È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
   
 
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | « 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Tutto Gianni Fabbri

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2015 12:29
29/01/2014 11:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
ONLINE
Post: 7.028
Registrato il: 22/02/2005
Sesso: Maschile
Utente Bravo Ragazzo
strano che sia stato assolto...

Forza Ravenna

ORGOGLIOSO DI ESSERE GIALLOROSSO


22/06/2014 18:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 27.620
Registrato il: 19/08/2003
Città: RAVENNA
Sesso: Maschile
triste0stupito0allegro0arrabiato0

Tags
gianni fabbri, calcioscommesse, ravenna, figc, calcio, lega pro

22/Giugno/2014 - H. 17.30Gianni Fabbri, come sta?
Bene. Sono impegnatissimo a seguire la mia azienda.

Avrà sicuramente visto l’impresa del Cesena..
Sì. Faccio i miei complimenti più sinceri a Lugaresi. A Cesena hanno davvero ottenuto un’impresa da ricordare. Non era facile ritornare in A dopo due stagioni, in situazioni, come mi è capitato di leggere, difficili.

E a Ravenna, invece, tutto è immobile....
In Eccellenza Non ho elementi per giudicare. Da quando non ho più la proprietà della società, ho smesso di seguire il calcio. Non vado più allo stadio. Certo, da tifoso e appassionato del Ravenna mi dispiace questa situazione, ma non posso esprimere opinioni solo su cose che mi arrivano all’orecchio per sentito dire.

A proposito quasi dieci anni fa acquistava il Ravenna.....
Sì l’acquisto fu ratificato il 4 luglio 2004, ma in questi giorni di dieci anni fa ricordo frenetici contatti e incontri con Ferlaino. Fu una trattativa difficile, perchè il Ravenna stava per essere messo in liquidazione.

A posteriori, vista la situazione venutasi a creare, è pentito di aver fatto allora quel passo?
Gli avvenimenti successi negli ultimi anni mi hanno fatto pentire di essermi voluto impegnare nel Ravenna calcio, però non rinnego quella scelta. La feci perchè, come tanti altri ravennati, ero appassionato e perché come tifoso non potevo accettare supinamente la scomparsa del Ravenna Calcio. L’ho portata avanti a costo di grandi sacrifici non solo economici, raggiungendo ritengo, anche risultati importanti, pur non essendo il nostro lavoro primario, grazie allo straordinario lavoro di persone che si sono impegnate per puro spirito volontaristico. In primis ricordo con grande stima ed affetto Rodolfo Nanni. E’ stata comunque una bella esperienza sportiva, che ha avuto momenti di grande passionalità ed entusiasmo, ci ha dato soddisfazioni e gratificazioni, ma anche tante delusioni e amarezze.

Immagino si riferisca allo scandalo del calcio scommesse e alle vicende del fallimento...
Sì, soprattutto a quelle. Brillantemente superate, viste le sentenze della Giustizia Sportiva.... Sono passato per qualcuno come colui che ha sfasciato il Ravenna, prima inguaiandolo con le scommesse e poi facendolo fallire. Voglio ricordare che sono stato completamente prosciolto dal Tnas, cioè dal massimo organo di giustizia suprema del Coni, formato da un consiglio di massimi professionisti, tutti eccellentissimi giuristi (Prof. Frosini, Prof. Bottari e Prof. Zaccheo), nessuno facente parte del mondo sportivo, da tutte le accuse a mio carico: quella del calcio scommesse si è rivelata, nel caso nostro, un’emerita bufala o, come ebbe a dire all’epoca Vidmer Mercatali, una bolla di sapone; poi mi sembra elementare che per gestire risultati combinati ci debba essere il coinvolgimento di giocatori, e non mi risulta che nel nostro caso questo sia mai emerso. Mentre, per quanto riguarda il fallimento emerge chiaramente dalle carte che, quando ho venduto ad Aletti il 15 giugno 2011, la situazione del club non era di dissesto, come è stato detto e mi è stato contestato. E voglio anche ricordare che la mia posizione è stata archiviata, perchè non coinvolto nei fatti, in relazione all’accusa di truffa assicurativa, altra bufala clamorosa. E sa che le dico?

Cosa?
Che da circa 3 anni sono il bersaglio di tante cattiverie gratuite visto che i fatti sono sempre stati a mio favore. Inoltre, resto della convinzione che noi siamo retrocessi dalla B nel 2008 non solo per demeriti nostri. Molte partite di quel campionato sono risultate ufficialmente falsate ed altre, ancora oggi, mi suonano strane e poco chiare. Sto ancora aspettando gli esiti di quel chiacchierato Ravenna- Lecce 1-3. Ci fu una concentrazione anomala di scommesse su quel risultato: Postiglione, l’allora presidente del Potenza, fu arrestato; l’arbitro Banti, sul 3-0 per il Lecce, ci diede un rigore estremamente generoso a una ventina di minuti dalla fine della gara. Non si è più saputo nulla: molto strano.

Il fronte sportivo, adesso, è del tutto chiuso, giusto?
Non del tutto. Sto seriamente valutando l’ipotesi di fare causa alla Figc e alla Lega Pro. La Figc mi deve spiegare perchè, quando ho venduto il Ravenna ad Aletti, eravamo in C e con un patrimonio giocatori e di settore giovanile importante (solo per Piovaccari avevo chiuso un accordo con la Samp per oltre 2.000.000) per la parte di nostra proprietà e invece, al 30 settembre, quando, sulla base degli accordi fatti, avrei potuto riprendere il Ravenna in caso di inosservanza del contratto da parte di Aletti, come avvenuto, eravamo in D, con tutti i giocatori svincolati. E la Lega Pro mi deve spiegare perchè, dopo aver escusso la nostra fidejussione a garanzia del saldo delle ultime due mensilità della stagione 2010/11, ha tardato tantissimo a pagare quelle spettanze costringendo poi i giocatori e i tesserati ad avviare le procedure di istanza di fallimento.

E’, invece, apertissimo il fronte della giustizia ordinaria....
Sì, non ho capito come mai su qualche organo di stampa è rimbalzata la notizia, peraltro non attuale come tutti hanno inteso, della richiesta di un coinvolgimento della vecchia dirigenza nel fallimento del Ravenna Calcio con l’ottenimento - ottenuto un anno fa inaudita altera parte (che vuol dire che non siamo stati ascoltati) - di un sequestro basato sulle dichiarazioni del Legale di parte avversa che mi definiva coinvolto in una truffa assicurativa e nel calcio scommesse anche se si sapeva che da quelle accuse ero stato da tempo prosciolto. Comunque i miei avvocati, Roberto Pinza e Rita Rolli, stanno aspettando che venga avviata la causa nel merito, dopo che il 12 luglio 2013 il Tribunale delle Imprese di Bologna ha decretato tale sequestro conservativo di beni mobili, immobili, somme di denaro e crediti per un valore di 3.000.000 di euro, a fronte di 1.500.000 di passivo, come ho letto. Il sequestro è stato recentemente confermato anche se nel frattempo ero stato prosciolto dal TNAS, ma io sono convinto di dimostrare anche in questa sede di non avere alcuna responsabilità sul fallimento del Ravenna. Oltretutto, nel dispositivo che ha portato al sequestro dei beni, non capisco a quale titolo mi vengono contestati alcuni addebiti.

Per esempio?
Mi contestano di aver effettuato a favore della famiglia di Brian Filipi una donazione di 90.000 euro, soldi peraltro provenienti dalla causa risarcitoria, un danno di 879.000 euro per la vicenda del calcio-scommesse, quando sono stato prosciolto, un danno di oltre 1.600.000 per l’esclusione dai campionati professionistici quando la mancata iscrizione non è dipesa più dalla proprietà da me rappresentata. Io voglio ricordare che la nostra dirigenza aveva lasciato nelle casse del Ravenna circa 1.500.000 euro di crediti in Lega, un credito da riscuotere di 200.000 euro per lavori di manutenzione fatti al Benelli, un importante patrimonio legato alle cessioni di alcuni giocatori (vedi Piovaccari, Scappini ecc.), un ottimo settore giovanile creato dalla passione degli ex Giallorossi (da Ciani, Giorgio Bartolini, dal Prof. Biondi, da Visani, Tacchi, e tanti altri per finire con il grande amico Giorgio Gennari, purtroppo appena scomparso che ricorderò sempre con tanto affetto per la sua grande passione e bontà d’animo e da tutti i tecnici Lancellotti, Minguzzi, Ottaviani ecc. che hanno preso parte ad un progetto che sembrava utopistico ed invece ha portato grandi risultati). E poi ancora il valore dei posti barca e di alcune sponsorizzazioni che erano in essere. Mi piacerebbe che fosse fatta giustizia anche qui. Per me, per la mia famiglia, per la mia reputazione, per coloro che mi stimano e che mi onorano della loro amicizia ed infine per la nostra azienda. Non per il mondo del calcio e per i sentimenti negativi che lo circondano. Non tornerò più a farne parte.


Mi innamoro solo se.. vedo giocare il Ravenna..

03/06/2015 12:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 2.436
Registrato il: 25/05/2005
Città: RAVENNA
Sesso: Maschile
Fabbri, il calcio e le accuse: «Uscirò pulito un’altra volta»
Parla l'ex patron giallorosso che confida nell'archiviazione
del suo coinvolgimento nel caso del calcioscommesse del 2011



La giustizia ordinaria ha chiuso le indagini preliminari nei suoi confronti tre mesi fa e lo tiene sospeso in bilico tra l'archiviazione e la richiesta di rinvio a giudizio. Ma quell'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, per la presunta partecipazione al tentativo di combine di due partite del Ravenna Calcio a febbraio e marzo del 2011, non preoccupa l'ex patron giallorosso Gianni Fabbri, già prosciolto in appello dalla giustizia sportiva per gli stessi episodi: «Penso che il pubblico ministero di Cremona abbia voluto tenere tutti i nomi degli indagati nell'avviso di fine indagini ma prima delle richieste di rinvio a giudizio sono convinto che per me arriverà l'archiviazione».
Se parli di calcioscommesse a Ravenna la mente corre subito all'estate del 2011 quando un'ondata di arresti decisi dalla procura lombarda per l'inchiesta “Last Bet“ coinvolse anche il club bizantino portando in carcere il direttore sportivo Giorgio Buffone e tra i tesserati indagati oltre a Fabbri anche l'allenatore Leonardo Rossi e il preparatore dei portieri Nicola Santoni.
Fabbri, sono passati esattamente quattro anni dall'arresto di Buffone l'1 giugno 2011 e il coinvolgimento del suo Ravenna nello scandalo. Come si riassume questo lasso di tempo?
«Ho sofferto come un cane. Molti a Ravenna hanno gioito e all'inizio ho covato molto rancore ma ora non più. Penso ad altro, ho altre preoccupazioni di lavoro. L'inchiesta di Cremona sono convinto che avrà un finale positivo sulla base di quello che ha già detto la procura federale».
Come ricorda le fasi iniziali?
«Una tegola caduta sulla testa senza una spiegazione plausibile. La cosa che tuttora mi lascia perplesso sul mio presunto coinvolgimento ipotizzato dai magistrati è data dall'assenza di giocatori del Ravenna tra gli indagati. Sono del segno della Vergine, sono una persona terra-terra e mi sono letto tutto ma proprio non ci trovo un modo per aggiustare una partita senza avere la partecipazione dei calciatori. Se avessi voluto combinare le partite del Ravenna come avrei potuto farlo senza coinvolgere chi stava in campo? Io ero in tribuna e da lì non si fa gol e non si prende».
Però se si leggono le carte la procura è convinta che lei abbia messo lo zampino nelle partite del Ravenna a Verona e Alessandria.
«Su quella di Verona non c'è nemmeno una intercettazione che mi coinvolge direttamente. Ci si basa tutto sulle parole di Buffone che al telefono dice di aver parlato con me, ma non è mai successo e nulla dimostra il contrario. Per Alessandria invece di nuovo Buffone parla di aggiustare partite con il loro presidente e poi al telefono con me quando dice “Si fa, non si fa” sta parlando della trattativa per la cessione di Scappini».
Però il tifoso giallorosso vedere i nomi di Fabbri, Buffone, Santoni e Rossi tra gli indagati. Come deve reagire?
«Con semplicità estrema: il Ravenna non c’entra in quelle combine. Il tifoso può girare a testa alta sapendo che a Ravenna non è stato fatto niente di strano. In fin dei conti Buffone coinvolge Santoni non tanto per il suo ruolo nel Ravenna ma per portare dentro Doni che era socio di Santoni in un bagno a Cervia».
Non avranno coinvolto la società ma resta il fatto che due tesserati della sua società, almeno nelle conversazioni telefoniche, non parevano ispirati a sani principi di lealtà sportiva. Lei non si accorse di nulla?
«Ma secondo lei, se la moglie tradisce il marito, se ne accorge prima lui o gli altri?».
In che rapporti è rimasto con queste persone?
«Mai più visti e sentiti da quel tempo. Ma resto convinto che Buffone fosse una brava persona. Credo che si sia fatto coinvolgere molto dal suo dentista (tra i presunti manovratori del sodalizio, ndr) che si aspettava chissà cosa ma ho l'impressione che Buffone abbia fatto molte chiacchiere e pochi fatti».
Negli ultimi anni diverse procure italiane hanno aperto indagini su presunte cupole capaci di alterare i risultati del campo per avere esiti certi su cui scommettere e lucrare. Quanto è malato il calcio?
«Il nostro è un Paese dove il benessere ha portato a una mancanza di princìpi e moralità e a sempre meno rispetto verso il prossimo. Accade a tutti i livelli: in politica e nelle imprese. Il calcio fa più opinione, ma a ben guardare in tutte le situazioni c’è chi ha portato via ignominiosamente soldi, anche in attività di carattere sociale. Cinquant'anni fa c'era un'Italia in cui la gente pensava a fare bene un lavoro per mantenere la famiglia. Oggi non è più così. E la crisi non potrà peggiorare le cose ma forse le prossime generazioni dovranno fare i conti con una realtà diversa e magari meno benessere farà ritrovare certi valori».
Che ricordo pensa abbiano i tifosi e la città di lei?
«Andrebbe chiesto a loro. Credo di essere stato apprezzato da tanti e altri non vedevano l’ora di poter gioire di questa situazione. So di essermi comportato bene».
È pentito di qualcosa?
«Sono pentito di aver preso la squadra dalla liquidazione e averla portata alla B e poi tenuta in C1 ad alti livelli. Se avessi giocato a bocce sarebbe stato meglio, ma avevo questa passione da bambino».
Le mancano la presidenza e il campo?
«No, troppa delusione. Ho chiuso con il calcio. Ma la scottatura è stata così forte che non farò più niente per il sociale perché è difficile farlo in questa città».
Ma il nuovo Ravenna che sta per tornare in serie D?
«Sono solo contento se il calcio della mia città va bene. Stimo Giorgio Bartolini e mi ha fatto piacere sapere che in prima persona si era messo nel progetto della cooperativa per ricominciare. Ma ci tengo a chiarire che non ho mai avuto intenzione di entrare nella società. Ho finito il mio tempo nel Ravenna».


Fonte www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/46064/fabbri-il-calcio-e-le-accuse-usciro-pulito-un-altra-vo...

se togliete pure noi che rispettiamo le tradizioni, e gli stadi li riempiamo con i cori e gli striscioni, resterete solo voi,con le vostre...televisioni!e solo allora potrete capire,che il calcio è fatto di emozioni!!!
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | « 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com