Vi siete mai domandati come mai vi capita spesso di sentirvi un po’ “fuori-posto” nella vostra vita?
Sicuramente al 99,9% di voi è capitato di soffrire più volte di almeno uno dei seguenti sintomi, senza riuscire a comprenderne realmente il motivo:
- frustrazione;
- ansia;
- depressione;
- stanchezza fisica/mentale;
- angoscia;
- rabbia;
- apatia;
- tristezza.
Se sei tra quelli a cui è capitato o capita di sentirsi in almeno uno di questi stati d’animo negativi, ho una buona notizia e una cattiva per te.
La buona notizia è che
sei perfettamente normale. Congratulazioni.
Come scusa? Stai dicendo che l’insoddisfazione sia lo stato di normalità dell’essere umano?
Non proprio.
Per spiegarmi meglio devo darti anche la brutta notizia, ma prima permettimi di farti un esempio semplice che ti renderà chiaro quello che voglio dirti prima ancora di leggerlo:
Il leone allo zoo.
Il leone allo zoo fa quella che molti considerano la vita perfetta:
- un proprio luogo riservato dove vivere con tutte le comodità e al riparo dalle intemperie.
- nessun pericolo naturale.
- acqua pulita sempre disponibile.
- cibo fresco e succulento ogni giorno e senza bisogno di faticare o lottare per procurarselo.
- femmine con cui accoppiarsi.
Un leone cosa può volere di più dalla vita? Una Ferrari in garage? Non credo.
Eppure il leone allo zoo è sempre un leone depresso.
Come mai? Ogni suo bisogno viene soddisfatto, quindi perché il leone allo zoo è triste?
La risposta è semplice: il leone non è “programmato” in natura per vivere in quel modo.
Nessun comfort potrà mai andare a nutrire quello che è lo spirito del leone.
La stessa cosa succede all’essere umano.
Solo che l’essere umano è più stupido.
A differenza del leone che viene obbligato a vivere nello zoo, noi siamo gli unici esseri viventi ad auto-costringersi a vivere in cattività. Usiamo la nostra intelligenza contro noi stessi.
Questa è la brutta notizia.
Noi non siamo “programmati” per vivere come stiamo facendo:
- Non siamo fatti per vivere in condomini con estranei.
- Non siamo fatti per lavorare 8-10 ore al giorno. 5-6 giorni la settimana.
- Non siamo fatti per vestirci in giacca&cravatta prima di buttarci ogni mattina nel traffico isterico per recarci in ufficio.
(Questo non lo dico io, ma lo sostiene quella scienza che si chiama "antropologia" e di cui sicuramente avrai sentito parlare).
Ed è per questo che “scleriamo” e nel peggiore dei casi ricorriamo a medicinali che in realtà distruggono ulteriormente il nostro fisico e la nostra mente (ma di questo ve ne parlerò un’altra volta, se ne avrò voglia).
Al mondo sono rimasti davvero pochi gruppi di esseri umani che vivono secondo natura e noi siamo abituati ad immaginarli come dei rozzi selvaggi con l’anello al naso, magari pure cannibali.
Eppure quelle popolazioni non conoscono alcuna forma di depressione e di stress, vivono la vita seguendo i ritmi naturali dell’essere umano, in armonia con la propria natura e quella circostante, costruendo comunità forti e solidali in cui ciascun individuo ha il proprio ruolo.
Sicuro di essere tu quello intelligente?
Ok, molto interessante, ma tutto questo cosa c’entra con il telefilm in questione?
Hai ragione, te lo spiego subito:
“Outsiders” parla della tribù dei Farrell, un piccolo gruppo di uomini e donne che da 200 anni ha deciso di smettere di vivere come il leone allo zoo e di allontanarsi dal delirio di una società moderna che distrugge l’essere umano per tornare a vivere secondo natura su una montagna nella catena degli Appalachi.
Alcuni interessi economici hanno però portato l’uomo moderno ad interessarsi proprio di quella montagna che i Farrell chiamano casa e che sono disposti a difendere con le proprie vite.
Non ho ancora visto la prima puntata di questa serie appena uscita in USA, non so se i Farrell verranno dipinti come dei bifolchi senza cultura e senza scrupoli che vogliono intralciare il progresso o se invece faranno la parte dei “buoni” che si difendono dall’ennesima invasione dell’uomo moderno disposto a vendere la propria anima per una manciata di dollari.
In ogni caso, penso che a questo punto non vi sarà difficile capire per chi tifo io.
E tu da che parte stai?