di Nunzio Miccoli
Grazie alla numerosa letteratura al riguardo, su Cristo ed il cristianesimo mi sembra di poter esprimere alcune opinioni. Cristo non è esistito, il suo nome è fatto di due titoli, Salvatore e Messia, che non sono veri nomi; potrebbe essere esistito con diverso nome, come quello dsi Giovanni di Gamala, ad ogni modo, se fosse esistito, la sua vera vita e la sua natura sarebbero state diverse da quelle raccontate dalla chiesa e perciò si ricadrebbe in un caso d’omonimia.
Cristo fu assemblato, per la parte filosofica, attingendo al neoplatonismo, per la parte teologica, attingendo a Mitra, per l’organizzazione sociale dei primi cristiani si prese dagli esseni e, una volta che si decise di dare un corpo a Gesù, come accade nei romanzi storici, si prese dallo zelota Giovanni di Gamala (Cascioli); l’evangelista Luca trasformò i suoi fratelli nei fratelli di Gesù.
Per far posto nella storia a Cristo, non citato da storici di rango, come l’ebreo contemporaneo Giosefo, si falsificarono Giuseppe Flavio, Tacito, Svetonio e Plinio il Giovane. Lo storico ebreo romanizzato Giovanni Flavio, che accenna brevemente a Gesù nel “Testimonium Flavianum” (Antichità Giudaiche) è un falso interpolato nel testo, infatti, nei primi tre secoli il passo era ignorato dai padri della chiesa.
C’è da dire però che Flavio, come tutti gli storici di corte, fece anche delle falsificazioni da parte sua, soprattutto con delle omissioni, parlò bene dei romani, Vespasiano e Tito, suoi protettori e male degli zeloti rivoluzionari.
Apparentemente, lo storico Giuseppe Flavio era un ebreo appartenente ad una famiglia sacerdotale, nel corso della prima guerra giudaica (66-73 d.c.) fu comandante militare antiromano in Galilea, si arrese ai romani e divenne collaborazionista di Vespasiano al quale previde l’elezione ad imperatore, poi fu adottato dalla sua famiglia dei Flavi; Tito era figlio di Vespasiano e concluse la prima guerra giudaica.
Noi sappiamo che in politica esiste trasformismo, tradimento, collateralismo e collaborazionismo, però anche su Flavio possono persistere dei dubbi. Come oggi l’alta aristocrazia non vuole comparire in finanza e perciò si serve di prestanomi, anticamente non amava comparire in letteratura e perciò si serviva di pseudonimi, come facevano quelli che cercavano di sfuggire alla censura.
Secondo Adelard Reuchlin, con il nome di Flavio ha scritto l’aristocratico Ario Pisone, imparentato con gli imperatori. Questa famiglia, con l’aiuto d’esperti in cose religiose e di Plinio il giovane, adottò precedenti idee filosofiche e religiose e soprattutto lo gnosticismo cristiano egiziano, sorto nel I secolo. Nel 150 lo gnostico Marcione aveva portato la sua fede a Roma, fu lui ad inventare il personaggio Paolo, mai esistito come Cristo.
La famiglia Pisone voleva una riforma religiosa e intendeva utilizzare la religione per il potere. Alla fine del II secolo, con una riforma religiosa a quella di Marcione, nacque il cristianesimo protocattolico di Ireneo con il vangelo di Giovanni. Nel 150 a Roma esisteva solo il cristianesimo gnostico di Marcione che vedeva in Cristo un essere celeste e non corporeo, Marcione aveva un suo vangelo e le prime quattro lettere di Paolo; alla fine di questo secolo, il vescovo Ireneo impose il secondo canone protocattolico dei quattro vangeli.
L’arianesimo fu una riforma religiosa all’interno dello gnosticismo, intenzionata a contrastare il cattolicesimo nascente, all’inizio del III secolo cercò di dare un corpo a Cristo, lo considerava un superuomo, superiore agli uomini ma inferiore a Dio e di diversa sostanza da lui. Invece la teologia di Giovanni e Ireneo voleva Cristo uomo e Dio, della stessa sostanza del padre.
Nel IV secolo Costantino, per imporre l’unità all’impero, con la collaborazione del vescovo Eusebio, fece un’altra riforma religiosa, al concilio di Nicea impose il terzo canone definitivo cristiano, con la credenza nella trinità. Il cristianesimo divenne religione lecita, in precedenza erano stati perseguitati solo cristiani gnostici, il successore Teodosio I volle uno stato confessionale e perciò vietò le altre religioni. Tra le riforme cristiane successive più fortunate, vi fu, alla fine del medioevo, quella protestante, sostenuta da principi tedeschi ed europei in genere.
Sono state tante le religioni sponsorizzate dal potere, è accaduto con le riforme religiose ebraiche, a cominciare da Mosè, fino ad Esdra, al ritorno dalla cattività babilonese, fino alle riforme dei rabbini, all’avvicinarsi dell’era volgare.
Anche l’Islam subì riforme, nel VII secolo i califfi abassidi fecero una riforma religiosa del primo islamismo, il quale si era già ispirato ad ebraismo, cristianesimo e zoroastrismo. Anche Budda metabolizzò idee di altre religioni, nacque come riforma protestante all’interno dell’induismo; lo stesso Mitra aveva preso da altre divinità solari precedenti, lo zoroastrismo nacque come religione sincretica e così il manicheismo, che prese da gnosticismo, buddismo e zoroastrismo.
Con questa tecnica, nel XX secolo in Indocina, i servizi segreti francesi, per l’esercizio del potere, s’inventarono una nuova religione, il caodaismo, che fondeva cristianesimo, buddismo e altre religioni orientali, la quale però ebbe poco successo.
Se papa Paolo III ha affermato che Cristo non è mai esistito e che aveva preso il posto di Mitra, un imperatore d’Austria ha affermato che lo stato si deve reggere sulla religione e sull’esercito, Napoleone I ha affermato che quelli che s’intendono meglio sono i preti ed i militari.
Fonti:
“Nuove ipotesi su Gesù” di Davide Donnini – Macro Edizioni,
“Il segreto più nascosto” di David Icke – Macro Edizioni,
“La leggenda di Gesù” di Renato Souvarine – La Fiaccola Editore,
“Gli anni oscuri di Gesù” di Robert Aron – Mondatori Editore,
“Paolo, l’ebreo che fondò il cristianesimo” di R. Caimani – Mondadori Editore,
“Gesù e Gesù” di Daniel Unterbrink – Editore Alterego,
“Giovanni il nazireo, detto Gesù Cristo” di Emilio Salsi,
“La morte di Cristo” di Luigi Cascioli,
“Il metabolismo cristiano” di Nunzio Miccoli,
“I fratelli siamesi – lo stato e la religione” di Nunzio Miccoli,
“La croce di spine” di Giancarlo Tranfo – Chinaski Editore,
“La favola di Cristo “di Luigi Cascioli,
“ Il vero autore del Nuovo Testamento” di Adelard Reuchlin.
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)