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Cristianesimo e Mitraismo (contaminazioni)

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2010 11:28
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25/01/2007 00:23

Cristianesimo e Mitraismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Similitudini tra le due religioni


Visione del mondo

Ambedue hanno simili credenze sul mondo, il destino, paradiso ed inferno
(il primo abitato dai beati, il secondo popolato da demoni e situato al centro della Terra), e l'immortalità dell'anima.
Le loro concezioni sulla battaglia tra Bene e Male sono praticamente identiche, inclusa una grande e finale battaglia alla fine dei tempi. Tutte e due aspettano il Giudizio finale e la resurrezione.

Battesimo


Ambedue le religioni utilizzano il battesimo come purificazione ed unico modo per entrare a far parte della comunità. In realtà il rito è completamente diverso, senza alcuna somiglianza reale: il battesimo di Mitra consiste nel disporre il fedele in una cavità sotterranea, chiuso in alto da una grata. Sulla grata viene posto un toro, che viene sgozzato. Il fedele viene così immerso nel sangue ancora caldo dell'animale. Il battesimo cristiano, come è noto, avviene per immersione in una vasca d'acqua, senza alcun sacrificio animale e senza sangue.


Nascita di Mitra e nascita di Gesù

Racconto della nascita


Sia alla nascita di Mitra che a quella di Cristo assistono pastori. In realtà nel vangelo di Luca i pastori non assistono alla nascita, ma vi si recano in seguito. Ci sono due leggende legate alla nascita di Mitra. La prima lo vuole nato da una roccia femmina, o petra genetix e venerato dai pastori recanti doni.


Nascita da una vergine


La seconda, sorprendentemente simile alla tradizione sulla nascita di Cristo, lo vuole nato da una donna vergine.
Il tema della nascita delle divinità da vergini è presente in moltissime religioni antiche (come anche Horus, Buddha). In alcune culture il calendario cominciava originariamente nella costellazione della Vergine, pertanto il Sole sarebbe "nato da una Vergine". [1]

Per quanto riguarda il cristianesimo la nascita verginale di Gesù , qualora la si voglia intendere come mito, nel vangelo di Matteo (1,22 - 23) è messa in relazione con un brano del profeta Isaia (7,14) (secondo la Bibbia detta dei Settanta, una versione in lingua greca composta intorno al II secolo avanti Cristo e in seguito la più diffusa in ambiente cristiano), in cui si parla di una vergine che concepirà un figlio. Il riferimento è all'interno della scrittura biblica, seppure secondo una nuova interpretazione rispetto a quella tradizionale ebraica.

Data della celebrazione

Sia la nascita di Mitra che di Cristo sono celebrate il 25 Dicembre, data comune alla nascita di altri personaggi divini o semi-divini (come Horus, Shamash e Tammuz, altre divinità "solari").

Da "Nuova enciclopedia cattolica dell’Ordine Francescano"(1941):
«Per inspiegabile che sembri, la data di nascita di Cristo non è nota. I vangeli non ne indicano né il giorno né l’anno […] fu assegnata la data del solstizio d’inverno perché in quel giorno in cui il sole comincia il suo ritorno nei cieli boreali, i pagani che adoravano Mitra celebravano il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della Nascita del Sole invincibile).»


Il vescovo siriano Jacob Bar-Salibi scrive nel XX secolo [2]:
«Era costume dei pagani celebrare al 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività.
Anche i Cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la "vera" Natività doveva essere proclamata in quel giorno.»


L’Enciclopedia Italiana Treccani, edizione 1949, Sansoni, vol. XXIV, pag 299, dice:
«I Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù Cristo … La festa del 25 dicembre sarebbe stata istituita per contrapporre una celebrazione cristiana a quella mitraica del Dies Natalis Solis Invicti [Giorno Natalizio dell'Invincibile Sole], nel solstizio invernale (Solstitium significa "Sole fermo").»


Nella rivista "Famiglia Cristiana" del 01/12/02, leggiamo:
«La celebrazione del 25 dicembre, come commemorazione della nascita di Gesù Cristo, è attestata per la prima volta nel Cronografo romano del 354, redatto sotto papa Liberio, che fa riferimento ad un elenco di feste compilato originariamente nel 336. Questa data, di cui non si trova traccia nei Vangeli, fu probabilmente scelta per sostituire la festa del Sole invitto, introdotta a Roma nel 274 dall’imperatore Aureliano»


Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol, "sole", e sistere, "stare fermo"). Se ci troviamo nell’emisfero nord della terra, nei giorni che vanno dal 22 al 24 dicembre possiamo infatti osservare come il sole sembra fermarsi in cielo, fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e "invincibile" sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale". Questa interpretazione "astronomica" può spiegare perché il 25 dicembre sia una data celebrativa presente in culture e paesi così distanti tra loro. Tutto parte da una osservazione attenta del comportamento dei pianeti e del sole, e gli antichi, pare strano, conoscevano bene gli strumenti che permettevano loro di osservare e descrivere movimenti e comportamenti degli astri.[3]

Giorno santo

Ambedue considerano la Domenica come giorno santo della settimana. Per quanto riguarda i cristiani esso ha origine dal fatto che Gesù sarebbe risorto "il primo giono dopo il sabato", cioè la domenica. Originariamente, i 7 giorni della settimana erano chiamati in base ai 7 corpi celesti allora conosciuti (e rappresentanti 7 divinità) e che si pensava ruotassero intorno alla Terra, ovvero Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole . Abbiamo quindi Lunae dies, Martis dies, Mercurii dies, Iovis dies, Veneris dies, Saturni dies, Solis dies. I primi cinque mostrano chiaramente l'origine dell'attuale denominazione dei giorni della settimana nella lingua italiana (Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì) e nelle altre lingue (da notare che molte lingue del nord europa hanno mantenuto anche l'originale denominazione per i giorni di Sabato e Domenica, come ad esempio l'inglese con Saturday e Sunday). Il Solis dies mutò in Dies dominicus, il giorno del Signore, mantenendo la sua caratteristica di giornata di festa e di riposo dal lavoro e divenne l'ultimo giorno della settimana ("il settimo giorno"), anziché il primo. Il Saturni dies diventò Sabbatum, derivando dallo shabbath ebraico, probabilmente per coerenza con le scritture, secondo le quali Gesù è resuscitato il giorno dopo lo shabbath.

L'immagine di Mitra veniva sepolta in una tomba all'interno di una caverna e questa veniva ritualisticamente rimossa ogni anno e si diceva che tornasse alla vita di nuovo.
il trionfo di Mitra e l'ascensione al Paradiso
erano celebrati durante l'equinozio di primavera, quando il Sole raggiungeva il suo apogeo.

Culto

I vescovi cristiani a Roma utilizzarono il titolo mitraico del più alto sacerdote del Pater Patrum, di cui papa è l'abbreviazione.[4]

I temi del Toro e della grotta sono stati trovati in templi cristiani dedicati all'arcangelo Michele, che dopo la legalizzazione del cristianesimo divenne il santo patrono dei soldati. Bisogna ricordare che il culto di Mitra era presente soprattutto nella classe militare.

Molti di questi templi furono convertiti in mitrei per esempio la grotta santa nel monte Gargano in Apulia, rifondato nel 493.

Toro e cripta sono legati anche al culto del santo cattolico Saturnino, di Tolosa, Francia.

Ricerche storiche

Luigi Cascioli[5] scrive che l'ambasciatore di Spagna presso gli Stati della Chiesa, Mendoza, riportò la seguente testimonianza al suo governo a proposito di cosa Papa Paolo III affermava su Gesù:
«Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altri che il sole, adorato dalla setta mitraica, e Giove Ammone, rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua incarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora di Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesù erano lo stesso Dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo e che, per lui, la sua convinzione era che non fosse mai esistito.»


Ernest Renan, nel The origin of Christianity, propose l'idea che il mitraismo fu il primo competitore del cristianesimo tra il secondo e il terzo secolo d.C., mentre in "Marc-Aurèle et la fin du monde antique" scrisse:
«Se il cristianesimo fosse stato fermato alla sua nascita da qualche malattia mortale, il mondo sarebbe diventato mitraico»


Voci correlate

* Cristianesimo
* Mitra (divinità)
* Mitraismo
* Storia del cristianesimo
* Storicità di Gesù
* Papa Paolo III

Collegamenti esterni

* (EN) Mitraismo su Wikipedia in lingua inglese
* Il Natale: ieri e oggi di Francesco Zenzale
* Le radici pagane del Natale di Elena Savino
* Le origini del Cristianesimo e la ricerca del Gesù Cristo storico di Acharya S

[Modificato da Etrusco 25/01/2007 0.38]

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Haeresiarca
30/01/2007 23:14

Il Cristianesimo ha attinto a piene mani da molte altre religioni, non solo dal Mitraismo. Era un'operazione necessaria per permettere la diffusione del culto soprattutto tra le fasce rurali della popolazione (ricordiamo che pagano deriva da pagus-villaggio), più difficilmente raggiungibili e dove le forme di culto precedenti erano più dure da sradicare.
Ma non confondiamo l'appropriarsi di simboli con l'appropriarsi di una teologia, sono cose ben diverse.
E ricordiamo che tutte (o quasi) le forme di religione prevedono il tentativo di conversione; lo stesso Mitraismo è accomunato al Cristianesimo dall'avversione verso i "pagani"!

Nonostante le similitudini nel campo della simbologia, il Cristianesimo si discosta e non di poco dalle religioni "pagane": Il mondo pagano era caratterizzato da un "sincretismo religioso" "permeato dal magico" nel quale il cristianesimo avanza.
Nel vecchio mondo classico l’esigenza dell’uomo era quella di tenere sotto controllo le forze della natura e di poterle volgere a proprio vantaggio. Per questo si rivolgeva a personaggi, maghi, aruspici, necromanti, tempestarii, stregoni, che si dichiaravano in grado di intervenire sulle forze della natura attraverso riti e formule magiche. Nella visione cristiana l'uomo non ha potere di modificare la realtà, è dipendente dal potere di Dio.

Il cristianesimo non ha nulla a che fare con i culti mitraici, di Cibele-Attis, di Iside, di Demetra e Kore, a parte alcuni aspetti esteriori di risurrezione; il cristianesimo è profondamente diverso da qualsiasi altra religione, comprese quelle attuali (e IMHO compreso il cattolicesimo, ma questo non diciamolo a Bestion [SM=x44451] ).

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31/01/2007 18:09

Re:

Scritto da: -Asmodeus- 30/01/2007 23.14
Il Cristianesimo ha attinto a piene mani da molte altre religioni, non solo dal Mitraismo.
Ma non confondiamo l'appropriarsi di simboli con l'appropriarsi di una teologia, sono cose ben diverse.

Il cristianesimo non ha nulla a che fare con i culti mitraici, di Cibele-Attis, di Iside, di Demetra e Kore, a parte alcuni aspetti esteriori di risurrezione; il cristianesimo è profondamente diverso da qualsiasi altra religione, comprese quelle attuali (e IMHO compreso il cattolicesimo, ma questo non diciamolo a Bestion [SM=x44451] ).



Non metto in dubbio quanto dici, ma per chi passa casualmente su questo thread potrebbe essere utile sapere
da quali fonti hai attinto queste notizie [SM=x44485] [SM=x44515]

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Haeresiarca
31/01/2007 18:31

Re: Re:

Scritto da: Etrusco 31/01/2007 18.09


Non metto in dubbio quanto dici, ma per chi passa casualmente su questo thread potrebbe essere utile sapere
da quali fonti hai attinto queste notizie [SM=x44485] [SM=x44515]



Lanternari, Antropologia religiosa.

Frazer, Il ramo d'oro.

Brelich, Introduzione alla storia delle religioni.

Sabbatucci, Saggio sul misticismo greco.

Sfameni Gasparro, Soteriology and mystic aspects in the Cult of Cybele and Attis.

AA.VV. Quando un dio muore. Morti e assenze divine nelle antiche tradizioni mediterranee.

Ulansey, The origins of the Mithraic mysteries.

Lang, The making of religion.

Se mi vengono in mente altre fonti da cui attingere (a casa controllo), aggiungo. [SM=x44450]

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31/01/2007 22:13

Re: Re: Re:

Scritto da: -Asmodeus- 31/01/2007 18.31


Lanternari, Antropologia religiosa.

Frazer, Il ramo d'oro.

Brelich, Introduzione alla storia delle religioni.

Sabbatucci, Saggio sul misticismo greco.

Sfameni Gasparro, Soteriology and mystic aspects in the Cult of Cybele and Attis.

AA.VV. Quando un dio muore. Morti e assenze divine nelle antiche tradizioni mediterranee.

Ulansey, The origins of the Mithraic mysteries.

Lang, The making of religion.

Se mi vengono in mente altre fonti da cui attingere (a casa controllo), aggiungo. [SM=x44450]



[SM=x44462]

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

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(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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Re: Re: Re:

Scritto da: -Asmodeus- 31/01/2007 18.31


Lanternari, Antropologia religiosa.

Frazer, Il ramo d'oro.

Brelich, Introduzione alla storia delle religioni.

Sabbatucci, Saggio sul misticismo greco.

Sfameni Gasparro, Soteriology and mystic aspects in the Cult of Cybele and Attis.

AA.VV. Quando un dio muore. Morti e assenze divine nelle antiche tradizioni mediterranee.

Ulansey, The origins of the Mithraic mysteries.

Lang, The making of religion.

Se mi vengono in mente altre fonti da cui attingere (a casa controllo), aggiungo. [SM=x44450]




Grazie, resteranno anche utilissimi suggerimenti per gli approfondimenti [SM=x44462] [SM=x44485]

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08/02/2007 23:58

Re:

Scritto da: Etrusco 25/01/2007 0.23
Cristianesimo e Mitraismo
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Ricerche storiche

Luigi Cascioli[5] scrive che l'ambasciatore di Spagna presso gli Stati della Chiesa, Mendoza, riportò la seguente testimonianza al suo governo a proposito di cosa Papa Paolo III affermava su Gesù:
«Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altri che il sole, adorato dalla setta mitraica, e Giove Ammone, rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua incarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora di Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesù erano lo stesso Dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo e che, per lui, la sua convinzione era che non fosse mai esistito.»


Ernest Renan, nel The origin of Christianity, propose l'idea che il mitraismo fu il primo competitore del cristianesimo tra il secondo e il terzo secolo d.C., mentre in "Marc-Aurèle et la fin du monde antique" scrisse:
«Se il cristianesimo fosse stato fermato alla sua nascita da qualche malattia mortale, il mondo sarebbe diventato mitraico»


Voci correlate

* Cristianesimo
* Mitra (divinità)
* Mitraismo
* Storia del cristianesimo
* Storicità di Gesù
* Papa Paolo III

Collegamenti esterni

* (EN) Mitraismo su Wikipedia in lingua inglese
* Il Natale: ieri e oggi di Francesco Zenzale
* Le radici pagane del Natale di Elena Savino
* Le origini del Cristianesimo e la ricerca del Gesù Cristo storico di Acharya S

[Modificato da Etrusco 25/01/2007 0.38]




Insomma questo Papa Paolo III cosa era per dire certe eresie?
[SM=x44466]
Ma siamo proprio sicuri che quelle affermazioni siano vere? [SM=x44466]
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12/05/2007 21:15


Scritto da: cannonball 08/02/2007 23.58


Insomma questo Papa Paolo III cosa era per dire certe eresie?
[SM=x44466]
Ma siamo proprio sicuri che quelle affermazioni siano vere? [SM=x44466]



[SM=x44458] [SM=x44515]

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12/05/2007 21:40

La strana sorte di Mithra
il dio sosia di Gesù Cristo


Un culto arrivato dall'Oriente e che si diffuse nella Roma imperiale.
Con riti che saranno poi assorbiti dal cristianesimo: dal battesimo alla comunione alla stretta di mano.
A venerarlo furono intere legioni di soldati, ai quali prometteva la vita eterna.
Ma alla fine i fedeli vennero perseguitati e le loro cripte sepolte sotto le chiese cristiane.


Fosse un esame sarebbe una trappola:
"Qual è il dio che, nato in una grotta d'Oriente, muore a 33 anni, ascende al cielo per risorgere a vita eterna, creando un culto che si diffonderà nella Roma imperiale?".


Uno che fa? Spara sicuro: "Gesù Cristo!".
E sbaglia!
Si tratta invece di MITHRA.
Mithra era già nato almeno da 14 secoli. In una grotta. Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.


IL CRISTIANESIMO DEVE GRAN PARTE DEL SUO "SUCCESSO" AL FATTO CHE LA NUOVA RELIGIONE, PIU' CHE PRESENTARE UN'ALTERNATIVA AL PAGANESIMO, DI FATTO SI COMPENETRA CON ESSO, ADATTANDOSI ALLE CREDENZE GIA' CONOSCIUTE.

PER FARE QUESTO, IL CRISTIANESIMO DOVRA' RINUNCIARE ALLA SUA ESSENZA PRINCIPALE, OVVERO IL MESSAGGIO RIVOLUZIONARIO E "ANTI-RELIGIOSO" DI GESU', PER FARE DI LUI UN IDOLO PAGANO, UNA VITTIMA SACRIFICALE, UN ESSERE SEMIDIVINO.

Da notare che a tutt'oggi molti "PRESEPI" sono ambientati in una grotta,
quando invece nel Vangelo di Matteo si parla semplicemente di una "CASA" mentre gli altri 3 evangelisti tacciono su questo dettaglio del "luogo".
Solo LUCA parla di una "mangiatoia" senza però specificare se è il bambino ad essere portato in una stalla o piuttosto non è la mangiatoia ad essere portata in casa, come sarebbe più logico!
Quanto all'ASINO e al BUE:
NESSUNA TRACCIA IN ALCUN VANGELO, a dimostrare che la fantasia popolare supera le stesse leggende!



Presepe realizzato nell’Antro del Corchia Parco delle Alpi Apuane (Toscana)

Perché molti dèi pagani nascono proprio nella notte fra il 24 e il 25 dicembre? Perché è proprio in questa data che la DURATA DEL GIORNO riprende a CRESCERE rispetto alla durata della notte.

Inutile dire come ciò abbia ovviamente stimolato l'immaginazione dei popoli antichi, data l'istintiva sacralità della LUCE.

Quindi il NATALE appartenne prima a Mithra che al Cristianesimo. Solo dopo il 3° secolo i Cristiani si approprieranno di questa festività.

Anche l'idea che l'uomo-dio debba nascere da una VERGINE è stata "copiata" dal Mitraismo, che fa nascere Mithra dalla vergine Anahita, miracolosamente fecondata dal dio Ariman.

Il Vangelo di Marco, essendo più antico, quindi più vicino ai fatti, non menziona minimamente una eventuale nascita miracolosa di Gesù. Anzi, in questo Vangelo Gesù mette alla porta la propria famiglia (madre e fratelli) ritenendola miscredente (Marco 3/31-35), specificando che la "vera famiglia" è quella spirituale e non quella fisica.


Nei vangeli di Matteo e Luca, peraltro già posteriori alla prima generazione di cristiani, il racconto della nascita verginale viene riportato in una "aggiunta iniziale", magari con lo scopo di far COINCIDERE anche in questo aspetto la nuova religione cristiana con il Mitraismo.

Si nota infatti che, da un punto di vista letterario, il "vero inizio" del vangelo di Matteo pare essere il capitolo 2, mentre per il vangelo di Luca il capitolo 3.
Non a caso, quando Luca nel capitolo 3 nomina Giuseppe, lo fa come parlando di un perfetto sconosciuto, senza alcun riferimento al capitolo 1 dello stesso vangelo. (Va ricordato che la divisione in capitoli non appartiene ai testi originali ma è un espediente didattico introdotto nel 1226)

SOL INVICTUS era dunque un appellativo di Mithra e spesso - quando non ha il berretto frigio in testa - allora i suoi boccoli sono contornati dall' aureola di raggi che, poi negli ultimi 2000 anni è passata di testa in testa a far più sacri Santi, Cristi e Madonne.

Come venne importato a Roma il mito di Mithra?
Le date indicano Pozzuoli:

sarebbe arrivato con quei pirati cilici, terrore dei mari, che Pompeo aveva sconfitto nel 67 avanti Cristo e deportato in massa a Roma a far da braccia sulle sue navi.

Era Pozzuoli, allora, il porto più importante; Ostia nacque circa un secolo dopo. Ma è alla foce del Tevere, che Mithra trionfò. Seduceva, convertiva e - dopo un percorso iniziatico in sette tappe - battezzava ciurme e mercanti di ogni dove, promettendo salvezza eterna.

Fosse girata appena appena in altro modo la Storia, saremmo tutti qui a celebrare i suoi di Anni Santi.
Sarebbe bastato un imperatore invece di un altro:
tipo Giuliano l' Apostata che muore di vecchiaia e ce la fa a ripristinare gli dèi pagani; o Massenzio che batte Costantino...


Vinse Cristo, invece, ma sul filo di lana.
Sconfitto per sempre il suo sosia: questo strano, stranissimo Mithra...
E chissà se quell' età giovanile per morire e poi risorgere - 33 anni - ce l' aveva già prima che ad Alessandro il Macedone non toccasse la stessa sorte, giù a Babilonia, per poi volare in cielo anche lui, grazie a dei grifoni compiacenti, come le leggende raccontavano ancora nel Mille.

Quanto, invece, di Alessandro ma soprattutto di Mithra finì nella costruzione simbolica del Cristo e nelle sue liturgie? L' identikit di questo dio prima indo-persiano, poi frigio-anatolico, è davvero stupefacente: troppe somiglianze per escludere che, in effetti, il Cristianesimo non si sia andato modellando appunto sulla base del pre-esistente Mitraismo.

Anche la storia di Krishna suggerisce influenze sulle religioni posteriori, compreso il cristianesimo.
E' partorito da una vergine,
chi la feconda compare sotto forma di luce,
è perseguitato da un tiranno che ordina l'uccisione di migliaia di bambini,
è la seconda persona della trinità indiana,
è denominato il dio pastore,
fa miracoli e ascende al cielo.

La radice del suo nome è similare a quella di Cristo (Il nome completo di Gesù Cristo fu definito integralmente e ufficialmente solo nel 325 d.C. nel Consiglio di Nicea).
La vita di Krishna è ricchissima di particolari che ritroviamo nella storia narrata di Cristo.

Nel Parco archeologico di Ostia ci sono venti Mitrei (templi di Mithra) - alcuni davvero fascinosissimi, con mosaici e pitture.

A San Clemente, a Roma, al terzo strato sottoterra, i preti irlandesi hanno trovato, dietro un muro, un Mitreo con tanto di altare per il dio che al solito, seppur con ripugnanza, deve scannare il toro in modo che la Terra e le sue messi possano rinascere.

Ai lati, due banconi in muratura; l' altare davanti all' abside, e una volta tondeggiante a far da cielo e dominare il tutto.
E' un modulo sempre simile, quello del Mitreo: pitture o mosaici a farli belli; cento fedeli, al massimo.

Era in queste chiese sotterranee che si svolgevano i riti che scandivano la fede e che, solo elencarli, sembra di descrivere l'odierno cattolicesimo:
il battesimo; il pasto sacro in comunione (pane, acqua e vino) a ricordo dell' ultima cena di Mithra prima di salire al cielo con il carro del sole;
la stretta di mano tra i fedeli, fratelli in Mithra.

C' era una gerarchia tra gli iniziati:
sette i patres che gestivano un Mitreo;
uno solo, però, era il Padre dei Padri che, abbreviato, in alcune lapidi, appare - a sorpresa - come Pa.Pa., papa prima dei papi, quando i cristiano non avevano ancora papi ma solo vescovi, sebbene quello di Roma, vari secoli dopo Cristo, rivendicò un presunto primato derivato solo dal prestigio della sede imperiale.

Se poi ci si appassiona, di Mitrei Roma, nel suo ventre, ne nasconde assai.
Carlo Pavia, in un suo bel libro - "Oro, incenso e Mitra", Gangemi editore -
ne ha fatto un censimento innamorato:
Santa Prisca; il Mitreo sotto Palazzo Barberini;
quello al Circo Massimo; alle Terme di Caracalla; nella Necropoli Vaticana...
Oppure sulla Cassia, a Sutri.
Lì, tra muschi e felci, nel tufo sotto la Chiesa della Madonna del Parto, ce n' è uno dei più belli.
O a Marino, sui Castelli di Roma, con pitture forti che ancora squillano.
O lungo la Flaminia. O in giro per l' Europa: era un culto diffusissimo tra i militari.
Rubò cuore e anima a legionari e generali con quella sua promessa di vita eterna per chi moriva in battaglia dalla parte giusta.

Così agli imperatori - sia a quelli seri come Diocleziano o Settimio Severo, che agli sciroccati Nerone, Commodo, Caligola, Eliogabalo - questa religione d' ordine che per di più spronava i soldati, piaceva molto.

Ovunque siano arrivate le legioni di Roma, arrivò anche Mithra.
In Inghilterra e in Germania, terre da tenere in pugno con le daghe, di Mitrei ne sono saltati fuori a centinaia.
(Non si è capito bene ancora, però, dove, nei Mitrei, avvenisse il taurobolio: sgozzato il toro - raccontano le fonti cristiane - ci si faceva cospargere dal suo sangue gocciolante, come rito di rinascita.
Immaginarsi bestioni come i tori, in Mitrei così piccoli, non è però facile. Così, un po' di mistero rimane).

A Roma arrivò da lontano, Mithra. Lontano nel tempo e nello spazio.
Dalla Persia, dicono alcune incisioni ritrovate.
E lo mettono fra gli dèi di stato della Mesopotamia intorno al 1400 prima di Cristo.
Lì - dove si fonde anche con i culti indiani - è dio della luce, protettore dei patti, testimone di giuramenti, della fedeltà, della verità.

Lo troviamo nei Veda e nell' Avesta iranico, ma anche - nel VII, VI secolo avanti Cristo - con Zarathustra e il suo monoteismo.
Poi - sangue misto mediterraneo, persino nelle vene degli dei - sembra un po' Apollo, con il Sole sempre a fianco e il corvo lì vicino, animale sacro per entrambi".

Ed eccolo a Roma già quasi Cristo, ma prima di Cristo.

C' è stato un periodo in cui i due si rubavano fedeli l' un l' altro.
Mithra, però, era un dio per soli uomini. Cristo, invece, chiamava anche le donne.
Con i preti dei due a dire di continuo: "Attenti alle confusioni...".

Padre Ruggero Iorio, che è padre diocesano e insegna Storia antica della Chiesa e Archeologia cristiana, il problema se l' è posto anni fa:
quando portava gli studenti a visitar Mitrei, facevano spesso strane confusioni.
Un po' perché i Mitrei sembrano far parte delle Chiese
che li sovrastano;
un po' perché più spiegava e più, con tutte queste coincidenze, le confusioni aumentavano invece di sparire.

Nella battaglia di Ponte Milvio, il 28 ottobre del 312, Costantino, non ancora battezzato, si presentò contro Massenzio con le sue truppe e doppie insegne:
croci di Cristo e simboli di Mithra,
caro ai suoi soldati e un po' anche a lui.

Vinsero insieme quei due nuovi dèi.

Solo Cristo però, poi, trionfò.

La sua religione divenne quella di Stato. I Mitrei vennero murati vivi sotto le prime chiese.

Gli dèi del Passato furono maledetti. I loro fedeli perseguitati, talvolta massacrati.

O convertiti. O meglio, RICONVERTITI alla stessa religione, con 2 differenze: il "nuovo" eroe non si chiamerà più Mithra ma Gesù Cristo, e soprattutto, la nuova religione pretenderà di essere UNIVERSALE ("cattolica" significa appunto "universale") e si proporrà di DOMINARE su tutto il mondo, dietro il pretesto di "evangelizzare i popoli".

IL "PLAGIO" DELLA RELIGIONE MITRAICA DA PARTE DEI CRISTIANI E' UNA PROVA EVIDENTE CHE IL CRISTIANESIMO SI E' ANDATO FORMANDO SULLA BASE DI RELIGIONI PRE-ESISTENTI E NON SULLL'INSEGNAMENTO ORIGINALE DI GESU'.

IL CRISTIANESIMO DEVE IL SUO SUCCESSO ALLA SUA CAPACITA' DI "FAGOCITARE" LE CREDENZE POPOLARI GIA' PRESENTI E ALLA SUA ABILITA' NEL "SOSTITUIRSI" ALLA RELIGIONE PAGANA, ADATTANDO SE' STESSO AI "GUSTI" DELLE MASSE E ADDIRITTURA MODIFICANDO LE PROPRIE DOTTRINE SE NECESSARIO, PER RENDERLE PIU' "GRADITE" AI DEVOTI DA SOTTOMETTERE.

UNA SOLA COSA LA CHIESA CRISTIANA NON HA MAI MODIFICATO, SE NON PER RAFFORZARLA SEMPRE DI PIU': LA PROPRIA TOTALITARIA AUTORITA' SULLE COSCIENZE, SUI POPOLI E SULLE NAZIONI.


www.cristianesimo.it/mithra.htm

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24/05/2007 16:16

Re:
Ho trovato questo forum sulle origini delle religioni, è interessante:

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Re: Re:

Scritto da: Nikki72 24/05/2007 16.16
Ho trovato questo forum sulle origini delle religioni, è interessante:

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[SM=x44460] vedo che c'è molto interesse nell'approfondire su questi argomenti [SM=x44462]
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27/05/2007 11:17

Re: Re: Re:


Scritto da: Etrusco 24/05/2007 21.47



[SM=x44460] vedo che c'è molto interesse nell'approfondire su questi argomenti [SM=x44462]
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E' vero, c'è un sempre crescente interesse per questi argomenti e la cosa non può che essere positiva [SM=x44462]
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Re:
Etrusco, 12/05/2007 21.40:

La strana sorte di Mithra
il dio sosia di Gesù Cristo


A San Clemente, a Roma, al terzo strato sottoterra, i preti irlandesi hanno trovato, dietro un muro, un Mitreo con tanto di altare per il dio che al solito, seppur con ripugnanza, deve scannare il toro in modo che la Terra e le sue messi possano rinascere.

Ai lati, due banconi in muratura; l' altare davanti all' abside, e una volta tondeggiante a far da cielo e dominare il tutto.
E' un modulo sempre simile, quello del Mitreo: pitture o mosaici a farli belli; cento fedeli, al massimo.

Era in queste chiese sotterranee che si svolgevano i riti che scandivano la fede e che, solo elencarli, sembra di descrivere l'odierno cattolicesimo:
il battesimo; il pasto sacro in comunione (pane, acqua e vino) a ricordo dell' ultima cena di Mithra prima di salire al cielo con il carro del sole;
la stretta di mano tra i fedeli, fratelli in Mithra.

C' era una gerarchia tra gli iniziati:
sette i patres che gestivano un Mitreo;
uno solo, però, era il Padre dei Padri che, abbreviato, in alcune lapidi, appare - a sorpresa - come Pa.Pa., papa prima dei papi, quando i cristiano non avevano ancora papi ma solo vescovi, sebbene quello di Roma, vari secoli dopo Cristo, rivendicò un presunto primato derivato solo dal prestigio della sede imperiale.

Se poi ci si appassiona, di Mitrei Roma, nel suo ventre, ne nasconde assai.
Carlo Pavia, in un suo bel libro - "Oro, incenso e Mitra", Gangemi editore -
ne ha fatto un censimento innamorato:
Santa Prisca; il Mitreo sotto Palazzo Barberini;
quello al Circo Massimo; alle Terme di Caracalla; nella Necropoli Vaticana...
Oppure sulla Cassia, a Sutri.
Lì, tra muschi e felci, nel tufo sotto la Chiesa della Madonna del Parto, ce n' è uno dei più belli.
O a Marino, sui Castelli di Roma, con pitture forti che ancora squillano.
O lungo la Flaminia. O in giro per l' Europa: era un culto diffusissimo tra i militari.
Rubò cuore e anima a legionari e generali con quella sua promessa di vita eterna per chi moriva in battaglia dalla parte giusta.
-....
www.cristianesimo.it/mithra.htm



Roma chiesa di S.Clemente e mitreo


[Modificato da Etrusco 01/07/2010 11:28]
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