Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

I TRE CADAVERI di Maurizio Oggero

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2022 02:34
22/06/2015 22:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.162
Registrato il: 12/10/2004
Utente Master
OFFLINE
TITOLO CORTOMETRAGGIO: I Tre Cadaveri
[IMG]http://oi62.tinypic.com/2elh4yp.jpg[/IMG]

DURATA: 16 min.
REGIA: Maurizio Oggero
ATTORI PRINCIPALI: Danielle Fiore, Giacomo Siciliani, Mattia Gas,
Giuseppe Notabella, Paolo Signorile.
SCENEGGIATURA: Maurizio Oggero, Alexandra Marchese
MUSICHE: "A Faust Overture" di Richard Wagner
FOTOGRAFIA: Maurizio Oggero
MONTAGGIO: Maurizio Oggero
BREVE SINOSSI: 1843 - Mabel, una giovane ragazza, sta leggendo un libro sulla via che porta ad un antico cimitero. Improvvisamente una voce, demoniaca, pronuncia il suo nome...
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: Nato a Cuneo il 15 giugno 1989, inizia a girare cortometraggi horror con l'aiuto di amici appassionati durante i primi anni delle superiori. La passione per il cinema horror italiano degli anni '70 e il cinema horror "muto" lo portano a realizzare cortometraggi specifici in cui poter rivisitare questi generi. Con la compagna Alexandra scrive "I Tre Cadaveri" alcuni anni fa, e finalmente dopo parecchio tempo riesce a realizzare quello che rimane il suo corto più personale.

23/06/2015 00:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2.362
Registrato il: 26/01/2010
Utente Veteran
OFFLINE
Mi sarebbe piaciuto davvero farmi incantare da I Tre Cadaveri di Maurizio Oggero, ma dico subito che così non è stato.

Questo cortometraggio ha dei picchi qualitativi davvero altalenanti, ed è questa la cosa che mi lascia più perplesso. Solitamente un lavoro è molto buono, medio, o scarso un po’ sotto tutti i punti di vista, ma qui mi trovo, sotto certi aspetti, alle prese con un gran bel corto, che però non decolla mai nel ritmo ed approda ad un finale inconcludente.

La cura in fatto di realizzazione è certamente il punto forte di tutto il lavoro, il picco davvero buono del mio giudizio. La location boschiva funziona sempre bene, ma sono i costumi davvero curati ad avermi colpito.C’è stata della cura nella creazione dei personaggi da cortometraggio di alta qualità, e nemmeno per un secondo allo spettatore non sembra di vivere nel periodo descritto.
Più che dignitoso il lavoro degli attori, molto azzeccato lo score musicale che accompagna il racconto ed interessante è la premessa iniziale.

Il tutto però viene paradossalmente azzoppato da un ritmo nei dialoghi assolutamente lentissimo, e da una sceneggiatura che non porta da nessuna parte.

Una parola che mi viene in mente è che le scene sono proprio “intasate” dai dialoghi, quando c’è più di una persona on screen. A tratti non si ha una scena continua che arrivi ai 5 secondi.

Capisco che sia un film muto, ma io parlo proprio di dosaggio. Un esempio che mi viene scegliendo una scena dal mucchio è quando il dottore incontra la donna. Seppur non sia una scena tra le più pesanti, vi è però un buon esempio di quello che intendo dire.

Si vede passare la donna, il dottore parla, interruzione -“C’è Qualcuno?”- ritorno su di lui altri 3 secondi, parla di nuovo, ed ancora interruzione –“Esci Fuori”-
Ecco, per esempio qui abbiamo una doppia interruzione non necessaria, a mio avviso.
Si sarebbe potuta fare la stessa identica cosa dando un unico –“C’è Qualcuno? Esci Fuori!” interrompendo quindi il ritmo solo una volta, invece di due.
La cosa si percepisce molto più pesantemente nelle fasi di botta e risposta più fitte.
Ci sono davvero tante, tante interruzioni, per i gusti personalissimi di chi scrive ovviamente, in alcune parti del corto, con molteplici battute che potevano essere condensate in una sola pausa.

Ecco, la parola giusta potrebbe davvero essere Condensazione. I dialoghi andavano condensati, lasciando fare il resto alle movenze e gestualità degli attori.

I Tre Cadaveri, voglio ripetermi, è oggettivamente un bel lavoro curato, ma la storia sinceramente non conduce da nessuna parte, e nel non-farlo, ci mette anche un sacco di tempo.

Un demone di qualche tipo uccide una donna.
Ora tale donna infesta quella zona come spirito, tanto da far nascere anche delle superstizioni, ed uccide i tre uomini della nostra vicenda.
Fine.

Non che Io sia tipo da chiedere tutte le spiegazioni alla fine di una visione, nome cognome indirizzo numero di telefono del demone e motivazioni, anzi, il fattore criptico fatto bene mi intriga non poco, le sceneggiature troppo leggere, invece, meno.

Le mie non vogliono essere vuote critiche, anzi, è sincero dispiacere quello che leggete.
Non ci si affeziona ad un brutto cortometraggio, semplicemente lo si lascia andare senza preoccuparsi troppo, perché tanto era “fatto così male”, il problema con I Tre Cadaveri è che non è questo il caso, neanche per idea.

Pagherei le stesse monete d’oro promesse all’inizio del corto a Gustav per rivedere questo cortometraggio un giorno snellito nella ritmo di interruzione dei dialoghi e dotato di un bel finale, non chiedo il “colpo di scena” e neanche “Lo Spiegone”, ma anche solo una chiusura con un minimo stampo di originalità o spessore.

Inutile dire che vedrei anche domani un diverso lavoro di Oggero, perché possiede tutta la mano registica in grado di reggere una miglior sceneggiatura.
25/06/2015 00:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.192
Registrato il: 12/10/2004
Utente Master
OFFLINE
Il bello del fest è anche che durante le dieci edizioni si sono avvicendati gli stili visivi, registici e narrativi più svariati.
Corti di tutti i tipi.
I TRE CADAVERI è un corto muto, ad esempio.
Muto in perfetto stile anni 30, con tanto di cartelli a narrare le vicende e/o trascrivere i dialoghi.
Muto con un bianco e nero contrastatissimo, volti ed occhi esasperati nelle loro espressioni, musica (in questo caso Wagner) che accompagna la narrazione e crea l'atmosfera.
Un bel lavoro, a livello visivo, notevole per la cura della ricostruzione scenica e dei costumi, vero fiore all'occhiello del corto di Oggero.
Come già sottolineato dal buon Boskoz, probabilmente l'unico vero limite del corto in questione è l'eccessiva verbosità che si traduce in un susseguirsi di cartelli che illustrano i idaloghi e che, di conseguenze, azzoppano molto il ritmo della storia.
Storia molto semplice di per sè (ma non l'ho trovato un limite, anzi, visto il registro narrativo) che purtroppo però si dilata eccessivamente e riduce quello che poteva essere l'effettivo impatto dell'opera in questione.
Comunque originale nell'ambito di questa edizione.
25/06/2015 23:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1
Registrato il: 21/05/2015
Utente Junior
OFFLINE
Ringraziamenti
Grazie ad entrambi per le critiche positive e negative, di cui farò tesoro! In effetti potevo e dovevo accorpare alcune didascalie in modo da rendere più fluido il tutto. L'errore è stato quello di pensare ai dialoghi come se fossero di un cortometraggio con sonoro. Se in futuro mi cimenterò nuovamente in questo genere cercherò sicuramente di pensarlo e strutturarlo diversamente. Mi fa molto piacere sapere che son piaciuti i costumi (abbiamo lavorato molto a riguardo)! Un'altra cosa su cui ho lavorato molto è l'ambientazione e sono felice nel leggere che guardando il corto sembra di essere immersi nell'epoca in cui è ambientato.

Grazie

Maurizio
26/06/2015 16:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 17.120
Registrato il: 21/10/2005
Utente Gold
OFFLINE
Opera retrò che trae vantaggio dalla tipologia del film muto per ovviare a mancanze recitative (se ci sono) e che come scelta è interessante. Tocco noir dato dal bianco e nero e proprio dai dialoghi scritti, con una fotografia che in realtà non mi ha soddisfatto. Nonostante il bianco e nero riesca ad infondere un' atmosfera macabra, più volte la fotografia è molto luminosa, creando fastidio.
Molto curata e bella la realizzazione e i costumi usati, su tutti quella del demone. Passando alla storia ho trovato in questa il punto debole del corto. Semplicissima e lineare, per i miei gusti troppo allungata e con la musica d' accompagnamento che dopo un po' annoia e appesantisce la visione.



Io Sono Leggenda







01/07/2015 00:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 294
Registrato il: 23/05/2011
Utente Junior
OFFLINE
“Oh nobile dottore, cosa volete fare in questo posto sperduto, alla ricerca di un cimitero misterioso, e insieme a un assistente con la pala in mano? Disseppellire i morti? Ah! Lo sospettavo!”

“I tre cadaveri” è un corto che – nel suo omaggiare il genere gotico e i film muti del primo novecento - procede sospeso in continuazione tra il sublime e l’amatoriale. Mostra un bel bianco e nero pieno d’atmosfera, dei costumi azzeccati, una location sufficientemente evocativa (grazie anche agli espedienti visivi) e alcune trovate interessanti, ma dal versante opposto racconta in maniera vagamente superficiale una storia fin troppo lineare, senza forti motivazioni.
Una donna viene uccisa da un (presunto) demonio. Perché? Boh, ma non importa troppo. Comunque, la donna risorge sotto forma di uno spirito crudele e assassino. Perché? Neanche questo è spiegato. E’ stata corrotta dal demonio? Può essere, anche se non se ne vede la ragione. Ma in fondo – anche se nei romanzi gotici ai quali si fa riferimento di solito una spiegazione compiuta appare sempre – nemmeno questo è fondamentale. Diciamo che le cose stanno così, godiamoci le atmosfere, e basta.
Entrano poi in scena tre personaggi che non avrebbero sfigurato in un romanzo di Stoker, e che si ritrovano a vagare proprio lì dove la ragazza è solita apparire, preannunciata dalla visione di un teschio.
Il teschio, in effetti appare, in maniera molto coreografica (ma cosa c’è sotto la coreografia? Niente. Il teschio appare solo… perché sì, e non pare avere alcun legame con la donna né alcun significato.). Ma nessuno sembra farci caso, e tutti cadono sotto l’influsso della misteriosa figura, la quale si limita ad ucciderli per possedere – a quanto sembra – le loro anime, delle quali si nutre.
E’ bella questa storia? E’ brutta? Difficile dirlo. E’ esposta in modo lineare e corretto, scorre via abbastanza velocemente, ha elementi tipici del genere che vuole omaggiare, e fa il suo dovere fino in fondo cercando anche di evocare un mondo che non c’è più, e partendo nel modo migliore con una scena alquanto evocativa. E’, inoltre, messa in piedi con un bell’approccio visivo, il più possibile fedele, cosa onorevole.
Il problema è che oltre a questa linearità non c’è nulla, e nessun motivo di interesse per uno spettatore “smaliziato”, quel tipo di spettatore che oltre a delle scene misteriose cerca qualcosa in più.
“E dunque?”, verrebbe da dire alla fine della visione. Sappiamo che c’è una donna che per qualche ragione uccide, e che tale donna ha appena ucciso altre tre persone. Fine.
E dunque?
Dunque niente.

Il corto, quindi, è perfettamente riuscito, ma in maniera direttamente proporzionale alle attese di chi l’ha girato e del pubblico che lo guarderà. Se il regista voleva limitarsi a omaggiare i classici del passato, offrendo una trama evocativa e vagamente spaventosa, diciamo che il suo compito è riuscito. Se gli spettatori volevano solo vedere delle immagini carine e la storia di 3 uccisioni, idem.
Ma manca, a mio parere, tutto il resto; quello che renderebbe il corto davvero sensato e interessante.
Il motivo per il quale guardarlo. Manca soprattutto un approccio significativo al gotico e a quel genere di storie, che qui sono rappresentate solo tramite “la buccia”, la parte esteriore e spettacolare, senza che a essa venga aggiunta una qualsivoglia profondità.
Con questo non voglio dire che ogni vecchio film, ogni storia di fantasmi gotici, avesse chissà quali significati oltre a quello di spaventare, ma proprio per questo – per il fatto che alcune di esse avevano un senso più profondo – è facile individuare come questo corto sia “oscuro” solo di facciata. Ma ripeto: non è detto che questo sia un danno. Se ci si vuole limitare a rievocare un genere amato, il progetto è passabile, e sarà dunque SOLO il regista a poter dire quanto bene è riuscito il suo lavoro.

Da parte mia posso solo aggiungere che i dialoghi sono corretti, ma non particolarmente brillanti, retrò ma solo di facciata come la storia, e dunque non proprio perfetti. Nonostante le pretese di serietà, ho trovato quasi divertente il fatto che il professore, che gira con una pala in mano in cerca di un cimitero, pensi di poter mantenere segreto ciò che vuole fare, o si stupisca del fatto che tutti capiscono subito come mai è lì.

Un corto sicuramente sufficiente, tentativo apprezzabile, potenzialmente interessante, ma nulla più.

Un plauso va comunque rivolto a chi lo ha girato. Ogni tentativo che si fa, quando è fatto con genuina passione, è sempre un successo, e un utile gradino nella scala che porta al miglioramento.
15/06/2022 02:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5.015
Registrato il: 24/11/2006
Utente Master
OFFLINE
Re: Ringraziamenti
Maurizio.Oggero, 25/06/2015 23:49:

Grazie ad entrambi per le critiche positive e negative, di cui farò tesoro! In effetti potevo e dovevo accorpare alcune didascalie in modo da rendere più fluido il tutto. L'errore è stato quello di pensare ai dialoghi come se fossero di un cortometraggio con sonoro. Se in futuro mi cimenterò nuovamente in questo genere cercherò sicuramente di pensarlo e strutturarlo diversamente. Mi fa molto piacere sapere che son piaciuti i costumi (abbiamo lavorato molto a riguardo)! Un'altra cosa su cui ho lavorato molto è l'ambientazione e sono felice nel leggere che guardando il corto sembra di essere immersi nell'epoca in cui è ambientato.

Grazie

Maurizio



sei felice e ti fa piacere ke io ti stia facendo gli auguri di buon comply??


*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com