeder che grande importanza sembra rivestire per il futuro della serie. segnalo la collana perchè opera di claudio chiaverotti, già autore di dylan dog nei tempi d'oro della serie. le peripezie di brendon hanno poco a che spartire con gli incubi di dylan, pur essendo una serie con numeri parecchio horrorifici, è invece il modo di sceneggiare che è figlio di quella nuova linfa che è stato dyd. sicuramente trovo più elementi del dylan dei bei tempi in questa collana che nel dyd attuale, per questo motivo consiglio a tutti i puristi e gli orfani della serie come me di dare una letta, di tanto in tanto, alle avventure di brendon, per riassaporare atmosfere ormai perse nell'oblio delle ristampe...

Leggo Brendon dal primo numero,sinceramente ad affascinarmi sono le atmosfere post tenebra e i vari costumi dei personaggi in questo medioevo futuro,le storie sono carine e i disegni molto belli,vedi franzella e rotundo.

Letti gli ultimi due numeri,il lato oscuro e il serpente e lo stregone.
Belli tutti e due,il primo un thriller vecchio stile,ben riuscito ed il secondo che continua la saga della luna nera,interessante e disegnato molto bene.

sicuramente i disegni di brendon sono il fiore all'occhiello della testata, uno dei migliori parchi disegnatori (si dice? boh) di casa bonelli

Letti Beatrix e L'angelo dell'apocalisse,quest'ultimo mi è piaciuto molto,delinea una figura femminile particolare ed appassionnate e la storia è bella.

Bello anche l' ultimo albo, "La Ragazza del Fiume". La trama è buona anche se prevedibile, poi c'è Trevanian, tra l' altro continua tra due mesi.

io non amo tanto il tratto di maroto, comunque mi toccherà aspettare due mesi per leggerlo, non spezzo mai le storie doppie bonelli, se no non mi ricordo più una ceppa!

tra l'altro, dopo 70 numeri + gli speciali sono gounto alla conclusione ce leggo "brendon" per inerzia, solo perchè sono assuefatto allo stile di chiaverotti fin da ragazzino. in realtà non mi rimane proprio nulla dopo la lettura, e trevanian non mi ricordo chi minchia sia.

Quoto Kissoon!
Anche a me piacciono le atmosfere del fumetto,davvero belle.Inutile dilungarsi sui disegni,anche secondo me tra i migliori di tutta la testata bonelli...
Però c'è un però.Devo dire che le poche storie che ho letto(mi sembra di averne solo una decina)mi sono sembrate un pò "spente",diciamo che non mi hanno trasmesso adrenalina oppure angoscia,cosa che prima dylan sapeva regalari,prima...
Cmq è sicuramente una buona collana

Attendo commenti anche su dampyr

2 mesi di attesa abbastanza inutili per avere completa la doppia storia su trvenian. innanzitutto i due albi sono legati in modo così labile e forzato che ci potevamo risparmiare tutti questa attesa. secondo sto principio allora nathan never è un unica storia suddivisa in 200 albi... ma vabbè, non è questo il problema principale. il fatto è che chiaverotti non riesce a schiodarsi da un inerziale 5,5/6,5 (il mezzo voto in più o in meno dipende dai disegni). le sue storie hanno una struttura così identica le une alle altre che vermanet basterebbe leggere un albo a caso per essersi sparati tutta la gamma di sensazioni in grado di dare "brendon". i personaggi sono tutti quanti monomaniaci di qualcosa e questo li porta ad avere una vita totalmente strumentale alla sceneggiatura, inoltre brendon è l'eroe di carta più privo di caratteristiche che si sia mai visto in un albo. cioè se qualcuno lo dovesse descrivere cosa ne direbbe? probabilmente farebbe comwe quando alla scuola elementare si raccontava come una persona era vestita e di che colore aveva gli occhi. questo lo rende estremamente versatile, buono per tutto e per il contrario di tutto, diventa anche estremamente facile calarlo in queste orge di sentimenti drammatico-onirici che piace tanto al pubblico emo a cui è indirizzata la serie.

il primo albo "la ragazza del fiume" si prende un 5,5, il secondo "la vendetta di trevanian" si prende un 6,5 perchè è disegnato da fattori che è capace diu far sfigurare qualsiasi altro disegnatore della serie, e poi anche la storia mi è sembrata più accattivante.

le copertine tra l'altro peggiorano a vista d'occhio, quando hgo visto la proimo di giugno mi sono chiesto se fosse uno scherzo...

vabbè, comunque ha raguiona chiaverotti perchè è riuscito ad assuefarmi e queste considerazioni mi vengono in mente dopo più di 70 numeri, perciò il gioco funziona, ma non ci siamo...

Si l' ultimo albo è stato deludente.

L'unico neo di questa serie è il protagonista troppo stereotipato.
Ho solo letto i primi dieci però... la solita abitazione strana, il solito "maggiordomo" strano, il solito playboy che ad ogni numero se ne tromba una(che palle sta storia..), e il solito perbenista..
Tutto il resto è ottimo.

La casa e il maggiordomo non appaiono praticamente mai nella serie.

Kissoon, 30/04/2010 12.38:

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La casa e il maggiordomo non appaiono praticamente mai nella serie.

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Me l'avevano già detto.
Però il resto della critica ci sta tutto. Questo non vuol dire che il fumetto non sia interessante, anzi il protagonista comunque è vincente ad enigmatico e le poche storie che ho letto avevano un ottima sceneggiatura.

ciaverotti è un ottimo sceneggiatore, ma un pessimo soggettista e creatore di personaggi..

"brandon" vive unicamente sullo stereotipo, messo in scena ottimamente, ma sempre stereotipo.

cmq lo sto finanziando da una decina d'anni sto stereotipo

Io pure. La carta vincente è l' ambientazione.

dietro una delle peggiori copertine della serie c'è un ottimo albo fantasy, una piacevole sorpresa in una serie veramente monotona nel suo 6-6,5, e con una rivelazione che si preannuncia di portata storica per il protagonista!

consigliato

Bel numero davvero, quando riprende la saga della luna nera è sempre molto interessante. Disegni superbi.