RAMBO V

Ragazzi ho appena letto che Sly sta già scrivendo la sceneggiatura per RAMBO V!Io voto a favore anche perchè il IV mi è piaciuto!

andysplatter, 13/03/2008 12.06:

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Ragazzi ho appena letto che Sly sta già scrivendo la sceneggiatura per RAMBO V!Io voto a favore anche perchè il IV mi è piaciuto!

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Pienamente d'accordo

Jason4ever, 14/03/2008 10.24:

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Pienamente d'accordo

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mamma mia

Beh, finalmente dopo tanto tempo ce lo abbiamo... e diciamo pure che per scrivere la sceneggiatura hanno praticamente rifatto quella di Blastfighter, atipico clone nostrano del primo Rambo. Un curioso cortocircuito, direi...

per la serie: avevano l'ispirazione ed il film è sgorgato spontaneo dalla loro menti... non per danaro ma per pura arte!

Per essere una ciofeca ha fatto un discreto incasso (leggo sui 110 milioni USD).

non gli è certo mancata produzione, promozione e distribuzione...

Di seguito la rece che postai sul profilo fb dopo averla scritta di getto gasato dall' ignoranza della pellicola...

In RAMBO:LAST BLOOD uno Stallone a cui prostata ingrossata, artrosi e cataratta sembrano (almeno nella finzione cinematografica) fare un baffo, torna a distanza di anni a fare strage di cattivi. Giunti, per chi avesse perso il conto, al quinto capitolo della saga First blood (che è il titolo originale dei primi tre Rambo), la propaganda americana non c' entra più e i cattivi son cattivi veramente: recatasi in un postaccio a cercare il padre naturale, la figliastra dell' ex marine si imbatte in due fratelli malvagi a capo di una banda di balordi (papponi, nella fattispecie), finisce stuprata ed uccisa, poi Rambo in cerca di vendetta attira tutti quanti nella propria fattoria e li massacra nell' inspiegabile indifferenza delle autorità locali. Fine. Alla faccia degli spoiler: è tutto spiattellato nel trailer, i personaggi son tagliati con l' accetta, per sceneggiatura e dialoghi sarà bastata qualche pagina di Word. Quello che sorprende è il registro quasi horror: se nel precedente John Rambo, ambientato nella giungla birmana, si puntava soprattutto nel finale a sciorinare truculenze in linea con quelle viste in Salvate in soldato Ryan, qua si percepisce sin dall' inizio una deriva sadica e sanguinolenta, tra scene nel bordello che sembrano prese di peso dai fumetti della Squalo, torture alla Hostel, e pure omaggi a L'ultima casa a sinistra, come il monile rubato alla vittima che permette l' identificazione dei carnefici.
Ma non è finita. Riavvolgiamo il nastro e torniamo agli anni Ottanta, quando i cloni del primo Rambo spuntavano come funghi ovunque. L' Italia, all' epoca particolarmente prolifica, partorì tra gli altri BLASTFIGHTER (1984), nel quale Lamberto Bava (figlio di Mario Bava e discepolo di Dario Argento) infondeva tocchi gore nella storia di una ragazza che si reca in un postaccio a cercare il padre, si imbatte in due fratelli malvagi a capo di una banda di balordi, finisce stuprata ed uccisa, e viene di conseguenza vendicata dal suddetto padre (un ex poliziotto) che attira tutti quanti nella propria fattoria e li massacra nell' inspiegabile indifferenza delle autorità locali. Fine.
Non ricorda qualcosa??
Già!
Al di là di questo, ne approfitto per dire che il finale di quel film è uno dei miei guilty pleasure visti e rivisti più volte per via di quell' incredibile arma in dotazione all' eroe di turno, in pratica una versione avverinistica del Franchi Spas 12 munita di videocamera con infrarossi e zoom, ed in grado di sparare inverosimilmente qualsiasi cosa: se non ricordo male nei dialoghi iniziali si citavano munizioni tradizionali ed esplosive (e fin qui...), al magnesio (incendiarie... credo), al fosforo (non mi è chiaro se gli sceneggiatori alludessero a normali traccianti, oppure se avessero previsto l' impiego del fosforo bianco), al mercurio (mai capito bene a cosa serva, ma tant'è), ed in un crescendo di fantasia anche fumogeni, granate e... napalm (??); mancava all' appello solo l' uranio, e peccato... perchè qualche anno dopo tale munizionamento sarebbe stato introdotto veramente. Ma va da sè che con un tale arsenale il divertimento durante la resa dei conti era comunque assicurato.
E Rambo 5 (chiamiamolo col suo vero nome, finalmente...) è in tutto e per tutto la stessa cosa: peccato che nel climax manchi quel fantascientifico Spas 12, ma per fortuna Stallone tira fuori dal cilindro molto di più, e compensa con tantissimo splatter le magagne di una trama miserrima.
Vedibile, col cervello in stand-by... altrimenti, anche no.

Devo essermi perso qualcosa... i Rambo non erano 3 + 1 da vecchio?

Onestamente è un film e un personaggio che non mi ha mai entusiasmato...

Però ora mi è venuta voglia di vedere “Blastfighter”

Mr.Perfect, 01/01/2020 14:57:

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Devo essermi perso qualcosa... i Rambo non erano 3 + 1 da vecchio?

Onestamente è un film e un personaggio che non mi ha mai entusiasmato...

Però ora mi è venuta voglia di vedere “Blastfighter”

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Del personaggio rambo ha senso solo il primo, il resto son sparatutto per regazzini. Cmq si, erano quattro, solo che I titolisti italiani hanno fatto casino e hanno rititolato rambo 1,2,3 quelli che in originale erano first blood 1,2 e 3. Poi stallone ha abbandonato first blood per il quarto chiamandolo john rambo, se non erro rimasto uguale in italiano. Infine questo rambo last blood, del quale ignoro il titolo italiano

Mr.Perfect, 01/01/2020 14.57:

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Però ora mi è venuta voglia di vedere “Blastfighter”

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Eccone un assaggio...

www.youtube.com/watch?v=ZfQxR1h9KcQ&fbclid=IwAR0jjq5CeVnrIQi87kWuzR7pZBOrev_ZuqJYzFHaGjl-6cMSwpm...

Sembra figo... ma troppe esplosioni per i miei gusti...

MD-MAniak, 19/12/2019 04.47:

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... i personaggi son tagliati con l' accetta, per sceneggiatura e dialoghi sarà bastata qualche pagina di Word.

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ma neanche, sarà stato quello di OpenOffice...

E dopo Demoni, ecco il buon Brandon alle prese anche con Blastfighter

Stanotte cercavo qualcosa per combattere l’insonnia e di solito alla TV trasmettono roba che mi stende dopo 3 minuti.
Dopo un rapido zapping, su Cine34 inizia sto Blastfighter che dai titoli di testa pare un film tutto americano, tranne che “Dania Produzioni” e “George Eastman” mi instillano un lecito dubbio.
Per farla breve, appurato che il film è un italianissimo clone di Rambo, decido che la pellicola è senz’altro adatta a trascinarmi velocemente nel sonno.
E invece un cazzo. E’ così trashona, così tamarramente anni ’80, che ci ho preso gusto e ho finito per guardarla tutta.
Tra riferimenti al già citato Rambo, ma anche a Un tranquillo weekend di paura, Il cacciatore e Il giustiziere della notte, il film procede tra esplosioni (ancor prima che entri in scena il fucilone osannato dal Maniak, dato che in questo film le auto appena si scontrano esplodono manco fossero imbottite di tritolo), scazzottate, incredibili piroette del protagonista per schivare le pallottole, dialoghi che la app di Perfect saprebbe scrivere sicuramente meglio e musiche terrificanti.
C’è da dire che Michael Sopkiw è decisamente più gradevole alla vista rispetto a Stallone, non è lucido e pompato e con gli occhi da triglia, è meno tamarro e affronta qualsiasi situazione con una certa espressività statica, laddove Sly avrebbe inscenato le solite smorfiacce con la bocca storta.
Certo, ha il carisma di un tavolino, ma per la qualità complessiva che contraddistingue il film, ci sta pure.