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Journey To The Savage Planet

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2020 18:13
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28/01/2020 17:21
 
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Oggi i ragazzi di Typhoon Studios e la casa editrice 505 Games ci propongono un action/adventure in prima persona molto colorato e intrigante: "Journey To The Savage Planet".

Stando a quanto si vede nel tailer questo titolo dovrebbe essere abbastanza sopra le righe, immediato e divertente...staremo a vedere, nel frattempo vi sparo il trailer e come sempre vi dico stay tuned!






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31/01/2020 09:27
 
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Ok my friends, sono sbarcato sul "pianeta selvaggio", a breve le prime impressioni e poi la recensione.



Stay tuned! [SM=x1583472]





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01/02/2020 07:38
 
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LE PRIME IMPRESSIONI

Come ben sapete, i giochi in prima persona mi fanno girare le palle per definizione ma cercherò di superare questo mio limite e di essere obiettivo.

"Journey To The Savage Planet" gioca molto sulla commistione tra il passato e il futuro proponendo la classica fantascienza in cui convivono grandi invenzioni futuristiche e retaggi più che vintage come gli imbonitori televisivi dello scorso millennio.




Per quanto concerne la trama e il look parecchi recensori hanno trovato similitudini tra il titolo in esame e "Futurama", una serie televisiva a cartoni animata targata Matt Groening (si, proprio quello dei Simpsons).



Gli stessi recensori trovano il gameplay di "Journey To The Savage Planet" assai simile a quello di "Metroid Prime".



Io in verità ho riscontrato similitudini con un casino di cartoons, di film e di videogames, per cui non me la sento di fare nomi e di applicare etichette a questo titolo.

"Journey To The Savage Planet" si presenta con una trama scontata ma narrata bene: siamo alle prese con un pianeta da esplorare godendo di una discreta libertà d'azione e c'è una sottile vena umoristica che fa da sfondo a tutta la vicenda.



Il "pianeta selvaggio" in verità appare molto colorato e accattivante, gli scenari sembrano quelli dei libri interattivi per bambini e persino la fauna che lo popola ci da l'impressione di essere innocua fino a quando non ci uccide.




Anche se ci viene concessa una certa libertà di esplorazione, l'avanzamento nel gioco prevede degli step non bypassabili, soltanto con un determinato livello di abilità e con specifiche attrezzature è possibile affrontare alcuni nemici e sbloccare aree precedentemente inaccessibili.





Lo strumento fondamentale che abbiamo in dotazione fin dall'inizio della nostra avventura è uno scanner e il consueto "banco da lavoro" che abbiamo adoperato in innumerevoli altri giochi qui viene rappresentato come stampante 3D.




Nulla di nuovo quindi a parte tanti piccoli, stuzzicanti segreti che nasconde il pianeta e la possibilità di scoprirli magari allontanandoci dalle missioni e dalla trama principale.

Purtroppo giocando la prima sensazione che ho provato è quella di "pesantezza" del personaggio, in parole povere ci si sposta lentamente e le fasi platform sono condizionate dalla visuale in prima persona che non ci consente di stimare bene i nostri movimenti durante il parkour.

Lo stesso discorso vale per i combattimenti in quanto non è possibile valutare la posizione dei nemici che ci attaccano alle spalle e alla fine la si butta in caciara.





La modalità fotografica ci da modo di vedere il nostro alter ego per intero ma è un magro "contentino" per gli amanti dei giochi in terza persona.





Complessivamente la grafica è senza lode e senza infamia, le forme e i colori del pianeta sono piacevoli e ingannano l'occhio del giocatore sprovveduto ma un occhio più attento non può fare a meno di notare che alcune textures sono alquanto grossolane.




Questo primo impatto mi ha lasciato un po' perplesso, per rispondere alla domanda "Ma è divertente?" ci dovrò giocare almeno per un paio d'ore, stay tuned!

[Modificato da ilpoeta59 01/02/2020 08:45]





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Purtroppo giocando la prima sensazione che ho provato è quella di "pesantezza" del personaggio, in parole povere ci si sposta lentamente e le fasi platform sono condizionate dalla visuale in prima persona che non ci consente di stimare bene i nostri movimenti durante il parkour.

Lo stesso discorso vale per i combattimenti in quanto non è possibile valutare la posizione dei nemici che ci attaccano alle spalle e alla fine la si butta in caciara.



E te credo che senti 'na certa "pesantezza".....dopo aver giocato a "Dragon Ball Z: Kakarot" è ovvio, ti devi riabituare alla velocità normale! [SM=x1583491]



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02/02/2020 18:37
 
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RECENSIONE

LA TRAMA



Il nostro alter ego è stato inviato in missione per trovare un pianeta abitabile e sbarca in un coloratissimo mondo alieno ricco di flora e di fauna.
L'astronave è rimasta danneggiata e bisognerà ripararla per poter tornare a casa ma nel frattempo occorre studiare le bizzarre forme di vita che popolano il "pianeta selvaggio" e scoprire tutti i misteri nascosti in questo meraviglioso mondo fluttuante.



LA GRAFICA





La grafica è indubbiamente piacevole, sul "pianeta selvaggio" forme e colori influenzano positivamente la nostra mente e ci predispongono a un divertimento di cui vi parlerò quando analizzeremo il gameplay.




Non è stato fatto nulla di trascendentale sul piano tecnico, l'illuminazione e gli effetti speciali sono nella norma ma lo studio del level design, dei colori e dei personaggi è veramente degno di nota.




Anche se gradevole, il taglio di stampo fumettistico è indubbiamente un po' grossolano, le textures hanno un sapore vagamente vintage e parecchie magagne vengono occultate da una visuale in prima persona che non ci consente di appurare l'esatta interazione tra il nostro personaggio e l'ambiente in cui si muove.





IL GAMEPLAY



Dopo qualche ora di gioco "Journey To The Savage Planet" scopre le sue carte e acquista spessore rivelandosi un gioco molto più profondo e completo rispetto a quanto si possa credere al primo impatto.




La nostra navicella spaziale è la base in cui si possono craftare e modificare gli oggetti di cui abbiamo bisogno, è possibile farvi ritorno da tutte le postazioni fast travel che sblocchiamo.





Progressione è la parola d'ordine!

"Journey To The Savage Planet" è un open world in cui le varie aree diventano accessibili parallelamente alla crescita del nostro personaggio.




Nel mondo di gioco c'è tutto ciò di cui abbiamo bisogno: i materiali per il crafting, l'energia per ripristinare la salute e i tanti gadget che possiamo usare sono generosamente sparsi in giro e talvolta suggeriscono un approccio strategico ai combattimenti.
Può essere utile ad esempio affrontare la fauna ostile rimanendo in prossimità delle piante che ci ripristinano la salute!




L'adozione di un minimo di tatticismo ci viene proposta pure dalla ricarica dell'arma che richiede alcuni preziosi secondi che fanno la differenza tra la vita e la morte.





Quando il nostro alter ego soccombe la partita riparte dall'astronave ma veniamo privati del "bottino", cioè dei materiali che eravamo riusciti a procurarci.
Il bottino è recuperabile tornando nel punto esatto in cui abbiamo tirato le cuoia, ovviamente il fast travel funziona sia per tornare all'astronave che per raggiungere varie locations partendo da essa.




La scansione di tutto ciò che incontriamo lungo il cammino è fondamentale!








Insomma il gioco cerca di non essere mai monotono o frustrante, il divertimento è stato posto in primo piano dagli sviluppatori!





"Journey To The Savage Planet" non va in pausa neppure quando usiamo la modalità fotografica, se pensate di poter premere "Start" sul vostro gamepad per andare a pisciare sappiate che nel frattempo probabilmente il vostro alter ego verrà ucciso.
Meglio trattenerla fino a quando non sarete al sicuro nell'astronave!









I dialoghi sono in inglese con sottotitoli in italiano, le musiche, i video e gli effetti sonori sono gradevoli e talvolta umoristici, i titoli a tutto schermo enfatizzano la narrazione annunciandoci ciò che abbiamo fatto e quello che ci aspetta...insomma tutta l'opera è ben rifinita.





Uno switch tra la visuale in prima persona e una visuale in terza persona (tipo Fallout 4) sarebbe stato la classica ciliegina sulla torta in quanto ci avrebbe consentito una migliore gestione delle varie fasi di gioco ma non si può avere tutto!



LE CONSIDERAZIONI FINALI



"Journey To The Savage Planet" è una piccola perla videoludica di cui si sentiva veramente il bisogno in questo periodo di vacche magre, probabilmente non entrerà mai nell'Olimpo dei videogames ma è un gioco onesto che garantisce diverse ore di svago!


[Modificato da ilpoeta59 06/02/2020 18:13]





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