Planet Syria

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20/10/2015 17:11

Re: Re: Re: Re:
lady considine, 20/10/2015 16:11:



Sulla redistribuzione della ricchezza sono d'accordo, ma da qualche anno a questa parte la sua concentrazione è sempre più marcata.
Ora però non aiuta nessuno lasciare entrare in Europa flussi enormi di disperati, considerando che non abbiamo ancora risolto i nostri problemi interni di redistribuzione della ricchezza, come anche della cultura e di altre cose (ma non voglio allargare troppo il discorso) rischieremmo di andare in contro a una guerra tra poveri.... e infatti già vedo che gli slogan di Lega e estremisti trovano sempre più in sintonia gli europei...




Tralasciando la questione umanitaria, i flussi enormi di disperati non aiutano gli europei, ma gli stessi europei non sono aiutati in egual modo, nell'ipotesi in cui i disperati restassero a casa loro. Anzi.

Chi non parte alla ricerca di un futuro migliore da esportare ai suoi familiari rimasti a casa, resta esposto a quelle stesse dinamiche che già lo hanno reso "disperato", e quelle dinamiche, nel breve periodo, creeranno un ulteriore flusso di disperati, ben maggiore.

Per esempio, in Eritrea oggi (da vent'anni almeno) c'è la dittatura. Si vive al di sotto della soglia di povertà. Ci sono esecuzioni sommarie. Non si danno passaporti ai minori di 60 anni. Ci sono i campi di prigionia. Non ci sono le libertà minime.
Dall'Eritrea arrivano in larga parte uomini soli, con la speranza di diventare abbastanza "ricchi" da salvare le proprie famiglie.

Se domani mettessimo l'Eritrea sotto una cupola a tenuta stagna, per cui neanche le mosche potessero uscire, dopodomani inizierebbe la guerra civile.
Anche lì. Allora quanti disperati arriverebbero? (non nominiamo quelli che annegherebbero nel tentativo)

Io sono la prima a dire che bisogna risolvere i problemi là, dove si sono generati (lascia stare che è anche colpa degli italiani, che si siano generati dei problemi).
Ma, nella fantastica ipotesi che da subito ci mettessimo a programmare e attuare la soluzione, quanti anni passerebbero?

Magari si potesse premere una sorta di tasto "pausa"; risolvere le questioni; premere "play".

Ad oggi, la guerra tra poveri in Italia è un'idea populista di chi lucra col portafogli degli italiani (vedi Salvini e quanto ci costa per essere un parlamentare europeo).
Ma diventerà una realtà se non cominciamo subito a tentare una soluzione, che non è non far entrare nessuno, se non altro per un motivo: non ci riusciremmo!

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20/10/2015 17:19

Re:
Aggredire il declino, 20/10/2015 16:52:

Io mi sto chiedendo cosa penserebbero i nostri bisnonni che hanno dato la vita per difendere la patria sul Piave dall'invasione degli austriaci?
Se lo avessero saputo che oggi finivamo per aprire i confini a tutti questi stranieri forse non avrebbero sacrificato la loro vita al fronte, in fondo sarebbe stato meglio consegnare l'Italia agli austro-ungarici che loro avrebbero saputo curare meglio gli interessi nazionali e respigere i clandestini.




Mah, intanto gli austriaci sono andati con le proprie auto a prendere i profughi al confine ungherese... segno che gli anni non sono passati invano e una qualche evoluzione in quel popolo c'è stata...

I nostri bisnonni difendevano la patria dall'occupazione militare di un altro Stato, il che è tutt'altro discorso.

Noi stiamo affrontando, ma che dico, noi stiamo guardando con indifferenza migliaia di rifugiati che scappano dalla guerra civile o crepano nel tentativo. Nascondendoci dietro a un dito.

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20/10/2015 17:27

Re: Re: Re: Re: Re:
Leonessa73, 20/10/2015 17:11:




Ma diventerà una realtà se non cominciamo subito a tentare una soluzione, che non è non far entrare nessuno, se non altro per un motivo: non ci riusciremmo!




Intanto proviamoci, vedo che in Ungheria ci stanno riuscendo, se poi falliamo almeno riduciamo il numero degli ingressi clandestini, anche perchè non ha senso che io quando prendo l'aereo mi controllano tutto e questi si fanno entrare tutti senza controllare niente...
e se capiranno quanto è facile approfittare della situazione vedrai cosa ti combineranno per il Giubileo!
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20/10/2015 17:32

Re: Re:
Leonessa73, 20/10/2015 17:19:




Mah, intanto gli austriaci sono andati con le proprie auto a prendere i profughi al confine ungherese...




Qualcuno lo avrà fatto a titolo gratuito per aiutarli disinteressatamente, ma la polizia ha beccato molti altri che quei viaggi glieli hanno fatti pagare lucrandoci sopra [SM=x44499]
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20/10/2015 17:37

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
camilllo mandrilllo, 20/10/2015 17:27:




Intanto proviamoci, vedo che in Ungheria ci stanno riuscendo, se poi falliamo almeno riduciamo il numero degli ingressi clandestini, anche perchè non ha senso che io quando prendo l'aereo mi controllano tutto e questi si fanno entrare tutti senza controllare niente...
e se capiranno quanto è facile approfittare della situazione vedrai cosa ti combineranno per il Giubileo!




Allora, tu che proponi?

Vediamo dalle nostre coste un gommone pieno di disperati
detto gommone si rovescia
i disperati annegano
game over

oppure, stessa situazione: recuperiamo tempestivamente tutti e... dove li mettiamo?


Insisto su un aspetto: stiamo confondendo 2 cose diverse. Nessuno di quelli che arrivano in Italia col gommone è un immigrato clandestino. Questa gente si fa registrare (una minima parte riesce a scappare perché vuole farsi registrare in altri Stati), anche se la sua destinazione finale non voleva essere l'Italia, e chiede asilo politico.
Io non ho mai saputo di un immigrato clandestino che si facesse censire dalla polizia!

Chi dice che li si fa entrare senza controllare niente?
E' falso. Ognuno di questi rifugiati viene registrato, affidato ai Cara e altri centri "statali" e alle associazioni (questi ultimi sì, che sono "esposti" al lucrarci sopra), le quali provvedono all'accoglienza in tutti i suoi aspetti.
Probabilmente siamo più clandestini te e io, rispetto ai disperati che arrivano sulle nostre coste!

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20/10/2015 17:37

Re: Re: Re:
camilllo mandrilllo, 20/10/2015 17:32:




Qualcuno lo avrà fatto a titolo gratuito per aiutarli disinteressatamente, ma la polizia ha beccato molti altri che quei viaggi glieli hanno fatti pagare lucrandoci sopra [SM=x44499]




Ah sì? Mi posti qualche link?

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20/10/2015 17:40

Re: Re:
Leonessa73, 20/10/2015 17:19:




Mah, intanto gli austriaci sono andati con le proprie auto a prendere i profughi al confine ungherese... segno che gli anni non sono passati invano e una qualche evoluzione in quel popolo c'è stata...

I nostri bisnonni difendevano la patria dall'occupazione militare di un altro Stato, il che è tutt'altro discorso.

Noi stiamo affrontando, ma che dico, noi stiamo guardando con indifferenza migliaia di rifugiati che scappano dalla guerra civile o crepano nel tentativo. Nascondendoci dietro a un dito.



Sai Silvia io penso che l'indifferenza c'è anche perchè lo stato chiamato Repubblica Italiana ha indifferenza verso i propri cittadini, tanta gente sta senza lavoro ed è con l'acqua a la gola, rispetto ripeto le tue idee e pensieri, però credimi uno che magari ha 4 figli e non riesce a sfamarli e gli vai a parlare dei bambini Siriani, io penso che al 70% se poi gli dici che è indifferente ti prende a badilate, io sono uno abituato ad andar x ordine, se la mia macchina non funziona non stò a guardare quella del vicino che magari mi dice che ha dei problemi, il mio vicino bene o male la usa io vado a piedi, un altra [SM=x44458] quando uno stà annegando se non lo prendi con le dovute precauzioni perchè non sei in grado di salvarlo, ti tira dentro pure a te perchè si aggrappa.
Il mio pensiero non è cattiveria o menefreghismo, è solo un istinto di auto-conservazione x me stesso, io sono uno di quelli che si mette in fila in banca o in posta x pagare quello che c'è da pagare, a volte è dura tirare la carretta [SM=x44464]
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20/10/2015 21:23

Tornando alla Siria:

News dalla Siria:
Le forze aeree russe bloccano l’ingresso di caccia israeliani in Siria e minacciano di attaccarli

News dalla Siria: Le forze aeree russe bloccano l’ingresso di caccia israeliani in Siria e minacciano di attaccarli
Nella foto: i caccia russi Sukhoi-30 in atterraggio nella loro base di Latiakia

Ottobre 20 - 09:31 2015
 

L’aviazione russa ha minacciato di sparare i suoi missili contro i cacciabombardieri israeliani che si apprestavano ad entrare nello spazio aereo siriano per “vigilare” sulle attività di Hezbollah, lo rivelano fonti israeliane e libanesi.
L’episodio è avvenuto qualche giorno fa ma è stato rivelato soltanto oggi e conferma che la Russia ha messo il blocco alle incursioni israeliane nello spazio aereo siriano che avvenivano di frequente e, con il pretesto ufficiale di colpire i rifornimenti di Hezbollah, in realtà bombardavano postazioni dell’Esercito siriano e sostenevano i gruppi di miliziani jihadisti  alleati di Israele.

E’ ormai noto e comprovato che l’Esercito israeliano ha fornito assistenza, rifornimenti e munizioni ad alcuni gruppi jihadisti, nell’obiettivo di rovesciare il governo di Bashar al-Assad e, quando questi si trovavano in difficoltà, inviava i suoi caccia a bombardare le postazioni dell’Esercito siriano per allentare la morsa sui miliziani. Inoltre Israele ha inviato spesso i propri elicotteri a prelevare i miliziani feriti e provvedeva a farli ricoverare nei suoi ospedali.

Tutto questo non sarà più possibile e le forze aeree russe hanno chiuso il corridoio aereo da cui entravano gli aerei israeliani, sulla regione di Akkar, dal nord del Libano, ed ha avvisato chiaramente che gli aerei russi hanno l’ordine di aprire il fuoco contro chiunque entri nello spazio aereo siriano senza autorizzazione del comando russo- siriano.

 

Secondo la fonte libanese i caccia israeliani ( quattro caccia F-15) dovevano compiere una missione di vigilanza sui movimenti delle basi russe a Tartous ed a Latiakia, con il fine di verificare presunti trasferimenti di armi ad Hezbollah.

Dopo l’inquadramento dei caccia intercettori russi, i  Sukhoi -30,  gli aerei israeliani hanno immediatamente invertito la rotta e sono rientrati alle loro basi. Successivamente sembra che sia intervenuto un accordo fra le autorità militari dei due paesi (Russia e Israele) per evitare che possano prodursi altri possibili incidenti.

In ogni caso la Russia, con il suo massiccio intervento in Siria, ha messo definitivamente la parola fine alle incursioni aeree israeliane sul territorio siriano
A Tel Aviv sembra che Netanyahu abbia un altro buon motivo per essere molto nervoso e preoccupato.

Fonti:

Traduzione e sintesi: Luciano Lago per Controinformazione

Fonte

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20/10/2015 22:32

Quel Nestagnyu ha rotto le balle, adesso se continua a pungere va a finire che i Russi qualche d'una gliela fanno, i Russi non sono i Palestinesi quelli hanno le armi adatte, diciamo cmq che un malessere fra Israele e Russia non è un bel segnale, colpire Israele e come colpire l'America e i Russi magari non vedono l'ora.
Cmq se quelle notizie sono vere è provato di chi finanzia l'ISIS [SM=x44458]
[Modificato da pliskiss 20/10/2015 22:38]
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21/10/2015 12:03

Re:
pliskiss, 20/10/2015 22:32:

Quel Nestagnyu ha rotto le balle, adesso se continua a pungere va a finire che i Russi qualche d'una gliela fanno, i Russi non sono i Palestinesi quelli hanno le armi adatte, diciamo cmq che un malessere fra Israele e Russia non è un bel segnale, colpire Israele e come colpire l'America e i Russi magari non vedono l'ora.
Cmq se quelle notizie sono vere è provato di chi finanzia l'ISIS [SM=x44458]




Sono troppe le voci che attestano un coinvolgiento di Israele e Usa nell'addestramento, rifornimento e assistenza dei ribelli anti-Assad, poi lo scenario è complesso, ci sono anche i terroristi dell'Isis, bisogna capire se ci sono travasi tra i ribelli moderati e Isis, se questo è stato tollerato, voluto o un imprevisto.

Comunque sta di fatto che i russi quando devono comunicare qualcosa agli americani parlano agli israeliani, perchè sanno essere tuttuno con gli Usa.

Adesso sta diventando critico il rapporto diplomatico tra Iran e Arabia Saudita, se non si risolvono gli attriti rischia di stravolgersi tutto lo scacchiere.


MO: durissimo scambio di minacce tra Iran e Arabia Saudita
By Rights Reporter - ott 20, 2015




Cresce vertiginosamente la tensione tra Iran e Arabia Saudita, per ora solo a livello diplomatico. Il Ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, parlando durante la conferenza stampa con il suo omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier, tenutasi a Riyadh ha duramente attaccato la politica espansionista iraniana definendola “di tipo coloniale”.

«Vogliamo che l’Iran cambi la sua politica di ingerenza nella regione» ha detto Adel al-Jubeir. «La politica coloniale iraniana in Iraq, Siria, Yemen e in Libano deve terminare come devono terminare gli attacchi agli interessi dell’Arabia Saudita oppure noi sapremo rispondere a tutti i livelli, diplomatico, commerciale e militare» ha detto Adel al-Jubeir di fronte ai giornalisti. «E’ difficile avere relazioni positive con Teheran quando gli iraniani lavorano costantemente contro gli interessi sauditi e per destabilizzare la regione al fine di colonizzarla» ha concluso Adel al-Jubeir.

Il ministro degli esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, che prima di visitare l’Arabia Saudita era stato in Iran ha ammesso che “in questo momento è molto difficile colmare le distanze tra Teheran e Riyadh”.

Da Teheran è il Ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, a rispondere alle accuse lanciate dai sauditi. «L’Iran non intende eliminare l’Arabia Saudita ma non lascerà nemmeno che l’Arabia Saudita elimini l’Iran» ha detto Zarif alla AFP.

Iran e Arabia Saudita si scontrano già militarmente, anche se per interposta persona, in Yemen e in Siria. Soprattutto in quest’ultimo teatro lo scontro si sta intensificando dopo che Teheran ha inviato migliaia di soldati in Siria. «Teheran sta cercando di trasformare la Siria in una sua colonia» ha detto al-Jubeir «ma noi non glielo permetteremo e useremo qualsiasi mezzo per impedirlo»


www.rightsreporter.org/mo-durissimo-scambio-di-minacce-tra-iran-e-arabia-...
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21/10/2015 12:11

Le armi segrete Russe cambiano il corso della storia in Siria

Negli ultimi giorni si è molto discusso delle capacità belliche impiegate in Siria. Bombe millimetriche in grado di colpire bersagli con elevata precisione, missili da crociera lanciati a migliaia di chilometri di distanza da navi di piccole dimensioni, veicoli di ultima generazione impiegati in combattimento e una guerra elettronica/informatica che ha raggiunto un peso specifico di fondamentale importanza per l'esito della guerra.
Di Federico Pieraccini - ott 20, 2015 www.opinione-pubblica.com/2015/10/20/le-armi-segrete-russe-cambiano-il-corso-della-storia-i...


A Marzo Sputnik International raccontava, senza ricevere particolare attenzione dai media occidentali, di un nuovo sistema di guerra elettronica in dotazione alle forze armate Russe: Il Richag-AV. Molti esperti hanno notato come il nuovo dispositivo montato su quasi tutti i mezzi in dotazione alle forze armate impiegate in Siria abbia cambiato letteralmente il corso della guerra impedendo a NATO/GCC di comunicare e coordinarsi con le forze presenti sul terreno (IS, Al Nusra, FSA) e interferendo gravemente nelle comunicazioni tra alleati (Israele, GCC, NATO).

EW (Electronic Warfare - Guerra Elettronica)
EW (Electronic Warfare – Guerra Elettronica)

Questo complicato sistema di guerra-elettronica introdotto da poco rientra all’interno del più ampio sistema di guerra elettro-informatica chiamato in gergo C4I (comando, controllo, comunicazioni, computer, informazioni ed interoperabilità). Come viene illustrato dall’esperto Valentin Vasilescu:


L’”arma segreta” più sofisticata con cui i russi impongono la supremazia nella guerra elettronica (EW – Electronic Warfare), resta avvolta nel mistero, come anche il formidabile sistema russo di raccolta ed elaborazione delle informazioni. Entrambi fanno parte del complesso automatico C4I (comando, controllo, comunicazioni, computer, informazioni ed interoperabilità) che i russi hanno creato in Siria, permettendogli l’identificazione degli obiettivi dei bombardamenti e loro assegnazione ai diversi aerei, evitando che la NATO scopra qualcosa del modus operandi dei russi. In assenza di un minimo di informazioni, la NATO non può scatenare efficaci contromisure elettroniche (ECM) contro i russi in Siria. I mezzi della guerra elettronica terrestre, navale e aerea che la Russia ha dispiegato nel teatro operativo in Siria per monitorare l’intero spettro elettromagnetico, individuano i trasmettitori nemici e li confondono. La guerra elettronica s’estende oggi al disturbo di comunicazioni e alla sorveglianza radar ed elettro-ottica.


Dopo le problematiche, per usare un eufemismo, incontrate nel mar nero dalla marina statunitense, in Siria si registra l’ennesima dimostrazione operativa delle superiori capacità EW (elettronic Warfare) di Mosca rispetto ai suoi rivali occidentali. Questa situazione ha generato un ombrello protettivo per tutte le forze presenti in Siria nel combattere il terrorismo contro le incursioni NATO/GCC. L’impossibilità di Washington di fungere da ago della bilancia è un’assoluta novità nel contesto medio orientale ed è la dimostrazione palese che il mondo unipolare, quantomeno in termini militare, è già tramontato da tempo (le prima avvisaglie si ebbero già in Novorossia nel 2014).

La Federazione Russa è abituata da anni a contrastare il terrorismo militante e conosce quanto siano importanti le reti di comunicazione sul terreno tra le forze insorgenti. Distruggere o rendere inutilizzabili tali network è stato uno dei più importanti traguardi raggiunti in pochi giorni di operazioni in Medio Oriente. Consapevoli di questa superiorità, la flotta aerea di Mosca si è potuta concentrare su una serie di sortite (siamo a più di 300 da inizio coinvolgimento) che hanno aperto il fronte alle incursioni coordinate dell’esercito arabo siriano.

Truppe dell'esercito Arabo Siriano riconquistano interi villaggi grazie all'aiuto Russo.
L’Esercito Arabo Siriano riconquista interi villaggi grazie all’aiuto Russo.

Nell’era dell’informatica e della tecnologia Mosca si trova, non casualmente, in una posizione dominante potendo contare su strumentazioni in grado di ridurre in brandelli l’influenza e l’importanza di Washington in un conflitto. Un vantaggio di cui gli americani sono consapevoli da tempo, come dimostra l’isteria del dipartimento di Stato sul coinvolgimento Russo in Siria.

Il complesso bellico-finanziario (Pentagono/CIA – Wall Street/Londra) temeva ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti: una triplice morsa letale composta da attacchi aerei, comunicazioni inefficaci su tutti i livelli ed una forza d’attacco, presente sul campo di battaglia, altamente motivata ed equipaggiata che sta rapidamente ponendo fine all’assedio straniero in Siria.

Dopo l’Ucraina, anche in Siria, i sogni egemonici Americani hanno ancora una volta dovuto scontare l’impatto con la dura realtà.



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21/10/2015 12:37

Re:
c'eraunavodka, 21/10/2015 12:11:



Questa situazione ha generato un ombrello protettivo per tutte le forze presenti in Siria nel combattere il terrorismo contro le incursioni NATO/GCC.




Caspita, non avevo mai sentito parlare di guerra elettronica, tantomeno in questi termini... Ora capiscoperché qualche giorno fa gli Usa lamentarono di aver sfiorato la collisione aerea tra caccia!

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21/10/2015 12:39

Re: Re:
c'eraunavodka, 21/10/2015 12:03:




Adesso sta diventando critico il rapporto diplomatico tra Iran e Arabia Saudita, se non si risolvono gli attriti rischia di stravolgersi tutto lo scacchiere.





... e i media italiani non ne parlano...

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21/10/2015 12:40

Re:
Etrusco, 20/10/2015 21:23:


In ogni caso la Russia, con il suo massiccio intervento in Siria, ha messo definitivamente la parola fine alle incursioni aeree israeliane sul territorio siriano
A Tel Aviv sembra che Netanyahu abbia un altro buon motivo per essere molto nervoso e preoccupato.






Tutto sommato non è che provo proprio pena per Bibi eh...

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Re: Re: Re:
Leonessa73, 21/10/2015 12:39:




... e i media italiani non ne parlano...




Alcuni media, come i politici di cui sono al guinzaglio, devono ancora capire da che parte cambierà il vento, temporeggiano per capire su quale carro precipitarsi... [SM=x44486]
Leonessa73, 21/10/2015 12:40:

Etrusco, 20/10/2015 21:23:


In ogni caso la Russia, con il suo massiccio intervento in Siria, ha messo definitivamente la parola fine alle incursioni aeree israeliane sul territorio siriano
A Tel Aviv sembra che Netanyahu abbia un altro buon motivo per essere molto nervoso e preoccupato.







Tutto sommato non è che provo proprio pena per Bibi eh...



I sionisti sono furbi, intelligenti e senza scrupoli, vedrai che sapranno riadattarsi al mutato scenario per trarne come al solito dei vantaggi. Del resto la storia c'insegna (Guerra dei 6 giorni) che gli israeliani anche quando sembrano accerchiati e spacciati riescono sempre a rivoltare la situazione a loro vantaggio [SM=x44499]

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Guerra dei sei giorni?

Quando ero piccolo vedevo sembre questo personaggio in tele, devo dire che dalla fisionomia non aveva niente da invidiare a uno delle SS, Moshe Dayan, quant'era brutto [SM=x44458] l'occhio l'ha perso nella seconda guerra mondiale, ma per chi??? [SM=x44473]
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21/10/2015 14:53

Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 21/10/2015 13:16:




I sionisti sono furbi, intelligenti e senza scrupoli, vedrai che sapranno riadattarsi al mutato scenario per trarne come al solito dei vantaggi. Del resto la storia c'insegna (Guerra dei 6 giorni) che gli israeliani anche quando sembrano accerchiati e spacciati riescono sempre a rivoltare la situazione a loro vantaggio [SM=x44499]




Detesto doverti dare ragione! [SM=x44472]

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21/10/2015 17:39

Dottor Zaidoun al-Zoabi, a capo di un' Organizzazione di medici attiva in Siria, partner dell'onu.

Intervistato in tv, è scoppiato in lacrime dicendo: "Non abbiamo abbastanza cibo, non abbiamo abbastanza medicine, non abbiamo abbastanza rifugi. Anche se possiamo aiutare una piccola parte, non possiamo farcela da soli. Lo potete vedere dalle nostre facce, non dormiamo da 4 giorni. E' oltre le nostre capacità, non ce la facciamo più.
Cosa abbiamo fatto per meritare una guerra così sanguinaria, stupida? E' troppo per noi, siamo così stanchi. Così impotenti. Mi dispiace ma non ce la facciamo più, stiamo crollando.
Per favore, fermate la guerra, fate qualcosa per fermare questa guerra".


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E proponi di fermarla trasferendo in EU tutti i siriani?
Cioe' di spostarla qui, la loro guerra.

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21/10/2015 18:35

Re: Re: Re: Re:
Leonessa73, 20/10/2015 17:37:




Ah sì? Mi posti qualche link?



Ma davvero non hai saputo niente? eccoli...
Tir Profughi, polizia austriaca: 71 morti. Tre arresti...

Decine di migranti trovati morti in un tir in Austria. Merkel: "Sconvolti, Ue sia solidale"

Austria, nuova tragedia dell'immigrazione: 50 migranti morti in un tir

Austria, decine di migranti morti per asfissia in camion frigorifero: "Forse morti da 1 o 2 giorni"

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E i giornalisti in tv hanno pure spiegato che molti tassisti improvvisati andavano a prendere quei migranti oltre le frontiere... non pensare che gli austriaci siano tutti grandi filantropi... [SM=x44499]



Leonessa73, 21/10/2015 17:39:

Dottor Zaidoun al-Zoabi, a capo di un' Organizzazione di medici attiva in Siria, partner dell'onu.

Intervistato in tv, è scoppiato in lacrime dicendo: "Non abbiamo abbastanza cibo, non abbiamo abbastanza medicine, non abbiamo abbastanza rifugi. Anche se possiamo aiutare una piccola parte, non possiamo farcela da soli. Lo potete vedere dalle nostre facce, non dormiamo da 4 giorni. E' oltre le nostre capacità, non ce la facciamo più.
Cosa abbiamo fatto per meritare una guerra così sanguinaria, stupida? E' troppo per noi, siamo così stanchi. Così impotenti. Mi dispiace ma non ce la facciamo più, stiamo crollando.
Per favore, fermate la guerra, fate qualcosa per fermare questa guerra".





Ormai il brutto dei bombardamenti è superato, i russi hanno eliminato il grosso delle basi terroristiche rendendo sicura tutta la fascia occidentale della Siria. Adesso i civili rimasti potranno vivere più tranquilli, poi starà alla loro intelligenza non dare ospitalità ai terroristi dell'Isis, perchè i russi non esiteranno a bombardare nessun edificio scuola o ospedale che sia se ospiterà i terroristi, esattamente come fanno gli ebrei a Gaza e gli americani in Afghanistan [SM=x44458]
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