Il primo Fable era stato annunciato come vera e propria rivoluzione e ne era stato decantato ogni singolo aspetto, salvo rivelarsi alla fin fine un piacevole e semplice gioco di ruolo.
Il suo ricordo ora peraltro è stato cancellato da Oblivion.
Aldilà del mostruoso hype mostruosamente disatteso, fu il confronto talora impietoso con i suoi dirimpettai generazionali (da Shenmue a Kotor, da Morrowind a Jade Empire, passando naturalmente per Zelda) a minimizzare il valore ludico di Fable, invero obiettivamente distinto.
Fable avrà avuto uno stampo più tradizionalmente GDR occidentale e forse con troppi fronzoli tipo matrimoni, ma ha spaccato e di brutto.
Fable 2 non inizia quindi con un bang, un evento catartico, ma con un piccolo bambino (maschio o femmina che sia) che muove i primi passi in un mondo fantastico, senza alcun mezzo per sopravvivere, ma con tutta la vita davanti.
E voi crescerete con lui, letteralmente, dai combattimenti tra bulletti nel quartiere della fiabesca cittadina agli scontri con Orchi, banditi e molto altro.
Come in ogni favola che si rispetti.
E potrete scegliere se essere il bene o il male.
Il ladro o l'eroe...Il mago o il fantasma...
Ed ecco che inizia il viaggio del nostro eroe in questo villaggio medievale, ricchissimo di dettagli, con la neve particellare che scende placida dal cielo con una precisa direzione artistica che mette in scena un ambiente fiabesco e pieno di personalità.
Tornano anche le “emozioni”, ovvero tutte quelle manifestazioni di personalità eseguibili dal giocatore per interagire con gli altri personaggi. Dalle scorregge, alle risate, alle grida di gioia e di disappunto, saranno eseguibili in qualsiasi momento, anche durante le conversazioni o le sequenze scriptate, portando anche variazioni dei dialoghi o dell’evolversi di certi eventi. Molyneux ha posto l'accento anche su di un’altra missione secondaria, ovvero quella che inizierà aiutando una guardia a catturare o meno un ladro in fuga nelle strade del borgo medievale e che metterà in risalto quello che ha chiamato “Dynamic Region System”, cioè la possibilità che negli anni le azioni dell’eroe avranno ripercussioni sulle aree di gioco. Bowerstone, la cittadina dell’inizio, diventerà un florido e sicuro centro commerciale o una landa desolata governata da bande di briganti, a seconda dell’esito della nostra caccia al ladro.
Gioco che si attesta come killer application del 360.
"La tragedia ti ha portato ad un bivio ed ora devi scegliere..vendetta o perdono ? Ricompensa o punizione ? Scegli saggiamente.
Le strade sono tante, le conseguenze di ognuna sono gravi.
Il futuro di Albione è nelle tue mani...
Chi diventerai ?"