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Il politicamente corretto ad ogni costo nell'intrattenimento anni '10

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2019 23:47
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Io trovo irrealistico invece che riesca a nuotare liberamente senza essere tirata sù da una ONG e portata a Lampedusa, anche questo è abbastanza anacronistico.
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Re: Re: Re: Re:
Rust Cohle, 10/07/2019 10.16:




Iron, io credo che si riuscirà a parlare in maniera sensata solo quando termini come "razzismo" e "preconcetto" verranno utilizzati solo nel momento in cui qualcuno esprime appunto razzismo e preconcetto, il che francamente non mi sembra il caso di chi ha aperto il topic.
Poi è evidente che tra chi si lamenta della Ariel di colore ci siano anche quelli che ne fanno una questione puramente razziale, questo mi pare fuori dubbio, ma allora sarebbe il caso di andare a parlare di razzismo e preconcetto a quei soggetti lì.
Non di farne una risposta generale.
Ho l'impressione che se da domani, per assurdo, il termine "razzismo" sparisse dai vocabolari, alcuni non saprebbero più cosa rispondere a qualsiasi questione.

Detto ciò, qui secondo me lui ha fatto confusione tra il politically correct e lo sfatamento dei taboo, nel senso che l'argomento di cui parla è diverso dal titolo che ha dato al topic.
Il politically correct è James Gunn che viene licenziato dalla Disney per dei tweet blackhumoristici di 10 anni fa, ma qui mi pare si stia parlando di un'altra cosa.
Oltretutto proprio il caso di Gunn dimostra quanto il politically correct sia sostanzialmente una presa per il culo ad uso e consumo di chi ha capito come utilizzarla, come appunto la Disney. D'altronde mica sono scemi.
Lo hanno licenziato appena il polverone si è alzato, così hanno fatto contenti moralisti e bacchettoni di mezzo mondo, e poi appena il polverone si è diradato lo hanno riassunto.
Perchè in effetti è così che vanno trattati i moralisti e i bacchettoni, gli va dato il contentino come si fa con i fessi, solo perchè vanno periodicamente alla ricerca dell'osso da addentare.
In quel momento l'osso era James Gunn, e licenziarlo dalla Disney sembrava la soluzione a tutti i mali del mondo, mentre adesso di James Gunn non gliene importa più niente a nessuno, è passato di moda, e quindi non si saranno neanche accorti che nel frattempo è stato rimesso al suo posto.
E' per questo che la Disney domina il mondo, perchè ha capito come relazionarsi con questo fenomeno odierno.

Però ripeto, tra il politically correct e l'argomento di chi ha aperto il topic c'è differenza.
Lui qui sta parlando di "inclusione", che è una cosa diversa.




Rust non è sempre così, perché bisogna trovare sempre un ragionamento alto dietro scelte di questo genere? (al netto del fatto che non ho parlato di razzismo ma di preconcetto, son due cose ben diverse).
Ti faccio un esempio palese: Nick Fury.

Stan Lee aveva creato Nick Fury in questo modo:
Testo nascosto - clicca qui


leggermente diverso dalla versione cinematografica incarnata da Samuel Jackson... eppure non è davvero fregato niente a nessuno se nei film appariva nero e pelato (a parte qualche nerd incazzato che lo voleva pari pari alla versione originale).
La parte di Fury non è stata data a Jackson per allinearsi al perbenismo dilagante o accontentare i moralisti bacchettoni, semplicemente c'era un bravo attore di colore disponibile per interpretarlo e tanti saluti (tanto è vero che viene disegnato con l'aspetto di S.J. anche adesso).
Ora abbiamo la Sirenetta, personaggio di fantasia che può venir plasmata a seconda delle esigenze. Fosse stata rossa di pelle, squamosa e con i denti canini chi avrebbe dovuto triggerare? Credo nessuno... quindi il preconcetto nasce in anticipo, far notare in maniera preventiva additando la scelta dell'interprete di colore con la giustificazione dell'intoccabilità del personaggio, della paternità danese etc. a me sembra un concetto prevenuto anche perché potrei dire di aspettare e guardarlo 'sto benedetto film prima di trovarci chissà quale messaggio...
[Modificato da Eksistensens jeger 10/07/2019 11:30]
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Re: Re: Re: Re: Re:
Eksistensens jeger, 10/07/2019 11.19:




Rust non è sempre così, perché bisogna trovare sempre un ragionamento alto dietro scelte di questo genere? (al netto del fatto che non ho parlato di razzismo ma di preconcetto, son due cose ben diverse).
Ti faccio un esempio palese: Nick Fury.

Stan Lee aveva creato Nick Fury in questo modo:
Testo nascosto - clicca qui


leggermente diverso dalla versione cinematografica incarnata da Samuel Jackson... eppure non è davvero fregato niente a nessuno se nei film appariva nero e pelato (a parte qualche nerd incazzato che lo voleva pari pari alla versione orginale).
La parte di Fury non è stata data a Jackson per allinearsi al perbenismo dilagante o accontentare i moralisti bacchettoni, semplicemente c'era un bravo attore di colore disponibile per interpretarlo e tanti saluti (tanto è vero che viene disegnato con l'aspetto di S.J. anche adesso).
Ora abbiamo la Sirenetta, personaggio di fantasia che può venir plasmata a seconda delle esigenze. Fosse stata rossa di pelle, squamosa e con i denti canini chi avrebbe dovuto triggerare? Credo nessuno... quindi il preconcetto nasce in anticipo, far notare in maniera preventiva additando la scelta dell'interprete di colore giustificando l'intoccabilità del personaggio, la nascita in Danimarca etc. a me sembra un concetto prevenuto anche perché potrei dire di aspettare e guardarlo 'sto benedetto film prima di trovarci chissà quale messaggio...




Ma guarda che su questo siamo d'accordo, infatti è per questo motivo che ho fatto la distinzione tra politically correct e inclusione.
Se hai letto l'altro post che avevo scritto saprai già che io personalmente non ho nessun problema né con la Ariel nera né con il girl power, l'esempio della Ariel che poteva essere anche tutta squamosa l'ho fatto pure prima di te [SM=g5608807]

Il problema di questo genere di inclusione però è che come tutte le cose va fatta con raziocinio e deve avere un senso, perchè se fatta solo per dire che tutti possono essere neri o bianchi, donne o uomini, allora poi si rischia di andare ad imporre delle forzature che oltre che ridicole appaiono anche propagandistiche.
Ariel può essere tranquillamente di colore, non c'è nessun problema. Come poteva anche essere tutta verde o tutta squamosa; è una sirena, quindi un personaggio mitologico.
Così come pure Nick Fury può essere anche nero, perchè no, non è un personaggio che comporta dei tratti obbligati.

Quando poi però vedi personaggi neri in The Witcher ti viene da ridere, perchè sarà pure vero che è un fantasy però ha un'ambientazione storica reale e presentare Ciri nera significa non solo commettere un falso storico, ma andare anche contro la narrativa.
Ciri discende da una madre elfica e da un padre cavaliere, quindi come possa essere nera lo sanno solo loro.
Ma questo non è preconcetto, è razionalità, oltre che pretesa di fedeltà all'originale.
Il problema però è che ad oggi uno dice una cosa del genere e si sente rispondere "razzismo" e "preconcetto", è per questo che non si trova un punto di dialogo.

"Preconcetto" è più giusto che tu lo vada a dire a chi dice che le donne devono stare in cucina e che Ariel non può essere negra perchè i negri non vanno bene, m non vedo cosa c'entri parlare di preconcetto quando qui si sta facendo tutto un altro discorso.

Argomento sessismo: va bene continuare a presentare solo eroi maschili e relegare le donne al ruolo di fighe senza cervello? Ovviamente no, è giusto che si faccia dell'inclusione anche in questo senso e che inizino ad arrivare eroine donne, serie tv sulle eroine donne, il calcio femminile ecc.ecc.
Ma se adesso iniziassimo a presentare solo eroine al femminile e relegare gli uomini al ruolo di coglioni imbecilli questo andrebbe bene? Oppure sarebbe la forma opposta di sessismo?
No perchè il reboot di Ghostbuster è stato concepito esattamente partendo da questo concetto, e difatti è venuta fuori una merda.

Allora "inclusione" non significa iniziare a discriminare in senso opposto, né tantomeno imporre determinate minoranze laddove non possono esserci proprio per motivi di logica o per ragioni storiche.
Non è un problema che nel film "random" ci sia il nero, l'asiatico, la donna ecc.ecc.
Il problema è quando mi ritrovo il cavaliere medievale di colore, e non per preconcetto, ma perchè la cosa non è possibile.
E' come se Black Panther ambientato nello stato immaginario di Wakanda fosse stato interpretato da attori biondi e con gli occhi azzurri... allora quello che cos'è, sempre preconcetto?
No, è logica.
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10/07/2019 11:53
 
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ma the witcher e il cavaliere di colore in sto topic cosa c'entrano, esattamente? no perchè a me pare che il topic in questione parta dal solo presupposto che ariel nera sia sintomo di una situazione che sta sfuggendo di mano, ma continuo a non capirne il perchè.

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Re:
TheRealm, 09/07/2019 23.30:

Secondo me non è un discorso di razzismo, cioè nel mare di critiche ci si infilano anche i razzisti, ma penso che la maggior parte della gente a cui non è andata giù questa decisione è rimasta delusa dalla mancanza di fedeltà all'originale.
La sirenetta nell'immaginario popolare è l'Ariel bianca e coi capelli rossi, così come è stata vista fino adesso da tutti quelli che l'hanno conosciuta.
Quindi lascerei da parte anche tutte le repliche che chiamano in causa le fiabe originali, con Ariel che muore etc. perché molto meno pop del cartone disney.
La gente è cresciuta con un personaggio ben delineato e stravolgerlo la fa incazzare. Mi ricordo anche le critiche per Jackman che interpreta Wolverine perché è troppo alto rispetto all'originale dei fumetti.


Concordo.
Per me alla fine l'unica discriminante è il motivo per il quale ogni singolo individuo contesta l'etnia di questa Ariel.
A me non interessa granchè, l'importante è che ne venga fuori un bel film. Dal mero punto di vista "visivo" a me non fa impazzire ma solo perché non è l'esatta "copia carbone" del cartone animato originale (ma mi darebbe lo stesso "fastidio" qualora vedersi una Ursula magra o un Re Tritone calvo o, per citare un altro rifacimento di film Disney prossimo all'uscita, lo Scar del "re leone" che è proprio diverso da quello del cartone animato).
Poi per carità, io non sono uno di quei puristi che "il film fa schifo perché non è uguale al fumetto/cartone!", sono semplici considerazioni "sulla resa visiva" (così come hai detto tu, all'epoca Jackman mi sembrava troppo alto per interpretare Wolverine, Schreiber non era un buon Sabretooth perché, a parte i canini e le unghie lunghe, non aveva niente di bestiale come l'originale, il Deadpool di Reynolds [non l'attuale, il primo con la bocca cucita e le lame nelle braccia] era troppo diverso dal cartaceo, ecc.) che però non mi precludono di godermi il film (e Jackman è stato un SIGNOR Wolverine, nonostante le differenze con l'originale, per esempio).

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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Rust Cohle, 10/07/2019 11.44:




Ma guarda che su questo siamo d'accordo, infatti è per questo motivo che ho fatto la distinzione tra politically correct e inclusione.
Se hai letto l'altro post che avevo scritto saprai già che io personalmente non ho nessun problema né con la Ariel nera né con il girl power, l'esempio della Ariel che poteva essere anche tutta squamosa l'ho fatto pure prima di te [SM=g5608807]

Il problema di questo genere di inclusione però è che come tutte le cose va fatta con raziocinio e deve avere un senso, perchè se fatta solo per dire che tutti possono essere neri o bianchi, donne o uomini, allora poi si rischia di andare ad imporre delle forzature che oltre che ridicole appaiono anche propagandistiche.
Ariel può essere tranquillamente di colore, non c'è nessun problema. Come poteva anche essere tutta verde o tutta squamosa; è una sirena, quindi un personaggio mitologico.
Così come pure Nick Fury può essere anche nero, perchè no, non è un personaggio che comporta dei tratti obbligati.

Quando poi però vedi personaggi neri in The Witcher ti viene da ridere, perchè sarà pure vero che è un fantasy però ha un'ambientazione storica reale e presentare Ciri nera significa non solo commettere un falso storico, ma andare anche contro la narrativa.
Ciri discende da una madre elfica e da un padre cavaliere, quindi come possa essere nera lo sanno solo loro.
Ma questo non è preconcetto, è razionalità, oltre che pretesa di fedeltà all'originale.
Il problema però è che ad oggi uno dice una cosa del genere e si sente rispondere "razzismo" e "preconcetto", è per questo che non si trova un punto di dialogo.

"Preconcetto" è più giusto che tu lo vada a dire a chi dice che le donne devono stare in cucina e che Ariel non può essere negra perchè i negri non vanno bene, m non vedo cosa c'entri parlare di preconcetto quando qui si sta facendo tutto un altro discorso.

Argomento sessismo: va bene continuare a presentare solo eroi maschili e relegare le donne al ruolo di fighe senza cervello? Ovviamente no, è giusto che si faccia dell'inclusione anche in questo senso e che inizino ad arrivare eroine donne, serie tv sulle eroine donne, il calcio femminile ecc.ecc.
Ma se adesso iniziassimo a presentare solo eroine al femminile e relegare gli uomini al ruolo di coglioni imbecilli questo andrebbe bene? Oppure sarebbe la forma opposta di sessismo?
No perchè il reboot di Ghostbuster è stato concepito esattamente partendo da questo concetto, e difatti è venuta fuori una merda.

Allora "inclusione" non significa iniziare a discriminare in senso opposto, né tantomeno imporre determinate minoranze laddove non possono esserci proprio per motivi di logica o per ragioni storiche.
Non è un problema che nel film "random" ci sia il nero, l'asiatico, la donna ecc.ecc.
Il problema è quando mi ritrovo il cavaliere medievale di colore, e non per preconcetto, ma perchè la cosa non è possibile.
E' come se Black Panther ambientato nello stato immaginario di Wakanda fosse stato interpretato da attori biondi e con gli occhi azzurri... allora quello che cos'è, sempre preconcetto?
No, è logica.




Allora abbiamo vissuto fin oggi in una bolla di sapone o su marte, son concetti sdoganati da anni. In tutto l'intrattenimento partendo dai videogiochi e arrivando al cinema.
In Street Fighter 2 c'era un solo personaggio femminile: Chun Li. Oggi nelle milioni di versioni moderne trovi più personaggi femminili che maschili. In Kick-Ass la vera protagonista cazzuta è Hit-Girl, non il personaggio principale. Lara Croft nelle prime incarnazioni aveva tette abnormi e background scarno, ora sembra più reale e credibile che mai. L'ultimo Mad Max gira attorno dall'inizio alla fine a Furiosa, Max sembra il sidekick suonato per gran parte del film... ci sono davvero centinaia di esempi in qualsiasi ambito.
E qui arriviamo al discorso di prima: esistono scelte fatte a membro di segugio e altre con intenti ben precisi, questo è pacifico. Ma perché prendersela solo adesso quando questi presunti taboo son stati sdoganati da eoni? Siamo nel 2019 inoltrato, non negli anni '50 [SM=g5608793]
[Modificato da Eksistensens jeger 10/07/2019 12:08]
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Re:
@mad4thrash@, 10/07/2019 08.38:

cristo viene dipinto bianco/caucasico da secoli e ci si sveglia adesso con la sirenetta back in black. ma la colpa è sicuramente di nazifemministe e piano kalergi [SM=g5608799]



quindi a te disturba che la sirenetta sia nera nel film perchè nel cartone animato è bianca? [SM=j5608860]

ps: Mulan non c'entra niente, perchè al contrario della sirenetta (personaggio di fantasia), ricalca un personaggio verosimile che non può non essere di una certa etnia.




Cristo biondo infatti viene criticato da minimo 100 anni, come i nativi australiani biondi con gli occhi azzurri nei film o afroamericani più bianchi che neri in ruoli da africani.

La sirenetta è una storia "bianca"(scritta da bianchi occidentali, per bianchi occidentali in ogni sua versione) e se fai un live action del cartone(che ricalca la stessa storia) metterci una ragazza afroamericana, pigmentata il giusto per poter dire "questa è inclusione" stai facendo una paraculata senza arte nè parte, se fai un remake/reboot dove ambienti la storia nel 2019 a New York puoi prenderla anche arancione e niente c'è.

Come in Ghostbusters, a parte il film brutto, il problema non è che siano donne, il problema è che sono donne che interpretano ruoli maschili, con caratteristiche maschili e vengono imposte come femminismo allo stato puro quando sono l'esatto opposto. Rey in Star Wars è anonima, come le sue controparti maschili nelle altre trilogie, ma nessuno critica il fatto che sia donna.
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Re:
@mad4thrash@, 10/07/2019 11.53:

ma the witcher e il cavaliere di colore in sto topic cosa c'entrano, esattamente? no perchè a me pare che il topic in questione parta dal solo presupposto che ariel nera sia sintomo di una situazione che sta sfuggendo di mano, ma continuo a non capirne il perchè.





Sul perchè Ariel nera sia un problema non ti posso rispondere io dato che non lo penso, io sono solo partito da lì per allargare il discorso sul perchè secondo lui la situazione starebbe sfuggendo di mano.

Se sta sfuggendo di mano non lo so, però in alcuni casi si vedono delle evidenti storpiature fatte solo in nome di di questa famosa inclusione, che ci deve essere ma che va fatta con una logica e non così tanto per farla.
Se andiamo a mettere personaggi a caso laddove la logica non li prevede allora non facciamo inclusione, facciamo casino.

Allora, come dicevo: Ariel nera per me non rappresenta nessun problema, né da un punto di vista logico né tantomeno da quello razziale ovviamente.
E' un personaggio mitologico, potrebbe essere pure blu, verde o totalmente squamosa, non ha tratti obbligati.
A differenza invece di un personaggio come Pocahontas, sulla quale non ti potresti permettere licenze di nessun tipo altrimenti snatureresti completamente la storia.

Il cavaliere medievale di colore invece rappresenta un problema, non dal punto di vista razziale ma sicuramente da quello logico-storico.

E' per questo che c'entra in questo topic, eccome se c'entra.
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Re: Re:
si(2012), 10/07/2019 12.03:





La sirenetta è una storia "bianca"(scritta da bianchi occidentali, per bianchi occidentali in ogni sua versione) .




Ma perchè.
E' questo il punto del tuo discorso che non mi quadra per niente.
Chi è che ha stabilito che una storia con protagonista una sirena sia una storia "bianca", come dici tu? [SM=g5608793]

Sul discorso di fondo e in generale io ho capito quello che vuoi dire e in parte ti sto pure supportando, ma è questo punto qui sopra che proprio stona su tutto.
E' una sirena, è un personaggio che non esiste, come puoi stabilire che pigmentazione debba avere?

Mentre il cavaliere medievale è un personaggio realmente esistito e quindi può comportare dei tratti obbligati e può andare incontro a falsi storici, questo non può valere per una sirena.
Sarebbe come dire che il mostro della laguna deve essere per forza verde e squamoso... ma perchè, se invece lo facciamo marrone e fangoso che problema c'è?
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Rust lo vedi che si tratta di preconcetto? Su, Sirenetta storia per bianchi... siamo quasi sul livello sigla di Daltanius palese inno al fascismo [SM=g5608855]
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Re: Re:
si(2012), 10/07/2019 12.03:




Cristo biondo infatti viene criticato da minimo 100 anni, come i nativi australiani biondi con gli occhi azzurri nei film o afroamericani più bianchi che neri in ruoli da africani.

La sirenetta è una storia "bianca"(scritta da bianchi occidentali, per bianchi occidentali in ogni sua versione) e se fai un live action del cartone(che ricalca la stessa storia) metterci una ragazza afroamericana, pigmentata il giusto per poter dire "questa è inclusione" stai facendo una paraculata senza arte nè parte, se fai un remake/reboot dove ambienti la storia nel 2019 a New York puoi prenderla anche arancione e niente c'è.

Come in Ghostbusters, a parte il film brutto, il problema non è che siano donne, il problema è che sono donne che interpretano ruoli maschili, con caratteristiche maschili e vengono imposte come femminismo allo stato puro quando sono l'esatto opposto. Rey in Star Wars è anonima, come le sue controparti maschili nelle altre trilogie, ma nessuno critica il fatto che sia donna.



il punto è che il cristo biondo e l'aborigeno bianco sono dei falsi storici (cristo è esistito o no? non è quello il problema, il contesto è reale, il cristianesimo come religione di massa è reale). ariel è una cazzo di sirenetta frutto di pura immaginazione, dire che non è fedele al personaggio disney al quale si dovrebbe rifare può starci (e resta comunque una sega mentale di dimensioni bibliche), tutto il resto sono deliri.

e leggere pigmentata il giusto per poter dire "questa è inclusione" e il problema è che sono donne che interpretano ruoli maschili (riferito ai ghostbusters) mi fa pure passare la voglia di discutere in modo serio.
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Re:
Eksistensens jeger, 10/07/2019 12.16:

Rust lo vedi che si tratta di preconcetto? Su, Sirenetta storia per bianchi... siamo quasi sul livello sigla di Daltanius palese inno al fascismo [SM=g5608855]




Sì ma il mio punto era proprio questo: parla di preconcetto a chi esprime dei preconcetti, non farne una risposta generale.

Che la sirenetta sia una storia "bianca" io non lo capisco proprio, ma non penso nemmeno che sia così.
Il paragone con The Witcher però c'entrava, perchè mentre una sirena è un personaggio mitologico e quindi non può avere tratti obbligati, il cavaliere medievale invece è un personaggio reale e fa ridere che te lo presentino nero solo per soddisfare il bisogno di inclusione.

In questo tipo di discorso qui io non ci vedo nessun preconcetto, né tantomeno razzismo (non che l'abbia detto tu, ma è una parola che troppo spesso viene fuori a cazzo anche in risposta a chi sta dicendo tutt'altro).
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Per me in sto caso, Rust ( E INVECE NO; GRANDE RUST [SM=g5608853] ) e salviniani a parte che si son tuffati a pesce, non è razzismo ma solo nerdismo.


Ariel di colore comunque nel cartone sarebbe stata una fregna colossale, così come lo è la ragazza che la interpreta, io approvo [SM=g5608798]
[Modificato da -Voices- 10/07/2019 12:28]
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Re: Re:
Rust Cohle, 10/07/2019 12.06:




Sul perchè Ariel nera sia un problema non ti posso rispondere io dato che non lo penso, io sono solo partito da lì per allargare il discorso sul perchè secondo lui la situazione starebbe sfuggendo di mano.

Se sta sfuggendo di mano non lo so, però in alcuni casi si vedono delle evidenti storpiature fatte solo in nome di di questa famosa inclusione, che ci deve essere ma che va fatta con una logica e non così tanto per farla.
Se andiamo a mettere personaggi a caso laddove la logica non li prevede allora non facciamo inclusione, facciamo casino.

Allora, come dicevo: Ariel nera per me non rappresenta nessun problema, né da un punto di vista logico né tantomeno da quello razziale ovviamente.
E' un personaggio mitologico, potrebbe essere pure blu, verde o totalmente squamosa, non ha tratti obbligati.
A differenza invece di un personaggio come Pocahontas, sulla quale non ti potresti permettere licenze di nessun tipo altrimenti snatureresti completamente la storia.

Il cavaliere medievale di colore invece rappresenta un problema, non dal punto di vista razziale ma sicuramente da quello logico-storico.

E' per questo che c'entra in questo topic, eccome se c'entra.




ma le storpiature ci son sempre state dai, ogni cultura di sto pianeta ha preso qualcosa da altre culture per adattarla alla propria. di diluvi universali ne è peno il mondo, e una volta è dio, e l'altra è il grande spirito, gesù che nasce a yule , maria novella iside, ad oggi ancora prendiamo per buono il natale rosso cocacola quando è sempre stato verde. io di pocahontas bianche o mulan serbocroate non ne ho ancora viste, possiamo anche discutere del cavaliere nero ma a me sinceramente il problema pare l'opposto, e cioè che ogni volta che si modifica leggermente un personaggio andando ad influire su pigmentazione o sesso succede un casino.
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