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Oriana Fallaci sta facendo parlare di sè....

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2004 11:37
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08/04/2004 01:59

Per dover di cronaca ecco la recensione sull'ultimo libro di Oriana Fallaci:


"C’è un messaggio in una bottiglia, perduto nell'oceano delle chiacchiere fatue. Abbiamo tolto il tappo a quella bottiglia, ancora nascosta. Come nel settembre del 2001, Oriana Fallaci può ridare slancio alla nostra identità al tramonto. Traduciamo dal suo linguaggio unico.
Oramai la nostra, caro Romano Prodi, non è più Europa, ma Eurabia. Anche per colpa tua, e poi di Fini, Berlusconi e dei preti. Ci hanno invasi, lo hanno stabilito a tavolino i loro capi terroristi, e li abbiamo aiutati nel loro progetto: gli islamici così sono i nostri padroni. Il ventre molle di questa Europa, destra e sinistra, cattolici e laici, si è lasciato attraversare dalla spada di Allah e quasi ringrazia, mostra il volto festoso. E non capisce che siamo perduti.
Resta qualcosa da fare? Provare a resistere. Toglierci dalla faccia il sorrisino beota. Usare la ragione e la forza, confutare l’Islam e le motivazioni irrazionali e suicide di chi lo ha voluto e lo vuole ospite riverito. Altro che baciare il Corano. Quelli ci sottometteranno, e prima ci intimidiscono con il terrore. Possibile che non abbiamo saputo capire la lezione dell'11 settembre? Ed ora dell'11 marzo?
Ecco, le 10 bombe di Madrid e i 191 morti, le fiamme e il sangue si sono deposti nel cuore e nei polmoni, nella testa e nell'anima di Oriana Fallaci. Ed Oriana è tornata con la potenza delle cause estreme che lei intride di bellezza.
E’ come se quei ragazzi di Madrid le fossero caduti addosso, con i loro capelli bruciati e le carni a brandelli. Via, al lavoro. Era quasi pronto il suo nuovo libro, due anni e mezzo dopo " La rabbia e l'orgoglio", segnato dall'11 settembre di Manhattan. Le pagine già scritte mostravano l'inevitabilità dell'evento, la nostra criminale cedevolezza. Ci ha rimesso mano.
Così tra pochi giorni in libreria ci sarà “La forza della ragione”, editore Rizzoli, circa 300 pagine, prologo, dodici capitoli, epilogo. Una dedica: alle vittime di Madrid. Siamo in grado di raccontarne trama e tesi. E di indicare i protagonisti, specie in Italia, di una politica della resa. Al punto da consegnare il nostro Continente e la nostra Patria (una parola che lei torna ad usare) “ai figli di Allah che hanno dichiarato guerra all'Occidente”. Oriana prende di mira soprattutto Prodi, ma non risparmia neanche Fini e Berlusconi.
La casa editrice ha tenuto chiuse in cassaforte le bozze e le prime copie. Un'operazione di segretezza mai vista prima. Rispettiamo il desiderio e la volontà della Fallaci di proteggere la propria creatura. L'urgenza delle cose è però troppo forte. Come scrive l'autrice stessa, non sono più ammessi indugi nel combattere la guerra culturale per risvegliare le coscienze annichilite dell'Europa. Così, con la complicità di Panorama, proviamo a scardinare qualche sigillo del mistero.

-Io, atea cristiana
Innanzitutto, lei. Chi è la nuova Oriana Fallaci che si fa avanti? “Un soldato”. Ci chiama al combattimento nella Fort Alamo del XXI secolo. Come gli eroi che stavano con David Crockett, - secondo Oriana - di sicuro soccomberemo, ma, un po' di palle, ragazzi, almeno venderemo cara la pelle. Lei sta tutta in una definizione che da di sé: “atea cristiana”. Una furente e magnifica contraddizione (e varrà la pena di parlarne: che cos'è un cristiano senza Dio, se la resurrezione per san Paolo è tutto? - ma di questo un'altra volta). “Atea cristiana”. Ne avevamo già avuto sentore ne “La rabbia e l'orgoglio”. Non può rinunciare alla propria identità, la quale è fatta sì di un ateismo e di un anticlericalismo da mangiapreti, ma anche dell'odore delle chiese e dello squillare delle campane. I preti del resto anche in questo nuovo libro se li mangia, eccome se li mangia, specie i francescani.
In pagine aspre accusa la Chiesa cattolica, i suoi vescovi e i suoi frati di ignoranza e irrazionalità remissiva. Però lo fa quasi dall'interno della grande tradizione cristiana la quale ha nutrito una civiltà della libertà. “Non possiamo non dirci cristiani”, anzi cattolici, siamo imbevuti nelle midolla dal cattolicesimo, anche quando lo abbiamo negato.
La Fallaci non si limita a constatare un istinto. Va al fondo. Da ragione della sua appartenenza al grande filone del liberalismo di Benedetto Croce, per cui il cristianesimo e la sua tradizione hanno nutrito una civiltà della libertà. Essa - democratica, tollerante- è la migliore che sia mai apparsa su questa nostra Terra.

-Madrid e la resa
Bestemmiatrice e devota, la Fallaci si avvicina a Madrid sin dalla dedica, abbiamo detto. Le vittime inermi si erano alzate al mattino presto, avevano trovato la scintilla di speranza senza cui ci lasceremmo morire nel niente, avevano preso il treno. Lavorare, studiare, essere. Questa è la libertà. Ma in essa si sono infiltrati due nemici: l'Islam che ci ha dichiarato guerra e il ventre molle della cultura occidentale. Da questo impasto è venuta la strage.
La Fallaci non ce l'ha con l'Islam cattivo contrapposto a quello buono : il nemico è l'Islam e basta. Ci ha invaso. La Fallaci descrive le città di questo continente che lei battezza ‘’Eurabia’’.
Ormai siamo una provincia dell'Arabia. Ma questo non è ancora sufficiente al progetto di dominio. La crescente immigrazione obbedisce a un piano, dice la Fallaci, concepito dagli ideologi della Jihad. Per capirlo basta osservare come le città di Francia, Germania, Inghilterra, Italia si popolino ogni giorno di più di musulmani. Essi non desiderano integrarsi, difendono la loro identità ed oltraggiano la nostra. Costruiscono moschee, ormai luoghi di proselitismo e di organizzazione terroristica. Chiedono e ottengono riconoscimento per la loro diversità senza reciprocità, vogliono e prendono gli spazi necessari per rafforzarsi.

-I complici
Oltre ai musulmani assedianti, ci sono i loro complici. L'opinione pubblica, la classe politica, la cultura sono fiacche, pusillanimi, arrendevoli. L'Islam ha avuto la fortuna di imbattersi nei profeti del relativismo e della società multietnica, pronti a qualsiasi indulgenza verso costumi che conculcano i diritti delle donne e adottano pratiche raccapriccianti. E poi l'espansionismo coranico ha avuto facile vita grazie ai no global, i quali vedono nell'America l'origine di tutti i mali, e sventolano l'arcobaleno per la pace, ma sono ciechi verso gli orrori di Saddam e di Osama (la Fallaci è stata da subito con Bush e Blair, pur avendo perplessità sull'operazione bellica in Iraq e sull' obiettivo di portare democrazia in quelle parti del mondo).
Ha giocato per 1'Islam anche la svenevolezza sentimentale, l'umanitarismo sciocco che confeziona storie strappalacrime sui bambini palestinesi e ignora quelli israeliani.
L'indignazione della Fallaci -sempre argomentata - investe personalità politiche. Il primo a venir preso di mira - rivela Panorama - è Romano Prodi, presidente della Commissione europea, per essersi espresso a favore del diritto di voto agli immigrati nelle elezioni amministrative e persino nelle politiche. Diritto inaudito, secondo l'autrice, che violerebbe la Costituzione, la quale assegna tale prerogativa ai soli cittadini e che testimonierebbe una totale arrendevolezza nei confronti di chi, fino a prova contraria, dovrebbe essere considerato come un semplice residente”.
Per lo stesso motivo, con l'accusa di opportunismo e cinismo, è chiamato in causa Gianfranco Fini. E ce n'è anche per Silvio Berlusconi, “rimasto enigmaticamente silenzioso”. Poi tocca ai padri comboniani, al vescovo di Caserta, ai francescani di Assisi, ai semplici parroci, “comprensivi verso le ragioni del pacifismo a senso unico e colmi di sollecitudine nei confronti dei clandestini”. Arrendersi? Stiamo scherzando. Con Oriana, e finché c'è lei, non è proprio possibile.
Parte una battaglia culturale, nelle teste e sui mass media, nelle scuole e nelle assemblee politiche, e qui si torna all'orgoglio della nostra appartenenza ad una civiltà. Usando la ragione invece della rabbia.

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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08/04/2004 12:01


Le vittime inermi si erano alzate al mattino presto, avevano trovato la scintilla di speranza senza cui ci lasceremmo morire nel niente, avevano preso il treno. Lavorare, studiare, essere. Questa è la libertà. Ma in essa si sono infiltrati due nemici: l'Islam che ci ha dichiarato guerra e il ventre molle della cultura occidentale. Da questo impasto è venuta la strage.
La Fallaci non ce l'ha con l'Islam cattivo contrapposto a quello buono : il nemico è l'Islam e basta. Ci ha invaso
. La Fallaci descrive le città di questo continente che lei battezza ‘’Eurabia’’.
Ormai siamo una provincia dell'Arabia. Ma questo non è ancora sufficiente al progetto di dominio. La crescente immigrazione obbedisce a un piano, dice la Fallaci, concepito dagli ideologi della Jihad. Per capirlo basta osservare come le città di Francia, Germania, Inghilterra, Italia si popolino ogni giorno di più di musulmani. Essi non desiderano integrarsi, difendono la loro identità ed oltraggiano la nostra. Costruiscono moschee, ormai luoghi di proselitismo e di organizzazione terroristica. Chiedono e ottengono riconoscimento per la loro diversità senza reciprocità, vogliono e prendono gli spazi necessari per rafforzarsi.




parole sante

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08/04/2004 12:15

Re:

Scritto da: Etrusco 08/04/2004 1.59
Per dover di cronaca ecco la recensione sull'ultimo libro di Oriana Fallaci:


"C’è un messaggio in una bottiglia, perduto nell'oceano delle chiacchiere fatue. Abbiamo tolto il tappo a quella bottiglia, ancora nascosta. Come nel settembre del 2001, Oriana Fallaci può ridare slancio alla nostra identità al tramonto. Traduciamo dal suo linguaggio unico.
Oramai la nostra, caro Romano Prodi, non è più Europa, ma Eurabia. Anche per colpa tua, e poi di Fini, Berlusconi e dei preti. Ci hanno invasi, lo hanno stabilito a tavolino i loro capi terroristi, e li abbiamo aiutati nel loro progetto: gli islamici così sono i nostri padroni. Il ventre molle di questa Europa, destra e sinistra, cattolici e laici, si è lasciato attraversare dalla spada di Allah e quasi ringrazia, mostra il volto festoso. E non capisce che siamo perduti.
Resta qualcosa da fare? Provare a resistere. Toglierci dalla faccia il sorrisino beota. Usare la ragione e la forza, confutare l’Islam e le motivazioni irrazionali e suicide di chi lo ha voluto e lo vuole ospite riverito. Altro che baciare il Corano. Quelli ci sottometteranno, e prima ci intimidiscono con il terrore. Possibile che non abbiamo saputo capire la lezione dell'11 settembre? Ed ora dell'11 marzo?
Ecco, le 10 bombe di Madrid e i 191 morti, le fiamme e il sangue si sono deposti nel cuore e nei polmoni, nella testa e nell'anima di Oriana Fallaci. Ed Oriana è tornata con la potenza delle cause estreme che lei intride di bellezza.
E’ come se quei ragazzi di Madrid le fossero caduti addosso, con i loro capelli bruciati e le carni a brandelli. Via, al lavoro. Era quasi pronto il suo nuovo libro, due anni e mezzo dopo " La rabbia e l'orgoglio", segnato dall'11 settembre di Manhattan. Le pagine già scritte mostravano l'inevitabilità dell'evento, la nostra criminale cedevolezza. Ci ha rimesso mano.
Così tra pochi giorni in libreria ci sarà “La forza della ragione”, editore Rizzoli, circa 300 pagine, prologo, dodici capitoli, epilogo. Una dedica: alle vittime di Madrid. Siamo in grado di raccontarne trama e tesi. E di indicare i protagonisti, specie in Italia, di una politica della resa. Al punto da consegnare il nostro Continente e la nostra Patria (una parola che lei torna ad usare) “ai figli di Allah che hanno dichiarato guerra all'Occidente”. Oriana prende di mira soprattutto Prodi, ma non risparmia neanche Fini e Berlusconi.
La casa editrice ha tenuto chiuse in cassaforte le bozze e le prime copie. Un'operazione di segretezza mai vista prima. Rispettiamo il desiderio e la volontà della Fallaci di proteggere la propria creatura. L'urgenza delle cose è però troppo forte. Come scrive l'autrice stessa, non sono più ammessi indugi nel combattere la guerra culturale per risvegliare le coscienze annichilite dell'Europa. Così, con la complicità di Panorama, proviamo a scardinare qualche sigillo del mistero.

-Io, atea cristiana
Innanzitutto, lei. Chi è la nuova Oriana Fallaci che si fa avanti? “Un soldato”. Ci chiama al combattimento nella Fort Alamo del XXI secolo. Come gli eroi che stavano con David Crockett, - secondo Oriana - di sicuro soccomberemo, ma, un po' di palle, ragazzi, almeno venderemo cara la pelle. Lei sta tutta in una definizione che da di sé: “atea cristiana”. Una furente e magnifica contraddizione (e varrà la pena di parlarne: che cos'è un cristiano senza Dio, se la resurrezione per san Paolo è tutto? - ma di questo un'altra volta). “Atea cristiana”. Ne avevamo già avuto sentore ne “La rabbia e l'orgoglio”. Non può rinunciare alla propria identità, la quale è fatta sì di un ateismo e di un anticlericalismo da mangiapreti, ma anche dell'odore delle chiese e dello squillare delle campane. I preti del resto anche in questo nuovo libro se li mangia, eccome se li mangia, specie i francescani.
In pagine aspre accusa la Chiesa cattolica, i suoi vescovi e i suoi frati di ignoranza e irrazionalità remissiva. Però lo fa quasi dall'interno della grande tradizione cristiana la quale ha nutrito una civiltà della libertà. “Non possiamo non dirci cristiani”, anzi cattolici, siamo imbevuti nelle midolla dal cattolicesimo, anche quando lo abbiamo negato.
La Fallaci non si limita a constatare un istinto. Va al fondo. Da ragione della sua appartenenza al grande filone del liberalismo di Benedetto Croce, per cui il cristianesimo e la sua tradizione hanno nutrito una civiltà della libertà. Essa - democratica, tollerante- è la migliore che sia mai apparsa su questa nostra Terra.

-Madrid e la resa
Bestemmiatrice e devota, la Fallaci si avvicina a Madrid sin dalla dedica, abbiamo detto. Le vittime inermi si erano alzate al mattino presto, avevano trovato la scintilla di speranza senza cui ci lasceremmo morire nel niente, avevano preso il treno. Lavorare, studiare, essere. Questa è la libertà. Ma in essa si sono infiltrati due nemici: l'Islam che ci ha dichiarato guerra e il ventre molle della cultura occidentale. Da questo impasto è venuta la strage.
La Fallaci non ce l'ha con l'Islam cattivo contrapposto a quello buono : il nemico è l'Islam e basta. Ci ha invaso. La Fallaci descrive le città di questo continente che lei battezza ‘’Eurabia’’.
Ormai siamo una provincia dell'Arabia. Ma questo non è ancora sufficiente al progetto di dominio. La crescente immigrazione obbedisce a un piano, dice la Fallaci, concepito dagli ideologi della Jihad. Per capirlo basta osservare come le città di Francia, Germania, Inghilterra, Italia si popolino ogni giorno di più di musulmani. Essi non desiderano integrarsi, difendono la loro identità ed oltraggiano la nostra. Costruiscono moschee, ormai luoghi di proselitismo e di organizzazione terroristica. Chiedono e ottengono riconoscimento per la loro diversità senza reciprocità, vogliono e prendono gli spazi necessari per rafforzarsi.

-I complici
Oltre ai musulmani assedianti, ci sono i loro complici. L'opinione pubblica, la classe politica, la cultura sono fiacche, pusillanimi, arrendevoli. L'Islam ha avuto la fortuna di imbattersi nei profeti del relativismo e della società multietnica, pronti a qualsiasi indulgenza verso costumi che conculcano i diritti delle donne e adottano pratiche raccapriccianti. E poi l'espansionismo coranico ha avuto facile vita grazie ai no global, i quali vedono nell'America l'origine di tutti i mali, e sventolano l'arcobaleno per la pace, ma sono ciechi verso gli orrori di Saddam e di Osama (la Fallaci è stata da subito con Bush e Blair, pur avendo perplessità sull'operazione bellica in Iraq e sull' obiettivo di portare democrazia in quelle parti del mondo).
Ha giocato per 1'Islam anche la svenevolezza sentimentale, l'umanitarismo sciocco che confeziona storie strappalacrime sui bambini palestinesi e ignora quelli israeliani.
L'indignazione della Fallaci -sempre argomentata - investe personalità politiche. Il primo a venir preso di mira - rivela Panorama - è Romano Prodi, presidente della Commissione europea, per essersi espresso a favore del diritto di voto agli immigrati nelle elezioni amministrative e persino nelle politiche. Diritto inaudito, secondo l'autrice, che violerebbe la Costituzione, la quale assegna tale prerogativa ai soli cittadini e che testimonierebbe una totale arrendevolezza nei confronti di chi, fino a prova contraria, dovrebbe essere considerato come un semplice residente”.
Per lo stesso motivo, con l'accusa di opportunismo e cinismo, è chiamato in causa Gianfranco Fini. E ce n'è anche per Silvio Berlusconi, “rimasto enigmaticamente silenzioso”. Poi tocca ai padri comboniani, al vescovo di Caserta, ai francescani di Assisi, ai semplici parroci, “comprensivi verso le ragioni del pacifismo a senso unico e colmi di sollecitudine nei confronti dei clandestini”. Arrendersi? Stiamo scherzando. Con Oriana, e finché c'è lei, non è proprio possibile.
Parte una battaglia culturale, nelle teste e sui mass media, nelle scuole e nelle assemblee politiche, e qui si torna all'orgoglio della nostra appartenenza ad una civiltà. Usando la ragione invece della rabbia.

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08/04/2004 12:19


Oltre ai musulmani assedianti, ci sono i loro complici. L'opinione pubblica, la classe politica, la cultura sono fiacche, pusillanimi, arrendevoli. L'Islam ha avuto la fortuna di imbattersi nei profeti del relativismo e della società multietnica, pronti a qualsiasi indulgenza verso costumi che conculcano i diritti delle donne e adottano pratiche raccapriccianti. E poi l'espansionismo coranico ha avuto facile vita grazie ai no global, i quali vedono nell'America l'origine di tutti i mali, e sventolano l'arcobaleno per la pace, ma sono ciechi verso gli orrori di Saddam e di Osama (la Fallaci è stata da subito con Bush e Blair, pur avendo perplessità sull'operazione bellica in Iraq e sull' obiettivo di portare democrazia in quelle parti del mondo).
Ha giocato per 1'Islam anche la svenevolezza sentimentale, l'umanitarismo sciocco che confeziona storie strappalacrime sui bambini palestinesi e ignora quelli israeliani.



secondo me la fallaci legge l'ipercaforum

ha disegnato il profilo di 3/4 di forum [SM=x44461]

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08/04/2004 13:20



Bell'esempio di combattente lei che se sta in America: perché non torna come da giovane sul fronte?


[SM=x44457] :fD: [SM=x44457]

[Modificato da Zalmoxis 08/04/2004 13.24]

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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

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08/04/2004 14:03

Re:

Scritto da: Zalmoxis 08/04/2004 13.20


Bell'esempio di combattente lei che se sta in America: perché non torna come da giovane sul fronte?


[SM=x44457] :fD: [SM=x44457]

[Modificato da Zalmoxis 08/04/2004 13.24]




era meglio il post della querela [SM=x44461]

la fallaci ha espresso un opinione certamente forte
ma è pura e santissima verità
ora in molti si identificheranno in quel ventre molle della cultura occidentale e storceranno il naso
le orecchie gli fischieranno
e giustamente reagiranno...e vai con le menate dell'integrazione....del nn sono cattivi....apriamo le porte...accogliamo tutti....rispettiamo modi e costumi
del resto è proprio quello che secondo me la fallaci vuole

finalmente qualcuno che nn si nasconde dietro un finto buonismo e pietismo

[SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]

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08/04/2004 14:33

Opinabili sono i punti di vista della Fallaci, ma ha indubbiamente un merito, di aver fatto alzare l'attenzione su queste tematiche sociali di particolare delicatezza.

A volte bisogna estremizzare alcuni concetti per attivare una discussione e sembra che ci sia riuscita: in questi giorni non si fa altro di parlare di lei e di queste sue affermazioni.

[SM=x44475]

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08/04/2004 14:50

Re:

Scritto da: Etrusco 08/04/2004 14.33
Opinabili sono i punti di vista della Fallaci, ma ha indubbiamente un merito, di aver fatto alzare l'attenzione su queste tematiche sociali di particolare delicatezza.

A volte bisogna estremizzare alcuni concetti per attivare una discussione e sembra che ci sia riuscita: in questi giorni non si fa altro di parlare di lei e di queste sue affermazioni.

[SM=x44475]



peccato che in questa sezione ne discuteremo in 3 [SM=x44464]

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08/04/2004 15:09

non condivido la visione
della Fallaci

ma era talmente ovvio
che potevo far a meno di scriverlo

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la gioia è una brezza che ti accarezza il viso, il dolore è una ferita che ti porti per sempre
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08/04/2004 17:35

mi piace perchè è una voce fuori dal coro.

certe cose sono più o meno condivisibili, ma almeno esce dalla trita retorica buonista che ci stà sommergendo......


[SM=x44462]

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Al buio tutti i semafori sono neri... (m3t4llica)

"sono abituato a prendere sul serio anche me stesso quando scrivo vaccate... quindi prendo sul serio qualsiasi idiota come me"
(citazione dalle opere di QED, poeta Parmigiano del secolo scorso, non si sa se ancora in vita)
03/05/2004 11:42

vedi discorso su bossi
dice le verita che in Italia nn si possano dire!
ha sacrosantamente ragione


siamo un paese di moralisti, questo è un paese che ha ancora 30anni di autonomia!

sembra che x l'italiano la cosa più importante sia non passare da fascista poi il resto viene dopo
che schifo


e cmq lei fa bene a stare in america. se a messo su due soldi chi glielo fa fare di stare qua! a farsi prendere x il culo da queste brancata di Buonismo
03/05/2004 11:55

Re:

Scritto da: Franco techno sound 03/05/2004 11.42
vedi discorso su bossi
dice le verita che in Italia nn si possano dire!
ha sacrosantamente ragione


siamo un paese di moralisti, questo è un paese che ha ancora 30anni di autonomia!

sembra che x l'italiano la cosa più importante sia non passare da fascista poi il resto viene dopo
che schifo


e cmq lei fa bene a stare in america. se a messo su due soldi chi glielo fa fare di stare qua! a farsi prendere x il culo da queste brancata di Buonismo




quoto tutto in pieno

[SM=x44459]
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06/05/2004 17:34

... sono assolutamente contrario a quanto esprime la Fallaci, perchè persa nel suo delirio rabbioso dimostra di non avere la benchè minima coscienza storica;
[SM=x44473]
studia la storia, cara......
detto questo mi ritorno al mio antro...

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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Naturphilosopher Ethilista
20/05/2004 15:09

La Fallaci ragiona con le tipiche categoria da giornalista affatto digiuna di storia e filosofia, come la maggior parte dei suoi colleghi.
Il cristianesimo ha fondato una civiltà della libertà?
Ah, ah, ah, ma quando mai!
Andate a chiederlo alle milioni di vittime sterminate in tutto il mondo da chi portava in mano una croce.
Leggete qualche testo dei filosofi e medici arabi del Medioevo, quando la loro civiltà era nettamente superiore alla nostra e nelle terre conquistate dai Mori (Spagna, Balcani) nessuno veniva ammazzato per il proprio credo religioso purchè pagasse le tasse e non commetesse crimini, al contrario di quanto fecero poi "los reys catolicos" con la "reconquista" e i cattolicissimi Asburgo, che convertivano i serbi ortodossi di Croazia con la spada in mano.
Si è respirata libertà solo da quando, con il Rinascimento e l'Illuminismo, si è cominciato (o meglio: si è tornati, come nell'antica Grecia) a porsi domande che potessero anche mettere in crisi la visione del mondo propugnata dalla Chiesa, in particolar modo quella cattolica.
E vogliamo parlare della figura di Cristo, anzichè dei suoi indegni preti e sacerdoti?
Beh, Cristo è stato il più grande rivoluzionario della storia, perchè ha insegnato, in una società schiavista, a vedere in ogni uomo un fratello.
I traditori di Cristo non sono i missionari Comboniani che distribuiscono cibo e preservativi in Africa per evitare migliaia di morti per fame e AIDS (anzi, oggi sono tra i pochi veri cristiani) ma furono san Paolo e coloro che trasformarono il messaggio di Cristo in una Chiesa, ossia in un'istituzione di potere che difese con la forza e la violenza la presunta "ortodossia".
Tra i pochi a capire questo messaggio furono Spinoza (perseguitato sia dagli Ebrei che dai Cristiani) e Nietzsche, ma si tratta di letture che credo proprio la presunta "grande scrittrice" non abbia mai fatto.
Risibile anche la tesi dei capi dell'Islam che progettano a tavolino l'invasione dell'Europa...Neanche nei film di 007 degli anni Settanta ci sono belinate del genere...
Dall'Africa e dal Medio Oriente si emigra per il semplice fatto che si muore di fame.
E' perfettamente normale che la gente emigri da terre con fortissima natalità e poche risorse ad altre con bassa natalità e tante risorse, è sempre accaduto a fasi alterne...
Esempio "casalingo": oggi siamo noi genovesi che spesso dobbiamo emigrare a Milano o in Lombardia per trovare lavoro, ai tempi della Superba Repubblica erano i montanari lombardi che emigravano verso sud nei porti di Genova e Livorno per trovare lavoro e cibo.
Non ci credete? Prendete un elenco telefonico di Genova e contate i Gherardi, Gandolfi, Brembilla ecc. tutti cognomi schiettamente lombardi.
Mi fanno ridere anche quelli delle "verità che in Italia non si possono dire": ma se le opinioni che state sostenendo esprimono la maggioranza di governo e Bossi, che qualcuno ha citato come "paladino", è ministro...
Dov'è la censura? Chi è che vi imbavaglia? Il libro della Fallaci non mi pare nè fuorilegge nè osteggiato o boicottato come "L'odore dei soldi", tanto per fare un titolo...
Il problema è che la destra in Italia nutre per la cultura di sinistra la stessa ossessione che la sinistra politica ha per Berlusconi, ed è un atteggiamento perdente.
Anche perchè i pochi validi intellettuali sinceramente di destra, come Marco Tarchi, Massimo Fini e Claudio Mutti è stata la stessa destra politica ad emarginarli, affidando la formulazione del proprio pensiero ad ex comunisti come Ferrara, Adornato, Colletti (pace all'anima sua) o ad arnesi impresentabili come Sandro Bondi, Renato Brunetta e compagnia.
Se continuiamo a bombardare chiunque e non capiamo che l'unica strada per sradicare il terrorismo è l'integrazione e la rimozione delle cause socio-economiche dello stesso allora sì che rischiamo di farci del male.
La Fallaci e altri defecatori di opinioni della stessa risma parlano dei musulmani negli stessi termini con cui gli opinionisti conservatori dell'Ottocento e dei primi del Novecento parlavano del proletariato industriale: brutti, sporchi, cattivi, sodali tra di loro per tagliarci la gola alla prima occasione, rubarci le case e il centrino della nonna e scoparsi le nostre mogli e le nostre figlie.
Poi Herbert Marcuse capì ciò che Bertinotti e altri non hanno ancora capito, ossia che al proletariato della rivoluzione socialista non importava una cippa: il proletariato voleva vivere in case migliori, mangiare meglio e avere le ferie e un po' di soldi per portare i figli al mare.
Quando ha avuto tutto questo il proletariato ha perfino votato Berlusconi, come insegnano gli ultimi anni della nostra storia.
E' la stessa cosa che vogliono oggi i maghrebini, i palestinesi e tutti gli altri.
Se non li si aiuta ad ottenerle allora sì che si incazzano e ripiegano nell'ideologia e nel fanatismo.



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Naturphilosopher Ethilista
20/05/2004 15:27

Dimenticavo: Oriana, mi sai dire grazie a chi possiamo ancora leggere Aristotele?
Oh, my god, grazie a quegli zozzi, fetenti, ammazzamamma, mangia-cous-cous?
Oh, la superiore civiltà cristiana le pagine di Aristotele le bruciava?
Oh, i "cari fratelli maggiori" ebrei scrissero, nel Talmud, "sia maledetto chi insegna a suo figlio la filosofia greca"?
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Eh, la Storia è Vita, e la Vita non si lascia catturare dagli slogan e dalle tesine dei pennivendoli...

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20/05/2004 19:38

Avadoro,
sei un grande.

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Naturphilosopher Ethilista
21/05/2004 11:13

Re:

Scritto da: Leonessa73 20/05/2004 19.38
Avadoro,
sei un grande.



Troppo buona, detto da te poi è una particolare lusinga...[SM=x44478]

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21/05/2004 19:00

Re: Re:

Scritto da: Avadoro 21/05/2004 11.13


Troppo buona, detto da te poi è una particolare lusinga...[SM=x44478]




mo mi arrossisco però [SM=x44478] [SM=x44481]

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Messaggio all'umanità: TORNA!



23/05/2004 11:33

non vi rimane altro che la cultura! povera gente! quasi mi fa pietà!

w la fallaci! e cmq x me è sbagliato parlarne troppo della fallaci, esprime un pensiero che hanno il 70& degli italiani (anke se x motivi "Etici" nessuno lo va a sbandierare in giro)

non è una novita

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23/05/2004 12:08

Re:

Scritto da: Franco techno sound 23/05/2004 11.33
non vi rimane altro che la cultura! povera gente! quasi mi fa pietà!

w la fallaci! e cmq x me è sbagliato parlarne troppo della fallaci, esprime un pensiero che hanno il 70& degli italiani (anke se x motivi "Etici" nessuno lo va a sbandierare in giro)

non è una novita




Secondo me esagera anche se su alcune cose può anche avere ragione.
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