Scrivere un romanzo

Da tempo ho un sogno nel cassetto: scrivere un romanzo. E' un progetto al quale tengo molto, ma allo stesso tempo mi incute timore perchè l'idea di non esserne in grado mi blocca. Provo a rassicurarmi dicendomi che in fondo è qualcosa che devo a me stessa, non finalizzata alla pubblicazione, ma io stessa sono il giudice che più temo. In ogni caso, voglio superate questo blocco ed ho bisogno del vostro aiuto. Mi date dei consigli? Come si fa a scrivere delle storie avvincenti e realistiche? Da dove inizio? Come si organizza uno scrittore prima di dispiegare la propria creatività in un lavoro?

Ho avuto per parecchi anni anche io questo pallino.... e più di una volta a dirti la verità ci ho provato.. ma poi ho interrotto, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per mancanza di volontà
Il primo (poichè amante dei periodi medioevali) era ambientato proprio in quel periodo ed era un classico romanzo rosa che avevo in mente di fare. Lui cavaliere, soldato, lei invece figlia ribelle, costretta a "monacarsi" e poi alla fine riesce a relizzare invece tutti i suoi sogni d'amore...
Il secondo che avevo iniziato ambientato nella cuba della rivoluzione... e per questo avevo anche approfondito un pò di storia cubana.. volevo che fosse si fantasioso, ma reale in fatti storici e personaggi. Anche questa seconda idea poi mai finita.
Io comunque in entrambi in casi ho iniziato così. Ho stabilito il periodo storico in cui si svolgeva la storia e mi sono documentata sui fatti di quel periodo.
Poi ho fatto una piccola mappa dei personaggi principali che volevo inserire nel romanzo e fatto una piccolissima trama.
Tipo:
Ambientazione (periodo storico)
Protaginisti e Personaggi principali (e mettevo una piccola descrizione di loro)
Trama. Di cosa volevo parlare di amore un thriller...
Spero che possano servirti questi piccoli consigli e magari finirai di scrivere qualcosa ... sicuramente prima di me.... Comunque del primo in un mese ho scritto 50 pagine.. e c'è l'ho ancora ... chi lo sa .. magar lo posto qui ...

Mi è sempre piaciuto scrivere, perché la scrittura è un mezzo di comunicazione con gli altri, come la parola, mentre la pittura, che è la mia vera passione, è più un mezzo di comunicazione con me stesso, almeno così ho sempre inteso questi due mezzi di espressione.
Scrivere brevi racconti (circa 60/70 cartelle) è relativamente facile e lo faccio ormai con tranquillità. Solo una volta mi sono cimentato con un romanzo (circa 400 cartelle) ma anche in quel caso sono stato aiutato dal fatto che è un racconto autobiografico, ho narrato me stesso e quindi sapevo già cosa scrivere, non dovevo inventare nulla, e l'unica difficoltà è stata il cercare di essere il meno possibile coinvolto nella narrazione e non sempre ci sono riuscito, lo riconosco.
Paragonandolo a un dipinto, la differenza sostanziale del romanzo è che non riesci a "vederlo" nella sua completezza, è come se dovessi dipingere un quadro talmente lungo che quando stai lavorando a Reggio Calabria ti sei dimenticato le immagini della porzione di quadro che è rimasta a Roma, eppure l'hai dipinta tu, corri indietro per rivederla e poi continui. A volte si smarrisce il filo conduttore (il colore di fondo) o si finisce per usare stili diversi e questo non fa bene al romanzo.
All'Accademia di Belle Arti uno scrittore tenne un corso sulla costruzione del romanzo che per me è stato molto importante. Spiegò a noi allievi che il romanzo è come la matematica:
2+2=4 (questa è la storia che voglio raccontare, per sommi capi)
(10-8)+(4/2)=(16/4) (questa è la seconda fase nella quale gli argomenti sommari vengono approfonditi)
e così via finché la formula diventa molto complessa e articolata.
Questo è il cosiddetto "materiale" che servirà per la costruzione del romanzo. La bravura del narratore consiste nel mettere insieme il materiale per creare una storia avvincente.
Spero di essere stato utile.

Il fatto stesso di condividere questo progetto con voi mi fa sentire che sto facendo qualcosa per realizzarlo. I vostri consigli sono importanti perchè mi aiutano a concettualizzare lo schema di progetto che ci sta dietro, so bene che per avere un risultato discreto occorre una buona disciplina ed organizzazione e le vostre riflessioni confermano questa mia idea.
Mi piacerebbe scrivere una storia non mia ma con le mie emozioni, riflessioni. Di mio scrivo tanto, praticamente mi faccio delle sedute psicanalitiche, del tipo io me la canto e io me la suono! A volte vengono fuori delle descrizioni così personali e profonde che penso potrei sfruttare. Il problema è il salto, la generalizzazione di queste emozioni che io credo comuni; innestarle in un temperamento diverso dal mio, in una storia diversa dalla mia mi disorienta perchè non ho la tecnica.
Da piccola scrivevo molto, inventavo storie di sana pianta e mi veniva spontaneo farlo, poi da grande le inibizioni, le paure dei fallimenti, bloccano. Quando scrivo mi sento meglio, la mia ottica si amplia, aggiungere l'aspetto creativo e strutturarci un lavoro sopra è per me un'evoluzione.. c'è stato un tempo che sentivo di iniziarlo questo libro e mi capitava di osservare la mia quotidianità con occhi diversi, artistici, tutto assumeva un altro sapore, una profondità diversa, mi sentivo io attrice di un'opera d'arte.. poi come in tutte le cose, non avendo onorato l'ispirazione del momento con i fatti il treno è andato via.. vorrei riprenderlo quel treno sperando che non sia tardi.

manu.. non è mai troppo tardi...


P.S. io voglio la prima copia autografata

E' passato un anno da quando ho pubblicato questo post.. ho deciso che non voglio più aspettare e rimandare per paure varie. Ho deciso che non mi importa di scrivere il libro del secolo, mi basta scrivere per me. Da piccola come vi dicevo scrivevo delle storie, chiedevo ai miei genitori un titolo e buttavo giù qualcosa di getto. Mi sentivo bene quando lo facevo.. ecco, ho bisogno di riprendere fiducia nelle mie capacità e ho voglia di sentirmi bene come in quei momenti, per questo ho deciso di chiedervi una mano..
Mi date dei titoli? :)

hai un tema preciso ?

No, tanto non è per scrivere il libro, voglio dilettarmi nei racconti e i titoli forniti da altri stimolano la mia fantasia..

ti dico frasi che mi vengono in mente in questi periodi

-la forza di ricominciare
-la voglia di ritrovarsi
-sempre e comunque

Grazie Rosa vediamo cosa riesco a combinare!

non sono temi allegrissimi
ma non mi viene altro per ora ^_^

puoi provare con questo.

- il volto di Roberta..

vediamo cosa esce :)

Grazie Raul! Ma di la verità non è che vuoi che scriva parole dolci che girerai a Roberta?

no no tranquilla non c'è nessuna roberta ^_^ ho tirato a caso il primo nome femminile che mi è venuto in mente :) :)

Prova con queste:



La vita è un'officina di sensi di colpa che lavora a ritmo pieno.



La porta è la parte più lunga di un viaggio



L'amore è come la morte: non sai mai quando ti colpirà

Grazie anche a te Neongenesis! Però, che fantasia!!

_Mamu_, 26/11/2010 0.42:

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E' passato un anno da quando ho pubblicato questo post.. ho deciso che non voglio più aspettare e rimandare per paure varie. Ho deciso che non mi importa di scrivere il libro del secolo, mi basta scrivere per me. Da piccola come vi dicevo scrivevo delle storie, chiedevo ai miei genitori un titolo e buttavo giù qualcosa di getto. Mi sentivo bene quando lo facevo.. ecco, ho bisogno di riprendere fiducia nelle mie capacità e ho voglia di sentirmi bene come in quei momenti, per questo ho deciso di chiedervi una mano..
Mi date dei titoli? :)

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Checco ti aspetta