Film per la tv in due parti ispirato alla vera storia di Donato Bilancia, il serial-killer che colpiva nel genovese, è il prodotto col quale il talentuoso Michele Soavi conferma di avere definitivamente superato l' ex maestro Argento: impietoso il confronto tra il successivo Il cartaio (film per il cinema che sfigura persino in tv) e questo L' ultima pallottola (tv-movie che nn avrebbe sfigurato al cinema), nel quale vecchie tecniche d' indagine e nuove tecnologie investigative si fondono alla perfezione.
Visto in tv e registrato in vhs ai tempi, l' avevo in gran parte scordato, ma averlo recentemente recuperato in rete (nel frattempo era uscito pure in home-video) mi ha rammentato quanto fosse valida l' interpretazione di Carlo Cecchi nel ruolo del serial-killer alter ego di Bilancia, che va a bilanciare (mi si perdoni il gioco di parole) il miscasting di un Giulio Scarpati che più che un capitano dei carabinieri sembra inevitabilmente un medico (in famiglia) sulle tracce dell' assassino.
Da recuperare.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."