Quale Europa dopo le consultazioni del 26 maggio?

… finalmente, dopo 24 ore di rumorosa assenza e di assordante silenzio, il Di Maio si fa vivo e, in conferenza stampa, giustifica la propria sconfitta:
“Molti dei nostri elettori non sono andati a votare, si sono astenuti … comunque non mi dimetto”.

… che dire di quest’arrogante Ragazzino, ridicolo quasi quanto l’ex premier Ciarlatano, da non ammettere che la poderosa batosta subita dal M5s è stata causata proprio dalla sua strafottenza contro il proprio alleato e vicepremier Matteo Salvini. Il quale, invece, non ribattendo mai alle provocazioni e offese, ha solo aspettato pazientemente di stravincere, sia personalmente e sia come Lega?

… comunque, con le elezioni politiche del prossimo settembre o in primavera, a cacciare un simile saputello fuori dalle scatole e relegandolo all’opposizione col segretario del PD “alternativo” - fra una decina d’anni - al governo Salvini, ci penseranno quegli stessi “suoi” elettori astenutisi nell’attuale tornata elettorale. Vomito :((((

… d’altronde, come il manifestarsi prontamente in pubblico, anche con esuberanza di parole e di commenti positivi, indica la contentezza d’aver vinto e di aver ragione, così il nascondersi e l’esonerarsi da qualsiasi commento, indica anzitutto il rosicare, il covare, il rancore.
In altre parole, mostra quella sempre celata gelosia e invidia che sono tipiche delle persone grette, ristrette di cervice, incapaci di esprimersi, quindi, obbligate a gesticolare e di essere scurrili. Il peggio, però, è che sono carenti, o mancanti di onestà.
Che pena!