Dietro all' ondata di film italici dei primi anni 80 capitanati da i guerrieri dell' anno 2072 di Fulci (cult-movie della banda di Negan in TWD) c'è stato il romanzo di King/Bachman The running man, che avrà il proprio adattamento ufficiale (e scrauso) soltanto qualche anno dopo con L'implacabile; molto tempo dopo arriverà pure il non disprezzabile The contenders, che però nn inaugurerà un nuovo filone a differenza di quanto accaduto in seguito con Battle Royale, misconosciuto precursore della saga di Hunger Games.
A monte di tutto, però, non c'è stata l' opera di King bensì quella di Sheckley, il cui La settima vittima fu declinato in tempi non sospetti dal nostro Elio Petri in La decima vittima: entrambi i titoli hanno senso, niente paura...
A distinguere gli archetipi dal prototipo kinghiano, e di conseguenza a rendere qst ultimo almeno un filo originale, è il ruolo dei mass media nella distopica caccia all' uomo organizzata, soltanto secondario in origine e divenuto invece poi per lo più centrale dai decenni 70/80 in poi.
Sotto l' egida di Carlo Ponti, un ispirato Petri confeziona un film che se da un lato si rifà ad ingenui futurismi tipici della sci-fi dei Sixties, dall' altro prefigura addirittura la connessione wireless; la sceneggiatura, scritta dallo stesso regista con la collaborazione pure di Ennio Flaiano e Tonino Guerra, introduce a NY il personaggio della bella e fatale Ursula Andress intenta a liberarsi da vittima del proprio cacciatore e si sposta quasi subito a Roma per presentare quello del compassato Marcello Mastroianni che da cacciatore elimina in maniera spettacolare la propria vittima, poi i due vengono sorteggiati per scontrarsi a loro volta ma a parti invertite, e proprio nella città eterna inizierà uno dei duelli più strambi mai visti, all' insegna dell' azione, della tensione, ma pure dell' ironia. E c'è da pensare che qualche spunto sia confluito non dichiaratamente anche nel mio amato Sensi di Lavia, che cmq esula dal genere e che soprattutto cadrà però nella trappola dell' umorismo involontario.
Cast stellare: oltre ai citati illustri protagonisti, ci sono anche il misurato Massimo Serato, Elsa Martinelli sopra le righe e Salvo Randone.
Prodotto all' epoca d' avanguardia ed anche oggi solo in parte datato, merita una visione da parte dei completisti e di chi cerca qualcosa di diverso dal solito.
[Modificato da MD-MAniak 14/04/2016 15:38]
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."