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SI REGALANO STORIE (??)

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2013 14:53
08/01/2013 22:14
 
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Da un po’ di tempo mi frulla in testa un’idea: a forza di guardare e recensire corti, e per mia predisposizione personale, ho via via accumulato idee, soggetti più o meno completi, più o meno da perfezionare, che conservo nella memoria e a volte finisco per dimenticare mio malgrado; ho dunque pensato, visto che non sono un regista né ho il tempo e i mezzi per diventarlo, che forse sarebbe una buona cosa se io li postassi qui (sempre se me li ricordo ancora), a disposizione di chiunque li trovasse interessanti e volesse usarli per girarci un corto.

Le uniche cose che chiederei in cambio sono: 1. di essere contattato da chi fosse eventualmente interessato (anche per evitare che – caso estremo! - più persone lavorassero sullo stesso soggetto senza saperlo) 2. nel caso di modifiche di essere messo al corrente (non vorrei ad esempio che da un mio soggetto qualche pazzo scrivesse una storia che inneggia al nazismo o cose simili…) 3. di figurare tra gli autori (considerato che potrei collaborare ad una stesura definitiva, se non anche alla sceneggiatura).

Vorrei soprattutto evitare che le idee che posterò qui mi vengano rubate da qualcuno che le spacci per sue. Questo sarebbe estremamente spiacevole.

Ovviamente – prima che qualcuno pensi che mi stia dando arie da gran divo – mi affretto a dire che so perfettamente che le mie idee non sono certo meraviglie delle meraviglie, né io mi ritengo un “Campione Divino dell’Arte Cinematografica”… Magari ciò che posterò non interesserà a nessuno...Se ho deciso di scrivere questo post non è dunque perché mi ritengo un "genio", ma solo perché – visto che di idee ne ho tante e possibilità di utilizzarle ne ho poche – magari invece di dimenticarmele potrei usarle per fornire spunti a qualcuno di voi. Sempre meglio che farle finire una dietro l’altra nel cestino, giusto?

Ma ora mi chiedo: un’operazione del genere ha un senso? Qualcuno qui sarebbe interessato? Sto dicendo stupidaggini? E’ questo il posto giusto per un’operazione simile? Se qualcuno ha voglia di farmi sapere cosa ne pensa è ben gradito.

Approfitto intanto per postare il mio corto forse più “famoso”, l’amato “ultimo spettacolo” diretto dal buon Visani, patron di questo Forum…

17/01/2013 18:53
 
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appena ho tempo aggiorno...come sempre accade, appena metto in piedi qualche idea ne capitano di tutti i colori e il mio tempo si dimezza. Cmq, trentasei visite e nessuna risposta nn mi sembrano sufficienti per capire se la mia idea è interessante o meno...o se mi prendete per idiota, può essere, ci può stare, ahahahah ....Credo che forse ci aprirò un blog.
Appena posso aggiorno.
17/01/2013 20:35
 
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Sinceramente non avevo mai visto la discussione, altrimenti almeno da me avresti avuto una risposta [SM=g27828]

Io sono circa nella tua stessa situazione, ossia a volte mi vengono in mente idee, ma non dispongo nè della bravura nè del tempo per farci un racconto, un cortometraggio, un fumetto, o qualsivoglia altra trasposizione. Mio malgrado.

L'ultima volta che mi è successo però ho avuto la prontezza, siccome l'idea era buona, di "buttarla giù" sottoforma di breve sceneggiatura, una paginetta proprio dove ricordavo i punti salienti della mia idea.
Quindi siccome dici "...soggetti più o meno completi, più o meno da perfezionare, che conservo nella memoria e a volte finisco per dimenticare mio malgrado..." io ti consiglierei perlomeno di scrivere qualcosa, due righe, quando ti viene un'idea. Tanto per non dimenticarla!

Fatto strano poi, era da un pezzo che ero in contatto via mail con una messicana molto simpatica, ed eravamo diventati "amici di mail" (se esiste la definizione), in una sorta di rapporto epistolare quasi quotidiano, ovviamente in inglese. Un giorno salta fuori che lei è una pittrice (ho visto qualche tela, molto brava) e mi ha detto che voleva provare a fare "un esperimento" con una breve graphic novel, sarebbe stata la sua prima...ma non aveva la sceneggiatura.
Io le ho tradotto la mia in inglese e gliel'ho mandata.
Purtroppo non saprò mai come è andata a finire (le era piaciuta comunque quindi credo che ci lavorerà) perchè abbiamo tagliato i ponti per motivi personali. Però quello che ti volevo dire è che regalare idee, soggetti, si può fare! Io l'ho fatto.

Comunque non postare "i racconti" (o sceneggiature, non ho idea di come tu voglia usare le tue idee) qui sul forum alla mercè di internet.
Falle per conto tuo.
Al massimo in questa discussione (quando avrai accumulato un po di materiale) potresti aggiornarci su cosa hai in cantiere.
Esempio:

-Il Cammino (idea per un cortometraggio introspettivo)
-La Mannaia (idea per un racconto/corto di satira politica)

eccetera eccetera.

Poi chi si troverà a passare di qua magari ti contatta e vi mettete d'accordo, ma io non mi fiderei a mettere delle idee complete qui, senza protezione di alcun genere. Prendere spunto per poi non citarti sarebbe fin troppo facile.
[Modificato da boskoz 17/01/2013 20:36]
17/01/2013 21:21
 
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interessante risposta...grazie.
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In effetti questo fatto del "rubare, modificare e non citarmi" è quella che maggiormente mi ha reso dubbioso sul senso dell'intera operazione. Un conto è fornire spunti a qualcuno che può ricavarne qualcosa di utile, un conto è regalare "gloria gratuita" a chi potrebbe essere tentato di prendere spunto senza citarmi come fonte, pretendendo di aver inventato tutto da solo, e che quindi tale gloria non se la meriterebbe.
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Ma d'altro canto non è che io ho una società di produzione cortometraggi, o un archivio sterminato pieno di soggetti e sceneggiature complete, nè lavoro tot ore al giorno per inventare storie o lo faccio per professione...tut'altro: ho idee, non ho il tempo e il modo di sfruttarle, ergo finisce che semplicemente me le dimentico, o non le completo. Sono quindi tutti spunti che andranno persi per sempre, utili a nessuno, e quasi sempre incompleti e senza finale. Volevo infilarli qui proprio perchè non ho il tempo e il modo di mettermi a lavorare su ogni cosa, portarla avanti, congegnarla da capo a piedi, scrivere tot stesure di sceneggiatura...
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Se invece qui postassi spunti vari, più o meno formati, e qualcuno decidesse di dare loro una vita, una completezza - coinvolgendomi nell'atto o facendo da solo (limitandosi a nominarmi, ovvio), allora non tutto andrebbe perso...Sempre che ci fosse qualcuno interessato, ovvio. E trovando qualcuno interessato potrei lavorare solo sulle cose che hanno quindi una possibilità concreta di vedere la luce, senza perdere tempo in mille cose.
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Bisognerebbe decidere quindi se è meglio tenersi le proprie storie (come un vecchio avaro che piuttosto di dare il suo oro ai nipoti per comprarsi le caramelle lo nasconde in una buca)...e magari finire per non utilizzarle mai, o correre il rischio che qualcuno le "rubi" -
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La mia parte "realistica" mi dice: ora non hai modo di sfruttare queste storie, nè di cercare gente che voglia lavorare con te, e non hai tempo di lavorare ad ognuna di queste trame, quindi liberatene, tanto cosa te ne fai? almeno se le godrà qualcuno! A cosa ti serve essere geloso? Vuoi portartele con te nella tomba o aspettare per tutta la vita una indefinita "occasione" che forse non arriverà mai? E poi, tu stai guardando solo il lato negativo della cosa, chi ti dice invece che così facendo non potresti invece trovare collaboratori bravi e iniziare un percorso interessante?
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La mia parte "artistico-paranoica" mi dice: e se te le rubano? faresti la "fortuna" di un individuo che non se lo merita e vivrebbe di rendita grazie a te! magari qui sono già tutti in attesa di idee da rubare, non aspettano altro che fregarti!!! Piuttosto che far felici loro meglio dimenticarsi ogni trama: tu non ti prenderai nessuna fregatura, non ti farai il sangue amaro, e tanto il mondo è pieno di storie, che differenza fa inventarne una in più?
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Dilemma, dilemma! Che forse si risolverà da solo, perchè al momento non ho tanto tempo di mettermi a scrivere....Ma ti dirò, sono tentato, forse il gioco vale la candela. Anzi sarei davvero tentato di aprirci un blog e spargere idee in giro per la rete, tanto per vedere cosa succederebbe...Possibile che in giro ci siano solo "disonesti"? E anche se qualcuno girasse 10 minuti di corto ispirandosi ad un mio soggetto che danno potrebbe mai fare? Quanto sarebbe terribile questa disgrazia?
.
Cmq: NON POSTARE - POSTA LE STORIE= 1 a 0





17/01/2013 21:29
 
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a forza di dire cazzate mi sono dimenticato di dire che il tuo suggerimento in effetti è forse il migliore. Inventa storie, catalogale, posta qui un riassuntone che parli solo dei temi trattati, dello stile etc etc e aspettare che qualcuno interessato mi contatti.
In fondo è la più semplice delle pensate, senza tante capriole....
.
19/01/2013 18:39
 
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SPECIALE VOMITO
non è un aggiornamento, ma scrivendo cavolate su facebook ho scritto questo pezzo:

"un regista di successo rifletterebbe sull'atto del vomito, sui suoi significati, sulle possibili attribuzioni che esso ha un in film horror, e cercherebbe di andare oltre. Cosa significa il vomito? Che cosa voglio ottenere quando faccio vedere una scena con vomito? Voglio schifare gli spettatori? Comunicare sofferenza interiore del mio personaggio? E potrei invece comunicare altro? Potrei ribaltare la situazione? Potrei introdurre il vomito in un nuovo contesto? E se...tanto per dire una cazzata ...esistesse uno sciamano capace di liquefare l'anima di una persona, e se quest' anima una volta liquefatta fuoriuscisse dalla persona come un latte traslucido, e se bevendo questo latte lo sciamano potrebbe assorbire l'anima di tale persona...E se questo fosse l'effetto di una droga...e se fosse usato come perversione o atto amoroso tra coppie che vogliono condividere quest'esperienza...E se tale esperienza fosse considerata fuorilegge e si potesse averla solo con incontri clandestini con prostitute disposte a farsi liquefare l'anima...E se ancora si scoprisse che un virus che trasforma le persone in zombies gli fa emettere dalla bocca la loro anima come purissimo nettare dai grandi poteri....etc etc etc..."

se qualcuno avesse dunque voglia di fare un corto basato sul vomito mi contatti pure! ahahaha!
19/01/2013 19:03
 
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se bevendo questo latte lo sciamano potrebbe assorbire l'anima di tale persona.


Secondo me ci andava il "potesse" come hai usato in tutto il resto del pensiero.

Comunque il vomito è un aspetto al quale faccio sempre caso nei film, soprattutto in quelli mainstream (più che negli horror) perchè quando in una pellicola "normale" (un drammatico per esempio) il regista introduce una scena forte come quella di vomito, sono spesso curioso di notare fino a che livello è capace di osare nel realizzarla.

A volte giurerei che l'attore vomita veramente, altre volte si nota che sputa semplicemente qualcosa che teneva in bocca, altre volte invece il personaggio nasconde volutamente la faccia (magari nella tazza) ed emette solo rumori. Quando vedo una scena di vomito mi piace fare caso a quanto il regista si è spinto per farla risultare credibile.

Bella l'idea dell'anima vomitata [SM=g27828]
19/01/2013 19:08
 
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grazie della correzione, è roba scritta senza rileggere, e ho voluto conservare lo spunto (o lo sputo)...
20/01/2013 11:37
 
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RIFLESSIONE
parte del produrre una buona storia credo sia anche non evitare per forza quelli che vengono percepiti come problemi, ma provare a sperimentare partendo proprio da questi per creare qualcosa di nuovo , o semplicemente per inserire un punto di vista diverso ad un concetto vecchio ed abusato, o interpretato sempre allo stesso modo.
.
Spiego a livello pratico: quanti film abbiamo visto in cui i protagonisti prendono il cellulare e dicono "accidenti non c'è campo!". Il cellulare è visto quindi solo come una seccatura da eliminare senza faticare troppo...MA provare a ragionare diversamente, e far diventare il cellulare parte integrante della storia?
.
04/02/2013 00:28
 
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Re: RIFLESSIONE
osmanspare, 20/01/2013 11:37:

parte del produrre una buona storia credo sia anche non evitare per forza quelli che vengono percepiti come problemi, ma provare a sperimentare partendo proprio da questi per creare qualcosa di nuovo , o semplicemente per inserire un punto di vista diverso ad un concetto vecchio ed abusato, o interpretato sempre allo stesso modo.
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Spiego a livello pratico: quanti film abbiamo visto in cui i protagonisti prendono il cellulare e dicono "accidenti non c'è campo!". Il cellulare è visto quindi solo come una seccatura da eliminare senza faticare troppo...MA provare a ragionare diversamente, e far diventare il cellulare parte integrante della storia?
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Il cellulare fu addirittura protagonista della storia con Cellular dello scomparso David Ellis, su sceneggiatura del versatile Larry Cohen, mentre al vomito ci hanno già pensato col "mitico" Slaughtered vomit dolls...






*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


04/02/2013 15:34
 
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Spiego a livello pratico: quanti film abbiamo visto in cui i protagonisti prendono il cellulare e dicono "accidenti non c'è campo!". Il cellulare è visto quindi solo come una seccatura da eliminare senza faticare troppo...MA provare a ragionare diversamente, e far diventare il cellulare parte integrante della storia?



Buried, sepolto.

Il telefono cellulare è al centro di tutta la storia, è l'unico filo sottile a tenere in contatto l'isolato protagonista con il resto del mondo.

---

Comunque ho capito alla perfezione cosa vuoi dire. Utilizzare un elemento noto, una situazione (ma anche un oggetto) che nel 90% dei casi rappresenta una cosa sola e usarlo diversamente (la macchina = non funziona, il cellulare = non prende, il benzinaio dallo sguardo strano = pazzo assassino, lo sheriffo sovrappeso = morto...).

Ti dirò, non so se lo hai visto ma a parer mio un film maestro nel fare una cosa del genere è stato The Shrine del 2010 (qui la discussione, poco sviluppata comunque: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8720718 ) che ha preso un elemento all'apparenza ovvio, ma lo ha stravolto.

Metto tra spoiler a cosa mi riferisco, ma NON leggere se non hai visto il film che te lo rovini ^^

Testo nascosto - clicca qui
[Modificato da boskoz 04/02/2013 15:39]
05/02/2013 00:12
 
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Va beh, la mia "pretesa" è che qualcuno usasse tali elementi per qualcosina di più rispetto alle Vomit dolls, che in fondo mi pare fosse un collage di vomiti...e a prescindere dai film il punto era proprio il fatto di non partire sempre dallo stesso presupposto quando si ha a che fare con stereotipi, archetipi o semplici oggetti che compaiono nei film. Sennò ha ragione l'esimio Sandroni quando fa dire ai suoi protagonisti "dannazione, non c'è campo!" o "dannazione, non ci sono più le chiavi!".
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Se ci si fa caso i registi si dividono in due tipi: quelli che da piccolo amavano l'horror alla follia, il cui sogno era girare un film horror come quelli, e che una volta cresciuti girano appunto il film che avrebbero voluto vedere quando erano piccoli, quindi usano tutti i luoghi comuni (anche in modo originale) creando una forma d'arte auto-celebrativa e basata su canoni ben conosciuti....e gli "artisti veri", che da quei presupposti partono, che dicono "ok, ma cosa si potrebbe fare in più partendo da questi spunti?"...e sono coloro che fanno progredire il cinema e creano capolavori. Un pò quello che fece Alan Moore con Watchmen, ma anche con Swamp Thing o ancora prima con Miracleman, che ai tempi ebbero un effetto devastante.
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Fermo restando che più si avanti più i limiti per la sperimentazione si riducono, è ancora così che si distingue il genio dal bravo - anche bravissimo - professionista.
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05/02/2013 19:07
 
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dire che quest'idea mi fa vomitare sarabbe banale... [SM=g27828] ma vera alla lettera, come quando vengono gli istinti di vomito solo al veder vomitare qualcun altro.

sull'inutile utilizzo che spesso si fa del vomito avevo forse scritto qualcosa a proposito di August Underground's Mordum... film risibile, che però senza le frequenti scene di vomito sarebbe stato quasi mediocre.
05/02/2013 19:08
 
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poi sull'idea di questa discussione, mi sembra interessante, ma personalmente non sono un addetto ai lavori, quindi mi limito come molti a leggere le risposte [SM=g27827]
11/02/2013 00:23
 
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non è il vomito che fa il film risibile, così come non è la presenza o la mancanza di soldi....ala fine quel che conta sono le idee e come si sfruttano.
THE SHROUD: in effetti lo avevo visto e poi rimosso dalla coscienza :-)
carino il ribaltamento finale, ma qui non parlerei proprio di "uso originale" degli archetipi, quanto piuttosto uno scegliere una delle possiblità che lo scrivere una storia di sette misteriose ti offre.
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Mi riferisco al fatto che quando si scrivono certi tipi di storie, queste possono finire in vari modi, alcuni dei quali sono insiti nella storia stessa. Se ad esempio scrivo una storia d'amore, un possibile finale è che i due innamorati si sposano, o - se voglio fare qualcosa di più imprevisto - i due si separano o uno dei due muore...ma tali finali sono già in un certo senso insiti nella trama.
Se ad esempio alla fine si scoprisse che, tanto per dire, i due sono morti e lei sta cercando di riportare lui in vita creando un mondo di fantasia all'interno del quale mantenere intatta la sua coscienza etc et etc...allora forse sarei più "personale" nell'uso dell'amore...
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11/02/2013 00:36
 
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Re:
osmanspare, 11/02/2013 00:23:


Se ad esempio alla fine si scoprisse che, tanto per dire, i due sono morti e lei sta cercando di riportare lui in vita creando un mondo di fantasia all'interno del quale mantenere intatta la sua coscienza etc et etc...allora forse sarei più "personale" nell'uso dell'amore...
.



E' lui a farlo con lei nel mitico Apri gli occhi, ed ovviamente nel remake Vanilla sky!

Scusa, nn voglio fare il saputello nè prenderti in castagna ogni volta, è solo tutto x sottolineare, come hai peraltro messo in evidenza anche tu, che scrivere qualcosa di originale al giorno d' oggi è sempre più difficile xke i limiti della sperimentazione si sono inevitabilmente ristretti.

Per il resto anche io trovo interessante qst post.




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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


11/02/2013 00:37
 
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SPUNTO ZOMBIES
Già che sono da queste parti “regalo” uno spunto…

Molto tempo fa, direi due anni, parlando di zombies, si vagheggiava un giorno del fatto che in quei film c’è sempre l’umanità assediata, circondata e asserragliata, mentre i morti viventi hanno invaso il mondo.

Ma partendo da questo stereotipo, la mia domanda era: è possibile ribaltarlo, scrivendo una valida storia di zombies in cui gli umani sono in un luogo ampio e gli zombies sono chiusi in un luogo ristretto, riuscendo però a restare ancora una minaccia?

L’ipotesi fatta era di un gruppo di sopravvissuti che girando lungo le strade piene di veicoli abbandonati, trovano ad un certo punto un’automobile, o un autobus, in cui tutti all’interno sono diventati zombies tranne un bambino molto piccolo, che non ha modo di uscire – o perché è un neonato o perché gli zombies gli bloccano la strada. In un contesto simile gli zombies sarebbero ancora una minaccia o sarebbe sufficiente per i nostri eroi aprire gli sportelli o le porte dell’autobus, far uscire gli zombies e salvare il bambino?

Oppure esiste un’altra alternativa che veda umani liberi all’esterno di qualcosa e zombie chiusi in uno spazio ristretto nel quale sono ugualmente una minaccia?

Se qualcuno vuole divertirsi a pensarci…
11/02/2013 00:40
 
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ovviamente troppo facile - e quindi da evitare - artifici del tipo "gli zombies sono rimasti chiusi dentro un ospedale/laboratorio/cinema/palestra etc etc etc...

11/02/2013 10:37
 
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Re: Re:
MD-MAniak, 11/02/2013 00:36:



E' lui a farlo con lei nel mitico Apri gli occhi, ed ovviamente nel remake Vanilla sky!

Scusa, nn voglio fare il saputello nè prenderti in castagna ogni volta, è solo tutto x sottolineare, come hai peraltro messo in evidenza anche tu, che scrivere qualcosa di originale al giorno d' oggi è sempre più difficile xke i limiti della sperimentazione si sono inevitabilmente ristretti.

Per il resto anche io trovo interessante qst post.






...non c'è problema, anche perchè non era mia intenzione stupire tutti con le mie idee originali, ma ho semplicemente buttato giù una trama meno comune delle altre per far capire la mia idea.

Riguardo ai ristretti limiti della sperimentazione credo sia vero e falso allo stesso tempo, per un mucchio di motivi che non vado ad esaminare ora...Del resto, se il fatto che un tipo di storia fosse già stata scritta impedisse agli autori di girare un altro film simile, allora avremo quanti? 100 film in 100 anni?

Direi che più che "sperimentare" in senso assoluto, quello che si può fare o che va fatto oggi è "sperimentare all'interno di un genere". Anche Propp - anzi mi pare iniziò lui - disse che se si fa una summa dei punti cardine che compongono le storie si scopre che le variazioni possibili sono soltanto 31 (o qualcosa del genere).
.
Ecco, dirò un'eresia: sapete chi è che è stato un vero originale sperimentatore, molto più di tanti film horror? Twilight! Che ha introdotto una figura di vampiro originale e moderna. Poi ovviamente tale figura fa più o meno vomitare, ma se dobbiamo parlare di sperimentazione.... E dopo Twilight tutta la pletora di libri-film in cui i mostri sono "umanizzati" e usati in storie d'amore adolescenziale...non è un punto di vista nuovo su un tema classico? E voi autori dell'horror ve lo siete fatto soffiare da ragazzine dalla lacrimuccia facile! :-)
.
Ed ecco perchè nel mio "spunto" precedente ho cercato di ribaltare un luogo comune ALL'INTERNO del classico film di zombies. A meno che nel futuro si affermeranno film in cui i cattivi sono formule matematiche (e ti anticipo subito: una cosa del genere è stata fatta nel bel Pontypool) o mostri a 5 dimensioni.
.
Termino dicendo che la questione dell'originalità dei film simil-Twilight si riattacca a qualcosa che dicevo qui sopra da qualche parte, sui registi bravi ma che - cresciuti a pane e Fulci o Romero o Argento o Nigtmare o Evil Dead - non riescono a distaccarsi da quelle fonti di ispirazione e concepiscono il loro cinema come un eterno omaggio-ripetizione di quelle tematiche che tanto li affascinarono da ragazzini: morale, film magari ottimi, ma non certo originali o innovativi (non che l'originalità a tutti i costi sia una necessità assoluta, però, anzi. Sennò film di vomito volante sarebbero considerati capolavori, e basterebbe inserire scene truculente in random mode per essere i nuovi dei dell'orrore).
.
Chiudo.
[SM=g27811]
11/02/2013 10:43
 
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per tornare al discorso di prima: faccio un horror, voglio essere originale, e scrivo una storia in cui il cattivo è una bottiglia di shampoo (fatto: il vino in Horror in Bovery Street).
Scrivo una bella storia ed ecco fatto il film, che può essere anche carino. Ma sono stato originale? E fino a che punto?
Sarò forse stato originale nella SCELTA DEL NEMICO - una bottiglia assassina! - ma non in senso assoluto, in quanto se il film ha un eroe che trova la bottiglia, e tale bottiglia è lo shampoo del demonio, e chi si lava i capelli muore sciolto o cambia personalità (The stuff), e l'eroe lotta perchè gli altri credano che c'è uno shampoo che ti possiede (L'invasione degli Ultracorpi) e nessuno gli da retta etc etc etc...allora ho scritto una storia come tante altre, cambiando solo un particolare e cioè l'identità dell'assassino -da umano ad oggetto.
.
E' solo muovendosi all'interno del genere che si può sperare di essere innovativi, o abbandonando del tutto gli stilemi di una storia.
Un pò ci riuscì il film Rubber, col copertone assassino, che in fondo era meta-cinema!
.
discorso complesso.

[SM=g27811]
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