FRENESIA SANGUINARIA di Walter Salami Jr

Durata: 5 minuti circa
Regia: Walter Salami Jr
Da un idea di Angelo Di Noia
Soggetto e sceneggiatura: Walter Salami Jr in collaborazione con l'emittente televisiva TRC (Modena)
Colonna sonora: Francesco Zuccaro
Fotografia e Montaggio Walter Salami jr
Sinossi: Modena. Dal 1985 un misterioso assassino, semina vittime e terrore, nella provincia di Modena. Le sue vittime sono tutte ragazze legate al mondo della tossicodipendenza.
Breve biografia del regista: Walter Salami Jr (Matteo) nasce a Carpi (Modena) il 10 Settembre del 1977 . Critico cinematografico e autore di cortometraggi dal 1994. Tra i suoi lavori: "L'assassino ha le mani pulite" (2008)- "Coccodrillo" (2001) e "Ho freddo al pianto" (2009)

Frenesia Sanguinaria, del regista che si presenta con il peculiare nome d’arte di Walter Salami Jr, parla delle uccisioni avvenute nel decennio ’85 – ’95 attribuibili a quello che in gergo viene definito il Mostro di Modena.

Il corto, nella sua totalità quasi sufficiente, pone come idea generale dell’opera quella di voler colpire lo spettatore con la riflessione sul fatto che a volte possiamo anche dimenticarci di alcuni fatti di cronaca datati, dandoli per chiusi e finiti solo perché è passato molto tempo, ma che in realtà un assassino, se non è mai stato preso, potrebbe ancora aggirarsi tranquillamente tra noi.
Effettivamente la cosa dà da pensare.

Dopo la buona idea di base però, trovo ben poco altro da poter giudicare in questo corto. Il materiale originale scarseggia, e quello non originale non è sempre pregevole.

Il lavoro svolto dal regista è stato quello di riproporre un servizio TG che si trova su youtube
(https://www.youtube.com/watch?v=VMo9CVfwVZM)
aggiungendo musica d’atmosfera e dotando il lavoro di un video in sovraimpressione, a tratti piuttosto scialbo.

C’è semplicemente “poco” di Walter Salami Jr da poter giudicare.

Un’idea come quella di proporre un corto “shock” sul fatto che un assassino così prolifico non sia mai stato catturato va bene, ma si poteva anche stendere uno scritto di proprio pugno sulla vicenda, e poi anche leggerlo (andando così a mettere in campo cose come una sceneggiatura vostra e anche della recitazione) ma il copia-incolla non giova a nessuno. Per quanto possa essere letto perfettamente, come in effetti è, il servizio giornalistico non proviene da voi, ed è il corpo principale dell’opera, che io però non posso valutare.

Uno degli aspetti creati dal regista invece è il video in trasparenza che ci mostra il nefasto killer fare “cose” mentre l’audio ci tempesta di informazioni…si ma, fare “cosa”, di preciso? A tratti cose sensate, a tratti no.
A volte si ha l’impressione che si stia facendo davvero tutto il possibile per occupare quei cinque minuti, per dare tempo al giornalista di leggere.
Assistiamo ad un alternarsi di sequenze che vanno dal pregevole sforzo di incuriosire lo spettatore con qualche dettaglio (indugiamo su una locandina vintage di un film a luci rosse all’inizio, che può indicare una devianza di tipo sessuale, fino ad una cruda sequenza del taglio di una delle vittime, verso la fine) ma poi a tratti ci si perde in quelli che sembrano proprio spezzoni volti all’”occupare del tempo”, tipo quando ci si perde a girare e rigirare il coltello dieci volte su una bambola per dire cosa? Oppure quel mezzo minuto di indugio sulla bobina azzurra di “Droga, tutta la Verità”, che la si gira, la si apre, si va quasi per estrarla…ma il ditone del guanto non entra nel buco e allora niente, tranquilli, la rimetto a posto. Mah.

Queste scene in trasparenza sono di un valore davvero altalenante, si passa dall’interessante all’insignificante , le avrei preferite un po’ più di spessore nella loro totalità, di una qualità più omogenea.

Concludendo dico che, in tutta onestà, reputo che un lavoro del genere sia di poco sotto la sufficienza, ma avrebbe tranquillamente incontrato i miei gusti con un maggior contenuto originale e meglio organizzato, come per esempio, mi ripeto, un servizio impostato da TG ma letto da voi e scritto da voi, e non prelevato direttamente da internet, in aggiunta a sequenze in trasparenza da parte del killer più interessanti e meno votate al prendere tempo. Buone invece le musiche ed il montaggio, in un corto la cui idea poteva funzionare, ma la cui messa in atto, in questo particolar modo, non mi ha entusiasmato.

Salve a tutti!!!

Complimenti, per la recensione, davvero ben scritta e articolata.
Il mio intervento e' solo per specificare, alcuni aspetti, che il recensore, giustamente non poteva sapere:
Punto primo, non abbiamo realizzato un copia- incolla, di un servizio giornalistico, trovato in rete. A onor di cronaca ,abbiamo collaborato con la stessa emittente televisiva. (qui' di seguito c'e' il link esatto del servizio giornalistico: www.trc.tv/news/cronaca/2015/01/04/il-mostro-di-modena-20-a...
Punto secondo, volevamo solo "evocare" il ricordo di un caso di cronaca, purtroppo scomparso dalle cronache, con immagini non troppo "forti" per non ledere alla memoria delle vittime.
In effetti, il maniaco (nella nostra messa in scena) sembra agire, con azioni immotivate, ma questo fa parte della sua "Frenesia sanguinaria"!
Ringrazio comunque tutti, per l'attenzione prestata al nostro piccolo lavoro.

Walter Salami Jr

Sorta di corto-documento-testimonianza che offre nulla a livello di storia e si limita a riportare fatti di cronaca nera legati a serial killer "commentandoli" con immagini in sovraimpressione che ci mostrano un pupazzo clown, una mano guantata che tocca manifesti di film porno e super 8 di film anti-droga ecclesiastici, fino ad impugnare nel finale un minaccioso coltellaccio.
Il tutto con un commento sonoro piuttosto efficace.
Ma a parte questo...non c'è molto altro da agiungere nè tantomeno da giudicare.

Dopo aver letto le prime due recensioni del nostro lavoro, sono giunto a una valutazione, "Frenesia sanguinaria" e' il classico lavoro presentato in un contesto sbagliato. Lascia spiazzati e sconcertati. Non si sa infatti come collocarlo rispetto a ciò che si vede. Se infatti il copione fosse stato di pura invenzione, ossia una fiction, poco ci sarebbe stato da obiettare: il dramma scelto come taglio narrativo sarebbe stato perfetto e forse degno di una vera stroncatura. Ma non è così. I fatti riportati sono accaduti davvero, e allora quel taglio non è giustificabile. Bella e suggestiva certamente la confezione (Girato esclusivamente in soggettiva) e la colonna sonora, ma sbagliato forse il tono melodrammatico che infierisce su disgrazie, tragedie, dolori. Sicuramente, in un Festival dedicato all' Horror, il genere "dossier" si conferma ostico e poco praticabile.

Walter Salami Jr

Frenesia Sanguinaria, corto del misterioso, e forse inesistente, regista Walter Salami Jr, è un prodotto di difficile collocazione e dalle origini molto nebulose, non fosse altro per il fatto che vi compare in mezzo anche Di Noia, autore di un altro film in concorso quest’anno, e che di punto in bianco ha deciso di mostrare tratti di completa assurdità in apparente fratellanza con l’altrettanto inesistente maestro Sandroni.

L’idea di una sorta di “complotto” nascosto dietro quest’opera è forte, tanto che per cercare di dissiparla ho provato a rintracciare in rete il regista stesso, trovando solo link che portano ad altri link, che portano ad altri link, che portano ad opere dal dubbio intento... che portano al nulla.

Per cui, dato che è impossibile rintracciare il regista, impossibile capire quali siano i suoi veri obiettivi a parte quello (di per sé nobilissimo) di riproporre una riflessione che parte da un vero fatto di cronaca, impossibile capire cosa sia vero e cosa sia falso, impossibile capire se si stia approfittando della nostra buona fede (nonché del palcoscenico offerto dal fest) per non so quale fine, mi sembra inutile recensire questo corto.

....dopo, l'ultimo intervento, chiedo cortesemente al Presidente della giuria, di poter ritirare "Frenesia Sanguinaria" dalla gara. L'esperienza a questo simpatico Festival, ci ha fatto precipitare in una situazione "Pirandelliana". Ormai il nostro film difficilmente può essere commentato imparzialmente. Nel linguaggio allegorico dei sogni o dei miti, ognuno vede quello che la fantasia, stimolata dall'evento narrato o dall'immagine presentata, gli suggerisce.


Walter Salami Jr

Premetto che non voglio mettere bocca nella decisione riguardante il ritiro, se si ritiene che siccome non è andata come si sperava è meglio non partecipare del tutto, scelta vostra.

Solo un breve appunto, credo si stia usando a sproposito la parola "imparzialità".
Non vedo come il corto non sia stato giudicato in modo imparziale.
Nessuno si è fatto influenzare da "qualcos'altro", nel commentarlo.
Non vedo come.

Se invece si teme mancanza di imparzialità nei giudizi futuri, ricordo che ormai manca solo un giurato, tra le altre cose capacissimo di pensare con la propria testa e in grado di dare anche un giudizio 'controcorrente', qual'ora lo ritenesse vero in cuor suo.

Se fin'ora tra i giurati si notano pareri più o meno concordi, posso assicurare che non è mancanza di imparzialità o messa in soggezione l'uno con l'altro, ma si vede che il corto ha sortito singolarmente lo stesso effetto su ognuno dei presenti.

Premetto al gentile Boschini, che la nostra decisione, non si basa sulle valutazioni artistiche dei singoli giurati, ma esclusivamente sul fatto che si mette in discussione la nostra "buona fede". E questo e' inaccettabile.
Pertanto, pur riconoscendo lo sforzo del Festival di restituire con credibilità un'atmosfera umana, artistica e sociale, non si può che respingere come negativa la partecipazione a quest' ultimo.

Walter Salami Jr

Mi appresto a chiudere il topic e ad escludere dal festival, come da richiesta dell'autore stesso, FRENESIA SANGUINARIA.