Il migrante dove lo metto?

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2022 16:32
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31/07/2017 01:44

ROMA – Quanto costa davvero l’accoglienza dei migranti? Da anni ballano vari numeri: 35 euro al giorno per un adulto, 45 euro per i minorenni. A pesare sono soprattutto i centri governativi e le strutture temporanee: alberghi, camping e ostelli, che oggi ospitano ben 133.727 migranti (918 milioni spesi nel 2015, il 60% in più quest’anno). L’ultima stima complessiva è contenuta nella lettera indirizzata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ai commissari Ue: ben 3,3 miliardi di euro solo quest’anno. Sul fiume di denaro che il nostro Paese spende per l’emergenza profughi si gioca infatti un bel pezzo della partita con Bruxelles sulla nuova legge di bilancio. Trasporti, operazione di soccorso, sanità, stipendi del personale, centri d’accoglienza del Viminale: tante voci che sommate assieme raggiungono quella somma di miliardi indicata da Padoan all’Europa per fronteggiare l’emergenza migranti.

I costi maggiori per i salvataggi in mare. Nella sua lettera, il ministro dell'Economia scrive che le spese per le operazioni di salvataggio dei migranti, prima assistenza e cure sanitarie, protezione ed educazione per oltre 20mila minori non accompagnati sono stimate in 3,3 miliardi di euro nel 2016 (al netto dei contributi Ue) e in 3,8 miliardi nel 2017 in uno scenario stabile. Ma se il flusso di arrivi dovesse crescere si potrebbe arrivare a 4,2 miliardi di euro. Come si arriva a questa cifra? Secondo il ministero dell’Economia, «la maggior parte dei costi sono collegati ai salvataggi in mare, all’identificazione, al ricovero, ai vestiti, al cibo, ai costi di personale, operativi e di ammortamento di navi e aerei». Non sono invece inclusi «i costi addizionali dell’integrazione sociale». Vediamo meglio nel dettaglio.

Il peso dei trasporti e delle lunghe permanenze. Ben 881 milioni nel 2016 se ne vanno in operazioni di soccorso e trasporto dei migranti, 250 milioni in spese sanitarie, 89 milioni in stipendi del personale, 66 milioni in contributi alla Turchia nella gestione dei profughi (che diventeranno 99 milioni nel 2017). Ma come scrive la Banca d’Italia nella sua ultima relazione annuale, le spese maggiori sono dovute ai «lunghi tempi di permanenza nelle strutture di accoglienza per l’adempimento delle procedure di riconoscimento dello status di rifugiato».

La "macchina" del Viminale la più costosa. Gran parte dei fondi sono infatti assorbiti dalla macchina del Viminale. Stando al primo “Rapporto sull’accoglienza dei migranti” del ministero dell’Interno, «i costi della gestione ordinaria dell’accoglienza si attestano nel range di 30-35 euro per gli adulti e 45 euro per i minori accolti dai comuni». Ma attenzione: questi soldi non finiscono in tasca ai migranti, vengono invece dati agli enti gestori dei centri e servono a coprire le spese di gestione e a pagare lo stipendio degli operatori. Solo 2,5 euro, il cosiddetto “pocket money”, vengono dati ai rifugiati per le piccole spese giornaliere.

Oneri destinati ad aumentare. Come si legge nel Rapporto del Viminale, nel 2014 si sono spesi 139 milioni di euro per i centri governativi d’accoglienza, 277 milioni per le strutture temporanee, 197 milioni per i centri Sprar comunali. E ancora: per il 2015 il Viminale fissa «in 918,5 milioni le spese relative alle strutture governative e temporanee e in 242,5 milioni le spese relative ai centri Sprar, per un totale quindi di 1.162 milioni». Non solo. Visto l’aumento clamoroso dei migranti accolti (oggi ben 171mila rispetto ai 103mila del 2015), i costi sono destinati a lievitare

ulteriormente. Dal ministero dell’Interno avvertono infatti che «quest’anno prevediamo un 60% in più di costi, anche perché il nostro, da Paese di transito si sta trasformando sempre più in un Paese di permanenza dei flussi migratori».(re.it) ottobre 2016(nel frattempo si spendevano pure i soldi per cambiare la costituzione)

Cifre da capo giro

Per che cosa?????????????????????????????????????????????????????
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31/07/2017 15:03

Re:
pliskiss, 31/07/2017 01.44:

R Dal ministero dell’Interno avvertono infatti che «quest’anno prevediamo un 60% in più di costi, anche perché il nostro, da Paese di transito si sta trasformando sempre più in un Paese di permanenza dei flussi migratori».(re.it) ottobre 2016




Lo sapevo che il transito verso gli altri paesi UE presto si sarebbe arrestato e così tutti i migranti rimangono in Italia, come facilmente prevedibile, quindi adesso cosà farà il nostro governo? Perchè qualcosa dovrà fare, giusto? [SM=g1700002]
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01/08/2017 11:06

E ieri le ONG si sono rifiutate di firmare l'accordo col governo italiano, in pratica vogliono fare come gli pare, entrare nelle acque libiche a poche miglie dalle coste e continuare a traghettare ogni tipo di migrante nei porti italiani... senza controllori a bordo.
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01/08/2017 14:17

Re:
Pipallo, 01/08/2017 11.06:

E ieri le ONG si sono rifiutate di firmare l'accordo col governo italiano, in pratica vogliono fare come gli pare, entrare nelle acque libiche a poche miglie dalle coste e continuare a traghettare ogni tipo di migrante nei porti italiani... senza controllori a bordo.



Per me va a finire che qualche imbarcazione ONG la fanno affondare, questi hanno rotto la minchia

Speriamo che Italia e Libia arrivino a sto benedetto accordo, sperando poi che gli scafisti non partano dall'Algeria
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01/08/2017 15:29

Re: Re:
pliskiss, 01/08/2017 14.17:



Per me va a finire che qualche imbarcazione ONG la fanno affondare, questi hanno rotto la minchia

Speriamo che Italia e Libia arrivino a sto benedetto accordo, sperando poi che gli scafisti non partano dall'Algeria




Non c'è bisogno di arrivare a lanciare siluri contro le navi dei trafficanti collusi con le ONG o viceversa, basta andare a fermargli le navi per i soliti controlli di routine che fa la guardia costiera e li si tengono bloccati per ore e ore trovando mille scuse come tante ce ne sono..

vedrai che poi gli passa la voglia
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01/08/2017 17:15

E poi, guardacaso, viene fuori che la Libia non consente ai nostri pattugliatori militari di entrare nelle loro acque territoriali per respingere i clandestini, ma le varie ONG possono arrivare quasi a riva.

Nessuno vuole ormai perdere questo business, ormai e' diventato troppo imponente. Non si risolvera' bene, qualsiasi soluzione avra'.

_________________



Il mago Oronzo mi fa un baffo

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02/08/2017 21:15

Re: Re: Re:
Da da da, 01/08/2017 15.29:




Non c'è bisogno di arrivare a lanciare siluri contro le navi dei trafficanti collusi con le ONG o viceversa, basta andare a fermargli le navi per i soliti controlli di routine che fa la guardia costiera e li si tengono bloccati per ore e ore trovando mille scuse come tante ce ne sono..

vedrai che poi gli passa la voglia



Si certo con la guardia costiera ci vanno Alfano,Pinotti e Mattarella

Oramai è colonizzazione a tutti gli effetti, per tenere tranquilla la gente oggi i notiziari dicevano che nel 2017 gli sbarchi sono diminuiti, come l'anno scorso che le cifre erano diminuite, poi dopo 7 mesi risultavano triplicate.

La storia purtroppo è nelle mani di 4 coglioni incapaci e legati da mille cose(mafia e vaticano)

Non ci credo più a questa gente, sono una cazzata unica e fanno pietà.

Li sbatterei in fonderia 12 ore al giorno.
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04/08/2017 16:13

Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 02/08/2017 21.15:

per tenere tranquilla la gente oggi i notiziari dicevano che nel 2017 gli sbarchi sono diminuiti, come l'anno scorso che le cifre erano diminuite, poi dopo 7 mesi risultavano triplicate.

La storia purtroppo è nelle mani di 4 coglioni incapaci e legati da mille cose(mafia e vaticano)

Non ci credo più a questa gente, sono una cazzata unica e fanno pietà.

Li sbatterei in fonderia 12 ore al giorno.




No, se dicono che gli sbarchi sono diminuiti dello 0,7% significa che sostanzialmente sono rimasti uguali, ma poi bisogna fare i conti a fine anno, adesso stiamo pure ragionando sui dati raccolti 4 mesi fa, cioè dei primi 3 mesi dell'anno, quando c'è mare in tempesta e sbarchi al minimo
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04/08/2017 16:16

Re:
Quak150, 01/08/2017 17.15:

E poi, guardacaso, viene fuori che la Libia non consente ai nostri pattugliatori militari di entrare nelle loro acque territoriali per respingere i clandestini, ma le varie ONG possono arrivare quasi a riva.

Nessuno vuole ormai perdere questo business, ormai e' diventato troppo imponente. Non si risolvera' bene, qualsiasi soluzione avra'.




Si, perchè la Libia è divisa in 2 governi, noi ovviamente ci siamo alleati col più debole, l'altro, il generalissimo Haftar, padrone della Cirenaica, ha minacciato l'Italia di non interferire sul traffico dei migranti, come se non la riguardasse!! Assurdo
www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-08-03/missione-libia-haftar-pronti-bombardare-navi-italiane-075346.shtml?uuid=...
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09/08/2017 15:36

(askanews) - Circa 400 migranti hanno preso d'assalto la recinzione che demarca la frontiera tra Marocco e l'enclave spagnola di Ceuta in cerca d'asilo. Sono riusciti a entrare in due punti della barriera alta sei metri che corre lungo tutto il confine. [SM=x44497] Le immagini diffuse dal quotidiano El Faro de Ceuta mostrano decine di questi migranti sub-sahariani, molti senza scarpe e magliette, che ringraziano di essere dall'altra parte e implorano l'aiuto della Spagna. La Croce Rossa ha fatto sapere di averne soccorso un centinaio, feriti in modo lieve, poco più di una ventina, invece, sono stati trasportati in ospedale. Il ministro dell'Interno spagnolo, Juan Ignacio Zoido ha detto che almeno il 20% del gruppo che ha varcato la recinzione non è stato ancora rintracciato dalle autorità. Ceuta, così come Melilla, sono residui della dominazione spagnola in Marocco. Per molti rappresentano una speranza, la possibilità di chiedere asilo senza dover arrivare sulle coste mediterranee dell'Europa. Ma da anni ormai le autorità hanno eretto alte recinzioni con militari davanti agli ingressi. I migranti però non si scoraggiano e continuano a provare a passare dall'altra parte.



www.ilpost.it/2017/08/08/ceuta-migranti/





[SM=x44466] [SM=x44471]
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09/08/2017 20:26

Rivendita di biciclette in via Trieste a Martinsicuro.

Passavano sulle vie della cittadina e rubavano tutte le biciclette che trovavano. Oggi maxi sequestro in quell'hotel dove risiedono solo loro in Via Trieste, come richiedenti asilo. La cosa che fa riflettere è che per tutto il tempo del sequestro se ne stavano a sghignazzare sui balconi, senza capire la gravità dei loro furti.

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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09/08/2017 20:30

Anche se era già fin troppo evidente, Eugenio Scalfari su l'Espresso ha rivelato il vero scopo delle frontiere aperte... la creazione di un meticciato facilmente governabile. Forse ho le traveggole ma nelle sue parole vedo gli stessi concetti espressi dal conte massone di Kalergi, uno dei padri dell'Unione Europea e grande pupillo dei Rotschild:
"La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa."
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09/08/2017 20:32

espresso.repubblica.it/opinioni/vetro-soffiato/2017/08/02/news/c-e-l-africa-nel-nostro-futuro-...


C’è l’Africa nel nostro futuro
È il continente più giovane. Da cui partono i milioni di migranti che arrivano in Europa. Un fenomeno che dobbiamo governare


La scorsa settimana su questo nostro settimanale Bernardo Valli ha esaminato la situazione dell’Europa e del pianeta da due punti di vista: la crescita o la diminuzione degli abitanti delle varie nazioni ed anche il loro invecchiamento o ringiovanimento. Secondo i dati e le valutazioni che Valli ha preso in considerazione, chi sta peggio di tutti è la Germania che diminuisce e invecchia. Invece chi sta meglio è l’Africa: cresce e ringiovanisce. Naturalmente questi fenomeni, che dureranno almeno cinquant’anni, possono cambiare all’improvviso; queste valutazioni dimostrano una tendenza ma non affermano una certezza. Però servono ad ispirare certe politiche sociali, economiche e perfino religiose.

Ho richiamato questo interessantissimo intervento di Valli perché mi induce a considerare l’Africa e - per quanto possiamo sapere - la sua storia, parte integrante della storia del nostro intero pianeta.

Da un insieme di ricerche dei più grandi scienziati, a cominciare dall’epoca di Esiodo che mescolava il mito con la scienza e con la religione, fino ad Einstein, a Max Planck e all’epoca dei “Quanti”, l’Africa è il continente che più degli altri ha modificato non certo il nostro universo, ma il nostro pianeta. In che modo? Staccarsi dal resto delle terre e quindi la configurazione dei mari così come finora li abbiamo conosciuti.

La Terra era ammucchiata tutta insieme e un unico mare la circondava (per chi credeva che il pianeta fosse tondo oppure ovoidale).

Aveva una crosta esterna dello spessore di almeno una cinquantina di chilometri; poi c’era una fascia d’acqua, probabilmente il mare, ed infine un nucleo di fuoco che ardeva al centro del pianeta a una temperatura simile a quella del Sole, dal quale centinaia di pianeti derivavano come avviene in tutta la Galassia di stelle, alcune delle quali sono già spente ma la loro luce ancora viaggia e ci raggiunge.

Sembra una favola e infatti ha dato vita ad una sistematica mitologia, una ricerca scientifica ha rielaborato il mito attraverso formule matematiche, che sono nate (forse) prima o insieme alla parola e al graffito artistico e geometrico. Tutto è tutto nell’Universo. A me sembra che il pensiero sia l’essenza della creatura umana, ma è appena un pulviscolo dell’immensità del Creato.
Torniamo all’Africa, grande elemento di mutazione del nostro mondo planetario.

Si alternavano, milioni e milioni di anni fa, tempeste e soprattutto maremoti che sconvolgevano ininterrottamente il pianeta. Gradualmente - molto gradualmente - cambiavano la geografia. Fu l’Africa che la natura sconvolse e con una forza espansiva di immensa portata staccò dal blocco di terre che si distingueva naturalmente dal mare che la circondava.

Studiando la geografia attuale si vede distintamente questo fenomeno geografico: il Mediterraneo non c’era; certe parti era terreno paludoso, in altre un lago ma nella maggior parte era terra, con laghi e fiumi disseminati ma che non alteravano la terra mediterranea. Infatti essa fu varcata a piedi da masse di umani che si trasferirono dal Sud al Nord o viceversa ed anche dall’Est all’Ovest. Latitudini e longitudini si incrociavano avendo il Mediterraneo come principale strada di incontri.

Tuttavia lo sconvolgimento geografico più importante a livello del Pianeta non fu il Mediterraneo ma l’Atlantico, l’immenso oceano che separò l’Africa dalle terre di quella che fu poi chiamata America. Se guardate l’enorme territorio marittimo chiamato Atlantico vedete la protuberanza dell’Africa occidentale, quasi in corrispondenza con il golfo caraibico. La leggenda, in gran parte vera, parla d’una terra (se volete un continente) chiamata Atlantide e affondata sotto mare dopo secoli di maremoti. Il golfo caraibico non esisteva prima ma fu creato dai maremoti millenari che spaccarono Africa e America centrale. Così nacque l’Atlantico. E così nacque anche lo Stretto di Magellano che lo aveva chiamato Stretto delle Tempeste. Vedete Capo di Buona Speranza e Capo Horn, a distanza uno dall’altro più breve di quanto appaia sulla carta perché la longitudine, vicino ai poli, ha di gran lunga la meglio sulla latitudine.

Ebbene, c’è nella fase attuale un numero frequente di terremoti-maremoti, che turbano e sconvolgono il Mediterraneo e i Paesi che vi si affacciano: l’Italia, la Grecia, la Turchia, la Macedonia. La causa è il graduale riavvicinarsi dell’Africa alle costiere meridionali dell’Europa. È un processo che durerà milioni di anni.

Ma se invece di ragionare su un processo millenario ragioniamo di un processo di pochi secoli, allora l’Africa diventa un elemento positivo, che va aiutato in tutti i suoi problemi. E non solo l’Africa, ma tutti i popoli migranti che hanno di mira Paesi di antica ricchezza, con i quali convivere nel tentativo di ridurre le disuguaglianze.
La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa. E questo deve essere il compito della sinistra europea e in particolare di quella italiana.

Ma questo è un altro discorso. L’abbiamo già fatto e ancora lo rifaremo, speriamo che ci ascoltino e non facciano orecchie da mercante.

06 agosto 2017
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Ceuta?

Dopo c'è da attraversare lo stretto di Gibilterra che non è quello di Messina

Pian pianino gli Spagnoli li rimandano nel loro habitat, in Spagna non c'è vaticano e sinistra che rompono i coglioni
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10/08/2017 10:14

Re:
pliskiss, 09/08/2017 20.34:

Ceuta?

Dopo c'è da attraversare lo stretto di Gibilterra che non è quello di Messina

Pian pianino gli Spagnoli li rimandano nel loro habitat, in Spagna non c'è vaticano e sinistra che rompono i coglioni




No Plis, anche se i nostri tg non ne parlano affatto anche la Spagna ogni giorno accoglie centinaia di migranti, leggi qua: www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2017/07/28/migranti-la-nuova-rotta-per-lentrata-dei-minori-in-spagna_e59f54bd-5d99-4af7-b555-4d3d0bdcb...


(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 28 LUG - Arrivano ogni giorno a Cadice, Barbate o al Puerto di Santa Maria su vecchi Zodiac o barcacce di legno, provenienti tutti dagli stessi paesini dalla costa occidentale del Marocco, Moulay Bousselham, Kenitra o Larache. E' la nuova rotta, più lunga e più rischiosa, utilizzata per l'arrivo di minori in Spagna, per sfruttare i falli nel Sistema di Vigilanza Estera (Sive) che, lungo questo itinerario, non funziona da un anno.

E' quanto indicano Ong e operatori del Centro di Minori di Nuesta Senora del Cobre, ad Algesiras, in provincia di Cadice, dove sono accolti la maggior parte dei migranti minori, per poi essere trasferiti in altri centri dell'Almeria, dell'Andalusia e di Campo di Gibilterra, ormai saturi.


"Le famiglie pagano fra i 1.000 e i 1500 euro per il passaggio, una metà in anticipo e il resto una volta che i minori arrivano sul territorio spagnolo, nei Centri di internamento per stranieri", aggiunge in dichiarazioni ai media.

Il ricavo lordo per le mafie è fra i 75.000 e i 150.000 per imbarcazione e viaggio, stimano nel centro, in base alle testimonianze raccolte fra i migranti. Salpano dai paesini costieri di Mulau Bousselham, Kenitra, o anche Larache su imbarcazioni pilotate dal 'rais', il capo, che navigano lungo la costa marocchina fino alla Baia di Tangeri e attraversano lo Stretto di Gibilterra allontanandosi dal Capo Espartel, per evitare di essere intercettati dalla Marina spagnola. "I gommoni Zodiac e i barconi arrivano a Cadice, Barbate e al Porto di Santa Maria perché il Sive, che localizza le imbarcazioni prima dell'arrivo alla penisola, non funziona su queste coste dall'agosto 2016", spiega Cabrera. "Il sistema è stato sabotato dalle mafie del narcotraffico che utilizzano la stessa rotta e hanno incendiato il radar" e ora "non c'è denaro per ripararlo".

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Re: Re:
Arcanna Jones, 10/08/2017 10.14:




No Plis, anche se i nostri tg non ne parlano affatto anche la Spagna ogni giorno accoglie centinaia di migranti, leggi qua: www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2017/07/28/migranti-la-nuova-rotta-per-lentrata-dei-minori-in-spagna_e59f54bd-5d99-4af7-b555-4d3d0bdcb...


(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 28 LUG - Arrivano ogni giorno a Cadice, Barbate o al Puerto di Santa Maria su vecchi Zodiac o barcacce di legno, provenienti tutti dagli stessi paesini dalla costa occidentale del Marocco, Moulay Bousselham, Kenitra o Larache. E' la nuova rotta, più lunga e più rischiosa, utilizzata per l'arrivo di minori in Spagna, per sfruttare i falli nel Sistema di Vigilanza Estera (Sive) che, lungo questo itinerario, non funziona da un anno.

E' quanto indicano Ong e operatori del Centro di Minori di Nuesta Senora del Cobre, ad Algesiras, in provincia di Cadice, dove sono accolti la maggior parte dei migranti minori, per poi essere trasferiti in altri centri dell'Almeria, dell'Andalusia e di Campo di Gibilterra, ormai saturi.


"Le famiglie pagano fra i 1.000 e i 1500 euro per il passaggio, una metà in anticipo e il resto una volta che i minori arrivano sul territorio spagnolo, nei Centri di internamento per stranieri", aggiunge in dichiarazioni ai media.

Il ricavo lordo per le mafie è fra i 75.000 e i 150.000 per imbarcazione e viaggio, stimano nel centro, in base alle testimonianze raccolte fra i migranti. Salpano dai paesini costieri di Mulau Bousselham, Kenitra, o anche Larache su imbarcazioni pilotate dal 'rais', il capo, che navigano lungo la costa marocchina fino alla Baia di Tangeri e attraversano lo Stretto di Gibilterra allontanandosi dal Capo Espartel, per evitare di essere intercettati dalla Marina spagnola. "I gommoni Zodiac e i barconi arrivano a Cadice, Barbate e al Porto di Santa Maria perché il Sive, che localizza le imbarcazioni prima dell'arrivo alla penisola, non funziona su queste coste dall'agosto 2016", spiega Cabrera. "Il sistema è stato sabotato dalle mafie del narcotraffico che utilizzano la stessa rotta e hanno incendiato il radar" e ora "non c'è denaro per ripararlo".




Di certo non è una cosa come qua da noi

ROMA – Nel 2015 sono stati circa un milione gli arrivi via mare in Europa, di questi solo qualche migliaio ha riguardato la Spagna. Anche per quanto riguarda le richieste d’asilo su un milione e 300 mila, solo 13 mila sono state rivolte a Madrid. Come è possibile che l’unico paese europeo che confina via terra con l’Africa – grazie a Ceuta e Melilla, le due enclave spagnole in Marocco – non sia stato investito dal flusso di profughi e migranti arrivati lo scorso anno? A chiederselo è Open migration che, in uno studio pubblicato oggi, prova a spiegare come la Spagna ha lentamente arginato il fenomeno migratorio nel paese.

Nel paese negli ultimi 25 anni – al pari dell’Italia – c’è stato un flusso costante dall’Africa. E gli immigrati oggi rappresentano, secondo i dati Ine, circa il 10% della popolazione totale (4 milioni 460mila su 46 milioni di abitanti). Ma la tendenza si è invertita negli ultimi anni, soprattutto nella rotta che passa per le isole Canarie, attraverso una strategia di cooperazione e di esternalizzazione delle frontiere tra Spagna Mauritania e Marocco.


Migranti, il papa: pensare a quelli che sbarcano in Europa(pensaci te)


“La gestione spagnola delle frontiere meridionali è un laboratorio politico-tecnologico per la sorveglianza dei confini – sottolinea Open migration -. Fin dal 2000 è in funzione il SIVE (Sistema Integrado de Vigilancia Exterior), un complesso apparato di controllo che elabora i dati ricevuti costantemente dai radar delle navi che operano nel Mediterraneo e nell’Atlantico, i video delle stazioni lungo la costa, le tracce satellitari e aeree. Una forma di monitoraggio capillare che ha trasformato la Spagna in un esempio per molti.”
L’altra frontiera arginata è quella di Ceuta e Melilla, “le due cittadine spagnole in terra marocchina, sono ormai due fortezze di fatto inespugnabili”, come sottolinea anche Frontex. “Circondate da tre reti alte una decina di metri, da fossati e protette con violenza dalle guardie di frontiera, sono diventate l’emblema della chiusura. A più di 10 anni dal tragico giorno in cui 11 migranti rimasero uccisi dal fuoco delle guardie di frontiera mentre provavano a scavalcare le reti, la violenza non è diminuita. Molte associazioni che si occupano di diritti umani denunciano la violazione dei diritti dei migranti intercettati e respinti direttamente sul suolo marocchino al di fuori di qualsiasi tutela legale” scrive Open migration.


Gli spagnoli non scherzano e fanno bene, ai tempi in Spagna vidi la polizia Spagnola a pigliare a scarpate nei coglioni gli inglesi umbriachi e non erano storie da stadio erano storie da Pub,esattamente come la nostra polizia trincerata in Alfa ultimi modelli.

Se vuoi mantenere un paese tuo ci vuole un po di nazionalismo, se però tu ci tieni di più agli altri piano piano il tuo paese d'origine lo perdi

riferito a tutte le associazioni volontarie del cazzo x gli stranieri
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11/08/2017 10:08

Gli spagnoli però adesso sono messi male, non hanno più le risorse per contrastare queste ondate di clandestini....
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12/08/2017 00:20

Re:
Pipallo, 11/08/2017 10.08:

Gli spagnoli però adesso sono messi male, non hanno più le risorse per contrastare queste ondate di clandestini....



Intanto rispetto a noi entrano con il conta gocce, e hanno dato dimostrazione che sono pronti pure a sparare

Espàna non è Italy
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12/08/2017 15:51

Re: Re:
pliskiss, 12/08/2017 00.20:



Intanto rispetto a noi entrano con il conta gocce, e hanno dato dimostrazione che sono pronti pure a sparare

Espàna non è Italy




L'UE dovrebbe prendere atto che le frontiere europee sono un colabrodo, non possono illudersi di rimanere al riparo da questi flussi migratori scaricando tutti i problemi dell'accoglienza e della permanenza forzata solo su Grecia, Italia e Spagna.
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12/08/2017 16:48

Poveri noi e soprattutto poveri loro,
perchè chi si occupa dei migranti non tiene veramente a cuore né loro né le nostri sorti...
c'è chi è ispirato anche da nobili sentimenti buonisti, ma non riesce a guardare più in là del proprio naso, senza prevedere le conseguenze delle azioni di oggi sul lungo termine...
c'è poi chi agisce in malafede, per speculare sulla pelle dei migranti e saccheggiando le risorse pubbliche già limitate...
poi ci sono altri scenari più complicati da accertare, ma aprirebbero le porte alla dietrologia di fantapolitica e di fantaeconomia...
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