SEMIFINALE DI ANDATA DI COPPA ITALIA. GIOVedì Siena-Napoli
L'altra Juve vola con Caceres
Doppietta che stende il Milan
I bianconeri vincono 2-1 con 2 reti del neoacquisto uruguaiano.
Di El Shaarawi il pari provvisorio rossonero
MILANO - Il primo Milan-Juventus, la partita di andata della semifinale di Coppa Italia, finisce con una sorta di manifesto programmatico del momento delle 2 squadre.
E, in generale, con la conferma che Madama se la cava meglio con le teste coronate e ha dei problemi con i comuni mortali, mentre i rossoneri non battono le Grandi. Così la Juventus vince (2-1) con una prova di squadra in cui si incastona una doppietta strepitosa di Martin Caceres, appena rientrato a Torino dopo il passaggio nella disgraziata stagione 2009-2010.
L'esultanza di Caceres (Liverani)
DIFFERENZE - Nel Milan c’è Zlatan Ibrahimovic, che (salvo accettazione del ricorso del club) si perderà la partita vera, lo scontro del 25 in campionato, forse lo spartiacque scudetto.
Nella Juve c’è Alex Del Piero, il capitano di Coppa. Nella Juventus ci sono 8 titolari diversi rispetto alla partita di campionato con il Siena e due di questi, Caceres e Padoin, debuttanti assoluti.
Il turnover milanista è meno violento. Di fronte due modi diversi di fare calcio. Quello della Juve è per il gioco, per la partecipazione continua della squadra, per non buttare via nulla. Talvolta in difesa si creano dei problemi perché Conte odia i rinvii dal fondo con palla lunga, a casaccio. Vuole rimesse in gioco con partenza dell’azione.
La Juventus è la novità, la gioventù, la voglia di riscatto. È mobile e aggressiva.
Il Milan è la vecchia classe, è esperienza, è fisicità. È Ibrahimovic, ma Ibrahimovic sta attraversando il suo momento di spleen e gli arbitri fanno buona guardia: Mazzoleni si accorge di un suo aggiustamento birichino con il braccio in occasione di quello che sarebbe stato il gol del 2-1.
Nervosismo a fine partita: Storari, a sinistra, e Ibra (Ansa)
GOL DA ANTOLOGIA - La Juventus paga un difetto di crescita: dopo il primo gol di Caceres, a cui partecipano Paodin e Borriello, come il terzino arrivati a gennaio, subisce il pareggio di El Shaarawy e, in generale, la reazione del Milan a cui oppone un momento di sbandamento collettivo.
Conte fa i suoi cambi, mette dentro forze fresche. Ristabilisce l’ordine e Caceres segna un gol antologico. Ecco la sfida è questa. Tra un gruppo d’esperienza un po’ consunta ma che sa tirarla ancora fuori a sprazzi e una banda di giovinastri motivata e veemente, ma, in certi frangenti, ancora acerba.
Per ora è in vantaggio la banda, ma siamo agli inizi di febbraio.
Fonte: Roberto Perrone 8 febbraio 2012 | 23:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA[Modificato da Etrusco 09/02/2012 15:18]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.