berlino 2008

dal 7 al 17 febbraio.


i film in concorso

IN CONCORSO

Cherry Blossoms - Hanami di Doris Dörrie ( Germania )

Il petroliere di Paul Thomas Anderson ( USA )

In Love We Trust di Wang Xiaoshuai ( Cina )

Lake Tahoe di Fernando Eimbcke ( Messico )

Gardens of the Night di Damian Harris ( USA )

The Elite Squad di José Padilha ( Brasile )

S.O.P.: Standard Operating Procedure di Errol Morris ( USA )

Feuerherz di Luigi Falorni ( Germania / Italia / Austria )

Julia di Erick Zonca ( Francia )

Lady Jane di Robert Guédiguian ( Francia )

Caos calmo di Antonello Grimaldi ( Italia )

Happy Go-Lucky di Mike Leigh ( Gran Bretagna )

Restless di Amos Kollek ( Israele / Germania / Francia / Canada / Belgio )

Elegy di Isabel Coixet ( USA )

Sparrow di Johnny To ( Hong Kong / Cina )

Kabei – Our Mother di Yoji Yamada ( Giappone )

Ballast di Lance Hammer ( USA )

Night and Day di Hong Sang-soo ( Repubblica Coreana )

I’ve Loved You So Long di Philippe Claudel ( Francia )

Black Ice di Petri Kotwica ( Finlandia / Germania )

The Song of Sparrows di Majid Majidi ( Iran )


FUORI CONCORSO

Katyn di Andrzej Wajda ( Polonia )

Be Kind Rewind di Michel Gondry ( USA )
( "Film di chiusura" )

Fireflies in the Garden di Dennis Lee ( USA )

L'altra donna del re di Justin Chadwick ( Gran Bretagna )

Shine a Light di Martin Scorsese ( USA )
( "Film d'apertura" )


io non ne conosco uno

Successo al Festival del cinema di Berlino per "Caos Calmo", il film di Antonello Grimaldi con Nanni Moretti. La pellicola ha ricevuto sentiti applausi al termine della prima proiezione stampa nella sala del Berlinale Palast gremita di giornalisti stranieri. Il pubblico ha accolto con favore il film accompagnandolo con molte risate. In merito alle dichiarazioni polemiche arrivate dalla Cei, Moretti ha parlato di "caso montato da politici e media".

"Il fatto che alcuni esponenti della chiesa abbiano parlato di quella scena non è certo una novità - ha detto nella conferenza stampa seguita alla proiezione -. Quello che invece spaventa è l'agitazione che si è creata in Italia, nel mondo politico e nei media".

"I primi - ha proseguito Moretti - si sono mostrati indifesi e impauriti, mentre i giornali sono preda della loro sciatteria isterica". Parole decisamente pesanti dopo che nei giorni scorsi l'attore romano aveva sempre trattato l'argomento con un po' di insofferenza ma buttandola sull'ironia.

Alla domanda Moretti aveva inizialmente risposto, indicando i giornalisti non italiani che gremivano la sala: "Loro non sanno di queste nostre vicende italiane e dell'amplificazione che c'è di queste cose sui giornali e sui media. Qui i giornalisti esteri stanno a un festival internazionale e pensano a cose diverse". In una intervista di poche ore antecedente alla conferenza stampa aveva detto, "citando Ermanno Olmi", che "siamo tornati al Concilio di Trento". Isabella Ferrari, dal canto suo, aveva chiesto rispetto dicendosi un po' irritata per le critiche. "Ho molto rispetto per i credenti e chiedo alla Chiesa di avere rispetto per gli artisti - aveva detto a SkyTg24 - altrimenti ci sentiamo sempre obbligati a fare film che non diano fastidio a nessuno: Ma noi artisti dobbiamo rispecchiare il più possibile quello che è la realtà".

Dopo il grande successo dei Rolling Stones alla Berlinale per il film a loro dedicato da Scorsese ("Shine a Light") è la volta di Madonna regista della commedia "Filth and Wisdom" ("Sporcizia e saggezza"). Protagonista il cantante e chitarrista ucraino Eugene Huetz (leader della band Gogol Bordello) che interpreta Andriy Krystiyan, nome d'arte A. K. "Vorrei essere una zingara. Girare per il mondo, suonare la loro musica", ha detto la regista.


"E anche avere una vita autentica e movimentata come la loro. - ha continuato - Spero che questa cosa traspaia nel mio film". Questa una delle dichiarazioni della pop star Madonna nella gremita sala delle conferenze stampa di Berlino, dove la cantante ha presentato il suo esordio alla regia con il film Filth and Wisdom, nella sezione Panorama.

A chi le chiedeva come fossero cambiate per lei le cose in quanto ad erotismo dopo il suo matrimonio, la popstar ha replicato: "C'e' chi dice che chi è sposato non vive più l'erotismo di prima, ma non è vero"

La pellicola ruota attorno a Andriy Krystiyan che dalla natìa Ucraina si trasferisce in Inghilterra. Andriy è un personaggio molto particolare: è un filosofo, un poeta e cerca sempre di dare un senso alla sua vita. Ma c'è un sogno che l'uomo coltiva sin da quando era piccolo: diventare una grande star internazionale. Andriy vive in una casa in affitto in condivisione con altre due ragazze: Juliette e Holly. La prima vuol diventare una infermiera modello, mentre la seconda è un'aspirante ballerina. Holly vuole entrare a tutti i costi nel corpo di ballo del Royal Ballet. Tre personalità molto diverse tra loro ma con in comune la voglia di sfondare, ma la vita è assai dura e mette alla prova i protagonisti più di una volta.

Gli impegni per Madonna non sono finiti qui. In primavera uscirà il nuovo album dell'artista che, stando ad alcune indiscrezioni circolate in Rete mescolerà dance e hip hop e sarà anche il suo primo album ad essere pubblicato dalla Live Nation, società che organizza concerti e che ha recentemente blindato la signora Ritchie con un contratto da 120 milioni di dollari. Ma oggi è il giorno della regista Madonna e non la cantante. I critici la aspettano al varco...


LA STAMPA: "FILM ACCETTABILE, NON PUO' ESSERE DI MADONNA"
La stampa tedesca dubita che Madonna sia la regista di "Filth and Wisdom". Il critico della Berliner Zeitung, che è riuscito a vedere la pellicola prima degli altri colleghi, scrive che "non si tratta di un brutto film e questo, nel caso di Madonna, è già tantissimo. Ma non è nemmeno un film particolarmente riuscito. Si può paragonare ad un saggio di diploma in un'accademia cinematografica tedesca". Fatta questa premessa, la Berliner Zeitung mette in dubbio che sia stata proprio la cantante a curare il lavoro di regia. "Non è chiaro il ruolo avuto da Madonna nella realizzazione del film - scrive il giornale - in ogni caso non la si vede davanti alla macchina da presa, mentre nei titoli di testa viene presentata come regista, soggettista e produttrice". Il quotidiano berlinese ipotizza che Madonna "abbia forse pagato caro un gruppo di persone che, per suo conto, hanno girato questo filmetto"