07/04/2010 18:49 |
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Nell'ambiente dell'horror amatoriale statunitense di certo un posto di rilievo spetta al prolifico Todd Sheets, autentico alfiere delle videoproduzioni caserecce a budget microscopico ed altissimo tasso splatter. Con una spiccata predilezione per il filone zombie-movie (sua la trilogia ultragore "Zombie Bloodbath","Zombie Bloodbath 2 : Rage of the Undead" e “Zombie Bloodbath 3 : Zombie Armageddon) ed un'accesa venerazione per il cinema di Lucio Fulci (non a caso, in una scena di questo film, si sente in sottofondo la colonna sonora di "Zombi 2") , il buon Sheets raduna amici e conoscenti e assembla, con tanta passione ed altrettanta confusione, un filmaccio truculento e delirante. La storia vede due gang di teppisti che cercano di eseguire dei rituali voodoo per far risorgere dei compagni defunti, un serial-killer che di tanto in tanto accoppa qualche ragazza ed un branco di zombi che (inspiegabilmente, prima che qualsiasi rituale evocativo venga eseguito) sono in giro a far danni. E poi vai di budella al vento, banchetti antropofagi, accoltellamenti e mutilazioni. "Zombie Rampage" di certo non si può definire un bel film né un prodotto ben confezionato. La povertà di mezzi non giustifica una regia e, soprattutto, un montaggio incredibilmente sconclusionati che sono in grado di rendere incomprensibile il più elementare dei plot. La recitazione approssimativa e una vagonata di effettacci splatter caserecci, con chili e chili di interiora che vengono allegramente maneggiate dagli zombi, completano il quadro. A parziale giustificazione di Sheets va detto che "Zombie Rampage" è il primo dei suoi film che cerca una via più professionale e quindi sconta la grande mancanza di esperienza e tecnica, tipica di chi è completo autodidatta. Realizzato nel 1989 il film ha avuto anche una piccola distribuzione home-video, probabilmente anche grazie alla presenza e agli "agganci"di David DeCoteau, qui nelle vesti di produttore esecutivo.
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