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Metallo italico

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2007 20:39
25/03/2007 21:09
 
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IL CAPO
parto io:




Il loro genere potrebbe essere incluso nel new metal, ma io lo inserirei tranquillamente nell'Heavy Metal.
Hanno fatto 2 album, il migliore è "Pain is the game", mlto carico e cattivo, per certi versi si potrebbero definire una brutta copia degli Slayer italiani (che comunque è un onore)

2005 - Inferno museum
2006 - Pain is the game
[Modificato da +Mr Simpatia+ 27/08/2007 01:45]
Erano tutti morti. L'ultimo colpo fu come il punto esclamativo a chiusura di tutto quello che era successo. Allentai la presa sul grilletto. Era tutto finito...
25/03/2007 21:32
 
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Riflettori puntati sui Death SS

I "Death SS" (il nome sta per in Death of Steve Sylvester) nascono artisticamente nel 1977 ma concretizzano la loro presenza discografica solo nel 1988. Il gruppo, coagulato intorno alla carismatica figura del cantante Steve Sylvester (pseudonimo di Stefano Silvestri), si fa subito notare per il forte impatto visivo dei musicisti, che suonano travestiti da mostri e vampiri, a richiamo di una forte atmosfera grandguignolesca, e per le tematiche affrontate nei testi di Sylvester, ricchi di suggestioni gotiche e talvolta provocatorie.



Influenze del gruppo sono i racconti gotici, film horror, il personaggio di Alice Cooper e quant'altro. I Death SS hanno una sempre professata passione per gli studi occultistici (Intesi in senso filosofico, niente a che vedere con sette e fanatismi vari), con particolare rispetto per il pensiero di Aleister Crowley, cui il gruppo ha dedicato un intero album, Do What Thou Wilt.

Musicalmente, il gruppo non è mai rimasto uguale a sé stesso: all'inizio un heavy metal duro e puro, il loro sound è passato per un periodo Power che ha visto l'apice in Heavy Demons, e ha saputo poi reinventarsi integrando partiture tastieristiche e suoni sintetizzati in Do What Thou Wilt, fino ad un vero sodalizio con la musica elettronica che culmina in Humanomalies.





Personalmente amo molto i vecchi album,nei quali spiccava la classe del chitarrista Paul Chain(vero nome Paolo Catena)...la band ha avuto numerosi cambi di line-up e i fans,sebbene siano fedeli al nuovo corso artistico,hanno dimostrato di preferire nettamente il materiale più datato,cioè perle come "Black Mass" e "Heavy Demons"
26/03/2007 20:54
 
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IL CAPO
Spite extreme wings




Combo genovese che suona un black metal di buona fattura per essere italiano (eh si...), la band si formò nel 1998 e da allora ha sfornato 3 full lenght, il migliore "Non ducor, duco", presenta la canzone migliore del loro repertorio (la title track).
Ottimo growling condito con una tecnica adeguata alla necessità black, 10 punti in + per i testi completamente in italiano.
Le registrazioni non sono perfette, ma rendono comunque l'idea di cosa vogliono rappresentare gli Spite extreme wing: un paesaggio cupo, tetro, dominato da foreste nere che non lasciano spazio alla vita...

Magnificat 2003
Non Ducor, Duco 2004
Kosmokrator 2005
Erano tutti morti. L'ultimo colpo fu come il punto esclamativo a chiusura di tutto quello che era successo. Allentai la presa sul grilletto. Era tutto finito...
28/03/2007 20:13
 
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Oggi parliamo dei NECRODEATH



Genovesi di Santa Margherita Ligure,i Necrodeath si formano nel lontano 1985 ad opera di Peso (batteria) e Claudio (chitarra); nella line-up originaria facevano anche parte Ingo (vocals) e Paolo (basso). Influenzati da fruppi come Slayer, Possessed, Kreator, Celtic Frost e Bathory, i Necrodeath incidono il loro primo demo, "The Shining Pentagram", nel 1985, che ottiene un incredibile successo attraverso l'underground, e che ancora oggi è considerato un piccolo oggetto di culto e una pietra miliare della storia del Thrash/Black metal. Forti del consenso ottenuto da "The Shining Pentagram", i Necrodeath incidono i loro due primi leggendari album, "Into The Macabre" (1987) e "Fragments Of Insanity" (1989) portando il gruppo a diventare negli anni futuri, una delle più importanti fonte d'ispirazione per molti delle band estreme di oggi . Dopo il secondo album "Fragments of Insanity", a causa di problemi nella line-up e una attitudine poco professionale della loro vecchia label, la band decise di sciogliersi. Peso nel frattempo formerà i Necrosadist, conosciuti ora come Sadist, con i quali inciderà il debut "Above the Light" e il successivo "Tribe", prima di abbandonarli a causa di divergenze personali e musicali. Nel 1998 Peso e Claudio decidono di riformare nuovamente i Necrodeath e della nuova line-up entrano a far parte John (basso) e Flegias (fino a poco tempo fa era anche batterista della cult band Opera IX). Il gruppo firma subito un contratto con la Scarlet per la ristampa del leggendario "Into The Macabre" e per la pubblicazione di nuovo materiale; un anno dopo, e dopo dieci anni dalla loro ultima release, viene pubblicato "Mater Of All Evil", registrato in Svezia presso gli "Underground Studios" . Il nuovo album riporta nuovamente all'attenzione del pubblico e della scena extreme-metal internazionale il nome dei Necrodeath, attraverso un album devastante e violento in cui sono forti i riferimenti al passato ed a gruppi come Slayer, Possessed, Kreator, Destruction, Sodom, Bathory, Dark Angel da sempre fonte di ispirazione per la band. Con un responso di pubblico e media strepitoso, i Necrodeath cominciano una serie di infuocati concerti per tutto il mondo e partecipano a due dei più importanti festival italiani, il No Mercy Festival ed il Gods Of Metal. Nell'aprile 2001 esce l'home video "From Hate To Scorn", un tributo del gruppo per i propri fans che li hanno seguiti in tutti questi anni. Nel settembre 2001 esce il loro quarto album "Black As Pitch", nuovamente registrato in Svezia presso gli "Underground Studio" e prodotto da Pelle Saether. Nel 2003 esce il nuovo "Ton(e)s of Hate", registrato presso gli Outer Sound Studios di Giuseppe Orlando e pubblicato dalla Scarlet,che personalmente reputo il più debole della loro discografia.Nel 2007 esce il più che buono "100% Hate" che vede alla chitarra il neo-acquisto Andy(ex-Labyrinth) al posto del chitarrista storico Paolo,diventato papà

DISCOGRAFIA

* Into The Macabre (1987)
* Fragments Of Insanity (1989)
* Mater Of All Evil (1999)
* Black As Pitch (2001)
* Ton(e)s Of Hate (2003)
* 100% Hell (2006)

Personalmente stra-consiglio i primi due album metal2

31/03/2007 10:18
 
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Oggi il vostro amorevole Jeff vi parla dei SADIST



I Sadist nascono nel 1991 a Genova ad opera di Tommy Talamanca (chitarra e tastiera) e Peso (batterista, già nei Necrodeath), che reclutano Fabio (voce) e Andy (basso). In pochi mesi la band inizia a suonare nei locali della zona, attirando l'interesse dell'etichetta Obscure Plasma Records, che nel settembre dello stesso anno pubblica il primo EP del gruppo, Black screams che vende duemila e cinquecento copie in tutto il mondo, e che viene ristampato nel 1992 dalla Wild rag records. Dopo un tour in Italia Fabio abbandona il gruppo lasciando ad Andy il compito di cantare.

Nel frattempo i Sadist ottengono un contratto per due album con la Nosferatu records, e nel 1993 esce l'album d'esordio Above the light, che ebbe un impatto significativo sulla scena death metal underground. Nel settembre dello stesso anno Andy lascia la band e viene rimpiazzato dal bassista Chicco, che porta nei Sadist Zanna, che era cantante del suo gruppo Funk. Nel tardo 1993 il gruppo registra il video della canzone Sometimes they come back, ed inizia un tour in Francia e nei Paesi Bassi. Nel 1994 inoltre suona di supporto alla tappa italiana del tour dei Carcass ed a diverse tappe del tour dei Samael in Francia Nel febbraio del 1996 viene infine pubblicato Tribe, considerato il capolavoro della band, distribuito dalla Rising sun records in Occidente ed dalla Toy's factory in Giappone, ottenendo un ottimo responso dal pubblico. In giugno inizia un tour europeo, ed in breve tempo viene pubblicato il video di Tribe, che viene trasmesso nelle più importanti televisioni europee, tra cui Viva ed MTV. A novembre i Sadist sono headliner al Mindview’s Belgian Metal Convention in Belgio e registrano una cover di Wrathchild in un album tributo agli Iron Maiden. Nel frattempo il gruppo ha già preparato del materiale per il nuovo album, e lo suona in alcuni concerti, ottenendo un riscontro favorevole tra il pubblico, ma alla fine del 1996 vi sono dei dissapori all'interno della band, e Tommy dopo aver registrato il marchio Sadist come soeciet à cambia tutti i membri del gruppo ed inizia a comporre nuovo materiale per i Sadist con il vecchio bassista Andy. Nonostante una battaglia legale combattuta dagli altri, egli avendo registrato il marchio Sadist in quanto unico ad essere registrato alla SIAE e quindi ad avere il copyright sui brani degli album precedenti, è legalmente l'unico legittimo proprietario del marchio Sadist. Quindi entrano nel gruppo Oinos (batteria), Trevor (voce).

All'inizio del 1997 il gruppo inizia un tour in Italia e Paesi Bassi, ma Oinos lascia, e viene rimpiazzato dal nuovo batterista Alessio. Nel tardo 1997 la band rilascia sotto la Displeased records l'album Crust, che si avvicina a sonorità Metalcore. Nel 1998 la band pubblica il video di Fools and dolts, che viene trasmesso nelle principali televisioni europee, e suona al Wacken open air, il più grande festival metal d'Europa.

Nel 1999 i Sadist firmano per l'etichetta Impact/System shock ed autoproduce negli studi Nadir recording & mastering, di proprietà di Tommy, l'album Lego che viene pubblicato nel 2000. A causa del cattivo responso del pubblico il gruppo decide di sciogliersi. Nel 2005 tuttavia i membri della band si riuniscono e firmano con l'etichetta Beyond prod. per la ristampa di Tribe ed Above the light e un nuovo album dal titolo Sadist uscito nell'aprile 2007.


DISCOGRAFIA

* Above the light (1993)
* Tribe (1996)
* Crust (1997)
* Lego (2000)
* 2007 - Sadist

GIUDIZIO PERSONALE:i primi tre album sono imperdibili per ogni amante del Death tecnico(stile Cynic,Nocturnus,Death,Pestilence...) metal3
07/04/2007 20:23
 
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Oggi parliamo dei siciliani SCHIZO metal2



Il loro stile musicale è ispirato principalmente a vari gruppi di metal estremo (tra cui Slayer, Venom, Sepultura, Morbid Angel). Il gruppo diede vita, sul finire degli anni '80 e inizio anni 90 a uno degli album più violenti mai prodotti sulla scena metal Italiana: l'album è intitolato "Main Frame Collapse" e pur non brillando per capacità tecnica (si sentono molto anche le influenze di gruppi hardcore punk dell'epoca) rimane pur sempre una delle pietre miliari nell'introduzione del metal estremo in Italia. Nel disco in questione il cantato è affidato in parte a "Ingo" dei Necrodeath: proprio con quest'ultimo gruppo c'è stata una strettissima collaborazione professionale che porterà alla realizzazione del project "Mondocane", formazione in cui militavano membri di entrambe le bands. Nel 2006, forti del ritorno di S.B.Reder in formazione, gli Schizo compongono il successore del loro primo cult-album, dal titolo "Cicatriz Black" di cui è prevista l'uscita per Scarlet records fine marzo 2007.


DISCOGRAFIA:

* Main Frame Collapse (1988)
* Sounds of coming darkness (1995)
* Cicatriz Black (2007)

Scusate le immagini,ma di meglio non ce n'erano [SM=g27821]

29/04/2007 20:39
 
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Dopo aver detto che il nuovo album degli Schizo è davvero bello(se volete il link per scaricarlo contattatemi via FFZ),parliamo ora di uno dei gruppi storici della scena estrema italiana,i mitici BULLDOZER



Quella che segue è la recensione della mastodontica ristampa"Regenerated in the Grave"fatta dalla polacca Metal Mind...il tutto è preso da EUTK.net,e credo che sia un ottimo resoconto della carriera di questo gruppo che solo a posteriori venne esaltato come meritava

Sia quantitativamente che soprattutto qualitativamente, il 2006 è stato un anno positivo per quanto riguarda il settore ristampe. In questo senso, buona parte del merito va attribuito alla Metal Mind, etichetta minore con base in Polonia che nel corso degli anni si è fatta un nome, soprattutto tra i seguaci del metal estremo.
Nel ricco catalogo della suddetta casa discografica spicca un prodotto che non deve sfuggire all’attenzione di tutti gli appassionati che risiedono nel bel paese; mi riferisco a “Regenerated In The Grave”, in altre parole alla riedizione in 2000 copie dell’opera omnia dei Bulldozer.
Il gruppo nato a Milano nel 1980 e rimasto in attività fino a primissimi anni ‘90 ebbe al basso e al microfono Alberto “AC Wilde” Contini, alla chitarra Andy Panigada, e alla batteria Don Adras prima e Roberto “K” Cabrini poi.
Il terzetto era dedito ad un sound certamente estremo, in particolare se raffrontato a ciò che offriva il metal italiano e non in quegli anni.
All’interno del sontuoso cofanetto troviamo l’intera discografia del gruppo formata da:

The Day Of Wrath (1985)
The Final Separation (1986)
IX (1987)
Neurodeliri (1988)
Alive In Poland (1990)

Navigando tra i brani che danno forma ai quattro dischi in studio, si comprende bene la matrice e l’evoluzione del suono dei Bulldozer, che si delinea come la fusione dello stile diretto dei Motorhead con l’attitudine thrash e le tonalità di voce e basso tipiche dei Venom dei bei tempi.
“The Day Of Wrath “ e “The Final Separation “ sono gli album più estremi della produzione targata Bulldozer che in brani come “The exsorcism” o “The death of gods” sembrano la versione italiana dei Venom, ancor più grezzi per quanto riguarda l’esecuzione strumentale e la qualità di registrazione degna di uno scantinato.
Col 1987 il gruppo compie il passo decisivo verso la maturazione del proprio stile pubblicando “IX”, un disco che mantiene l’estremismo sonoro dei suoi predecessori, lo sgrezza quel tanto che basta da renderlo più diretto e lo arricchisce con un elemento, ancora primordiale, di tastiera.
Il riuscito mix fa di “IX” il capolavoro del gruppo, al cui interno vale la pena di menzionare pezzi come “Desert!”, “The derby”, “Rob Klister” e “Ilona the very best” brano dedicato alla regina del cinema hard italiano di quegli anni.
Si passa poi a “Neurodeliri” dove i Bulldozer proseguono con l’evoluzione del proprio stile che muta in funzione di suoni per la prima volta quasi puliti, tra cui spicca la batteria davvero ben prodotta. Il secondo elemento di stacco col passato è rappresentato dalla tastiera che per la prima volta si fa sentire per tutta la durata dell’album.
Nonostante una realizzazione più raffinata, “Neurodeliri” non riesce a raggiungere il proprio predecessore; al suo interno si trovano in ogni caso pezzi di notevole valore come “Minkions” o “We are italian”.
La carriera della formazione meneghina (e il cofanetto) si chiudono con “Alive In Poland” in cui è contenuta la registrazione completa e senza alcun tipo di ritocco, dello show che i Bulldozer tennero davanti a 5000 persone il 17 novembre 1989 nel palazzetto dello sporto di Zabrze – Katowice.
Il valore di quest’ultimo disco sta tutto nella testimonianza dello stile del trio, che trovava la sua migliore espressione nella dimensione dal vivo.
In chiusura di recensione vale la pena rendere omaggio alla Metal Mind per l’ottimo lavoro svolto in sede di ristampa non solo dei dischi (che presentano tutti una traccia bonus ad eccezione del live) ma soprattutto dei contenuti “supplementari” ovvero testi, immagini ecc. condensati all’interno di un libretto di 16 pagine ottimamente stampato, come del resto tutta la confezione cartonata.


Aggiungo che 59,99€(spese postali escluse)sono un pò tantini [SM=g27816] [SM=x1214792]
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