LA MORTE SI FA LENTA di Alberto Del Moro

TITOLO CORTOMETRAGGIO: La Morte si fa Lenta
LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO:

DURATA: 6 minuti
REGIA: Alberto Del Moro
ATTORI PRINCIPALI: Enrico Cuminetti, Matteo Menchini
SCENEGGIATURA: Alberto Del Moro
MUSICHE: Romm Dracula
FOTOGRAFIA: One Man Production
MONTAGGIO: One Man Production
BREVE SINOSSI: Notte, fuori sta per piovere, un ragazzo sta guardando la televisione da solo in casa, si direbbe una serata tranquilla..ma verrà resa più interessante da un grosso inconveniente..l'incipit perfetto per un horror no? No....
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: E' nato con la telecamera in mano, la prima parola che ha detto è ciak si gira e ha una dote innata per montare i video..ma adesso parliamo del regista di questo corto, partorisce idee e video dall'ormai non troppo lontano 2005. Nel lontano 2002 insieme ad un'altro Alberto crea "Viva la Albe", ma solo nel 2006 ha i mezzi per esportare sul pc i video, ovvero una fotocamera digitale, ma soprattutto decide di non vergognarsi troppo dei tentativi mal riusciti e comincia a mettere le sue idee online. Nel tempo Viva la Albe si è evoluto, i membri sono cambiati e il numero di creazioni usando questo nome salgono a 64! Alcuni dei quali apparsi anche in televisione. Nel 2010 nasce la "One Man Production". L'idea di questo regista toscano comunque rimane la solita "..idee a costo molto contenuto..se il costo è 0..meglio!".
Link al canale YouTube> www.youtube.com/user/TheAbe88
IL CORTO:

Regia e fotografia qui sono a livelli di sufficienza, mentre altrettanto non si può dire del protagonista. Il problema vero, però, è la sceneggiatura, che vorrebbe probabilmente essere a metà strada tra lo slasher, la parodia ed il metacinema, ma non azzecca praticamente nessuna delle componenti e risulta inutilmente troppo ermetica, e quindi indigesta nonostante la breve durata. Non so gli altri, che magari saranno pure più intelligenti di me, ma io l' ho dovuto vedere due volte e malgrado ciò ho capito ben poco. D' altronde, come direbbe il buon Steveau, meglio non fidarsi di chi scrive "Writed & edited by...".

non credo di avere apprezzato appieno lo stile di questo corto (e chissà se l'ho capito...), anche se alcune perle e la toscanità di fondo lo rendono trashoso a sufficienza per essere gustoso. questo procedere frammentato per tutti i cinque minuti abbondanti della durata dopo poco comincia a bastonarti alle ginocchia. buono il finale anche se cuminetti avrebbe potuto essere un po' più espressivo...

Writed a parte , il corto non decolla mai. Brutte le scenografie e trama poco interessante. La recitazione è marginale, e nonostante la breve durata, il corto mantiene scarsa l' attenzione. Il finale ad effetto non mi è piaciuto granché, soprattutto la voce del killer.

"...ahahah bellissimo ahahah pure girato bene..ahahha con l accendino voleva difendersi dall assassino hihi..bel video complimenti..."


Questo è il commento di un tizio che ha visionato il corto su youtube, un commento di cui mi approprio per stabilire fin da subito cosa non va con La Morte si Fa Lenta.

Mica si ride.

Ci sono pochi imbarazzi paragonabili a quelli di quando racconti per far ridere e desti solo sbadigli.

"...ahahah bellissimo ahahah pure girato bene..ahahha con l accendino voleva difendersi dall assassino hihi..bel video complimenti..."

Il corto s'affanna a costruire dinamiche divertenti, grottescamente spiritose, ci prova fino allo stremo, e non ci riesce nemmeno di striscio.

Un corto che si dirige in una direzione ma lo fa arrancando e scambiando l'uscita giusta.
Ecco, proviamo a dirlo così: esattamente come il Writed fa predire, avete poca dimestichezza con le scritte, con le segnalazioni, con i cartelli.
I cartelli.
E allora è successo che volevate raggiungere il centro cittadino di Divertente e invece avete imboccato il casello di Disarmante.

Devo essere tuttavia sincero su una cosa. Quest'anno ho una gran fame di horror.
Voglio mettermi paura, godermi le paure di personaggi inventati.
Sento un bisogno d'horror da pruriti e notti in bianco. Tipo crisi d'amore.

Di base c'entra quindi un minimo di predisposizione.

Scenografie da dimenticare, noioso il volto del protagonista e il ricorso al ritrito concetto della tivvù spara-boiate.

Buona l'idea della pistola che non spara. Concettualmente è un dettaglio azzeccato per descrivere l'intero corto.
Un contraddizione in termini. Come una storia divertente che provoca sbadigli.

"...ahahah bellissimo ahahah pure girato bene..ahahha con l accendino voleva difendersi dall assassino hihi..bel video complimenti..."

Beato lui.

Il cortometraggio di Alberto Del Moro fallisce l'obbiettivo minimo: il puro coinvolgimento.
Purtroppo non bastano alcune intelligenti inquadrature, e un'ironia alla Scary Movie per cercare di nascondere una vera identità artistica che Alberto sicuramente (al meno per ora) non possiede.

Alienante
www.alienante.it