The REAL Capt.Spaulding, 06.08.2021 16:56:
io quando si parla di nazionalità penso sempre a quando andai in India ed in ambasciata un professore Italiano mi disse che per la comunità indo-musulmana una ragazza nata nella loro comunità che veste all'occidentale, rinnega la propria origine, non rispetta i dettami islamici è sempre una musulmana, mentre un Italiano convertito e trasferitosi in India musulmano non lo sarà mai.
per me tutte puttanate.
Avevo una ragazza slovacca anni fa, secondo lei sui documenti dovevano esserci sia la cittadinanza che la nazionalità. Lei aveva cittadinanza sia ceca (padre) che slovacca (madre e luogo di nascita), ma puoi essere Slovacco e contemporaneamente ungherese, rom, moravo o boemo.
Tito fece giustiziare il suo compagno d'armi quando iniziò a fare discorsi del genere nella Jugoslavia degli anni 60.
Mi sembra un po' troppo superficiale il tuo discorso.
La famiglia di albanesi genitori di quel lottatore di cui parlavi tu, non hanno mai acquisito la cittadinanza italiana nonostante avessero tutti i requisiti. Perché? Potrebbe essere perché così avrebbero rinnegato la loro origine? Non lo so, ma immagino che sia possibile. Io se non avessi mantenuto la cittadinanza italiana non so se avrei preso anche quella tedesca.
E io mi sento di nazionalità italiana e non tedesca, pur avendo anche la loro cittadinanza.
Perché per me si può associare il senso di appartenenza ad una nazione in modo positivo, non necessariamente in senso opposto ad altri.
Io sono italiano perché nato e cresciuto all'interno, dentro una cultura che è diventata mia e parte di me e della mia cultura. In questo senso non ci trovo nulla di male, anzi.
La mia opinione di Tito non è particolarmente positiva, per quanto ne riconosca molti meriti.