Dunque, in altri topic parlavo delle case-italiane e dei corti tra amici, tanto per riferirmi al pericolo d'apparire, con un corto amatoriale, più amatoriali di quanto si dovrebbe.
Il pericolo della sciatteria, della tirata-per-i-capelli, del gioco messo su con la comitiva perché non s'aveva altro da fare.
Ora, in questo WW le cose a livello estetico non lasciano pensare a un lavoro fatto così: come una partita a briscola.
C'è una buona fotografia, anche se avrà certamente aiutato la posizione immobile per il 90% del corto.
Il problema arriva quando si finisce la visione. Perché il senso generale del lavoro, quella voglia di dare il colpo di scena divertente a tutti i costi, sa proprio di esperimento da compagni scuola.
L'idea di base sembra nascere da un dialogo divertito tra amici che si passano in salone il venerdì sera.
E non mi piace mica tanto.
Anacronistico il monologo (probabilmente voluto per dare risalto al finale), con un attore che fa poco.
Continuiamo a prenderci troppo sul serio. A limitarci. E mi spiace tanto accada.
Vorrei più sparate, più tentativi di fare l'impossibile.
Vorrei più incoscienza, da un'aspirante artista.
[Modificato da Steveau 04/05/2009 22:50]
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."