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OSSESSIONI CAPITOLO II: FAME di Paul A. Billy

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2014 13:40
30/05/2014 20:32
 
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TITOLO: OSSESSIONE CAPITOLO II: FAME
LOCANDINA: [IMG]http://oi58.tinypic.com/15ecroj.jpg[/IMG]
DURATA: 2'52''
REGIA: PAUL A. BILLY
ATTORI PRINCIPALI: NADINE TARANTINO e DOMY RAIMONDO
SCENEGGIATURA: PAUL A. BILLY
MUSICHE: ARTISTI VARI
FOTOGRAFIA: PAUL A. BILLY
MONTAGGIO: PAUL A. BILLY
BREVE SINOSSI: SECONDO CAPITOLO DELLA TRILOGIA DELLE OSSESSIONI, UN RAGAZZO SPINTO DA UN'IRREFRENABILE FAME UCCIDE UNA PASSANTE PER CIBARSENE MA NON ESSENDO ANCORA SAZIO DECIDE DI CIBARSI DI Sè STESSO.
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: PAUL A. BILLY è UN APPASSIONATO DI CINEMA CHE HA COMINCIATO A CIMENTARSI NEL MONDO DEI CORTOMETRAGGI AMATORIALI A 15 ANNI E, UTILIZZANDO LA SUA VIDEOCAMERA, COMINCIA A RENDERE REALTà LE SUE IDEE. DOPO UN PAIO DI CORTOMETRAGGI FATTI PER DIVERTIMENTO TRA AMICI SI CIMENTA NELLA TRILOGIA DELLE OSSESSIONI PER POI PASSARE AL CORTO KNOCKING ON HELL'S DOORS.

FINESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO O EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO:
31/05/2014 14:56
 
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un digiunatore
Più che un corto horror, Ossessione sembra un film espressionista tedesco dei primi del Novecento, un dramma visionario girato da Murnau.

Che dire, l’opera fa parte di una trilogia dedicata alle Ossessioni, e questa in particolare fa riferimento a un’ossessione per il cibo. Ma il punto qual è? Il protagonista ha fame, tanta fame – e questo è chiaro – ma per quale motivo? Qual è l’origine di tale fame? E’ una fame vera? E’ una fame “esistenzialista”? E’ frutto di follia? E’ stata inculcata da qualcuno? E’ stata inserita nella sua testa dagli alieni?

E ancora: da quanto tempo ha questa fame il nostro protagonista? Da mesi? Da anni? Oppure – spero di no- da un giorno solo? Forse si è svegliato quella mattina con tanta fame e ha deciso di uscire di casa, uccidere una donna e mangiarsela? Se così fosse sarebbe molto inverosimile; ma allora dov’è tutta la parte precedente? Se il tizio lotta contro la fame da tanto tempo, come mai questo corto non ci mostra nulla di tutto ciò?

E per finire: tale fame dove porta il nostro eroe? Sì, è chiaro: a mangiarsi da solo. Ma dunque? Il messaggio finale qual è? Sono forse io che non l’ho capito? O forse andava vista tutta la trilogia per riuscire a trovarci un senso?

Non saprei dire. E mi viene il sospetto che un “punto” non ci sia, che l’ossessione sia fine a se stessa, e che il punto focale del corto, il Colpo di Scena, la Trovata Geniale, dovrebbe essere quella del protagonista che si mangia da solo, un po’ come l’ “innaffiatore annaffiato” dei primi corti della storia del cinema.

Se così è, ci dispiace ma la trovata non è molto impressionante, anzi quasi per nulla. L’arte per l’amore dell’arte, o il sangue per l’amore del sangue non fanno per noi, che preferiremmo invece avere delle motivazioni quando vediamo dei personaggi compiere delle azioni.

Ammetto che il tema delle Ossessioni poteva essere (ed è!) molto interessante; è anche ambizioso in un certo senso!, e ci complimentiamo con il regista per aver scelto un tema così “alto”… ma il sospetto che abbiamo è che egli non abbia centrato il bersaglio, oppure si sia dimenticato di metterlo.

La terza possibilità, ovviamente, è che noi si abbia totalmente sbagliato e che questo corto contenga un profondo e altamente filosofico messaggio che nella nostra ignoranza non siamo stati in grado di vedere.

Se il regista vorrà dunque illuminarci riguardo al suo pensiero ne saremo molto contenti. Altrimenti, non sapremmo proprio che voto dare a un’Ossessione poco Ossessionante come questa.
Comunque, un saluto e un ringraziamento!
31/05/2014 18:44
 
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Semplicemente imbarazzante
Corto privo di senso, probabilmente improvvisato, con un B/N messo lì a caso, due attori che non si impegnano minimamente, una regia che non dice nulla e l'unica scena "forte" risulta involontariamente comica. Per quanto mi riguarda sul podio dei peggiori corti in gara. Confido in un maggiore impegno da parte del regista per i futuri corti.
31/05/2014 20:10
 
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Paul A. Billy con Ossessioni Capitolo 2: Fame ci presenta il capitolo secondo di una trilogia di corti brevi dedicati alle ossessioni, il cui secondo episodio è tutto dedicato ad un atto cannibalesco ad opera di un giovane che, superato il raptus omicida, si renderà successivamente conto di ciò che ha fatto, e si ritroverà divorato dal senso di colpa. Letteralmente divorato.

Pregio del corto sono una regia semplice ma coerente, una buona scelta delle musiche che ben accompagnano la visione in bianco e nero ma soprattutto il fatto di essere riusciti a dare un senso ad un’opera volendo usufruire di una durata inferiore ai 180 secondi, durate che normalmente tendono a spiegare un po’ poco, ma non è questo il caso.

Ora però vediamo al “come” le cose vengono spiegate. All’aspetto realizzativo, per me nota dolente del lavoro (dopo i pregi, ora i difetti).

Ci si è voluti “sporcare poco le mani” nel rappresentare un atto che invece dovrebbe essere di estrema violenza e, siccome questo è il soggetto del corto, non si può perdonare.
L’uccisione della ragazza avviene con tempistiche troppo rapide, neanche il tempo di appoggiarle il cappio al collo che era già cadavere. Nessun tentativo di lotta. Zero sforzo da parte di entrambi.
L’uccisione risulta quindi essere troppo veloce e pulita per shoccare doverosamente, pulita tanto quanto il viso del protagonista, al quale si poteva tranquillamente sporcare un tantino il faccino dopo “il pasto” per dare risalto alla scena, in fondo si erano appena divorate le viscere fresche di un essere umano (senza contare poi la mano stessa del killer).
Invece il nostro ragazzo è lindo e fresco.
Il tutto risulta essere, mi ripeto, troppo pulito e asettico per quello che invece si vuol far vedere. Non solo la faccia ma persino le mani del protagonista, che si vorrebbero macchiate dalla sua stessa colpa, sono pulite dopo lo scorticamento, tanto quanto la lama brillante del coltello utilizzato per lo scempio.

Bella l’idea, ma se fossimo al cinema sarebbe uno di quegli horror da PG-13 adatti anche ai minori non accompagnati dai genitori.
01/06/2014 18:13
 
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OSSESSIONI CAPITOLO II SPIEGAZIONE
questo è un corto autobiografico. mi spiego meglio. per una lunga parte della mia vita ho sofferto di una forte depressione e questo mi ha portato ad avere delle paure e anche delle ossessioni. ogni capitolo riguarda una mia ossessione personale, in questo caso il fatto che ho cominciato a mangiare in modo smisurato, arrivando a pesare persino 100 kg. Questa depressione ha fatto stare male i miei cari che mi vedevano stare sempre peggio e lievitare col peso di molto in breve tempo. quindi quando il nostro "eroe" uccide e mangia la ragazza è il mio modo di esprimere il fatto che ho fatto stare male della gente, e quando lui si mangia da solo significa che io stesso mi stavo distruggendo continuando a mangiare e aggravando anche la mia salute fisica oltre che mentale. questo è quanto, grazie per la considerazione :)spero di avervi chiarito le idee! grazie mille! ciao! :)
01/06/2014 23:25
 
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Re: OSSESSIONI CAPITOLO II SPIEGAZIONE
greencoffin, 01/06/2014 18:13:

questo è un corto autobiografico. mi spiego meglio. per una lunga parte della mia vita ho sofferto di una forte depressione e questo mi ha portato ad avere delle paure e anche delle ossessioni. ogni capitolo riguarda una mia ossessione personale, in questo caso il fatto che ho cominciato a mangiare in modo smisurato, arrivando a pesare persino 100 kg. Questa depressione ha fatto stare male i miei cari che mi vedevano stare sempre peggio e lievitare col peso di molto in breve tempo. quindi quando il nostro "eroe" uccide e mangia la ragazza è il mio modo di esprimere il fatto che ho fatto stare male della gente, e quando lui si mangia da solo significa che io stesso mi stavo distruggendo continuando a mangiare e aggravando anche la mia salute fisica oltre che mentale. questo è quanto, grazie per la considerazione :)spero di avervi chiarito le idee! grazie mille! ciao! :)




Dal punto di vista "personale" posso dire che il fatto che tu abbia combattuto e vinto le tue paure, al punto che sei stato in grado di adoperarle per farne materia cinematografica ti fa certamente onore, è un'enorme vittoria.

Dal punto di vista "tecnico" posso dirti che -essendo il corto fortemente autobiografico e riferito a cose che in effetti solo tu puoi sapere - quello che accade è che in fin dei conti il pubblico è tagliato fuori, in quanto il video non fornisce le "chiavi" attraverso le quali interpretare l'opera. Ecco dunque il motivo delle (eventuali) perplessità che potresti incontrare. Quando si mettono su pellicola delle metafore (e si vogliono renderle fruibili anche ad altri) bisogna ricordarsi di inserire anche qualche chiave di lettura.

Comunque grazie della risposta e buon lavoro per le tue opere future!
11/06/2014 13:40
 
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La "spiegazione" fornitaci dall'autore è fondamentale.
Preso per come è infatti, questo "Ossessioni: fame" risulta davvero poco convincente, perfino incompiuto in quello che, forse, voleva trasmettere.
I problemi vissuti dall'autore durante i suoi anni passati andavano, forse, messi in scena in modo un tantino diverso.
Mi è sembrato un cortometraggio un po' approssimativo, scritto e girato in fretta, un po' come, forse, la voglia dell'autore di liberarsi del suo passato...
Andando a cercare una delle ( numerose ) incongruenze, è lecito domandarsi: perchè il protagonista si "ciba" soltanto dell'intestino della ragazza mentre, quando rimane da solo, comincia a nutrirsi dalla sua mano?
Sottigliezze...ma neanche tanto...
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