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ORGIA DI SANGUE di Federico Tadolini e Nicola Clemente

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2022 03:08
28/05/2013 16:33
 
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Titolo corto : Orgia di sangue
Locandina: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=115307738632587&set=pb.115305741966120.-2207520000.1368259661.&type=3&theater
Durata : 100 minuti
Regia: Federico Tadolini , Nicola Clemente
Attori : Valentina Vannelli, Lorenzo Lepori , Andrea Quintavalle
Sceneggiatura: Federico Tadolini, Nicola Clemente
Musiche: Marco Rosati
Fotografia: Federico Tadolini
Montaggio : Claudia Basteri
Breve sinossi : Due amiche passeggiano nel bosco , un omicidio e una strana presenza , chi è la vittima ? chi è il carnefice?
Breve biografia regista: Sviluppando fin da piccolo una passione per il cinema horror , e laureandosi presso l'università di Pisa con una tesi inerente il cinema di genere, Tadolini realizza il suo primo cortometraggio
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28/05/2013 20:56
 
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Orgia di sangue di Federico Tadolini e Nicola Clemente è un’opera prima, della durata di 10 minuti che non ha esattamente convinto chi vi scrive.

Il film è un po’ di tutto, ma non “abbastanza” di niente. Accenna ad essere tanti generi ma poi non ne è nessuno. E’ un po’ slasher, ma le vittime sono troppo poche per considerarlo tale. E’ un po’ torture-porn, ma la tortura finisce immediatamente. E’ un minimo exploitation, ma l’ambito sessuale si limita e un reggiseno strappato. E’ un po’ splatter, ma in una sola scena. Diciamo che il corto mi è parso come un “saggio” generale sull’horror, più che un corto vero e proprio. Non si è osato in nessun senso.
ORGIA di sangue come titolo poi è un po’ esagerato, come la sua locandina da dvd splatter, le trovo scelte inadatte, atte solo a scatenare il cosiddetto “hype”, ingiustificato per quello che poi è il prodotto reale.

Nonostante mi abbia abbastanza intrattenuto nel corso della visione, poi è uno di quei lavori che si dimentica in fretta, grazie ad una sceneggiatura non troppo elaborata. Comunque come primo cortometraggio non è affatto da bocciare, anzi, le carte in regole per creare lavori più interessanti in futuro ci sono tutte a parere mio. Non mi hanno troppo convinto le musiche, purtroppo, ma più che pregevoli invece sono stati gli attori, l’atmosfera generale, il tocco registico e la fotografia, tutto oltre il discreto. Buona anche la sequenza nella quale la vittima schernisce il suo aguzzino, efficace.

Sarei curioso di vedere ancora in futuro un prodotto targato Tadolini/Clemente che volesse osare un po’ di più a livello di sceneggiatura, perché le idee di base ci sono tutte, e che magari scegliesse di approfondire un aspetto del genere horror senza saltare di qua e di la.
[Modificato da boskoz 28/05/2013 20:58]
28/05/2013 22:03
 
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ciao sono Federico , il regista del corto , è proprio quello che abbiamo voluto fare "omaggiare i nostri miti cinematografici " , quel tipo di cinema con cui siamo cresciuti e che amiamo anche adesso .
sicuramente abbiamo preteso troppo nel condensare il tutto in dieci minuti . grazie per l'attenzione

Federico
30/05/2013 23:00
 
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Un corto piacevole, che non si affida ai richiami dello stile ma si affida ad una regia e ad una fotografia limpide e semplici, efficaci, al servizio della storia. L’ambientazione è semplice ma efficace, ci sono dei bei momenti, i protagonisti si impegnano davvero molto ( grande coinvolgimento!) e il prodotto non è raffinato ma comunque curato.

Una serie A della serie B, potrei dire. Peccato che, come spesso succede, arriva qualche difettuccio a complicare la trama.
Se ho capito bene la storia, (attenzione, SPOILER) essa racconta di due amiche che vanno in un bosco a far foto per un concorso, ma una di loro, quella che appare la più spaventata all’idea di stare lì, è in realtà una pazza maniaca che, forse per lo stress dato dal fatto di stare lì (o forse la sua intenzione era proprio quella di attirare in trappola la sua amica?) , uccide la compagna. La scissione della sua personalità è rappresentata da un individuo con addosso una maschera antigas, che all’inizio pensiamo essere il vero assassino, ma che poi scopriremo essere solo un parto della fantasia della ragazza malata.

A questo punto però la storia si complica: nel casale abbandonato c’era davvero un assassino, che rapisce la Pazza e la tortura. Lei all’inizio urla e strepita, ma poi diventa indifferente e anzi sorride, facendo “arrabbiare” l’assassino, di certo non abituato ad avere davanti una vittima del genere. La ragazza ne approfitta e in un momento di distrazione lo colpisce, dopodiché ecco tornare la sua personalità con la maschera che uccide il serial killer. Nel flashback finale scopriamo – credo – che era stata lei ad uccidere l’amica.

Ho messo il riassunto non per far sfoggio di bravura (magari non ho capito niente…) ma per inquadrare meglio la storia, che a mio parere pur se valida presenta alcuni problemi di comprensibilità.
Partiamo dall’inizio, e cioè dalla ragione per cui le ragazze sono nel bosco. Le due amiche, Pazza e Savia, partono all’avventura, ma le cose non sembrano promettere bene: Savia è scocciata e chiede all’amica come mai l’ha portata fin lì. Pazza invece è contenta di andare, ma si scopre ben presto che è timorosa di tutti, di chiunque, e non appena arriva al casolare in cui LEI ha insistito per andare, di punto in bianco si sente osservata, ha paura e vorrebbe andare via, via subito! La sua amica Savia, invece, è contentissima e vuole restare.

Ciò che mi chiedo è: se all’inizio il regista ci dice che Pazza – quando non si trasforma in assassina – è una ragazza timorosa e spaventata, paranoica, come mai lei è arrivata da sola in quel casolare sperduto senza paura, tanto che ha deciso di tornarci con l’amica, e solo quando è di nuovo lì riprende con le sue paranoie? Non è un po’ contraddittoria la cosa?

Una possibile spiegazione è che la ragazza abbia portato l’amica lì perché inconsciamente guidata dalla sua parte inconscia e criminale, la quale approfitta per uscire. La paura della ragazza, il suo sentirsi osservata sarebbero dunque il sintomo della prossima comparsa della sua personalità deviata… è così? (un elemento a favore è quando la Pazza inizia a strofinarsi la fronte e si toglie il cappello…) Nessun elemento ci aiuta però a decifrare meglio la situazione: mi sembra poco produttivo focalizzare l’attenzione del pubblico sul lato pauroso del carattere della Pazza per poi costruire una premessa che considerando tale carattere diventa improbabile. E’ come far dire dieci volta ad un personaggio che soffre di vertigini, di grosse vertigini, di grandi vertigini, e poi farlo vedere mentre invita un amico sulle montagne russe.

Secondo dubbio: se mi tornano i conti, Pazza ha appena ucciso la sua amica, quand’ecco che appare il “vero” serial killer che la tramortisce e la porta nella sua stanza segreta. Mi chiedo: il serial killer non ha notato il fatto che Pazza ha appena ucciso l’amica? Credo che debba necessariamente averlo fatto, anche perché quando spiava le ragazze aveva ben visto che erano in due. Eppure non fa per nulla menzione del fatto, come se fosse una cosa senza importanza, e si mette subito a torturare la ragazza come se fosse l’ennesima preda. Il comportamento mi sembra poco plausibile, così come è un po’ scontato il comportamento del serial killer, che sembra più un maniaco sessuale che un gelido assassino… L’attore lo interpreta con grande passione, ma credo che l’immagine che ne dia sia un po’ troppo stereotipata e priva di una reale personalità: è un SK sui generis, che stupra, sevizia, forse prima stupra, no uccide, no tortura…ed ha dei dialoghi troppo “esagerati”. Interpretazione però molto convinta ed efficace.

Personalmente, avrei posto più attenzione sul rapporto tra SK e Pazza: avrei fatto in modo che SK portasse sì la ragazza di sopra ma con la motivazione di “studiarla. Il SK era convinto di avere a che fare con due vittime e invece ha scoperto che una è una pazza assassina…io avrei fatto in modo che egli la “studiasse”, tenendola prigioniera perché Pazza è imprevedibile, ma non per divertirsi con lei bensì per conoscere a fondo quella strana persona. E da questo strano rapporto sarebbero potute nascere delle implicazioni interessanti. Un’alleanza? Un gioco perverso? Una sfida mortale? Ecco, gli elementi ci sono tutti, ma per me andavano approfonditi di più.

Riguardo i dialoghi avrei evitato certe esagerazioni (nel sk) e certi didascalismi (il fatto che Savia deve partecipare ad un concorso e deve scattare delle foto da spedire assolutamente entro una settimana ci viene ripetuto tre volte!).

Comunque, a parte queste poche cose, il corto è simpatico... Non è molto originale, si limita a giocare un po’ coi luoghi comuni, mostra un assassino ben interpretato ma poco personale e uno sviluppo di trama non molto interessante; ma a suo modo è piacevole, intrattiene, riesce a creare angoscia, ha un approccio molto “fisico” con i personaggi che non è male e infine è più che sufficientemente elaborato. Siccome conosco personalmente i problemi e le differenze che passano tra il PENSARE una storia e il METTERLA in scena (quello che funziona bene nella propria testa, messo su pellicola a volte diventa incomprensibile, o poco plausibile…o ridicolo!), credo che il corto sia valido, e che i problemi siano frutto non di ignoranza o di scarse capacità ma di una messa in pratica non ancora sicura di sé e delle proprie potenzialità.

Mi scuserà quindi l’autore se ho messo in luce i difetti, ma se lo faccio non è tanto per criticare quanto per fornire possibilità di miglioramento: in ogni caso il mio giudizio è positivo. Non un lavoro eccezionale ma positivo, che promette bene per il futuro.

Di nuovo complimenti a tutti gli attori per l’alto livello di immedesimazione, e un saluto a tutti.

PS: non so se sbaglio, ma la Savia Fotografa, quando scatta, mi sembra usi la digitale come se fosse una vecchia macchina fotografica col rullino…mi sbaglio oppure…???
31/05/2013 00:42
 
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urca che commento approfondito, veramente grazie di cuore per l'attenzione prestata -
- dunque sostanzialmente hai centrato tutti i punti , ci sono due ragazze di cui una deve presentare delle foto per un concorso .
in questo bosco agisce anche un maniaco (l'immagine stereotipata è quella che ho voluto dare , un personaggio stupido che si eccita "assaporando la paura nelle proprie vittime ) -
- la situazione precipita . ..

- il fatto che rapisce la ragazza senza preoccuparsi del fatto che l'altra non ci sia più , può essere dato dal fatto che le due ragazze si potevano anche aver preso semplicemente strade diverse , ma ripeto la visione che ho dato a questo maniaco è in controtendenza rispetto alla visione classica , infatti appena si accorge che la tipa non si impaurisce più perde letteralmente il controllo -

31/05/2013 00:52
 
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Re:
varney il vampiro, 31/05/2013 00:42:

urca che commento approfondito, veramente grazie di cuore per l'attenzione prestata -
- dunque sostanzialmente hai centrato tutti i punti , ci sono due ragazze di cui una deve presentare delle foto per un concorso .
in questo bosco agisce anche un maniaco (l'immagine stereotipata è quella che ho voluto dare , un personaggio stupido che si eccita "assaporando la paura nelle proprie vittime ) -
- la situazione precipita . ..

- il fatto che rapisce la ragazza senza preoccuparsi del fatto che l'altra non ci sia più , può essere dato dal fatto che le due ragazze si potevano anche aver preso semplicemente strade diverse , ma ripeto la visione che ho dato a questo maniaco è in controtendenza rispetto alla visione classica , infatti appena si accorge che la tipa non si impaurisce più perde letteralmente il controllo -





Grazie a te per il commento... e ottima l'idea di fare un maniaco non "fico" o affascinante come sempre fanno gli americani, ma una sorta di "macchietta"...bella pensata! Un elemento da tenere in considerazione, perchè potrebbe fornire buoni spunti...

Un saluto e buon concorso!
31/05/2013 10:44
 
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la costruzione del maniaco sfigato è stata fatta andando volutamente in controtendenza agli stilemi del genere, visto che la vera protagonista e pazza è la ragazza che agisce così tramite uno sdoppiamento di personalità che la tramuta in un essere .
la costruzione dell'essere con la tuta bianca da disinfestatore e la maschera antigas è "una costruzione " che mi ha sempre affascinato e che appunto ho voluto dare vita in questo lavoro .
abbiamo omaggiato in sostanza come detto da boskoz diversi generi con cui siamo cresciuti lo slasher, lo splatter (nell'ultima scena ) con riferimenti appunto ad Anthropophagous di Massacesi (la scena delle budella) -

- in origine questo corto doveva essere un pò più pesante e intitolarsi Snuff , ma poi ho capito che era il caso di alleggerire i toni , cosa che non ho fatto col secondo corto "il collezionista" che è ancora in fase di montaggio
se avete delle curiosità da chiedermi sono a vostra disposizione -
Federico
31/05/2013 12:29
 
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Sulla scia dei moderni torture porn (che non amo affatto) e dei thriller con i twist ad ogni costo, "Orgia di sangue" mi ha colpito per i buoni fx e il modo intelligente in cui ci vengono mostrati. Non si sbilancia per forza a farci vedere il dettaglio dello smembramento riuscendo a colpire nel segno senza sfondare nel ridicolo per gli esigui mezzi a dispozione, davvero non è poco. Ottima la scelta della location, anche se l' antro della belva non mi è piaciuto tantissimo, quelle manate rosse sul muro stonavano. Il tavolo delgi attrezzi mi ha ricordato shadow (ma questa è una cosa mia magari non centrava nulla). Nota dolente è proprio il twist finale, lascia un pò l' amaro in bocca come "Alta Tensione", avrei preferito una fine più lineare più congeniale alla trama.



Io Sono Leggenda







31/05/2013 12:36
 
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grazie per le belle parole , mi inorgogliscono non poco .
confermo il tavolo con le mani che si scelgono avidamente lo strumento di piacere- dolore è un tema ricorrente nei torture porn e a me piace tantissimo -
a shadow non avevo pensato sinceramente .
31/05/2013 15:11
 
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Re:
varney il vampiro, 31/05/2013 12:36:

grazie per le belle parole , mi inorgogliscono non poco .
confermo il tavolo con le mani che si scelgono avidamente lo strumento di piacere- dolore è un tema ricorrente nei torture porn e a me piace tantissimo -
a shadow non avevo pensato sinceramente .




a mio parere la "destrutturalizzazione" della figura del serial killer, che perde quel fascino morboso tipico dei film americani, è un ottimo argomento che può dare molto a livello di idee e contenuti... Qualcosa del genere già si vede in alcuni film recenti...in particolare mi viene in mente un film se non sbaglio Israeliano, "Rabies", che gioca molto sull'ironia ma che per certi versi offre un ritratto molto interessante sulla figura del SK.

Ripeto dunque la validità del TUO assassino seriale. riflettere su questo argomento potrebbe darti qualche bella soddisfazione.

Un saluto!
02/06/2013 17:31
 
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Curioso questo cortometraggio che si intitola "Orgia di sangue" dove non c'è nessuna orgia e c'è pochissimo sangue.
Purtroppo non ci siamo sotto tutti i punti di vista e il climax del trash lo si raggiunge nella scena di "estirpazione delle budella" dove il carnefice/vittima appare alquanto esilarante nelle sue urla improbabili...
Non si capisce inoltre perchè una ragazza debba fotografare una casa abbandonata...a quale strano concorso fotografico si è iscritta?
Dialoghi agghiaccianti ( le frasi volgari del carnefice alla vittima sono da antologia ) fanno da sfondo a una storiellina esile esile dove l'unico momento interessante è l'entrata in scena di un "personaggio" con la tuta protettiva, che sembra uscire da "La città verrà distrutta all'alba" di Romero o da "Zombi 3".
"Orgia di sangue" si propone come uno dei favoriti per la vittoria della sezione "trash".
02/06/2013 20:18
 
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beh .. questo giudizio a me fa ridere ,non hai mai visto un concorso fotografico dove il soggetto sono posti abbandonati?

-sei il primo che critica la recitazione di Lepori , che costituisce il punto di forza .
i dialoghi che reputi agghiaccianti fanno parte del background del maniaco che si eccita di fronte alla paura manifestata dalle sue vittime , rileggiti i post precedenti altre persone hanno colto tutto .

- la costruzione del mostro è stile slasher 80 , la città verrà distrutta all'alba e zombi 3 proprio non mi erano venuti in mente , se per una maschera antigas e una tuta bianca ti vengono in mente queste citazioni allora ci sono tutti i film con epidemie varie compreso rats di mattei ma non era questa la nostra intenzione
04/06/2013 02:16
 
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Colonna sonora disturbante, nel senso che disturba la visione. Così come la fotografia, grezza e poco curata. Un po’ di viscere non salvano un corto privo di idee e recitato in maniera approssimativa.
10/06/2013 12:38
 
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Re:
Luca Zanovello, 04/06/2013 02:16:

Colonna sonora disturbante, nel senso che disturba la visione. Così come la fotografia, grezza e poco curata. Un po’ di viscere non salvano un corto privo di idee e recitato in maniera approssimativa.



accetto tutte le critiche costruttive ma un buon commento deve essere "argomentativo" non ridotto a due righe , per farti un esempio di critica negativa fatta come si deve , leggiti il primo commento che ha ricevuto orgia di sangue da boskoz , i commenti- recensioni si costruiscono così ovvero si critica spiegando che cosa non ha convinto e argomentando .
un pò di viscere non salvano un corto privo di idee ... bah , di idee se guardi attentamente ce ne sono (lo sdoppiamento di personalità , la creatura, il maniaco che si rivelerà un'altra vittima ) giuste o sbagliate sono idee.
recitazione approssimativa sei stato il primo a notarle , così come la colonna sonora .
ripeto , orgia di sangue ha ricevuto critiche positive e negative , sono qua anche per proteggere e tutelare la mia creatura non certo per entrare in polemica
16/06/2013 16:59
 
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Re: Re:
Complimenti.........volete partecipare al prossimo Alienante Film Festival ?
Matteo Palmieri


17/06/2013 09:10
 
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Re: Re: Re:
alienante, 16/06/2013 16:59:

Complimenti.........volete partecipare al prossimo Alienante Film Festival ?
Matteo Palmieri






volentieri !
17/06/2013 14:18
 
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Re: Re: Re: Re:
Appena ho una data esatta (dovrebbe essere a Novembre a Milano) comunicherò il tutto sul mio sito www.alienante.it
Grazie
Matteo Palmieri



12/10/2022 03:08
 
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Re:
varney il vampiro, 28/05/2013 22:03:

ciao sono Federico , il regista del corto , è proprio quello che abbiamo voluto fare "omaggiare i nostri miti cinematografici " , quel tipo di cinema con cui siamo cresciuti e che amiamo anche adesso .
sicuramente abbiamo preteso troppo nel condensare il tutto in dieci minuti . grazie per l'attenzione

Federico




Ciao sono Topitti, un moderatore del forrrum, e quello che voglio fare oggi è omaggiare con auguri di buon comply proprio te, che fai quel tipo di cinema con cui son cresciuto e che amo anche adesso
sicuramente spero di non avere preteso troppo condensandoli in qst messaggio. grazie x l' attenzione

Topitti


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