quì si parla solo di cagliari calcio e delle situazioni che lo interessano. quest'articolo del sardegna dice che massimeddu sta colonizzando l'america con una scuola calcio per portarne talenti a cagliari, tra le altre cose dice anche che con la primavera del cagliari si sta allenando un certo Marco francescoli (indovinate di chi è figlio).
¦ Se sbarcate negli States e
chiedete di vedere una partita
di calcio, fate attenzione. Non
parlate di football, vi trovereste
a seguire una ovale. Qui lo chiamano
“soccer”, ma preferiscono
di gran lunga i giganti del basket
o del baseball. O appunto
del football. Eppure, tra i giovani
ha grande seguito. In questo
mondo a parte, dove lo sport più
amato del mondo resta una disciplina
di nicchia, sbarca il Cagliari.
minante l'amicizia tra Enzo e
Cellino - spiega Poddighe -. Marco
è un ottimo ragazzo, lo conosco
bene. Impossibile fare paragoni
con il padre, ma ha qualità
importanti. Ora deve adattarsi
al calcio italiano». Penalba,
Francescoli jr. E poi l'idea: costruire
a Miami una scuola calcio
del Cagliari. «Un'idea innovativa
- spiega Poddighe -. Con
Cellino ci siamo conosciuti a
Miami e abbiamo iniziato a lavorare
con entusiasmo a questo
progetto. Ora si parte». Da lunedì
sono iniziate le selezioni
dei giovani calciatori: «Sono ar-
rivati dirigenti e tecnici del Cagliari
(l'allenatore Giorgio Melis
e il preparatore dei portieri
Maurizio Franzone, ndr) per selezionare
giocatori e tecnici. Al
primo giorno si sono presentati
in 100. Alla fine sceglieremo
30/40 under 17. Il Cagliari seguirà
con attenzione questi ragazzi,
molti dei quali originari del
Sud America. Miami è una terra
di confine, ci sono tanti emigrati
». L'iniziativa ha suscitato entusiasmo
e interesse: «Ne hanno
parlato tv e giornali. Il calcio
italiano è conosciuto, ma il Cagliari
è la prima società a portare
avanti un'idea del genere».
Il soccer è ancora indietro,
«specie a livello professionistico.
Manca il background, la tradizione,
per arrivare ai livelli
degli sport più amati».Ma il Cagliari
calcio-Miami Strike Force
(l'accademia di calcio, partner
della società rossoblù nell'iniziativa)
è pronto a partire: «Verranno
fatti crescere i ragazzi,
con i migliori che, un giorno, potranno
sbarcare in Italia. Nel
Cagliari, naturalmente. Ma si
tratta di un progetto a lungo termine
». Un'altra scomessa di
Cellino: «Il mercato nord americano
è dominato dai club inglesi
e olandesi. Ma nessuno
aveva mai provato un'avventura
simile». In futuro, ci potrà essere
una tournée, «intanto - ricorda
Poddighe - arriva Suazo
con l'Honduras». E l'America
inizia a conoscere i nuovi colonizzatori.
In maglia rossoblù.¦
A Miami, in Florida, il
presidente Massimo Cellino ha
posto la sua residenza. E qui ha
conosciuto Gianluca Poddighe,
35 anni, chiare origini sarde e
agente Fifa.
È NATA un'amicizia, suggellata
dall'acquisto dell'argentino Gabriel
Penalba, rappresentato
proprio da Poddighe: «È cresciuto
nelle giovanili del Boca -
ricorda l'agente -. Ha esordito in
A giovanissimo ed era seguito
da altri due club italiani. Ma abbiamo
scelto Cagliari, l'ambiente
giusto per crescere tranquillo.
Gabriel è un centrale molto
tecnico, nonostante l'altezza.
Unparagone?Un Vieira più tecnico
e offensivo. Senza dimenticare
chi è Vieira». Il filo tra
Miami e Cagliari ha portato in
Sardegna anche Marco Francescoli,
figlio del grande “Flaco”,
che si allena con la Primavera
rossoblù.«Ma qui è stata deter
l'amicizia tra Enzo e
Cellino - spiega Poddighe -. Marco
è un ottimo ragazzo, lo conosco
bene. Impossibile fare paragoni
con il padre, ma ha qualità
importanti. Ora deve adattarsi
al calcio italiano». Penalba,
Francescoli jr. E poi l'idea: costruire
a Miami una scuola calcio
del Cagliari. «Un'idea innovativa
- spiega Poddighe -. Con
Cellino ci siamo conosciuti a
Miami e abbiamo iniziato a lavorare
con entusiasmo a questo
progetto. Ora si parte». Da lunedì
sono iniziate le selezioni
dei giovani calciatori: «Sono arrivati dirigenti e tecnici del Cagliari
(l'allenatore Giorgio Melis
e il preparatore dei portieri
Maurizio Franzone, ndr) per selezionare
giocatori e tecnici. Al
primo giorno si sono presentati
in 100. Alla fine sceglieremo
30/40 under 17. Il Cagliari seguirà
con attenzione questi ragazzi,
molti dei quali originari del
Sud America. Miami è una terra
di confine, ci sono tanti emigrati
». L'iniziativa ha suscitato entusiasmo
e interesse: «Ne hanno
parlato tv e giornali. Il calcio
italiano è conosciuto, ma il Cagliari
è la prima società a portare
avanti un'idea del genere».
Il soccer è ancora indietro,
«specie a livello professionistico.
Manca il background, la tradizione,
per arrivare ai livelli
degli sport più amati».Ma il Cagliari
calcio-Miami Strike Force
(l'accademia di calcio, partner
della società rossoblù nell'iniziativa)
è pronto a partire: «Verranno
fatti crescere i ragazzi,
con i migliori che, un giorno, potranno
sbarcare in Italia. Nel
Cagliari, naturalmente. Ma si
tratta di un progetto a lungo termine
». Un'altra scomessa di
Cellino: «Il mercato nord americano
è dominato dai club inglesi
e olandesi. Ma nessuno
aveva mai provato un'avventura
simile». In futuro, ci potrà essere
una tournée, «intanto - ricorda
Poddighe - arriva Suazo
con l'Honduras». E l'America
inizia a conoscere i nuovi colonizzatori.
-Il dato
La storia della MLS
¦¦ La MLS (Major League
Soccer) è la Federazione
Professionistica del Nord
America. Fondata nel '93 da
Alan Rothenberg in vista dei
Mondiali americani del '94. Il
primo campionato è partito
nel '96, con 10 club divisi in
due “co n fe re n ces ”, uno
orientale l'altro occidentale,
come da tradizione. Nel '98 si
aggiunsero altre due società,
fino ad arrivare alle attuali 16.
Gli inizi, dal punto di vista
economico, sono stati difficili,
con perdite di circa 350 milioni
di dollari. Ma la copertura
televisiva garantita da Fox
Soccer Channel, ESPN, ABC,
ESPN2 ha migliorato la
situazione e soprattutto
potrebbe tirar fuori il “soccer”
dal ruolo di sport di nicchia.
"ces sta piovendo...mo' ne escono i boveri."...RODS CAGHINI!
RODS A CANE!