Foschi: “Credo in Corini e nel Palermo, i risultati arriveranno. Venezia rivelazione…”
La fiducia incrollabile nel ‘suo’ Palermo, il Venezia che sorprende, Samp e Spezia che deludono, l’Ascoli che si aggrappa a Castori, e un giocatore da seguire: di questo e altro ha parlato Rino Foschi, storico ds (e per un breve periodo anche presidente) del Palermo, in esclusiva per TuttoB.com.
Direttore, cosa manca al Palermo per ecollare?
“I risultati, che danno fiducia. Purtroppo non stanno arrivando nelle ultime giornate, scandite da qualche sconfitta ‘particolare’ sfociata nella recente contestazione; diversamente il Palermo sarebbe nei primi due posti. Però credo molto in Corini, che in B è un super allenatore, e in questo gruppo: resto convinto che alla fine il lavoro pagherà. Certo, oggi c’è un po’ di sconforto, il ko con il Cittadella, che ha vinto meritatamente, ha fatto male e creato qualche problema, ma il pubblico deve continuare a sostenere la squadra e l’allenatore”.
A differenza delle ultime stagioni non s’intravede l’ammazzacampionato: chi si giocherà la promozione diretta?
“Il Parma ha deluso l’anno scorso, ma quest’anno ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo. Il Palermo, nonostante gli ultimi risultati, è agguerrito. Inoltre ci sono Venezia e Cremonese. È ancora presto per fare previsioni. Ad ogni modo, è una Serie B molto bella e livellata verso l’alto”.
Quale la squadra rivelazione?
“Ho un dubbio tra Como e Venezia, ma direi che i veneti sono la vera grande sorpresa. Onestamente, non immaginavo che potessero fare così bene. Vanoli l’ho avuto da giocatore a Verona, è bravo e dispone di una buona squadra, però il Venezia sta andando al di là di ogni più rosea aspettativa”.
E invece la delusione?
“Sampdoria e Spezia fin qui sono state deludenti, dire quale delle due di più è una gara dura. I blucerchiati, però, sono in ripresa, dopo un avvio di stagione molto negativo; lo Spezia invece ha appena cambiato allenatore… Vedremo alla fine del girone di andata dove si troveranno. Al momento, ripeto, sono le delusioni del campionato. Ma il calcio è imprevedibile e tutto può succedere…”.
Nel mentre, sono già saltate nove panchine: un record. Troppa frenesia o ansia da classifica?
“La Serie B è un campionato difficile e importante e sono sempre i risultati a tenere in piedi gli allenatori. Cambiare non è una moda: se non ottieni risultati, si rompono gli equilibri. Io ho lavorato a Palermo con Zamparini, noto mangia-allenatori, ma non ho condiviso tutti gli esoneri. Il calcio è cambiato, dentro ci sono i giocatori, i procuratori e i ‘collettivi’: se un allenatore non entra nella testa del gruppo, viene fatto fuori; è sempre lui il primo a pagare. Ci sarebbe tanto da dire a riguardo…”.
Castori, che lei conosce bene, è l’uomo giusto per condurre l’Ascoli alla salvezza?
“È un bravo allenatore, battagliero, serio, caratteriale. Io lo portai a Cesena, dove vincemmo la famosa finale playoff di Serie C contro il Lumezzane. In B Castori ha fatto grandi cose a Carpi e Salerno, ma ha anche rimediato degli esoneri; diciamo che ha avuto alti e bassi. Ad Ascoli c’era bisogno di cambiare e lui può essere l’uomo giusto per ottenere la salvezza; poi l’appetito vien mangiando… Dall’Ascoli, comunque, mi aspettavo di più: per l’organico che ha, dovrebbe avere più punti. Ma qui torniamo al discorso di prima: evidentemente Viali, tecnico preparato, intelligente e con un buon gruppo di lavoro, non è riuscito ad entrare nella testa dei giocatori…”.
Che ne pensa della Ternana del post-Bandecchi?
“Bandecchi è una persona ‘scomoda’ nel mondo del calcio perché dice sempre quello che pensa e non usa mezzi termini. Ora non è più il presidente della Ternana, ma credo che la sua ombra si senta ancora, benchè egli non possa più decidere. Detto ciò, Terni è una bella piazza, abituata bene come Palermo, ma adesso la squadra è in crisi e deve risollevarsi alla svelta, altrimenti diventa difficile uscire fuori dai bassifondi della classifica”.
Il giocatore che, in B, l’ha impressionata di più?
“Palumbo. Sta facendo benissimo a Modena. Da un po’ lo seguo e devo dire che è un signor centrocampista, uno di quelli che, in B, fanno la differenza. Lo stimo molto”.
QS: “Ben quattro ex nel big match: Ternana, col Palermo per sfatare il tabù”
“Ben quattro ex nel big match: Ternana, col Palermo per sfatare il tabù”, titola il Quotidiano Sportivo.
La Ternana cerca di sfatare il tabù del dopo-sosta contro il Palermo. Quattro ex tra le due squadre, di cui l’unico tra i siciliani, Fabio Lucioni, di Terni. Arbitro Rutella di Enna.
Contro il Palermo anche per sfatare il tabù del dopo-sosta. Finora, infatti, alla ripresa del campionato dopo il fermo per gli impegni delle Nazionali, la Ternana (gestione Lucarelli) ha sempre perso. Due le soste osservate dall’inizio di stagione e altrettante le sconfitte subite, tutte con squadre lombarde. E’ successo in trasferta a Como, il 17 settembre (2 a 1), e in casa col Brescia il 21 ottobre (0 a 1). Le fere, nel frattempo passate sotto la guida di Roberto Breda, contro i rosanero proveranno dunque a spezzare l’incantesimo, costrette in ogni caso a farlo per iniziare a ingranare le marce alte per adeguare la loro media-punti a quella necessaria al raggiungimento della salvezza. Sarà una gara contrassegnata dalla presenza di ben quattro ex, tre dei quali tra i rossoverdi. Si tratta del difensore Niccolò Corrado e dei centrocampisti Cesar Falletti e Gregorio Luperini, a fronte dell’unico presente tra i siciliani cioè il difensore Fabio Lucioni. Quest’ultimo, tra l’altro, è di Terni e nelle sfide passate contro la squadra della sua città ha pure segnato due gol […].
Palermo, il City Group aumenta le proprie quote
Era già l’azionista di maggioranza ma il City Group, adesso, possiede la quasi totalità delle quote del Palermo. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, infatti, la holding inglese ha aumentato le proprie quote arrivando al 94,94% del totale (la ripartizione iniziale era 80% City Group 20% Mirri). Considerando la quota di “Amici rosanero” (0,06%) Dario Mirri adesso possiede soltanto il 5% della Società. Dal punto di vista operativo, ovviamente, non cambia nulla dal momento che il City Group era già abbondantemente l’azionista di maggioranza, ma denota ovviamente un volersi consolidare sempre di più nel capoluogo siciliano.
GazzSport: “Palermo a Terni: i dubbi di Corini a centrocampo”
Con Coulibaly quasi certo di una maglia per la trasferta di Terni, resta da capire che tipo di conformazione possa prendere il centrocampo, partendo dal fatto che è il reparto in cui Corini ha operato il maggior numero di rotazioni sia per la ricerca di una quadra definitiva che per un adattamento al modo di giocare delle squadre avversarie. I dubbi non mancano: Gomes è il giocatore in quella zona del campo a cui ha rinunciato di meno. Se Coulibaly dovesse essere confermato sulla linea dei tre a supporto del terminale offensivo, c’è da credere che il francese partirà dall’inizio anche a Terni.
A questo punto bisogna capire chi sarà il suo compagno nel centrocampo due che si verrà a creare. Il quesito si pone anche nel caso Coulibaly dovesse agire da mezzala. In quest’ultimo caso Stulac potrebbe essere il maggiore indiziato, diversamente toccherebbe a uno tra Segre ed Henderson, per quanto non siano propriamente dei centrocampisti centrali, ma delle mezzali. È probabile che alla fine il ballottaggio si riduca a loro due, anche se fino a domenica i dubbi per Corini non mancheranno.
CorSport: “Palermo, Brunori tocca quota 100. 53 reti in 99 partite: numeri da urlo per la punta”
Brunori fa 100 in rosanero, e a Terni vuole guidare la riscossa di una squadra ferita e desiderosa di dimostrarsi forte e capace di reagire alle situazione di difficoltà. Sarà una giornata importante per il 9 rosanero e festeggiarla con il ritorno al gol sarebbe un segnale fondamentale da dare all’ambiente e al campionato tutto. Matteo resta il capocannoniere rosanero a quota 4 pur non avendo vissuto un inizio all’altezza delle aspettative. Ha segnato in sole due occasioni, nella fantastica serata di Venezia, quando timbrò una tripletta, e con il rigore ininfluente all’ultimo secondo dell’infelice gara con il Lecco, persa per 2-1.
E la sua astinenza si avverte di più in un complesso che recentemente ha smarrito la via della rete: nelle ultime 4 giornate una sola segnatura su azione, quella di Coulibaly contro il Brescia (l’altra appunto con Brunori dal dischetto), indice di un appannamento improvviso dopo un avvio con poco meno di due gol di media a partita. Per concentrarsi meglio, Matteo non è andato martedì a ritirare a Salerno il premio assegnatogli al Gran Galà del calcio come miglior attaccante dell’anno (come lui Lucioni). A volte lo appesantisce proprio la spasmodica ricerca del gol a tutti i costi, che gli fa cercare giocate complicate o troppo individualiste. Ma il suo ruolo non è in discussione e il suo fiuto va soltanto riacceso.
Al netto dell’attuale periodo no, non solo individuale ma dell’intera squadra, le cifre assolute di Brunori restano impressionanti: 53 reti totali in 99 gare, ovvero più di un gol ogni due partite. Certo, nel calcio non puoi sederti sul passato ma il numero è una garanzia su cui puntare. A patto che il capitano e la squadra che lo assiste riescano a trovare un diverso spirito per centrare la porta e nuove formule per rispolverare le antiche abitudini. Corini dovrà decidere come supportare la manovra d’attacco: Brunori quest’anno viene molto più fuori dall’area di rigore, cerca insistentemente lo scambio breve con gli esterni, fa spazio ad altre soluzioni, concretizzatesi (fino a un mese fa) in 12 realizzatori diversi. L’obiettivo è sbloccarsi. Per il principe del gol rosanero sarebbe il modo migliore per festeggiare il raggiungimento di quota 100.
GdS – “City Group allarga i ‘tentacoli’: la quota di Mirri scende”
City Group prende sempre più il controllo del Palermo. Massimiliano Radicini, sulle pagine del Giornale di Sicilia, scrive che la holding inglese sta immettendo nel club ingenti risorse, arrivando vicino al 100% delle quote possedute (al passaggio di proprietà la suddivisione era 80% CFG e 20% Dario Mirri).
Secondo quanto si legge sul quotidiano, in ragione di questa immissione di capitali da parte di City Group, le quote del presidente Mirri sono scese dal 19,75% al 5%. CFG, allo stato attuale, detiene il 94,94% delle quote del Palermo. Non cambia nulla dal punto di vista operativo per il club rosa, il gruppo inglese era già l’azionista di maggioranza.
Nella suddivisione delle quote bisogna citare anche ‘Amici Rosanero‘, la rappresentanza popolare dei tifosi, che detiene lo 0,06%, con un peso previsto da statuto, in sede di voto, del 10%.
Foto: livesicilia
Palermo, Desplanches e Lund tornano in gruppo: il report dell’allenamento
Seduta mattutina oggi al Palermo F.C. CFA di Torretta. La squadra allenata da Eugenio Corini ha svolto un’attivazione e mobilità, un’esercitazione tattica sulla fase offensiva ed inattive a favore.
Sebastiano Desplanches e Kristoffer Lund, rientrati in città dopo gli impegni con le rispettive Nazionali, hanno lavorato in gruppo.