Capitano Marino, 11/08/2007 08.24:
A parte Kakà, che come tutti i fuoriclasse può vincere le partite da solo, Seedorf è il vero ago della bilancia del gioco del Milan.
Se lui gioca bene, il Milan gioca bene e viceversa.
Giocare bene naturalmente non vuol dire vincere (vedi finale di Champions dove non abbiamo fatto un granchè, come il Liverpool peraltro, e l'abbiamo portata a casa l'adorata SETTIMA !).
E' un giocatore fondamentale nel gioco di Ancelotti...non a caso (sempre Kakà a parte) è quello a cui lui non rinuncerebbe mai.
Riguardo a ciò che hai detto prima, mi allineo con Mementino...a me non me ne frega niente di vincere un derby o con la juve e poi non portare a casa nulla. Mica siamo come le romane che per tantissimi anni basavano i loro campionati solo sulla sfida stracittadina e tutto il resto era quasi un contorno e una preparazione.
Altra opinione sbagliata è quella sull'Intercontinentale...ti sfido ad andare in Brasile o in Argentina a chiedere quanto è sentita.
A noi ne hanno clamorosamente rubata una con il Santos (fra le tante cose che ci hanno sottratto con destrezza) che ancora grida vendetta dopo una partita che ci hanno fatto rigiocare con lo stesso arbitro che ci aveva rubato quella prima (arbitro poi radiato).
guarda cap se mi dici che il Milan ha una dimensione europea più che nazionale sn d'accordo con te e ne sono contento...
perchè l'emozione che da il trofeo calcistico più importante e prestigioso non è paragonabile a nulla, una vittoria in champions non è mai un'abitudine ed è superiore in intensità a qualunque altra vittoria.
Compresa quella della coppa del mondo.
Bella, collettiva, ma diversa.
La champions fa godere come nulla al mondo e da un prestigio assoluto.
Ma l'intercontinentale?
dai su, siamo seri.
Non ha la metà del prestigio dell'intensità della difficoltà del fascino della champions.
O si fa un discorso commerciale, oppure l'intercontinentale non è molto diversa dalla conquista di una supercoppa a caso...
sarà che uno dei ricordi calcistici più giovani che ho è quella partitaccia fantozziana mi pare del gennaio 95.... povero zvone
ma a me dell'intercontinentale me ne frega come me ne frega della sfida col sevilla
se vinciamo bene, se non vinciamo mi girano abbondantemente i maroni...
ergo ste coppette mi danno fastidio.
poi concorderai con me spero che il secondo trofeo in ordine di importanza ed emozioni è lo scudetto.
E costruire una squadra competitiva per il campionato spesso coincide con la competitività in europa.
La ricetta è la stessa: panchina lunga, titolari in forma, squadra bilanciata, e dei campioni capaci di risolvere le partite.
Quindi non mi bevo la vaccata della storia "costruiamo una squadra per la champions"
si costruisce una squadra competitiva e basta poi gli obiettivi si identificano e scremano durante l'anno.
Ti ricordi l'ultima volta che dovevamo vincere sei coppe in un anno?
non è andata malissimo ma abbiamo fatto due figuracce a tokyo e la coruna...
quindi sono un pò preoccupato...