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ORCE di Diego Carli & Paolo Rozzi

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2010 14:26
23/04/2009 12:53
 
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TITOLO CORTOMETRAGGIO: ORCE


DURATA: 25 min circa
REGIA: Diego Carli & Paolo Rozzi
ATTORI PRINCIPALI: Giulia Turrini, Michele Argiolas, Laura Cesaro, Nicola Rossi
SCENEGGIATURA: Diego Carli & Paolo Rozzi
MONTAGGIO: Alessio Furlan
BREVE SINOSSI: Un'antica leggenda grava sui monti della Lessinia. Sembra che un essere viva nelle zone più impervie della montagna condividendo il territorio con la popolazione locale che lo identifica come Orce.Un custode silenzioso che non va assolutamente disturbato...




[Modificato da Kissoon 23/04/2009 14:20]



Io Sono Leggenda







23/04/2009 20:11
 
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E bravo Diego Carli, ho già avuto modo di recensire il lavoro di questo regista, lo riporto sotto:

Che piacere trovarsi di fronte un lavoro come quello orchestrato da Diego Carli (regia, sceneggiatura) e Paolo Rozzi (soggetto e sceneggiatura): un cortometraggio professionale, curato e realizzato da un gruppo con esperienza ben consolidata in diversi contesti. Sebbene la storia dell’orco che vive tra le montagne non è nulla di originale, la messa in scena ne esalta le qualità e la breve durata (circa 26 minuti) non ne appesantisce la struttura. Il sangue non manca e i trucchi sono tutti artigianali, niente computer graphic che avrebbe reso il contesto impalpabile ed eccessivamente finto: si ripara ad alcuni problemi di budget con un montaggio (curato da Alessio Furlan) che si districa tra accelerazioni/ralenti e immagini artefatte. Interessante vedere tra gli Extra del DVD il backstage con alcuni trucchi “svelati” e la creazione delle maschere per l’orco (interpretato da Nicola Cracco).

Vorrei fare un plauso alla fotografia di Davide Pachera, nitida e pulita, oltre che alle musiche di Zanfretta e Veronese che tra violini, cornamuse e voci bianche riescono a donare un fascino unico alle sequenze dove le distese verdi che si affacciano dalle montagne la fanno da padrone, con atmosfere rarefatte e dal sapore antico (esaltate da costumi e scenografie ricercate).

In coda segnaliamo anche il significato che gli autori hanno voluto dare alla pellicola “Sopravvivenza fisica come metafora della sopravvivenza culturale di una tradizione che va scomparendo e che egli (l’orco, nda) è suo malgrado, l’ultimo erede”
Aspettate la fine dei titoli di coda, un’ultima sorpresa chiude il film.
23/04/2009 21:06
 
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Bel corto, veramente ben girato e con una trama che non mi ha mai fatto smettere di interessare alla vicenda.
Nonostante sia un tipo di storia stra-conosciuta, la realizzazione, le scenografie e l' atmosfera sono funzionali ed ottime, tali da rendere tutto più coinvolgente.
Ottimo il make-up dell' Orce, ed interessante la ripresa in soggettiva con tanto di sibilo ed ansimi.
Girate bene anche le scene più violente che risultano abbastanza credibili.
Un appunto da fare magari è qualche incertezza a livello di inquadrature, mi riferisco alla scena della ragazza che cerca il suo amante rimanendo immobile come una statua, in primo piano, per permettere l' apparizone del mostro sullo sfondo. Quel passaggio non mi è piaciuto un granché, più che altro l' ho trovato innaturale.
Le musiche mi sono piaciute, ed il finale è davvero a sorpresa, raggiungendo il suo obiettivo.
Volevo sapere se avete preso spunto da wrong turn e magari anche descent, o qualsiasi altro film o libro.
Bello.
Ottima poi la parte della ricostruzione storica e la nenia all' inizio della megera.



Io Sono Leggenda







05/05/2009 09:59
 
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Dirò forse cose che appariranno ovvie, nella migliore delle ipotesi, o buffe, addirittura sceme, probabilmente.

Ma pensate agli adulti.

Quanti adulti avete visto nei film amatoriali?
Molti?

Non ci credo. Io ne ho sempre visti pochi, perché pochi ce ne sono.
Se ce ne sono, spesso, è perché chi ha girato il corto è adulto a sua volta, e si è limitato a coinvolgere amici e conoscenti.
In questo caso, alla presenza di adulti, di persone "mature", corrisponde una totale assenza di giovani, ragazzi, ragazzine.

E ora ditemi: quante ambientazioni ci sono generalmente in un corto amatoriale?
Poche. Per lo più, siamo in case-italiane.

E ditemi ancora: quanta cura estetica c'è in un corto, generalmente? Mi riferisco in particolare a: quanta cura dell'abbigliamento trovate?
Non è forse vero che, per lo più, gli attori si gettano in scena così come sono usciti di casa per andare nella casa-italiana dell'amico a fare il corto?


ORCE è proprio il corto che cercavo.
Stabilisco subito che la storia non mi piace. CHe non mi piacciono i dialoghi (anche se ho apprezzato molto l'idea del sottotitolo), le interpretazioni, la fotografia poco personale.
Insomma: il lavoro tecnico e narrativo regala qualcosa di già visto e poco emozionante.

Ma ORCE è grande. Anzi: GRANDE.
Finalmente c'è qualcuno in grado di presentare un'opera che osa. Un'opera che prova in tutto e per tutto a fare un film.

ORCE non ha alcun limite, nelle intenzioni.
Mescola sullo schermo la presenza di adulti e ragazzi, perché adulti e ragazzi servivano per la storia che si andava a raccontare.
Ci si muove lungo un filo spazio-temporale ampio, perché la storia era estesa su un filo spazio-temporale ampio.
Ci si organizza per abbigliare i protagonisti in modo particolare, perché, ancora una volta, così voleva la storia.

ORCE vuole raccontare qualcosa, e allora va contro ogni logica di risparmio, e la racconta come meglio può.

Questo è entusiasmo.
Questo è dire: "Io voglio raccontare determinati eventi. E lo faccio così come li ho immaginati".

Ora che trovo un corto che riassume in sé quelle caratteristiche di ardore, pasione, euforia tipici di un pretendente artista, sono felice.
E triste, perché dovrebbe essere cosa comune.

Bravissimi.

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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."
11/04/2010 14:26
 
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Pur non essendo un grande intenditore di cinema e di film amatoriali,devo dire che questo pezzo mi ha colpito!
La regia è davvero buona,la fotografia e il make up anche!
Pensando ai mezzi e al budget limitato di questi film è sempre un piacere vedere quanti registi bravi ci siano in giro.E allo stesso tempo è una tristezza vedere quanti registi che non capiscono nulla guadagnano milioni e milioni....
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