Cella 211

Ho letto delle opinioni davvero incomprensibili.

Probabili SPOILER

La premessa è l'idea interessantissima di una persona che rimane bloccata in carcere e si deve fingere detenuto per salvarsi la pelle.
Bella davvero.

Peccato che il film non sia all'altezza.

Tutto quanto è molto forzato e inverosimile: un detenuto riesce a rubare una chiave e 5 secondi dopo tutti i peggiori prigionieri di quel carcere riescono a prendere possesso di un'intera ala della struttura.
Il pericolo è talmente imminente che due delle sole tre guardie presenti (ed erano lì solo per far fare il giro turistico al nostro amato protagonista) sono costretti ad abbandonare un loro neo-collega ferito in una cella vuota.
Se è il dazio che dobbiamo pagare per veder sviluppare nella maniera migliore l'idea di cui ho parlato prima allora sono anche disposto a chiudere un'occhio.
Peccato che le cose vadano avanti sempre peggio.
Malamadre che all'inizio sembra più cazzuto di Vin Diesel (nonostante le sopracciglia di Elio e le Storie Tese) in realtà per tutta la durata del film dimostra di essere solo un gran coglione, non ha alcuna dote da leader e non si spiega come mai TUTTI e dico TUT-TI i peggiori detenuti di quel carcere prendano ordini da un personaggio il cui gesto di peggior ferocia è stato quello di far spogliare il protagonista e fargli i complimenti per le dimensioni del suo uccellone.
Veramente, per tutto il film si fa dire cosa fare dal protagonista che, diciamoci la verità, è un gran sfigato. Uno che fino a poco fa lavorava in un mattatoio e che il giorno dopo sarebbe diventato guardia carceraria riesce a prendere per il culo tutta una serie di cattivoni incazzatissimi, anzi, addirittura si guadagna la loro stima e il loro rispetto tutto nel giro di poche ore. Talento sprecato.
Non parliamo dello scagnozzo handicappato perchè sarebbe veramente come sparare sulla croce rossa.
Andiamo avanti e tra un walkie-talkie dimenticato per mezzora e un goliardico pranzo a base di gamberi in mensa senza che nessuno si curi delle teste di cuoio pronte a fare irruzione, ne succedono veramente di tutti i colori:
Una donna incinta che si va a gettare nella malabolgia tra i parenti impazziti dei carcerati, lanci di pietre, fumogeni, manganellate e tutto quant'altro si possa vedere in una delle peggiori scene di guerriglia urbana. Ovviamente la donna si prende una manganellata in fronte, ma non solo: il poliziotto che la colpisce, non si cura più del pericolo che lo circonda, ma si piega a terra per dare altre due legnate in testa a questa povera donna incinta già tramortita e riversa al suolo.
A questo punto speri che le castronerie siano finite e invece vieni smentito immediatamente quando su richiesta dei detenuti viene inviato a fare da negoziatore proprio il poliziotto -nel frattempo sospeso dal servizio- che aveva appena finito di prendere a manganellate i parenti di quegli stessi pericolosissimi criminali. Viene lasciato lì dentro, tranquillamente, alla loro mercè, come se fosse una cosa normale.
E difatti finisce con la gola tagliata (ma poteva andargli anche peggio).
Viene inviato un nuovo negoziatore, che non fa neanche mezza domanda su che fine avesse fatto il suo predecessore e quando viene mostrato il cadavere sgozzato, ovviamente non viene dato alcun ordine di irruzione (cosa che avevano già fatto quando credevano che fosse morto uno dei terroristi prigionieri).
Anzi, quel burlone del direttore (o qualunque fosse il suo ruolo) cosa fa? Per dispetto telefona a Malamadre e sputtana il povero protagonista dicendo che in realtà è una guardia, anzi addirittura gli fornisce i documenti di assunzione alle dipendenze del carcere delle meraviglie.

Alla luce di tutto ciò è innegabile che il film è realista, verosimile e sensato.

Ma cazzo.

Bella merda di film, ma come potete usarlo come strumento di paragone con i film americani? Ragazzi, sotto tutti i punti di vista siamo decenni indietro a giudicare da questa pellicola.

Pazzesco.