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QUINTA VITA di Giuseppe Tozza

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2007 23:35
12/03/2007 01:01
 
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DURATA: 15 minuti

REGIA: Giuseppe Tozza

ATTORI PRINCIPALI: Chiara Pavoni, Giuseppe Tozza, Federica Di Lupo, Veronica Di Colli

SCENEGGIATURA: Giuseppe Tozza

MUSICHE: Pietro Locci

FOTOGRAFIA: Giuseppe Tozza

MONTAGGIO: Giuseppe Tozza

BREVE SINOSSI: L'istante del risveglio lo portava indietro, ed egli decise di usarlo per ritrovare qualcosa che aveva perduto. Ma la volontà divina era un'altra...

BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA:
Nato a Torino il 9/11/79
Filmografia:
2001 In che mondo viviamo (5' satirico/grottesco)
2002 L'occhio nel cielo notturno (30' horror/noir)
2003 Lacrime di sangue (40' thriller/horror)
2004 Tempo di rivincita (13' fantastico/grottesco)
2005 Quinta Vita (15' surreale/noir)

FOTO DEL REGISTA:


EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO:
www.youtube.com/watch?v=IMfgppdSgHg
12/03/2007 01:32
 
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Io Sono Leggenda







12/03/2007 19:03
 
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Cosa avrebbe potuto fare il talentuoso Tozza con un budget più cospicuo???
E' questa la domanda che mi è assalita alla fine della visione di QUINTA VITA. Il talento di Tozza, qui in veste di fac-totum (fotografia, musica, soggetto, sceneggiatura, montaggio e regia sono sue) non si discute, un abilità che regala immagini di grande effetto, supportate da un ottima fotografia e da discreti effetti visivi.
Ma nel aprezzare le qualità visionarie del regista, resta da contro altare un plot forse troppo difficile da capire e interpretare e che alla fine può risultare un pò pesantino. Buone le interpretazioni degli attori in scena, poco convincente la voce narrante iniziale.
13/03/2007 01:02
 
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Giuseppe Tozza è un regista che si è già fatto apprezzare per il suo gusto particolare per le forti situazioni oniriche presenti nei suoi corti (come "l'occhio nel cielo notturno") che acquistano quindi una personalità ben definita.
Quinta vita, ad oggi il suo ultimo (e probabilmente miglior) cortometraggio, si presenta forte di una cura formale ben superiore alla media delle produzioni "very low budget".
La regia è precisa e sicura, così come il montaggio; affascinante inoltre la cura fotografica e l'aspetto "antico" (lessicalmente non è il massimo della correttezza come aggettivo ma al momento non mi sovviene altro) conferito dal'utilizzo della pellicola in ripresa. Bella anche la sottile malinconia che pervade il tutto, aiutata dalle musiche (a mio parere) azzeccate.

Passando alle notazioni meno entusiaste, l'uso del digitale è altalenante e se a volte supporta la messa in scena, altre volte ci fa selvaggiamente a pugni, apparendo decisamente artificioso.
Altra cosa : il punto di forza caratteristico del lavoro di Giuseppe è in un certo senso anche il suo limite; ovvero la vicenda finisce con l'essere eccessivamente criptica e rischia di lasciare spaesato (e scontento) lo spettatore.

In definitiva un buon lavoro, forse non per tutti i palati, ma senza dubbio meritevole di essere visto.
I'm death. Pure and simple.
13/03/2007 12:10
 
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Sicuramente un corto curato dal punto di vista visivo. Che osa spesso e volentieri, talvolta fallendo e talvolta cogliendo nel segno. Come dice Decker, Tozza ha un suo stile ben distinguibile nel mare delle produzioni indie italiane. Onirismo, luci e atmosfere soffuse ed una ricerca della confezione patinata molto interessante. Al tempo stesso però l'ermetismo delle sue scelte narrative limita anche la fruibilità di un corto come "Quinta Vita". Bello da vedersi ma anche distante dal coinvolgere lo spettatore (almeno per me è stato cosi). E il risultato è un qualcosa che colpisce al momento ma che poi non resta a lungo impresso nella mente, non riuscendo a creare un coinvolgimento emotivo che avrebbe potuto renderlo molto più efficace.
Comunque un'opera di tutto rispetto che, oltre alla buona tecnica , vanta anche una messa in scena interessante.
14/03/2007 08:52
 
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Un cortometraggio ottimamente realizzato "Quinta vita" del sicuramente ricco di talento Giuseppe Tozza,veramente ottima la regia,un'opera tecnicamente ineccepibile che denota una grande cura da parte del regista sia nelle riprese che nei costumi che nei dialoghi che nella scenografia a tratti quasi "teatrale"..unica pecca qualche effetto in computer grafica che è ovviamente non molto credibile (visto il budget a disposizione e ci mancherebbe parliamo sempre di corti amatoriali)e che stona con quell'aria onirica che si respira per tutto il corto;dal punto di vista della trama mi ha impressionato molto meno:plotting un pò contorto,farraginoso e (almeno per me che non amo questo tipo di horror) poco coinvolgente forse anche perchè difficile da sintetizzare in 15 minuti di film.Comunque una buona opera e (per quanto possa valere) faccio i miei complimenti a Tozza per l'impegno e la bravura chiaramente espressa nel suo "quinta vita"
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Ti odio.
No, non provo una semplice antipatia nei tuoi confronti:il mio é odio brutale, omicida.
É acido solforico sputato sui tuoi occhi.

14/03/2007 19:00
 
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Potrei sbagliarmi nel giudicare mediocre questo corto, perché probabilmente ho un po’ faticato a seguire il filo (il) logico della storia messa su da Giuseppe Tozza, però tant’è.
Un corto abbastanza curato dal punto di vista registico, girato in super8 con quello stile vagamente retrò e seventies che non mi è affatto dispiaciuto. Recitazione accettabile, soprattutto quella della ragazza riccia, che mi ha ricordato l’Avati della Casa dalle Finestre che Ridono (azzardo questo accostamento perché è un impressione a pelle che ho avuto ascoltando i dialoghi del corto).
Capisco la volontà di puntare sul surrealismo, però ho trovato il tutto eccessivamente frammentato, e alcuni effetti in CG come le esplosioni o gli esseri svolazzanti nel cielo erano evitabili.
Riuscita la sequenza finale, che restituisce qualità ad un corto dai troppi alti e bassi.
22/03/2007 19:31
 
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Non mi discosto dai pareri generali.

Aggiungo ai buoni giudizi sulla regia il mio particolare apprezzamento per l'incipit: elegante e suggestivo.

Storia per nulla criptica, in realtà, ma costruita attraverso un montaggio troppo complicato. Troppo, davvero, supportato da testi che allontanano dalla storia per favorire riflessioni che distraggono lo spettatore.

Fuori luogo il duello finale a colpi d'arti marziali. Dubito che coi dèi si finisca a fare a botte.

L'impatto estetico c'è, comunque.

Il numero di telefono della ragazza bionda sarebbe ben accetto.
Senza offesa.

Corto seducente, che a tratti, però, dice poco parlando difficile.
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."
13/04/2007 23:35
 
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Semplicemente straordinario !
Visionario, realmente inquietante e pieno di colpi di scena nel susseguirsi di incubo e realtà.
Molto buone la sceneggiatura (geniale), la fotografia e le scenografie.
Uno dei cortometraggi più originali che mi sia capitato di vedere.
Bravo Giuseppe ! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
Mattia M - Visioni Gotiche
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