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La storia dei videogiochi (dalle origini fino ad oggi)

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2008 23:51
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La storia dei videogiochi
Dagli albori fino agli anni 70


Come ogni storia anche quella dei videogames presenta delle diatribe sui suoi precursori e sulle sue origini. Alcuni fanno risalire gli antenati dei videogiochi alle prime calcolatrici (e quindi a Babbage, 1822), mentre altri più realisticamente ne hanno individuato la nascita tra il 1950 e il 1970.



Partendo da questa considerazione nella storia dei giochi elettronici e' possibile dunque individuare un inizio comunemente considerato a partire dal primo videogioco sviluppato nel 1958 da Willy Higinbotham al Brookhaven National Laboratory (Usa): una specie di PONG giocabile su un oscilloscopio (il video). Il prototipo numero uno dei vidogames venne chiamato "Tennis per 2" e divenne abbastanza popolare tra i visitatori del laboratorio. Da questo momento in poi comincia la storia dei videogames.





Qualche anno dopo nel 1961 uno studente universitario di nome Steve Russel creo' su un mainframe dell'universita' (un PDP-1) un gioco che chiamo' Space War. Come accade spesso negli ambienti universitari, il gioco si diffuse sui computer di tutte le universita' d'America raggiungendo anche due studenti che con il tempo diventeranno protagonisti della storia dei videogames: Nolan Kay Bushnell e Bill Pitts.



Nel 1966 Ralph Baer, dopo che il suo progetto di tv-videogioco del 1949 era stato cestinato, crea il primo prototipo di console casalinga: riesce a far muovere 2 punti sullo schermo creando un gioco di nome Wipe Out, nel quale i due punti devono inseguirsi con lo scopo di eliminarsi a vicenda. Il team di Baer successivamente si allarga con l'ingresso di Bob Tremblay e di Bill Harrison che proggetto' la prima light-gun, utilizzata non per giochi di mira ma per dei quiz-game. Nel 1967 i tre cominciano a mostrare alle compagnie la loro console con la speranza di vederla in produzione!

Nel 1968 Nolan Kay Bushnell si laurea e comincia a lavorare per l'Ampex mentre in privato si impegna ogni notte su una console da bar: Computer Space. Riuscira' a commercializzarla nel 1969 (la societa' si chiamava Nutting Associates) senza ottenere pero' grande successo: i flipper erano meno complicati, piu' belli da vedere e davano gia' garanzie di guadagno certe. Caparbio e sicuro del proprio progetto pero' Nolan ci riprova nel 1971 e, licenziantosi dall'Ampex, crea la mitica Atari, che inizialmente si occupa solo di affittare e gestire Flipper.



Nel frattempo nel 1970 Baer, con l'aiuto di Bill Enders, riesce a convincere la Magnavox a commercializzare la sua console: nasce l'Odissey, che verra' commercializzato nel 1972. L'Odissey aveva solo 40 transistors e 40 diodi: poteva generare solo dei semplicissimi effetti grafici e non era nemmeno capace di conservare i punteggi dei giochi. Nella confezione era incluso il tabellone segnapunti, 2 joypad, parecchi schermi da attaccare sulla tv per dare maggior interesse alla grafica e molte cartucce dei vari giochi. L'Odissey vendette 100 000 unita' al prezzo di 100 dollari l'una, e molto fu dovuto alla contemporanea fama di un certo PONG nei bar.



La storia dei videogiochi
Gli sviluppi degli anni '70

Nel 1972 Atari assume Al Alcorn che dopo pochi mesi programma PONG. Il gioco viene sviluppato come una macchina da Bar e Bushnell decide di produrlo direttamente nel garage di casa con l'aiuto di tutti i suoi 4 membri. Nasce cosi' il primo coin-op (gioco a monete) di Pong. Il successo del coin op fu enorme e Bushnell fu soprannominato King Pong.



Sempre nel 1971 Bill Pitts fece un prototipo di videogioco, e lo fece seguire l'anno successivo da un secondo modello chiamato Galaxy Game. Il gioco di Pitts, costituito da un computer DEC PDP-11 , non ebbe pero' lo stesso successo di Pong .

Atari guadagno' ben tre milioni di dollari con i suoi PONG da bar, e nel 1975 fu commercializzato il PONG domestico, che sbaraglio' la concorrenza dell'Odissey in men che non si dica. Il Pong dell'Atari fu nel 1975 l'articolo piu' commercializzato del catalogo SEARS (che ne aveva richiesto l'esclusiva per la vendita).



Fino al 1977 l'Atari produce molte altre versioni del PONG (16 varianti del gioco) e nel 1976 viene acquisita dalla Warner per 28 milioni di dollari, Bushnell ne rimane a capo.



Nel 1976 arrivano sul mercato altre console: il Channel f di Fairchild Camera and Instrument e il Coleco (Connecticut Leather Company) Telstar.



Il Coleco Telstar includeva 4 giochi (In pratica un clone del PONG di Atari) e fu seguito dal Telstar Colormatic (1977, simile ma a colori), dal Regent (in bianco e nero) dal Colortron, dai Telstar Sportsman e Telstar Combat (1977) ed infine dal particolarissimo Arcade (1978), con cartucce intercambiabili. Queste console si distinguevano per le loro forme che includevano il selettore del gioco e nel caso di Combat e Arcade, i comandi di gioco.

Il Channel f era invece la prima console programmabile a cartucce della storia, era anche la prima ad avere i joystick. Il primo cartridge prodotto era "4-in-1", e includeva 4 giochi: Tic-Tac-Toe, Shooting Gallery, Doodle, e Quadra-Doodle. La console si chiamava inizialmente VES ma quando nel 77 usci' l'Atari VCS, la Fairchild la rinomino' "Channel f". Nel 1979 i diritti di questa console vennero ceduti alla Zircon International che taglio' i prezzi e la ribattezzo' Channel f system 2. Il Channel f comunque non riusci' a reggere il confronto col VCS.



Assieme al Channel f nel 1976 anche la RCA produce una strana console in bianco e nero: RCA studio II. La console non ha i joypad ma i controlli sono direttamente su di essa. Contiene 5 giochi e nel corso della sua breve vita (viene abbandonata nel 1979) assiste alla produzione di sole 9 cartucce.

Sempre nel 1976 nasce Breakout, creato da mister Steve Jobbs: questo gioco prevede la rottura di mattoncini ad opera di una pallina che rimbalza.




Scemato l'interesse per i cloni di Pong, nel 1977, l'Atari commercializza il Video Computer System (VCS), la sua prima console a cartucce intercambiabili. Il prezzo era alto, 350 dollari al lancio e i giochi costavano 40 dollari. L'Atari all'inizio non vende molte unita' e spende molto in pubblicita', ma alla fine la sua console si impone soprattutto grazie alla licenza strappata alla Taito per convertire Space Invaders per il VCS.



Era il 1980: cominciano gli anni d'oro dei videogiochi, che continueranno fino al 1983 circa, prima della grossa crisi. Intanto i giochi per il VCS Atari si moltiplicano e gli sviluppatori cominciano a reclamare credits per le loro opere. David Crane è tra questi e di lì a poco partorira' nientepopodimeno che PITFALL (che vendette qualcosa come 4.000.000 di copie), gli altri sono Alan Miller, Bob Whitehead, Larry Kaplan e Jim Levy.



Nel 1976 intanto, una certa Mattel electronics studia la possibilita' di buttarsi nel mercato delle console da casa ma vedendo come i concorrenti di Atari vengono battuti sonoramente dal VCS, decide di produrre handelds, ottenendo un successo insperato.

Mentre il VCS continua a fare la parte del leone per tutti gli anni che vanno dal '77 all'83 altri contendenti si affacciano sul mercato: Innanzitutto nel 1978 assistiamo al ritorno dell'Odissey sotto forma di Odissey 2 (la Magnavox era diventata nel frattempo parte della Philips). La console aveva anche una tastiera (a membrana) alfanumerica che pero' non venne mai sfruttata appieno, e la grafica era inferiore a quella del VCS. Il sistema fu venduto in eruropa come Videopac G7200 ed ebbe abbastanza fortuna. Il suo miglior gioco fu Munchkin: un clone migliorato di Pac Man. Il gioco era superiore in ogni maniera possibile alla conversione "autorizzata" di Pac Man sul VCS e questo irrito' non poco la Atari: Munchkin fu ritirato dal mercato e l'Odissey 2 non sopravvisse piu' di tanto al colpo. Ne furono vendute quasi 1.000.000 di unita'.



Anche la Bally si butta nel mercato con l'Astrocade (il nome originale era Bally Professional Arcade, sempre nel 1978) che aveva prestazioni simili all'Odissey2. fu abbandonato dalla compagnia e rilevato da degli appassionati che gli diedero il nome Astrocade (astrovision era il nome della societa').



Nel '79 la Milton Bradley commercializza il Microvision: il vero antenato del Game Boy! Insomma la prima console portatile a cartucce. Da segnalare che la CPU non era sulla console ma sui singoli giochi.



Sempre nel 1979, dopo aver assistito alle sconfitte di Channel f e Odissey da parte del VCS la Mattel, incoraggiata dalle vendite dei suoi giochini portatili, decide di iniziare a testare le potenzialita' di vendita del suo Intelligent Television (Intellivision) in California. La console aveva degli strani PAD con un tastierino numerico, fu messa in vendita ufficialmente nel 1980 e ando' subito tutta esaurita! I suoi punti di forza erano la grafica superiore al VCS che gli permise di vendere tantissime copie dei suoi giochi sportivi. Uno dei giochi piu' famosi fu Burger Time. Successivamente la Mattel si sarebbe buttata sugli home computer, producendo un certo Aquarius.



La storia dei videogiochi
Il boom degli anni '80

Nel 1980 una compagnia chiamata Commodore commercializza un home computer dal nome Vic 20 (o VC 20): l'aggressiva campagna pubblicitaria recita perche' comprare soltanto un videogioco?Il pubblico si fa attrarre dalla prospettiva di avere, per pochi soldi in piu' un vero e proprio computer che oltre ai videogiochi puo' far girare programmi utili a tutta la famiglia. Il vic 20 vende molto bene e la supremazia delle console VCS si incrina.



La Coleco intanto comincio' a lavorare sul Coleco Vision e mandarono un loro rappresentante in giappone per cercare di strappare alla Nintendo la licenza per convertire il suo piu' grande successo arcade, Donkey Kong (1982 by Shigeru Miyamoto), sulla loro nascitura console e usarlo come gioco di lancio. Nonostante l'oneroso impegno con Nintendo la console fu un successo e al lancio del 1982 si presento' con titoli come Pac-Man, Galaxian, Donkey Kong e Frogger, tutti successi Arcade. Al Natale successivo il Coleco Vision vendette moltissimo e fu costruita anche una periferica che consentiva di utilizzare i giochi dell'Atari VCS.



Ancora nel 1982 vede la luce il Vectrex (prodotto da Milton Bradley/CGE, quelli del Microvision) progettato da John Ross, Gerry Karr, John Hall e dagli ex-impiegati Atari Paul Newell e Mark Indictor da una idea di Jay Smith. Il Vectrex era una console non tradizionale con uno schermo monocromatico personale.

Un'altra macchina vede la luce nell'aprile 1982: lo zx Spectrum, l'unico vero antagonista del futuro Commodore 64. Fu lanciato in due modelli, uno da 16 e uno da 48k. Era economico e fu un vero successo di vendite nonostante le critiche alla sua tastiera e ad altri particolari. Ne furono rilasciate altre versioni in seguito piu' grandi e con una tastiera piu' comoda.



L'Atari in quello stesso anno da' una svecchiata al vcs lanciando il 5200 Supersystem con 16 colori a schermo.

Ancora computer da casa di successo: l'MSX (dotato del MicroSoft eXtendend Basic), fa la sua comparsa nel 1983 con l'idea di creare un sistema aperto ed essere il vero primo Home computer. Viene creato come standard e prodotto da varie case come Philips, Sanyo, Toshiba, Canon e Sony. Ha un buon successo di vendite anche in Italia.

Nel 1983 il mercato sembra mettere in crisi i produttori di console, mentre l'home-pc (costituito anche dagli apple e gli IBM compatibili) cresce e prende piede. Tutte le compagnie registrano grosse perdite: le vendite sono in calo. L'Atari si suicida con prodotti non all'altezza!


Anche Coleco e Mattel hanno problemi di sovrapproduzione in quegli anni.

Altri giochi-immondizia sono prodotti da compagnie che vogliono pubblicizzare cibo per cani e bibite. Nascono anche i primi giochi porno per il VCS.

La gente comincia a essere stufa dei videogame: produzioni di bassissima qualita' affollano gli scaffali, e i prezzi bassi non riescono a risvegliare l'interesse. Nel mondo degli Arcade nasce il primo Laser Game: Dragon's Lair. Un vero e proprio cartone animato che ebbe un successo mondiale.

Nel 1983 Commodore rilascia un nuovo home computer: l'8 bit Commodore 64 (nello stesso anno l'Atari perde 2 milioni di dollari al giorno!!). Nel corso degli anni fu un successo memorabile. Con L'arrivo del c64 e del suo successore il CBM64II (simile al futuro Amiga nell'estetica) la Commodore detta legge e con lei gli home PC prendono il sopravvento sulle console. Chiunque puo' sviluppare giochi per gli Home pc senza pagare royalties. Il supporto piu' usato e' la cassetta che e' molto economica. I giochi pero' sono facilmente piratizzabili e questo fa ridurre i profitti degli sviluppatori in maniera folle. Questo porto', negli anni in cui la pirateria era al massimo livello, ad un decremento della qualita' dei giochi e in proiezione futura una possibile morte dei videogiochi anche su home PC.



Nel 1984 la Mattel chiude la divisione Videogames. L'Atari svende tutto e sposta la produzione a Taiwan. Da indagini di mercato scopre le esigenze degli acquirenti circa una nuova console e cosi' da vita all'Atari 7800 (compatibile con i 2600 e i 5200), che aveva prestazioni paragonabili al NES. Ma Il reparto console viene ceduto a Jack Tramiel (gia' presidente di Commodore) che blocca la produzione delle console. L'ultima pazzia di Tramiel di rifiutare la proposta di Nintendo di distribuire il NES in america sotto la sua etichetta segnera' la condanna a morte di Atari.

Nintendo (che aveva prodotto nel 1977 il suo clone di PONG, il Color TV game 6) ebbe grande successo in tutto il mondo con i suoi Game& watch, noti come "Scacciapensieri". Dopo i successi nei giochi Arcade, Donkey Kong su tutti, Yamahuchi comincio' a pensare che era tempo di creare una console per casa. Nacque cosi' il famosissimo 8 bit FAMICOM (Family Computer), ribatezzato NES (Nintendo Entertainment System) noto in Italia solo come Nintendo. Fu messo in commercio nel 1983. Nel 1986 in America una famiglia su 3 aveva il NES.



I videogiochi erano decisamente usciti dalla crisi dell'84, la grande depressione era alle spalle e una nuova era d'oro incominciava per merito di Mario, l'idraulico baffuto piu' famoso del mondo.



Tra l'85 e l'86 la Commodore compra i diritti per produrre l'Amiga. Questo computerino ha una grafica e un sonoro straordinari. L'uscita di Defender of the Crown della Cinemaware contribuisce alla diffusione dell'Amiga, principalmente nel suo modello base: il 500. La grafica dell'amiga sara' raggiunta dalle console solo con l'arrivo del Mega Drive. Nel 1990 L'Amiga sara' il computer piu' venduto al mondo.



Nel 1986 fa il suo debutto nel rinnovato mercato delle console da casa la Service Games, meglio nota come SEGA con il suo Master System. Il motto di SEGA era: "I grandi giochi fanno vendere le grandi console" e in effetti la SEGA aveva dalla sua parte tantissimi successi da Sala giochi (aveva curato anche molte conversioni per l'era precedente di console). Purtroppo il Master system era arrivato tardi e Nintendo legava gli sviluppatori di giochi per NES a non sviluppare per altre console (come l'atari 7800 e il MS). Nel 1987 SEGA vendette i diritti del Master System alla Tonka salvo poi riacquistarli nel 1990 al momento del lancio americano del Genesis (Sega Mega Drive).




Nell'87 L'Aatari commercializza l'XE, ottenendo un sufficiente successo di vendite.

Il 1987/88 vede la nascita del NEC PC engine (commercializzato l'anno dopo negli USA col nome di Turbo Grafx16). Il processore centrale era ad 8 bit, anche se integrava un processore grafico a 16 bit a supporto della console. La console ebbe un successo grandissimo in Giappone ma all'estero fu snobbata. Da ricordare la spettacolare conversione di Street fighter 2, una delle migliori mai realizzate. Il PC engine fu anche il primo ad avere il supporto per cd rom (venne in seguito venduto col lettore sotto il nome di Turbo duo).



Nel 1989 SEGA produce la sua console di maggior successo: Il MEGA DRIVE (Genesis in America). Era la prima vera console a 16 bit e la sua velocita' era spaventosa! Il suo processore centrale era lo stesso motorola della famiglia degli amiga 500, e il gioco che accompagnava la console al lancio, SONIC, era pura velocita'. La console ebbe un successo strepitoso e molte case si buttarono nello sviluppo di giochi per questa piattaforma. L'Electronic Arts fonda qui la sua serie Dei FIFA.

Il 1989 e' l'anno in cui Atari prova a entrare nel mercato degli Handeld con il suo Lynx. Un'ottimo 8 bit a colori dalle grandissime potenzialita' abbandonato troppo presto al suo destino.

Chi invece ha successo e' il GameBoy di Nintendo (oggi ancora in vendita): 8 bit e grafica a 4 toni di grigio, ma i giochi e il prezzo contenuto ne decretano il successo, facendone la console piu' venduta di sempre con piu' di 10 anni di attivita'!






La storia dei videogiochi
Dagli anni 90 ad oggi

Nel 1990 La Nintendo, lancia il Super FAMICOM (in Italia Supernintendo, o SNES) in Giappone e l'anno dopo in America. Fu un grande successo ma non si puo' dire che sconfisse il Mega Drive. Quelli furono anni d'oro, da una parte il SuperNintendo offriva finezze come il mode7 e 256 colori a schermo, dall'altra il Megadrive con i suoi soli 64 colori rispondeva con la velocissima CPU che surclassava quella dello SNES. I giochi uscivano quasi sempre per entrambe le console.



Nel 1990 la NEC lancia il turbo express color. Grande console e stessa sorte del PC engine.

Nel 1991 la SEGA lancia il Game Gear: un Master system portatile. Purtroppo la console non ebbe fortuna a causa del prezzo elevato e dell'elevatissimo consumo. Nemmeno il TV tuner, che lo trasformava in una tv portatile, ne risollevo' le sorti.



Sempre nel 1991 e' SNK a lanciare la sua bellissima console: Il NEO GEO. Il Neo Geo era un sistema nato per le sale giochi e adattato anche per casa. In pratica coin op e console erano la stessa cosa. I prezzi dei giochi pero' erano parecchio alti: le cartucce costavano quanto la console stessa e cio' era dovuto al fatto che contenevano molti dei componenti che sarebbero potuti essere ospitati nella console stessa. Il Neo Geo e' ancora diffusissimo in tutte le sale giochi (Metal slug, Fatal Fury e tantissimi altri titoli). Successivamente ne venne commercializzata una versione con cd rom, il Neo Geo cd, appunto.



Sempre del 1991 e' il tentativo di Philips di creare il nuovo strumento multimediale per tutta la famiglia: Il CD-I o cd interactive. Si dice che inizialmente Philips cercava un accordo con Nintendo per il cd da aggiungere al Supernintendo, quando l'accordo salto' decise di produrre questo mezzo. Il cd-I faceva da karaoke, aveva l'espansione per leggere i video cd e aveva i giochi e enciclopedie. Ebbe un discreto successo ma il sistema fu abbandonato. Come joypad si usava il telecomando.



Nel 1992 Commodore produce l'Amiga 600 che avra' un buon successo, putroppo l'anno successivo compira' un passo falso cercando di entrare nel mondo delle console con il cd32. Pochissimo software e scarso supporto ne decretano il fallimento.

Nel 1993 la SEGA lancia il Mega Cd, ma il suo alto prezzo e i giochi non all'altezza lo relegarono in una nicchia. Sul Mga Cd apparirono i primi abbozzi di film interattivi.

Nel 1993 Atari fa il suo ultimo ed estremo tentativo: il Jaguar. Ma il gioco di lancio, cyber morph delude le aspettative e nel '94 esce l'unico grande gioco di questa console: Alien vs Predator, ma il resto e' poca roba.

Nel 1994 La 3do (consorzio tra Panasonic e Matsushita) lancia la creatura di Trip Hawkins: l'fz1, meglio conosciuta proprio come 3DO. E' la prima console a 32 bit con cd. Questa macchina si rivelera' un fallimento a causa dei pochi giochi di qualita' e dell'eccessivo prezzo.





Nonostante il 3do si sia rivelato un fallimento, SEGA lancia nel 1994/95 il SATURN, la sua console a 32 bit per battere Nintendo. In Giappone ha un buon seguito ma in America e in Europa no. La gente aspetta l'annunciata nuova meraviglia di Nintendo che pero' non arriva.

E' la Sony a lanciare il concorrente del Saturn: la Play Station (o psx). Tecnicamente le due console si equivalevano (anche se erano diverse: la Sony aveva tutta componentistica elettronica proprietaria mentre il Saturn si appoggiava a dei RISC della Hitachi)... avevano un prezzo di lancio in italia superiore al milione! Ci fu una bella lotta iniziale ma poi si incomincio' a capire che la console con i migliori giochi e soprattutto la migliore campagna pubblicitaria era la Play Station. Il successo fu planetario, cosi' come la diffusione dei modchip e dei giochi piratati, il Saturn era destinato a soccombere mentre la playstation e' viva ancora oggi nonostante l'uscita della ps2 nel 2000.



Nel 1996 finalmente Nintendo si decide a far uscire la sua nuova console: il Nintendo 64. Clamorosamente non usa i cd ma ancora le obsolete cartucce (che pero' offrono maggiori garanzie contro la pirateria) e la sua grafica e' superiore a tutte le console sul mercato, con effetti di anti-aliasing e bilinear filtering.



Tecnicamente il Nintendo 64 sembrerebbe la console piu' forte del lotto ma e' la psx ad averla vinta proprio perché ha puntato su supporti facilmente masterizzabili e quindi su giochi con prezzi alla portata di tutte le tasche (poche migliaia di lire!). La psx si diffonde a macchia d'olio, ha centinaia di giochi tra cui capolavori assoluti del calibro di GT, Tekken 3, ISS pro, resident Evil, Metal Gear Solid, Final Fantasy. Tutti i piu' grandi programmatori si cimentano con la Play Station che diventa lo standard dell'intrattenimento digitale!

La play Station ha l'indubbio merito di aver tolto i videogiochi dalla nicchia che occupavano trasformandoli in un vero e proprio fenomeno di massa!!!



Nel 1998 la SEGA mette sul piatto la sua ultima carta per contrastare lo strapotere di Sony: il suo 128 bit DREAMCAST (DC). La console aveva enormi potenzialita', un sistema operativo derivato da windows CE, una spiccata tendenza al multiplayer con i suoi 4 ingressi per joypad e un modem per connettersi ad internet. In giappone fu accolta freddamente mentre ebbe un buon successo in europa ma soprattutto in America. In Italia la console non e' mai stata supportata a livello pubblicitario e ci furono grossi problemi di distribuzione tanto che nel 2000 la SEGA tolse la distribuzione alla Giochi Preziosi per fare tutto da sola.

I giochi di lancio non erano di grande qualita' ma negli ultimi anni il Dreamcast ha sfornato una serie interminabile di capolavori. Nonostante un nutrito gruppo di fan il Dreamcast non vende come la Playstation e si incomincia a malignare sulla sua sorte. Inoltre l'aggressiva politica commerciale di SONY impedisce ad alcune software house di sviluppare per Dreamcast, tant'e' che la maggior parte dei titoli di richiamo sono prodotti dalla SEGA stessa.

Sul DC nascono i primi giochi Internet-only per console (Phantasy star online e la conversione di Quake 3 arena); le conversioni da BAR dei coin op SEGA sono perfette al pixel. Viene inoltre realizzata una variante del Dreamcast appositamente per le sale giochi: La Naomi board, su cui nascono molti giochi di successo.

Altre caratteristiche interessanti del Dreamcast sono le VMU, le memory card dotate di un display e pulsanti che permettono di giocare ovunque a dei mini giochi che si ottengono giocando con alcuni titoli, e i particolari supporti anti-pirateria sui quali erano rilasciati i giochi: i gd rom. Questi cd contenevano 1 Gb di dati ed erano illeggibili dai comuni lettori cd del PC.

Nel 1999 un gruppo di hacker denominato Utopia scopre il modo di collegare un Dreamcast al PC per poter estrarre i dati dei GD e riversarli su normali cd. Il gruppo inoltre crea il famoso boot cd: un disco che avvia il DC in modo da fargli leggere normali cd (come le copie illegali dei giochi). Su internet comincia la furiosa distribuzione delle iso dei giochi (immagini dei gd rom) ma c'e' un altro fenomeno collaterale: i primi sviluppatori indipendenti di software per Dreamcast.

Nascono infatti video cd players, MP3 players e emulatori tutti creati da appassionati e resi possibili solo dal grande lavoro di Utopia. Nonostante il boom di vendite Dreamcast dovuto ai cd finalmente piratati, nel 2001 la SEGA annuncia che non produrra' piu' il Dreamcast e si dedichera' a sviluppare giochi per i suoi concorrenti Sony e Nintendo.



Intanto neanche il Nintendo 64 riesce a battere la psx, la "massa" non compra console dove dovrà infilare carte da CENTOMILA per potér giocare: l'unica cosa che tiene in piedi Nintendo sono i Pokemon, fenomeno planetario di proprieta' Nintendo. Il cartone animato ha infatti un successo incredibile e l'unico modo di giocare a un videogioco dei Pokemon e' avere un Nintendo 64 o un Game boy



La Sony nel frattempo prima di proporre il restilyng della psx nel settembre 2000 con la ps-one, decide che e' finalmente ora di fare un passo avanti con la commercializzazione della ps2 nel marzo dello stesso anno. Il lancio e' un successo ma i titoli proposti sono alquanto anonimi. Tant'e' che il titolo di lancio di maggior successo per ps2 e' stato il DVD di Matrix, un film! La ps2 e' stata la prima console ad usare il dvd come supporto per i giochi e di conseguenza ha la capacita' di riprodurre i film. Cmq grazie al MESSIAH (il miglior chip di modifica) la PS2 è succeduta al trono della mitica scatola grigia e adesso ha dei giochi che sono dei veri capolavori come GTA Vice City, Tekken 4, Winning Eleven 7, Sly Raccoon, Rally fusion...



Nonostante il grande successo di vendite la PS2 non e' stata la console piu' venduta nel 2001: il titolo va al Game Boy Advance, il vero successore del mitico Game Boy dell'89. La console e' un 32 bit dalle caratteristiche simili ad un supernintendo: manca dell'accellerazione 3d per esplicito volere della grande N. Sono storia di oggi il Game Cube, con la insolita forma di cubo e l'X-Box di Bill Gates...console entrambe più potenti della PS2 ma handicappate l'una dai mini-disc (non masterizzabili) e l'altra dal fatto che non ha giochi in ESCLUSIVA!



Quindi il mercato ce l'ha saldamente in mano la Sony, né il Game Cube né l'X-Box hanno le potenzialita' per sottrarre lo scettro alla NERA REGINA... la Play Station 2!!!

Per quanto concerne le console tascabili sono finalmente in vendita la Sony Psp e il Nintendo DS...riuscirà la grande N a mantenere il primato almeno in questo settore?









[Modificato da ilpoeta59 15/06/2008 12:21]





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Le console di ultima generazione...






Non dico che siano tre fiaschi colossali...ma la Ps2 si continua a vendere molto più delle altre console...sarà una questione di prezzo...oppure una quesdione di software...o di entrambe le cose messe insieme! [SM=x998187]
[Modificato da ilpoeta59 29/05/2008 12:26]





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la ps3 è potentissima e straordinaria
però il prezzo non incoraggia anche perchè alla fine la 2 fa ancora una gran figura e i titoli in distribuzione sono + che validi




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Hanno sbagliato a far uscire subito la Play 3, dovevano aspettare ancora un pò di tempo, visto che la Play 2 và benissimo e i giochi ne vendono molti, ora con la Play 3 non sarà più così, perchè succederà la stessa cosa che è successa quando è uscita la Play 2












baldo.jpg







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C'è anche un altro fattore determinante: il software per la Ps2 è praticamente (quasi) a gratis...parliamoci chiaro...non è un fatto legale ma è così che funziona!!! [SM=x1572506]





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Si lo sò, ma il costo della 2 è sceso da quando è uscita la 3, ci sarà un motivo, ora vogliono prendere soldi con tutt'e 2, ma trà qualche mese non faranno + un soldo con la 2, toglieranno i giochi dalla circolazione, e si attenderà la Play 4, tanto si andrà a finire così, ah, ora se ricordo bene la Play 2 costa circa 150€ se non qualcosetta di meno, è un regalo, la Play 3 quando era uscita costava sulle 699€, troppo alta e non la comprava nessuno, hanno abbassato il prezzo e ora stà sulle 399€












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la Play 3 quando era uscita costava sulle 699€, troppo alta e non la comprava nessuno, hanno abbassato il prezzo e ora stà sulle 399€



Quì a Napoli, se i giochi non sono a gratis, non la compra nessuno!!!





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Parli dei giochi inclusi nella Play? Se parli di quelli, ci sono, a volte ce ne puoi trovare anche due, uno è sicuro, se trovi l'offerta giusta ne trovi due, però schifosi, [SM=x611856] , meglio di niente, [SM=x611851]












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29/05/2008 15:22
 
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Svegliati Danié!!! Parlo dei giochi masterizzati che se proprio uno non li vuole spendere i 3 Euro che costano sulle bancarelle, se li scarica da internet e amen!

È questo il motivo per cui la Ps3 ancora non decolla!!!





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Per questo t'ho fatto la domanda, perchè non ero sicuro se avevo capito bene, e per non sbagliare t'ho fatto la domanda, [SM=x611851] .
Lo sò, poi Napoli è la capitale per queste cose, [SM=x611851] .












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29/05/2008 15:43
 
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Esatto e questo è lo stesso motivo che in passato ha penalizzato la Nintendo e le sue cartucce...infatti adesso Nintendo sta vendendo molto hardware perché si è convertita al dischetto! [SM=x611851]
[Modificato da ilpoeta59 15/06/2008 12:31]





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Parlando invece di PC per giocare, oggi come oggi ci vuole una configurazione (minima) con doppio processore, 3/4 Giga di RAM e scheda grafica con almeno 512 Mega dedicati...altrimenti i nuovi videogames non girano...c'è poco da fare!!! [SM=x611870]





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si ma secondo me sono errori dei programmatori
potrebbero benissimo ottenere stessi effetti con meno spreco di risorse




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si ma secondo me sono errori dei programmatori
potrebbero benissimo ottenere stessi effetti con meno spreco di risorse



Se lo dici tu, che studi programmazione, ci credo! [SM=x611870]





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