Biografia

Nostradamus, lo storico personaggio che tutto il mondo conosce per le sue profezie, è stato un medico ed astrologo francese vissuto nel XVI secolo. Nelle sue celebri ""quartine"" il veggente avrebbe previsto correttamente tutta una serie di eventi, dall'ascesa di Adolph Hitler agli attentati terroristici dell'11 settembre. Nostradamus (versione latinizzata del suo nome di battesimo, Michel de Nostredame) affidò le sue profetiche previsioni, spesso riguardanti tragedie di portata devastante quali cataclismi e guerre, a una serie di libri pubblicati per la prima volta nel 1555. Le profezie di Nostradamus, che spaziano dall'epoca in cui è vissuto fino alla fine del mondo, e il loro enigmatico autore, di volta in volta considerato come un genio o un ciarlatano, continuano ancora oggi ad esercitare un grosso fascino sull'immaginario collettivo.

Nostradamus nacque il 14 dicembre 1503 a Saint-Remy-de-Provence, una località dal paesaggio incantevole nel sud della Francia che secoli dopo avrebbe ispirato un altro grande personaggio della storia, Vincent Van Gogh, che qui visse uno dei periodi più importanti e fecondi della sua carriera artistica.

Nostradamus nacque nei primi anni del Rinascimento francese, un'epoca di rinnovato interesse per la scienza e l'esplorazione. Solo pochi anni prima Cristoforo Colombo era partito alla scoperta delle Indie Occidentali. Le notizie che possediamo sull'infanzia di Nostradamus sono piuttosto vaghe. Il padre, notaio e mercante, proveniva da una famiglia ebrea italiana convertitasi al cristianesimo. All'inizio del '500, infatti, il re di Francia Luigi XII aveva promulgato un editto con il quale richiedeva agli Ebrei di farsi battezzare oppure di lasciare il paese. Si pensa che da ragazzo Nostradamus abbia studiato le lingue classiche, l'astrologia e, forse, anche la letteratura esoterica ebraica. Da adolescente proseguì gli studi ad Avignone, e successivamente entrò nella prestigiosa Scuola Medica di Montpellier.

Dopo gli studi Nostradamus prese a viaggiare nel sud della Francia per curare gli appestati. La grande pandemia di peste che sin dal secolo precedente si era abbattuta sull'Europa (la famigerata "peste nera" del Medioevo) probabilmente era iniziata in Asia e da lì si era diffusa nei paesi europei in diverse ondate, che si protrassero fino al XVII secolo decimando la popolazione del continente. La malattia, trasmessa dalle pulci e dai topi, era estremamente contagiosa, aveva un decorso velocissimo ed era estremamente dolorosa e spesso portava il malato, il cui corpo si ricopriva di grandi pustole nere, al delirio. Nostradamus si guadagnò un certo prestigio curando diversi malati gravi con i suoi metodi innovativi. A tutti raccomandava di usare acqua e lenzuola pulite e di far arieggiare gli ambienti, e a quanto sembra, contrariamente alla prassi comune tra gli altri medici, non ricorreva ai salassi e rifuggiva dall'indossare le vesti "magiche" multicolori che diversi curatori utilizzavano per proteggersi dal contagio.

Dopo vari anni trascorsi a vagabondare per curare i malati di peste delle regioni vicine, Nostradamus tornò a Montpellier per terminare il dottorato in medicina. Nei primi anni '30 del Cinquecento fu invitato a stabilirsi nella cittadina di Agen dal celebre Giulio Cesare Scaligero, prestigioso erudito e filosofo italiano trasferitosi in Francia. Attorno al 1534 Nostradamus sposò una donna del posto (la cui esatta identità è ancora controversa) dalla quale ebbe una figlia e un figlio. In seguito la peste si abbatté anche su Agen, e Nostradamus lavorò instancabilmente per curare le vittime. Ma quando, attorno al 1537, la malattia contagiò anche la moglie e i figli, non riuscì a salvarli dalla morte. A quanto pare la famiglia di sua moglie lo citò in giudizio per farsi restituire la dote maritale, e anche l'amicizia con Scaligero si guastò, innescando tra i due un'accesa rivalità. In questi anni particolarmente difficili della sua vita Nostradamus, cattolico devoto, fu addirittura accusato di eresia per una frase con cui aveva commentato l'opera di un artigiano intento a costruire una statua di soggetto religioso. Convocato dall'Inquisizione a Tolosa, Nostradamus preferì abbandonare la regione piuttosto che sottoporsi al processo. Nei sei anni successivi riprese a viaggiare, soprattutto in Italia e in altre zone della Francia.

Verso il 1544 Nostradamus fece ritorno in Francia, dove soggiornò a Marsiglia per studiare con il medico Louis Serre le terapie contro la peste. In questo periodo la zona fu colpita da una grave inondazione che creò grossi problemi igienici portando, negli anni seguenti, a una nuova ondata di peste. Nel 1546 Nostradamus è a Aix-en-Provence impegnato a curare i malati, e in seguito lo ritroviamo a Salon-de-Provence. Qui nel 1547 si risposò con una tale Anne Ponsarde, dalla quale ebbe sei figli. Una volta stabilitosi a Salon Nostradamus riprese con nuovo vigore gli studi di astrologia e occultismo, lavorando fino a tarda notte e, secondo le dicerie, cadendo in stati simili alla trance che gli provocavano delle visioni. Nel 1550 pubblicò il suo primo almanacco contenente una serie di pronostci generali per ogni mese dell'anno. L'almanacco riscosse un notevole successo, al punto che negli anni successivi e fino alla sua morte fu pubblicato in versione annuale. Via via che la fama di Nostradamus cresceva, sempre più esponenti delle classi nobili si rivolgevano a lui per farsi preparare gli oroscopi.

Nel 1555 Nostradamus pubblicò la prima parte del suo progetto più ambizioso, una serie di previsioni intitolata "Les Propheties" (le profezie). L'opera è articolata in 10 parti o "centurie", ognuna delle quali è costituita da 100 quartine (strofe di quattro versi) profetiche in rima. Per motivi tuttora ignoti la Centuria VII, però, conteneva solo 42 previsioni. Per tutelarsi da possibili accuse di stregoneria Nostradamus scrisse le sue centurie in stile volutamente criptico, disseminandole di anagrammi e indovinelli, utilizzando diverse lingue (francese, greco, latino, italiano).

Le centurie valsero a Nostradamus una grossa celebrità e gli guadagnarono l'attenzione della regina di Francia, Caterina de' Medici, che nel 1556 convocò il veggente a corte per un consulto. La regina divenne una grande ammiratrice di Nostradamus, e in seguito lo nominò medico di corte, incaricandolo inoltre di elaborare gli oroscopi per i suoi sette figli. Una delle profezie che interessava in particolare la regina era contenuta nella Quartina 1.35, nella quale sarebbe stato previsto l'incidente fatale che causò la morte di suo marito, il re Enrico II: ""Il giovane sormonterà il vecchio leone/Sul campo di battaglia in singolar tenzone/Attraverso una gabbia d'oro gli occhi perforerà/Due ferite in una, e quegli crudelmente morirà."" A quanto pare Nostradamus aveva avvisato il re di non partecipare ad alcun duello nel corso del suo 41° anno di vita. Nel 1559 la sua previsione si avverò: il sovrano, che all'epoca aveva per l'appunto 41 anni, rimase ucciso in un incidente durante una giostra cavalleresca. A seguito di questo evento i suoi detrattori lo accusarono di malvagità e distruttività, ma i suoi sostenitori continuarono a rivolgersi a lui. Anche la regina gli rimase fedele, e nel 1564 gli fece addirittura visita a Salon-de-Provence.

Nell'estate del 1566 la salute di Nostradamus era fortemente in declino. Il 1 luglio di quello stesso anno il veggente, che da tempo soffriva di gotta, fece chiamare un sacerdote perché gli amministrasse l'estrema unzione. A quanto si dice Nostradamus stesso disse a un suo amico che non sarebbe arrivato vivo al giorno seguente. E puntualmente il giorno dopo fu ritrovato morto, probabilmente a causa di un grave edema. La sua salma oggi riposa nella chiesa di St. Laurent a Salon.

La morte di Nostradamus non ha fatto che accrescere ulteriormente la sua fama nei secoli. I suoi seguaci affermano che il dotto possedesse realmente dei poteri profetici e abbia previsto una lunga serie di avvenimenti, tra cui la Rivoluzione Francese, il Grande Incendio di Londra, la Prima Guerra Mondiale, la morte del Presidente John F. Kennedy e della Principessa Diana, e addirittura la tragedia dello space shuttle Challenger. I suoi detrattori sostengono invece che il profeta abbia semplicemente tirato a indovinare e che le sue previsioni siano state manipolate a fini propagandistici o lette secondo interpretazioni di comodo da parte dei suoi seguaci. Peraltro il nome di Nostradamus è stato talora associato a previsioni che in realtà non ha mai formulato. Il dibattito su di lui e sulle sue misteriose profezie iniziato oltre 400 anni fa, ancora oggi non accenna a placarsi.