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"Il nostro mondo", luoghi e genti nelle foto National Geographic

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2010 12:47
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Da Repubblica:

LA MOSTRA

Al Palazzo delle Esposizioni di Roma 91 scatti inediti di 48 tra i più grandi fotografi italiani e internazionali
di ROBERTO CALABRÒ

LE IMMAGINI
www.repubblica.it/ambiente/2010/02/04/foto/foto_national-21...
Novantuno scatti per raccontare la Terra. Il mondo. O meglio "Il Nostro Mondo", titolo della mostra fotografica che National Geographic Italia allestirà al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 6 febbraio al 2 maggio. Un'esplosione di immagini firmate da alcuni tra i più prestigiosi fotografi del magazine che ogni mese ci porta negli angoli più lontani del pianeta, facendoci scoprire paesaggi mozzafiato, terre affascinanti, popolazioni dimenticate.

Le 91 fotografie inedite, di grandi e grandissime dimensioni, sono state scattate da 48 fotografi italiani e stranieri - da Lynsey Addario a Pablo Corral Vega, da Emiliano Mancuso a Tyrone Turner, solo per citarne alcuni - che attraverso l'obiettivo hanno voluto non solo fissare immagini di luoghi incantati, ma anche testimoniare la bellezza della vita e, in molti casi, le difficili condizioni di intere popolazioni o gruppi etnici. Immagini splendide che raccontano l'avventura umana nei luoghi e nelle dimensioni della quotidianità: la famiglia, la vita in città, il lavoro, il rapporto inscindibile e spesso precario tra l'uomo e la natura. "Il Nostro Mondo" prosegue sulla scia delle due precedenti esposizioni del National Geographic, "Acqua, Aria, Fuoco, Terra" e "Madre Terra", affrontando un nuovo straordinario viaggio tra i luoghi e le genti del pianeta.

"Se le mostre degli anni precedenti puntavano l'obiettivo sui problemi del pianeta, sui cambiamenti climatici e i loro drammatici effetti, sulla ricchezza e la miseria di alcuni popoli, sulle difficoltà di sopravvivenza di alcune specie animali e vegetali, "Il nostro mondo" invece si sofferma sull'umanità", racconta Guglielmo Pepe, curatore della mostra e direttore di National Geographic Italia. Attraverso gli scatti dei fotografi della rivista la grande famiglia umana è raccontata nelle sue diversità, ma anche nei gesti, nei sentimenti e nelle emozioni che ci uniscono nonostante il colore della pelle, nonostante le distanze e le differenti condizioni sociali ed economiche. "Costruendo questo viaggio fotografico - prosegue Pepe - la cosa che più mi ha colpito è stata la scoperta di quanto noi esseri umani siamo diversi, eppure anche simili nei comportamenti e soprattutto nelle emozioni".

"Il Nostro Mondo" si snoda quindi come uno straordinario viaggio tra le genti del pianeta. Un inno alla bellezza dei luoghi, alla ricchezza dei popoli e delle loro tradizioni. Ma anche un prezioso lavoro di testimonianza e, a volte, di denuncia delle condizioni di vita insostenibili in cui versa gran parte dell'umanità. Guglielmo Pepe sottolinea questo aspetto della mostra: "E' un luogo comune che i fotografi del National Geographic siano tra i migliori al mondo nel raccontare l'ambiente, la natura, gli animali. Questo aspetto è vero. Però chi verrà a vedere "Il Nostro Mondo" si renderà conto che i nostri fotografi possiedono anche una grande capacità narrativa nei confronti degli esseri umani. In ogni foto c'è passione, c'è amore, non c'è solo la capacità di cogliere un attimo, ma c'è un prima e un dopo: dietro ogni fotografia c'è una storia".

Così nel ritratto della bambina Boscimane che prende in giro chi sta dall'altra parte della macchina fotografica o in quello dell'uomo brasiliano che cerca faticosamente l'oro si celano delle storie. Si raccontano delle vite. Si scoprono delle emozioni. "In queste immagini - conclude Pepe - si riesce a cogliere l'essenza della vita sul nostro pianeta, la sua forza vitale. Si comprende come vivono alcune persone, uomini, donne e bambini, in diversi angoli della Terra, quali sono le loro tradizioni, le loro condizioni sociali e culturali. Le loro angosce, ma anche le loro speranze".













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