Quando l'antisportività viene considerata arte
In Inghilterra simulatori e cascatori vengono stigmatizzati e isolati da sempre, qui da noi invece vengono elogiati per la furbizia e addirittura si fanno disamine sull'affinamento della tecnica che li porta regolarmente ad ingannare l'arbitro e falsare le partite.
L'ennesimo tuffo che ha portato ad un rigore che ha fatto ridere tutto il mondo risulterà probabilmente decisivo per la lotta Champions di questo campionato, causando un danno enorme a chi ne resterà fuori (anche per colpe proprie, ovviamente), ma invece di sottolineare negativamente l'antisportività di questa situazione questo è ciò che si deve leggere:
"E' meglio non marcarlo"
Non è lui che la deve smettere di buttarsi, no, la colpa è di chi lo marca.
La soluzione è quindi stendergli il tappeto rosso e farlo arrivare in porta, altrimenti se lo marchi e poi lui si butta allora sei fesso tu.
La meravigliosa stampa sportiva italica
La quale poi si indigna quando dall'estero qualcuno si azzarda a dire che in Italia c'è poca sportività.