Come rendersi chic conoscendo una lingua morta...
Iperlinguisti (
), cafoni della filologia...benvenuti al corso di Etrusco!
Imparate anche voi, e bullatevi in ufficio con i colleghi! Basta con i noiosi corsi di spinning e yoga, dimenticate il sudore del fitness; padroneggiate una bella lingua morta, con un ridottissimo vocabolario, ma con un millenario fascino a tutt'oggi ineguagliato!
Volete mettere lo stupore del partner, quando, al primo appuntamento, ordinerete da bere come avrebbe fatto un lucumone del V secolo avanti Cristo?
Corso di etrusco
Prima di iniziare, dobbiamo rendere lo stupido macchinario sotto le nostre dita in grado di leggere i caratteri dell'alfabeto:
qui potete trovare un discreto font da installare, pronto all'uso.
Ora, nella mia infinità generosità vi doterò di un ulteriore gadget.
Qui ho uploadato un piccolo file audio, con la pronuncia delle lettere dell'alfabeto (abbinate alla I per comodità); scaricatelo e godetevelo, vi farà da guida.
Prima Lezione
Ora che siete dotati del necessaire, passiamo ad introdurre la lingua con un veloce punto della situazione.
Avrete spesso sentito parlare del
mistero etrusco, che, soprattuto nei mesi estivi, torna prepotentemente alla ribalta. Contrariamente alla diffusa vulgata, siamo in grado di leggere perfettamente l'etrusco, e non vi è nessun problema di interpretazione.
L'alfabeto etrusco era di derivazione greco-occidentale, adattato foneticamente alla lingua eliminando alcune lettere non necessarie e inserendone altre.
Il problema non è quindi "leggere" le parole, ma "capire" cosa diavolo significhino quelle parole.
La difficoltà ci deriva soprattutto dalla povertà di testi, o meglio di scritti, ritrovati e dall'isolamento pressoché totale della lingua etrusca nel contesto delle lingue mediterranee, anzi mondiali (se si eccettua la lingua della
Stele di Lemno). In verità la produzione letteraria etrusca pervenutaci è notevole (circa tredicimila iscrizioni) ed è la maggiore di tutte le lingue dell'Italia antica, fatte salve ovviamente la greca e la romana, ma non ci sono giunte opere letterarie, storiche o filosofiche, intere o frammentarie, bensì dediche ed incisioni su lastre votive, su statue e su oggetti funerari. Pertanto si tratta di frasi standard, frasi fatte, monotonamente ripetute e che non permettono di far luce sul mistero della lingua. E' la stessa difficoltà, è stato giustamente detto, che potrebbe incontrare qualsiasi persona che decidesse di studiare una lingua straniera leggendo gli annunci funebri di un giornale (o quelli erotici, più consoni su questo forum
). Gli studiosi hanno provato vari metodi di studio, ma non sono riusciti a fare grandi cose: poche centinaia sono le parole tradotte, molte sono ancora sconosciute. Ed anche se si riuscisse a tradurre tutte le parole in nostro possesso, l'etrusco rimarrebbe ben lontano dall'essere conosciuto: resterebbero comunque escluse le parole di uso quotidiano, i nomi di cose, il linguaggio familiare.
Quindi: allegri, il corso sarà breve.
L'Alfabeto
L'alfabeto etrusco è una derivazione dell'arcaico euboico (una forma di greco). I testi vanno letti in maniera
bustrofedica (ossia dall'alto in basso e viceversa o da destra a sinistra e viceversa alternativamente) nei casi maggiormente antichi, mentre le iscrizioni classiche hanno l'andamento verso sinistra come nel punico (al che mi direte...sticazzi!). Poche iscrizioni seguono l'andamento da sinistra a destra, e in tal caso i caratteri etruschi sono riflessi (iscritti come in uno specchio).
Come per molte lingue antiche, non esisteva lo spazio, che veniva rappresentato con un punto.
Riguardo ai suoni e alla pronuncia, sappiate che nella lingua etrusca non sono presenti la vocale o e i suoni : b, c (di ciao), d , z dolce (ds), g . Invece sono presenti i suoni a ('sci' di sciabola) e z dura (ts) , e molti suoni aspirati : h (aspirata), ph , kh , fh , th . Le vocali i e u hanno anche la funzione consonantica.
Suoni
Suoni elementari nella lingua etrusca paiono essere:
- quattro vocali: a, e, i, u
- una semivocale: v
- una aspirazione: h (qui lascio a voi immaginare l'influenza sulla c aspirata del toscano attuale...
)
- sei consonanti occlusive rispettivamente della serie velare, dentale e labiale: k, t, p (sorde), c, j, f (aspirante)
- una presumibile affricata dentale: z
- due sibilanti: s, s
- una presumibile spirante labiodentale: f
- due liquide: l, r
- due nasali: m, n
Per oggi direi che ci possiamo fermare. L'orario di ricevimento è il martedi dalle 9 alle 10, precedenza alle fanciulle.
P.S. Alla fine del corso esami per tutti, vi darò una bella epigrafe.
[Modificato da -Asmodeus- 04/07/2007 18:29]
Io seguo sempre il gregge.
Sono il lupo.