'A Purciari

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Capt. Jack Sparrow
00giovedì 21 aprile 2011 01:24
Carlo Bonini, giornalista di Repubblica, è intervenuto prima ai microfoni di “A Tutto Campo”, trasmissione in onda su 99.8 di Radio Ies, in merito al suo articolo pubblicato oggi:

"Non credo ai mecenati, credo che gli americani si siano fatti i loro calcoli e abbiano trovato vantaggioso
portare a termine questa trattativa. Prima che con il cuore, a differenza della precedente gestione, ragioneranno con la testa e con il portafoglio. Se riusciranno a ad avere dei ricavi bene, altrimenti passeranno la mano: il mercato in generale funziona così.

La Roma non è solo una società di calcio, quotata pure in borsa, è prima di tutto un'azienda. Negli ultimi anni è stata una società in grave perdita, un carrozzone che si è portato avanti facendo salire figure di ogni genere. Non si spiega come da una perdita annua di un milione si sia arrivati ad oltre trenta milioni. Mi ha colpito molto vedere che ci sono dei contratti che una volta scaduti non cessano, proseguendo nel tempo seppure in mancanza di un rinnovo. Questo oltre ad aumentare la confusione renderà anche più complicato il lavoro di coloro che arriveranno. Ad esempio i contratti di consulenza legale, la comunicazione e tanto altro.

C'è un'assoluta casualità nella gestione, una gestione familiare intesa come bonaria. Sulle società di calcio quotate in borsa gli organi preposti non hanno esercitato i lavori di vigilanza con il rigore necessario. Mi ha colpito come, a parte qualche eccezione, l'accoglienza nei confronti del gruppo americano è stata caratterizzata da diverse perplessità. Mi riferisco ai presidenti degli altri club, esponenti politici, ecc. Non mi interessa mettere sul giornale nomi e cognomi delle persone coinvolte, non so se altri colleghi decideranno diversamente una volta avuta la due diligence. I problemi di gestione interni a Trigoria non penso fossero un segreto"

A Radio Radio il giornalista ha poi aggiunto:

"Ho avuto la sensazione di aver raccontato un segreto di Pulcinella. Un segreto di nessuno. Che le cose fossero messe male si sapeva, ma la cosa che più mi ha colpito è aver letto in quella due diligence cose che mi erano arrivate già all'orecchio, a me che sono un giornalista che non si occupa esplicitamente di sport. Credo che in questo documento sta la spiegazione della profondità e della durata protratta della trattativa con gli americani"

Avendo visto molti di questi episodi, credo che banalmente, drammaticamente, qui c'è l'esposizione di una grande banca, che aveva due scelte: o portare i libri in tribunale oppure scommette sul fatto che continuando a finanziare il debito questo gli consenta di rientrare almeno in parte. Questo meccanismo perverso ha permesso che Unicredit dicesse con Profumo: "Esistono clienti e clienti. Non possiamo essere aggressivi entro un certo limite"

Un dossier pubblicato oggi su Repubblica rivela la due diligence fatta sulla As Roma e redatto dall'advisor Rothschild il novembre scorso. Dal documento si apprende che sulla società giallorossa grava un contenzioso giudiziario (tra cause intentate, ingiunzioni di pagamento, azioni annunciate) tra i 50 e i 60 milioni di euro. Ad esempio Gabriel Batistuta è in credito di 9 milioni così come Gustavo Bartelt (9 milioni anche lui). Ivan Helguera aspetta un indennizzo di 185 mila euro, Mauro Esposito di 475 mila euro, Filippo Lubrano, ex componente del consiglio di amminitsrazione, attende 2,5 milioni di euro. Tra i creditori c'è anche Villa Stuart, clinica dove i giocatori sono stati curati e che vanta un saldo, mai pagato, di 1 milione e 300 mila euro. La Roma ha problemi anche con i sindacati che ad ottobre hanno formalmente messo in mora i club di via di Trigoria per vari motivi: dai ritardi, senza alcun preavviso, nel pagamento degli stipendi, al mancato rispetto della definizione dei piani ferie e del loro godimento; dall'uso frequente di lavoro straordinario al mancato rispetto delle norme sulla privacy. Negli ultimi 5 anni sono stati stilati 402 contratti a tempo determinato, 189 dei quali con pensionati dalle mansioni oscure. Il dossier, infine, evidenzia un prestito in scadenza al 2012 a favore di Bruno Conti per una cifra pari a 200 mila euro, attualmente saldato per metà.




Ma come 9 milioni a Bartelt [SM=x2555701]

Puttana che morti di fame [SM=x2555701]
John Arne Riise
00giovedì 21 aprile 2011 01:51
In merito all’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano “la Repubblica” dal titolo “Benvenuti americani, pagate i debiti – una voragine nei conti della Roma” nell’ambito del quale vengono effettuate alcune valutazioni in merito alle posizioni debitorie della A.S. Roma S.p.A. e alla gestione di quest’ultima, A.S. Roma precisa che tale articolo fornisce una rappresentazione del tutto fuorviante rispetto all’effettiva situazione economica della Società. Infatti, A.S. Roma è gestita in maniera assolutamente professionale ed in totale e piena osservanza della normativa e della regolamentazione applicabile, nel caso della Società, peraltro, particolarmente stringente essendo le sue azioni quotate presso il Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S.p.A.. Del tutto priva di fondamento è poi l’affermazione di una gestione fuori "dalle regole di mercato". In particolare, si precisa che tutte le posizioni debitorie ed i rischi esistenti della Società sono riportati nei propri documenti contabili, in linea con i requisiti di legge e della normativa federale di riferimento Si invitano, pertanto, gli organi di stampa a non diffondere notizie fuorvianti che producono esclusivamente l’effetto di generare turbativa dell’ambiente di lavoro e di alterare il normale del corso del titolo. Infine, si precisa che A.S. Roma valuterà ogni iniziativa legale a tutela della propria immagine.
Megablast
00giovedì 21 aprile 2011 02:22
La Roma è quotata in Borsa, quindi, così come le altre due, ha sicuramente una gestione più pulita di molte altre che quotate non sono.

E qualcuno spieghi al coglione del giornalista la differenza tra mercato del controllo e mercato di borsa. Gli americani non possono uscire quando vogliono e comunque, essendo la società quotata, le norme sono ancora più stringenti.

LOL devo difendere sti pagliacci
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