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KETAMINE KILLERS di Michele Salvezza

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2007 01:16
16/03/2007 10:53
 
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DURATA: 13'
REGIA: Michele Salvezza
ATTORI PRINCIPALI: Ermanno Manzetti, Domiziano Cristopharo, Enzo Mazzullo, Alessia Neri
SCENEGGIATURA: Michele Salvezza, Riccardo Ricci
MUSICHE: Daniele Tolli
FOTOGRAFIA: Michele Salvezza
MONTAGGIO: Michele Salvezza
BREVE SINOSSI: Due balordi, un vecchio in una casa isolata, un colpo semplicissimo...
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: Eterno studente del DAMS, fondatore della Partenopulp e dell'associazione ALTRA, la sua missione e la distribuzione alternativa e il cinema low budget

FOTO DEL REGISTA:



EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO: www.partenopulp.net/sito/index.php?option=com_content&task=view&id=49&I...

Cartella stampa: www.partenopulp.com/kk.rar
16/03/2007 16:17
 
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Il corto mi è piaciuto molto, all'inizio. Mi riferisco, in particolare, alla sigla.

Spesso, nei corti, la sigla prende troppo tempo, invadendo un minuto e trenta di filmato su un totale di cinque, sei, sette...
Titoli, nomi, e nulla che accada.

Qui, invece, ci sono incursioni visive interessanti, che tengono sveglio, che non ti danno l'idea di esser lì a perder tempo ("perder tempo" è un'espressione da prendere con le tenaglie, è chiaro).

Poi, però, succede l'inaspettato: l'intelligenza di operare una scelta al servizio della storia si lascia soggiogare dagli echi tarantiniani del dialogo decontestualizzato. Si è in macchina, coi protagonisti che parlano di cinema, estetica del porno, brandendo l'arma del "cazzo", mitragliatore tutto americano in grado di sparare mille colpi in una frase uccidendo l'originalità e la credibilità del dialogo. Ma più di tutti, a morire, è l'utilità: il dialogo in auto serve per niente alla storia, poco per i personaggi.

Ecco il punto. Essendo il plot non molto originale, la storia deve per forza di cose concentrarsi proprio sui personaggi. Sarebbe necessario, allora, che questi ultimi fossero accativanti, interessanti, non ritagliati nel cartone hollywoodiano: poveri di lessico, interpretati con diverse incertezze, lanciati spesso in discutibili metafore linguistiche a tema "fave e patate".

Scomoda, di conseguenza, anche la citazione alla "cura medievale".

Tarantino è uno di quelli da cui difficilmente ci si stacca, me ne rendo conto. Ti entra nel sangue, se non stai attento. Ti fa scegliere musiche, dialoghi e situazioni come un secondo cervello che finisce col comandare il primo.
Il primo, il nostro.
Ed ecco che la storia ne risente. In KK lo stile dominante è uno stile venuto a noia. Putroppo.

Purtroppo perché il corto è ben realizzato. La fotografia è di alto livello, anche la regia è ben calibrata. Lo splatter, poi, è piacevole e mai pesante.

In sostanza, un corto che andava scritto meglio nei dialoghi, e interpretato con maggior attenzione.
----------------------------------------------

"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."
18/03/2007 01:43
 
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Salvezza per me è uno tosto. Avevo già avuto modo di visionare un paio dei suoi cortometraggi e li avevo trovati tutt'altro che diprezzabili e Ketamine Killers non è da meno.

Il corto è fatto bene, risalta immediatamente come la persona che ci sta dietro (e anche il resto dello staff) non sia un novellino e abbia una certa mano per quello che rigaurda la narrazione e la realizzazione tecnica del tutto.

E qua io divento odioso, perchè salendo la qualità divento più puntiglioso nel vedere e giudicare qualcosa. Quindi niente da dire su fotografia, regia, montaggio e effetti speciali; anzi su quest'ultimo fronte è uno dei pochi corti in gara a esporre un po' di "sana" violenza visiva (e chi mi conosce un minimo sa che non sono affatto un fautore a gratis di questi elementi, ma ,come dire, quando ci vuole, ci vuole...).

Il resto devo dire invece che mi ha un po' scontentato. La sceneggiatura tarantineggiante l'ho trovata un po' stantia, con un'analisi dei personaggi eccessivamente abusata per chi ha già visto anche solo un paio di film pulp (con il pornomane e il pazzo scriteriato che racconta a modo suo la casa dalle finestra che ridono); intendiamoci, il tutto è anche simpatico, ma ormai sa di già visto.

Gli attori non sono male, ma in diversi punti troppo enfatici e di contro troppo poco in altri. Per dire non mi è andata giù la reazione del protagonista nella scena della tortura, pare che accusi troppo poco il dolore (ma questa è già una considerazione molto personale, magari anche errata).

La storia è anch'essa decisamente logora con insospettabili in realtà pericolosissimi, scene allucinanti che si rivelano incubi (tra l'altro un colpo di scena che ho sempre trovato scorretto) e un finale con riferimento ad una criticata norma di legge che più che ironico mi è apparso gratuito.

Salvezza mi odierà dopo avere letto questo mio parere, ma come ho detto divento esigente in certi casi. E da uno come lui mi aspetto molto.

[Modificato da dr.decker 18/03/2007 1.47]

I'm death. Pure and simple.
19/03/2007 09:39
 
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Siamo davanti ad un altro corto dalle due facce: da una parte una realizzazione tecnica ottima, a tratti eccellente, che sin dai titoli di testa non perde tempo e ci intrattiene con un allegro squartamento felino, preludio alla violenza che ci verrà sbattuta in faccia poco dopo; dall'altra i famigerati echi tarantiniani ormai fuori moda, come detto dai colleghi giurati, che appiattiscono il corto verso un eccesso di stereotipizzazione globale che rende il tutto una brutta sensazione di deja-vu. Ed è un peccato, perchè Salvezza è molto bravo sia nel curare i dettagli che nel giocare con la macchina da presa. Alcune scene, su tutte la tortura, avrebbero potuto esser girate con maggiore enfasi (anche io ho avuto l'impressione che il torturato soffrisse davvero troppo poco rispetto a quanto subito), ma ho apprezzato la volontà di mettere in mostra un pò di cattiveria gratuita (stereotipo anche questo, ma efficace nel contesto), mentre i dialoghi suonano spesso sopra le righe, con una recitazione migliorabile ed un botta e risposta, quello dentro la Ford Capri, decisamente trascurabile ed inutile ai fini della vicenda, l'ennesimo superflo omaggio al cinema di tarantino.
Maggiore personalità e più cura per lo script porteranno Salvezza a sfornare corti eccellenti: la mano del regista è già molto valida, occorrono soltanto nuove idee.
21/03/2007 17:23
 
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Grazie ragazzi per i commenti, in effetti ormai è chiaro che quello che doveva essere un semplice omaggio/gioco è diventato un plot poco riuscito, a tal proposito ho fatto una seconda versione tagliando un bel pezzo del dialogo iniziale. Di certo non pensavamo di avere in mano una storia da oscar:-) vi ringrazio per gli apprezzamenti tecnici, la prossima volta mi ripresenterò con una storia vera:-)
grazie
"non si sevizia un paperino!"
23/03/2007 10:46
 
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Aprezzato per tecnica e volontà questo KETAMINE KILLER, che seppur come già precedentemente indicato, navighi su un plot già abusato...può far leva su un indiscussa capacità talentuosa di quel Salvezza, che il doctor conosceva già, e che invece al sottoscritto arrivava come nome non conosciuto...questo lo ammetto per mia ignoranza "amatoriale". buono lo splatter e il ricercato dialogo,ma sopratutta la fotografia... ora starò più attento a cosa Salvezza nel futuro ci vorrà proporre.
02/04/2007 09:08
 
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dal sito ora si scarica la nuova versione, meno lunga sulla parte iniziale, pare funzioni meglio:-)
"non si sevizia un paperino!"
02/04/2007 21:25
 
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ehi, io sto già girando il sequel, MDMA KILLERS...


*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


04/04/2007 05:44
 
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eh no, io sto girando il seguito....Cannabis Killers, dove due rapinatori entrano in una casa per svaligiarla finendo poi su una spiaggia a fare un falo suonando con la chitarra no woman no cry.

Oppure eroin killers, dove i due impiegano tutto il corto solo per arrivare dalla macchina alla casa....
"non si sevizia un paperino!"
05/04/2007 01:16
 
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Re:

Scritto da: .Michele Salvezza. 04/04/2007 5.44
Oppure eroin killers, dove i due impiegano tutto il corto solo per arrivare dalla macchina alla casa....



Non ancora visto il tuo film, in tutta sincerità, ma penso lo farò xke un po' mi incuriosisce (la k finale nel mio nick, del resto, non è casuale); per mostrare due che arrivano in keta dall' auto alla casa, cmq, di corti potrebbero non bastarne dieci... sostanza del cazzo, insostituibile come anestetico, beninteso, nel malaugurato caso in cui si debba essere sottoposti ad un amputazione direttamente sulla scena di un grave incidente, ma indegna, imho, di essere definita "droga" [SM=g27812]


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


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