I PAVONI

Chi nn è più giovanissimo ricorderà probabilmente il caso di Pietro Maso, che assieme ai suoi amici uccise a sangue freddo i genitori per accaparrarsi anzitempo l' eredità.

Erano i primi anni Novanta, e poco dopo Luciano Mannuzzi ricostruì il fatto in questo film uscito in sordina e presto dimenticato, che soltanto da pochissimo ho avuto modo di visionare.

Già regista di Sabato italiano, con l' allora emergente Chiara Caselli, Mannuzzi sposta la vicenda dal Veneto alla sua Romagna tra discoteche e polvere bianca, consegnando allo spettatore il ritratto di una gioventù frivola e degenerata. Film da postare ovviamente in Altro cinema, ma la lunga sequenza in cui il protagonista ed i suoi amici attendono il ritorno dei familiari nella villa e poi consumano l' atroce crimine è quanto di più horror si possa immaginare. I giovani attori erano all' epoca tutti esordienti, ma Rinaldo Rocco è bravo a caratterizzare l' alter ego cinematografico di Maso; il padre ha il volto di Ivano Marescotti.

No vaffanculo ho aperto aspettandomi un topic ornitologico fatto come si deve, maledetto tu e le tue trappole, gli specchi per le allodole, no, noooooo!!!!

Volevo sapere TUTTO quello che c'era da sapere sui pavoni e adesso non saprò mai UN CAZZO DI NIENTE!


VAFFFFFANCULOOOOOOOOOOO!!!

boskoz, 11/5/2015 5:56 PM:

---

No vaffanculo ho aperto aspettandomi un topic ornitologico fatto come si deve, maledetto tu e le tue trappole, gli specchi per le allodole, no, noooooo!!!!

Volevo sapere TUTTO quello che c'era da sapere sui pavoni e adesso non saprò mai UN CAZZO DI NIENTE!


VAFFFFFANCULOOOOOOOOOOO!!!

---

una volta ho visto un pavone che volava (piu´ che altro svolazzava). e´ stata la cosa meno aggraziata che abbia mai visto in vita mia. i pavoni sono proprio animali goffi

oh comunque la scena che ha descritto maiak ricorda quella di "creature del cielo" (oddio si chiamava cosi´?) di peter jackson , porca miseria che angoscia

Questo film me l'ero davvero perso! anche se il fatto di cronaca nera è famoso

ludo-van, 06/11/2015 17.19:

---

oh comunque la scena che ha descritto maiak ricorda quella di "creature del cielo" (oddio si chiamava cosi´?) di peter jackson , porca miseria che angoscia

---

visto da poco Creature del cielo, ed in effetti sì, ci son delle similitudini, però in I pavoni la sequenza dell' attesa prima dell' imboscata mortale è ancora più claustrofobica proprio xke si svolge nel chiuso di una villa

A proposito di figli degeneri, tu pervers qst film lo hai mai visto?
È interessante, se non lo avessi già fatto te lo consiglio.

Mai visto e i film italiani faccio fatica a digerirli.

Poi non mi piace la spettacolarizzazione dei casi di cronaca italiana e tutto quello che vi ruota intorno.

Proprio sai tempi di Erika e Omar che è il primo che ricordo

Poi l'ho visto anch'io, ed è per lo meno interessante vedere con quali chiavi di lettura, in quel periodo stesso, venisse interpretata, o almeno rappresantata, l'esasperazione degli aspetti più tipici degli appena conclusi anni '80, e dei possibili effetti su almeno alcuni individui, specialmente se giovani e non ancora strutturati (nel bene o nel male).
Confermo l'apprezzabile aspetto thriller di alcune parti; e confermo che anche a me l'accanimento sui fatti di cronaca nera non ha mai interessato.
Indubbiamente, per il resto, il film rientra nei vari filoni trascurabili dei film italiani piuttosto risibili e che in sè non sarebbero nemmeno da classificare come "Da vede" o "Guadabile", tolti i motivi di cui sopra.

Lo ritengo un film interessante che ovviamente specula ma in senso buono, proprio perché evita di spettacolarizzare. A cominciare dal fatto che lascia fuori l' exploitation: i tipi son piuttosto casti xke si interessano sì alle donne ma moderatamente, e manco tutti quanti, mentre il solo Giovanni apprezza la bonza. Questi qua son dipinti come zombi, ovvero (a cominciare dall' alter ego di Maso che è davvero un ottimo manipolatore di mentecatti suoi pari) come vuoti fancazzisti modaioli amanti di marchi, firme e locali a la page, sorta di copie sbiadite di Patrick Bateman senza manco il perverso fascino di qst ultimo: non a caso il vero Maso fu una sorta di fanboy di Don Johnson e mirava ad imitarlo in tutto.

Una delle sequenze x me più riuscite è quella in cui gli infami vengono arrestati uno ad uno rapidamente, e proprio a Giovanni, andato al lavoro dopo il massacro come se nulla fosse, toccano le battute migliori:
Lei si chiama Manti Giovanni?
Sì perché? Voi chi siete?
Carabinieri, venga con noi.
Sì scusate...la giacca.
Non serve la giacca.