Lufthansa lancia il servizio.
Per un cliente su due meglio Internet di un pasto caldo
Decolla il Wi-Fi, in Rete anche dall’aereo
Sperimentazione entro dicembre, senza costi per i viaggiatori.
Scoraggiate le chiamate a voce con Skype
A sinistra Paul Margis, ceo di Panasonic e Wolfgang Mayrhuber, ceo di Lufthansa (Epa)
— Nei primi mesi dell’anno prossimo
chi salirà sugli aerei Lufthansa per volare negli Stati Uniti o in Asia potrà navigare in Internet o connettersi con iPhone e Blackberry durante l’intera traversata.
Da allora, infatti, i velivoli del vettore tedesco saranno dotati del
sistema Wi-Fi battezzato FlyNet utilizzando la tecnologia satellitare giapponese Panasonic.
Presto, tuttavia, non sarà la sola compagnia europea a fornire questa possibilità.
Altre si stanno muovendo perché l’annata registra una vera esplosione della connettività in cielo, a partire degli Stati Uniti.
La stessa Lufthansa, ma
anche Singapore Airlines e altre, ci avevano provato tre anni fa con il sistema «Connexion by Boeing» che poi lo stesso costruttore americano smise di fornire.
Ma la tecnologia allora aveva due difetti: non era matura ed era troppo costosa, caratteristiche che assicurano l’insuccesso.
Gli ostacoli ora sono superati ed è per questo che il 2009 rimarrà l’anno di partenza dell’Wi- Fi.
Già oggi negli Stati Uniti il 66% dei voli tra New York e San Francisco o Los Angeles ne sono dotati
ed entro l’anno il 90% dell’intera flotta commerciale americana garantirà il servizio.
Lufthansa entro dicembre sperimenterà il suo sistema, probabilmente in modo gratuito,
e dall’esito uscirà la data precisa dell’entrata in uso corrente.
Finora in Europa c’era stata soltanto l’opportunità di qualche limitata connessione Wi-Fi.
La low cost
Ryannair aveva introdotto la trasmissione di email e messaggistica oltre a comunicazioni telefoniche su alcuni suoi voli grazie all’iniziativa della società ginevrina OnAir.
E la britannica
AeroMobile ha attrezzato i jet della compagnia del Golfo Emirates. Ma la tecnologia cresce in fretta e segue due vie.
In America, ad esempio, ci sono due società che si contendono il mercato: Aircell e Row 44.
La prima, attraverso il suo portale «Gogo » trasmette direttamente alle celle terrestri con una potenza di
22,7 Megabits al secondo che salirà a 300 Megabits entro due anni.
Row 44, invece, fa ricorso alla
rete satellitare HughesNet per il momento più competitiva in potenza (da 30 a 81 Megabits al secondo). La diffusione nel servizio è legata direttamente alla sua qualità che deve essere uguale a quella permessa dalle reti terrestri.
«Chi viaggia non vuole differenze » affermano all’unisono i rappresentanti dei quattro protagonisti che garantiscono Internet con le ali;
oltre ai due americani ci sono, appunto, OnAir e Panasonic con le medesime possibilità.
Il confronto semmai, si sposta, sui costi.
Lufthansa (che impiegherà la rete di satelliti GlobalConnex di Intelsat) non si pronuncia, ma si limita a dire che saranno equivalenti a quelli del passato (10 dollari all’ora e 27 dollari per l’intero volo).
È comunque probabile che siano anche inferiori tenendo conto delle tariffe americane.
Aircell, che ora è il più diffuso essendo già installato su otto compagnie statunitensi, fa pagare da 4 a 9 euro in funzione della lunghezza del volo, oppure propone un
forfait mensile di 35 euro.
E la compagnia Usa low cost Southwest ha annunciato pure un prezzo altrettanto low cost che potrebbe essere intorno addirittura ai due dollari al volo.
Secondo un sondaggio di American Airlines
il 47% delle persone che viaggiano per affari preferiscono disporre di una connessione Wi-Fi piuttosto che di un pasto caldo o freddo che sia.
Attraverso il nuovo servizio le compagnie guardano con favore per cercare di risollevarsi dalla difficile condizione in cui si trovano.
«I sistemi di comunicazione mobile in volo aumentano in fretta la loro potenza e saranno
importanti per aiutare i conti economici dei vettori che li impiegano», nota Benoit Debains, direttore generale di OnAir.
Ma oltre a estendere tra le nuvole le facoltà tecnologiche che ormai diamo per scontate sulla Terra,
si prevede un uso di Wi-Fi anche per migliorare la sicurezza consentendo l’invio in tempo reale di tutti i dati che caratterizzano il funzionamento dell’aeroplano.
Mentre, però, si concretizza l’Internet celeste, Lufthansa scoraggia la diffusione attraverso il nuovo sistema delle chiamate a voce, ad esempio con
Skype.
È una indicazione apprezzabile. Volare può favorire il pensare, approfittiamone.
Giovanni Caprara
14 ottobre 2009
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.