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Zaniolo

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2020 21:28
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10/09/2020 09:34
 
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Re: Re: Re: Re:
Dj Sauron, 09/09/2020 23:19:




Mariani fa solo rotuleo. E il sintetico non lo fa ormai praticamente nessuno, soprattutto in Italia. Probabilmente sono stati superati abbondantemente anche dall'allograft (che è comunque ben raro qui, io ne ho visto solo uno in 10 anni, ma credo all'estero e soprattutto in USA lo facciano di più).

Comunque se hai voglia di leggere:

RTS
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31272644/

Bonus:

Tempistiche
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31136725/


Non li ho analizzati nel dettaglio, ma sono revisioni, quindi una certa credibilità ce l'hanno (più che altro quella sul RTS, l'altra l'ho inserita perchè comunque interessante nel contesto ma è una revisione generica e non sistematica). Sfortunatamente non ho sottomano altri articoli che ho letto tempo fa, dovrei tenermeli sul pc effettivamente [SM=g5608805]




Tantissimi fanno con il semitendinoso, poi non essendo del mestiere le motivazioni le saprai meglio tu.

Se Mariani opera usando solo ed esclusivamente il rotuleo (cosa che non capisco, nella mia ignoranza lo trovo anacronistico), non è comunque l'operazione che veniva fatta 35 anni fa.

Da qui l'impossibilità di paragonare un calciatore operato 35 anni fa (Baggio o chi per loro) di una patologia simile. Cambiano troppe componenti.








[Modificato da caroto 10/09/2020 09:35]
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Re: Re: Re: Re: Re:
caroto, 10/09/2020 09:34:




Tantissimi fanno con il semitendinoso, poi non essendo del mestiere le motivazioni le saprai meglio tu.

Se Mariani opera usando solo ed esclusivamente il rotuleo (cosa che non capisco, nella mia ignoranza lo trovo anacronistico), non è comunque l'operazione che veniva fatta 35 anni fa.

Da qui l'impossibilità di paragonare un calciatore operato 35 anni fa (Baggio o chi per loro) di una patologia simile. Cambiano troppe componenti.









Forse non è chiaro, posso fartene molti altri di paragoni più recenti, ad esempio Strootman. Ma è un dato di fatto dalla letteratura che mentre un giocatore amatoriale può tornare sostanzialmente ai suoi livelli, un atleta d’élite ha deficit permanenti (che non significa che se Messi si rompesse il crociato diventerebbe Schelotto, ma che magari non sarebbe più il migliore al mondo) nella maggioranza dei casi.

Che non è una certezza, ma diciamo che è una probabilità molto concreta (soprattutto per il suo tipo di gioco, chiaramente se succedesse a uno tipo Dzeko non sarebbe la stessa cosa, con buona probabilità).

Comunque Mariani credo semplicemente sia il classico specialista che si ritiene un top (e probabilmente lo era anche) e prosegue imperterrito a fare ciò che fa “perché l’ho sempre fatto”, indipendentemente da cosa succede (dando la colpa allo staff medico della squadra o al calciatore, magari).
[Modificato da Dj Sauron 10/09/2020 13:35]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Dj Sauron, 10/09/2020 13:33:

Forse non è chiaro, posso fartene molti altri di paragoni più recenti, ad esempio Strootman. Ma è un dato di fatto dalla letteratura che mentre un giocatore amatoriale può tornare sostanzialmente ai suoi livelli, un atleta d’élite ha deficit permanenti (che non significa che se Messi si rompesse il crociato diventerebbe Schelotto, ma che magari non sarebbe più il migliore al mondo) nella maggioranza dei casi.

Che non è una certezza, ma diciamo che è una probabilità molto concreta (soprattutto per il suo tipo di gioco, chiaramente se succedesse a uno tipo Dzeko non sarebbe la stessa cosa, con buona probabilità).

Comunque Mariani credo semplicemente sia il classico specialista che si ritiene un top (e probabilmente lo era anche) e prosegue imperterrito a fare ciò che fa “perché l’ho sempre fatto”, indipendentemente da cosa succede (dando la colpa allo staff medico della squadra o al calciatore, magari).




Anche i deficit permanenti seguono però talmente tante sfumature che è impossibile dirlo sul singolo giocatore (come hai detto tu).

e l'evoluzione del giocatore (dal punto di vista tecnico e tattico) è una componente da prendere in considerazione: i grandi hanno evoluto il loro modo di giocare col tempo, lui dovrà farlo per un altro motivo probabilmente.

Magari non sarà più uno che punta solo su delle cose ma anche su altre, magari farà come tanti dicono la fine di un Giuseppe Rossi.


Ma il "meno forte" e "più forte" è relativo, sarà diverso (ma magari anzi sicuramente avrebbe avuto comunque un evoluzione).



Comunque la mia critica era sul confronto con situazioni di 35 anni fa, in bene o in male, in "tempi medici" totalmente diversi (e lo saprai benissimo) non su un parere supportato da conoscenza e letteratura. E se è vero che il deficit c'è e dipenderà come lui reagisce ad esso, è anche vero che il deficit nel 2020 è totalmente diverso dalle conseguenze a metà anni 80, pertanto non paragonabile.




[Modificato da caroto 10/09/2020 14:22]
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Re:
lorenzoc1191, 12/09/2020 15:58:

https://m.calciomercato.com/news/zaniolo-ko-mariani-io-ho-fatto-il-mio-lavoro-benissimo-infortuni-39669?fbclid=IwAR2qYl8y8LdTE9dPlKANsvI8_ICXktiGT9ZzbC30Q4eMkYKmhsgy-Du6f4o


La faccia come il culo.




CVD, questo andrà sempre avanti per la sua strada perchè per uno che si rompe, altri 7-8-9 andranno lisci e rientreranno anzi a volte prima degli altri operati con tecniche diverse

E comunque alle società in genere questo modus operandi non dispiace, quindi troverà sempre pazienti
[Modificato da Dj Sauron 12/09/2020 16:14]
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Vabbè ma il rotuleo è la tecnica che in genere permette comunque la ripresa più precoce no? Cioè va sul sicuro che tanto le recidive sono il 15-20% e i fallimenti quasi inesistenti, big money e "poco" sforzo.

Comunque come immaginavo molto probabilmente se ne va da Fink [SM=g5608813]
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Re: Re: Re: Re:
-Voices-, 10/09/2020 00:32:




Ma scusa ma non hai letto ciò che ho scritto?

Domani ti rispondo meglio, ma non ho scritto nulla in contrario al tuo.




Nessuno dice che il processo termini a 6 mesi, anzi Zaffagnini et al. 2007 ci indicano i 2 anni per il rotuleo per il completamento del processo di normalizzazione (con tanto di segnale in RM omogeneo e simile al nativo) e 10 anni per il termine completo della trasformazione del graft btb.
Il problema è che non si aspetta quello perché il rapporto costi/benefici non è vantaggioso, la frequenza di re-injury non è così più alta dai 6 mesi ai 9 mesi, un miglioramento così marginale non ha molto senso inseguirlo. Anche perché non ci si muove più in funzione di una time-based progression nella riabilitazione ma criteria-based e spero che le società di A rispettino le indicazioni.
In genere il fisioterapista deve dare in mano alla società di calcio o basket il giocatore a 3-4 mesi dall’intervento rispettando le redflag e poi sarà il preparatore atletico a gestire la parte di riatletizzazione che può durare un mese come 3 mesi, ma quando il giocatore viene dato in mano al preparatore atletico il graft è “a posto”, il rischio ovviamente c’è e ovviamente il processo non è completo, ma si aspetta quel periodo per poterlo mandare ad allenarsi con il pallone perché si è visto che i rischi non sono così alti da quel momento in poi.

Poi se a Zaniolo non hanno testato i PESS, non hanno valutato la ligamentizzazione, non hanno valutato la propriocezione e il resto non lo so, però 6 mesi è un tempo standard ed è un tempo per cui il rischio di re-injury non è così alto ed è considerato accettabile perché non varia così tanto, nel calcio, rispetto ai 9-12 mesi.

Nel basket magari ha più senso perché hai più stress violenti, ma non ho dati sicuri a riguardo è materiale di studio per il prossimo anno della Dinamo se tutto va bene :p

OVVIAMENTE se si aspettasse il completamento del processo il rischio sarebbe minore, ma non è che lo mandi con un ginocchio che non sa manco più che cazzo c’ha dentro e sbarella al primo cambio di direzione.

Riassumendo che probabilmente ho scritto in modo confuso: il rischio non cambia linearmente nel tempo, non è che se avesse aspettato 9 mesi senza un allenamento adeguato sarebbe cambiato molto. Ciò che fa tanto è allenare la propriocezione più che il tempo trascorso, come dici anche tu per altro. Per quello la mia domanda era “sarà una questione genetica, è stato mandato in campo allenato male o c'è dell'altro a Roma?” ma parlare di 6 mesi o 9 mesi non ha senso, non è una questione di tempo, non principalmente almeno.


Io continuo più che altro a non capire perché scelga il rotuleo Mariani quando sappiamo che il rotuleo per un calciatore non è ottimale. Anche lì solo per farlo tornare in campo prima? (sia l'incorporazione che il rimodellamento è più rapido nel rotuleo)





ecco l'altro seminario della SIAGASCOT che abbiamo dovuto seguire [SM=g5608793] Sul crociato ci hanno massacrato perché avendo i dottori della Dinamo è per noi esperienza quotidiana. Comunque non puoi dire che la rottura del crociato di Zaniolo con l'Empoli non sia textbook, mica se l'è rotto su contatto, se l'è rotto prima.




Ho letto adesso molto velocemente. Ma cos'è che fai te Voci?

La mia risposta nasce dal fatto che hai appellato ironicamente come "esperti" due che han detto cose vere. Più tempo passa dall'intervento, più il giocatore non rischia di ri-rompersi.

6 mesi sono pochi.
Per ogni mese di riabilitazione/recupero in più, il rischio di recidiva omo o contro-laterale scende del 50%.
Fai tu i conti tra 6, 9 e 15 mesi qual è il rischio.

Poi io non so cosa tu stia studiando, ma ti ribadisco: il problema è il valgismo dinamico + contrazione eccentrica del QC (in lieve flessione): il crociato in iperestensione è più da meccanismo traumatico. Dimentica sto concetto, soprattutto se hai a che fare con atleti.

Ora mi riguardo il messaggio che sono abbastanza fuso:
Stai attento al discorso 6 mesi, che è un punto fondamentale: fino a poco tempo fa gli interventi (qui nel calcio italiano, fuori non so) funzionavano di più perchè a 6 mesi facevi i primi minuti in campo...
Ora dopo 5 mesi fai i minuti in campo, ma dopo 3 mesi e mezzo sei già a fare un tempo in amichevole.

Attento a come parli di red flag in fisioterapia. Termine giusto, ma usato in modo improprio. Se fai medicina, rischi di creare incomprensioni a riguardo.

Riguardo la tipologia di sport: abbiamo letteratura prevalentemente USA, l'unico sport dove riescono ad accorciare i tempi in sicurezza è con gli atleti NHL. Mi sembra che invece in NFL siano più lenti, mentre NBA e soccer sovrapponibili. Devo ricercare lo studio, ma il succo è: non è così scontata come cosa, fai attenzione.

E (sto scrivendo passo passo mentre leggo) no, non sono per nulla d'accordo. E' tempo PIU' allenamento, mentre tu dici che fondamentalmente l'allenamento è più importante del tempo.
Considera solo gli atleti di serie A che si sono rotti di nuovo, quindi (speculo) diamo per assodato che abbiano allenamenti e preparatori di pari livello: quanti si rompono prima e dopo 9 mesi? Quando rientri ufficialmente in squadra non fai quasi più differenziato per sistemare il ginocchio, si dà scontato che sia a posto e quindi ti fai l'allenamento standard, con la palestra standard...

La stima rischi-benefici è una stronzata, soprattutto alla Roma: si sono ri-rotti praticamente tutti, un danno economico pazzesco per il club. Pensa solo quanti soldi perdono e rischiano di perdere con sta storia di Zaniolo.


Mariani perchè sceglie il rotuleo? [SM=g5608823] Fidati, non lo vuoi sapere. (DC)
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Io lo vorrei sapere,sto imparando cose [SM=g5608803]
[Modificato da Il Bel Gioco 13/09/2020 10:56]
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Stamani in pasticceria c'era un vecchio che evocava mirabili scenari futuri per il calcio italiano grazie a "Zanali e Toniolo"
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Re:
Zubizarreta in presa alta, 13/09/2020 11:59:

Stamani in pasticceria c'era un vecchio che evocava mirabili scenari futuri per il calcio italiano grazie a "Zanali e Toniolo"




Melita forse, chissà che bocchini [SM=g5608793]
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Re:
-Voices-, 12/09/2020 17:56:

Vabbè ma il rotuleo è la tecnica che in genere permette comunque la ripresa più precoce no? Cioè va sul sicuro che tanto le recidive sono il 15-20% e i fallimenti quasi inesistenti, big money e "poco" sforzo.

Comunque come immaginavo molto probabilmente se ne va da Fink [SM=g5608813]




Ripresa più precoce sì, ma anche più side effects (intesi non come recidive ma come altri problemi che possono creare limitazioni, tipo dolore anteriore o infiammazione del rotuleo, fino ad arrivare a fratture rotulee)
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Re:
Il Bel Gioco, 13/09/2020 10:56:

Io lo vorrei sapere,sto imparando cose [SM=g5608803]



Cerca su Google, lo spiega lui
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Re: Re: Re: Re: Re:
lorenzoc1191, 12/09/2020 20:55:




Ho letto adesso molto velocemente. Ma cos'è che fai te Voci?

La mia risposta nasce dal fatto che hai appellato ironicamente come "esperti" due che han detto cose vere. Più tempo passa dall'intervento, più il giocatore non rischia di ri-rompersi.

6 mesi sono pochi.
Per ogni mese di riabilitazione/recupero in più, il rischio di recidiva omo o contro-laterale scende del 50%.
Fai tu i conti tra 6, 9 e 15 mesi qual è il rischio.

Poi io non so cosa tu stia studiando, ma ti ribadisco: il problema è il valgismo dinamico + contrazione eccentrica del QC (in lieve flessione): il crociato in iperestensione è più da meccanismo traumatico. Dimentica sto concetto, soprattutto se hai a che fare con atleti.

Ora mi riguardo il messaggio che sono abbastanza fuso:
Stai attento al discorso 6 mesi, che è un punto fondamentale: fino a poco tempo fa gli interventi (qui nel calcio italiano, fuori non so) funzionavano di più perchè a 6 mesi facevi i primi minuti in campo...
Ora dopo 5 mesi fai i minuti in campo, ma dopo 3 mesi e mezzo sei già a fare un tempo in amichevole.

Attento a come parli di red flag in fisioterapia. Termine giusto, ma usato in modo improprio. Se fai medicina, rischi di creare incomprensioni a riguardo.

Riguardo la tipologia di sport: abbiamo letteratura prevalentemente USA, l'unico sport dove riescono ad accorciare i tempi in sicurezza è con gli atleti NHL. Mi sembra che invece in NFL siano più lenti, mentre NBA e soccer sovrapponibili. Devo ricercare lo studio, ma il succo è: non è così scontata come cosa, fai attenzione.

E (sto scrivendo passo passo mentre leggo) no, non sono per nulla d'accordo. E' tempo PIU' allenamento, mentre tu dici che fondamentalmente l'allenamento è più importante del tempo.
Considera solo gli atleti di serie A che si sono rotti di nuovo, quindi (speculo) diamo per assodato che abbiano allenamenti e preparatori di pari livello: quanti si rompono prima e dopo 9 mesi? Quando rientri ufficialmente in squadra non fai quasi più differenziato per sistemare il ginocchio, si dà scontato che sia a posto e quindi ti fai l'allenamento standard, con la palestra standard...

La stima rischi-benefici è una stronzata, soprattutto alla Roma: si sono ri-rotti praticamente tutti, un danno economico pazzesco per il club. Pensa solo quanti soldi perdono e rischiano di perdere con sta storia di Zaniolo.


Mariani perchè sceglie il rotuleo? [SM=g5608823] Fidati, non lo vuoi sapere. (DC)



Fisio

Comunque ho capito, ho scritto iperestensione come se fosse iperestensione di ginocchio, cazzata mia, pensavo di aver scritto tutto. Il modo comunque è da libro di testo: cambio di direzione, stress in valgismo dinamico, crociato che si distende e non gestisce i N cui è sottoposto, tant'è che ha avuto anche la classica lesione meniscale associata. Cioè a me pare da libro di testo, cos'ha di particolare come rottura?

Sul tempo continuo a non capire: se scrivi che ogni mese il rischio si riduce del 50% significa proprio che più si va in là con i mesi e meno il tempo trascorso è un fattore rilevante a meno di non aver capito male ciò che hai scritto. Ed è esattamente quello che uno degli studi che abbiamo "in bacheca" ci mostra (e ce l'ho nei preferiti, proprio perché questo discorso sui tempi e sui criteri era parte fondamentale del corso):

www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4912389/ in particolare la figure 2

Ora il numero di casi è basso, ma trova conferme anche in altri studi: se il paziente supera i criteri per il RTS il rischio recidive c'è ma è basso a partire dal terzo mese di riabilitazione. Per altro anche per i casi che NON superano i criteri di RTS si hanno valori simili: il rischio si riduce mese per mese del 51% secondo questo studio e dal nono mese in poi la differenza è del tutto irrilevante (per altro si vede un picco a 6 mesi, ma è da considerare il fatto che il numero di persone che a 6 mesi ha il RTS è più alto e in ogni caso se si riduce del 51% e a 9 mesi è irrilevante a 6 mesi non siamo tanto più in alto, no?

Per altro mi parrebbe strano altrimenti, il processo di ligamentizzazione non è lineare nel tempo, e che in genere a 100 giorni si ha una buona biologia anche se il processo termina a più di 700 giorni.

Dipende tutto dal punto di partenza ovviamente, ma è chiaro che se i valori sono quelli il tempo è sempre meno importante dopo un certo limite e dagli studi che ho potuto leggere, ma che non ho sotto mano che sono in montagna D:, con i semitendini dopo 3 mesi di riabilitazione e 6 mesi con RTS a 6 mesi i valori sono accettabili (. Certo non fosse un atleta i tempi sarebbero più lunghi, i protocolli accelerati vanno a vantaggio delle società, non degli atleti, ma siamo sicuri che è il tempo la variabile più importante?

Però ecco magari gli studi che ci hanno mostrato sono vecchi e irrilevanti ora, quindi se ne hai di nuovi o più seri manda pure, non dubito che alcune cose che mi sono state insegnate siano cazzate vecchie di decenni, però su crociato e menischi i lavori che ci hanno fatto leggere, studiare e analizzare oltre che lo stesso fisioterapista (lui ricercatore di buon livello pare!) pensavo di avere almeno lì alcune basi serie.

A quanto ho potuto vedere a dominare sono: il tempo per i processi biologici nei primi mesi, la propriocezione (questa è la più importante), l'intervento e la genetica (questa sempre) dopo.

Noi non sappiamo nulla di Zaniolo, come puoi dire "eh 6 mesi il problema è quello"? Per altro la stessa domanda che fai dopo lo conferma, come è possibile che solo la Roma in Serie A subisca così tante rotture, il tempo è una cosa che non varia di società in società, 6 mesi sono 6 mesi alla Juve come 6 mesi alla Roma, forse non è che lo staff non è all'altezza? Mariani non è all'altezza? I campi sono tremendi? E' sicuramente il tempo il problema (soprattutto se sono 6 mesi, se poi a 3 mesi fai l'amichevole alzo le mani, ma a quel punto il RTS è a 3 mesi non 6!)?

O anche nelle altre squadre il numero di recidive è simile, ma non se ne parla?


Anzi già che ci siamo, visto che a quanto ho capito stai facendo proprio uno studio a riguardo, non è che hai una comparativa sui tempi di recupero e rischi recidive in funzione del tempo non solo tra rotuleo e semitendini, ma un po' su tutti i tipi di intervento che si fanno?
[Modificato da -Voices- 13/09/2020 21:32]
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Re: Re:
Dj Sauron, 13/09/2020 14:51:




Ripresa più precoce sì, ma anche più side effects (intesi non come recidive ma come altri problemi che possono creare limitazioni, tipo dolore anteriore o infiammazione del rotuleo, fino ad arrivare a fratture rotulee)



Esatto, comunque per aggiungere un po' di dettagli sono andato a riguardare e le differenze fondamentali sono che l'intervento con i semitendini (gracile e semitendinoso):

1) La ripresa è più precoce ma solo per la parte riabilitativa iniziale, perché i semitendini hanno bisogno di più tempo per integrarsi

2) Il RTS è più veloce nel caso dei semitendini perché il danno iatrogeno è minore (anziché prendere 1/3 del rotuleo si prendono 1/6 di ciascun tendine creando una lesione minore), la meccanica del ginocchio è più stabile e il paziente lo tollera meglio

3) Gli ultimi 2 punti spiegano il perché ci sono meno side effects e, a quanto ho segnato ma non ho lo studio sotto mano, le recidive sono minori. Per altro i semitendini sopportano uno stress di molti più N di forza (Per capirci un LCA di un giovane "sopporta" 2500N, un graft rotuleo 3000, un graft coi semitendini oltre i 4000N a ligamentizzazione completa e anche al "65%" ovvero dopo i 3 mesi di riabilitazione la differenza è netta)

4) Per i calciatori operati con il rotuleo la perdita di forza nel calcio è significativa (>5-10%, il rotuleo alla fine fa parte dell'apparato estensore), mentre per chi si fa l'intervento con i semitendini no. Inoltre in genere il RTS subisce meno l'intervento con i semitendini di quello con il rotuleo, la perdita di performance è minore, anche se il tipo di intervento non è il fattore dominante.

5) Dopo la fase iniziale in cui la biologia domina l'intervento con i semitendini permette al fisioterapista e in seguito al preparatore atletico di spingere di più e accelerare il RTS

Quindi manco un ritorno in campo più rapido è a favore del rotuleo, mi sa che è solo protagonismo? Però insomma, alla Roma va bene così?






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