Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Amarone della Valpolicella

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2012 18:41
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.655
Città: BEINASCO
Età: 48
Sesso: Maschile
04/02/2012 16:42
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'Amarone della Valpolicella è un vino DOCG, la cui produzione è consentita nella provincia di Verona.



Caratteristiche organolettiche [modifica]

Vitigni utilizzati:

Corvina dal 70 al 40%
Rondinella dal 20 al 40%
Molinara dal 5 al 25%

Sentori olfattivi: frutta matura, confettura di amarena e di lamponi. In quelli più invecchiati si possono percepire anche sentori di muschio e di catrame, quest’ultimo in gergo tecnico detto di goudron.

Grado alcolico: la gradazione minima prevista è di 14º. Ma per i più corposi può raggiungere anche i 16º.

Invecchiamento: oltre 2 anni, per essere etichettato doc.

Servizio: in ampi bicchieri, in modo da dare ai profumi la possibilità di evolversi con l’ossigenazione del vino. Temperatura di servizio ideale dai 18 ai 20 °C.







"passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

"Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

io non sono mai stata perfetta
ho sempre dato il peggio di me
ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
la prima cosa
e' stato bello...



la persona che mi ama ha due cuori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.655
Città: BEINASCO
Età: 48
Sesso: Maschile
04/02/2012 16:42
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Cenni storici

Il nome di questo rosso veronese strutturato, Amarone, deriva dalla parola “amaro”, adottata per distinguerlo dal dolce del Recioto della Valpolicella da cui ebbe, seppure involontariamente, origine.

Il nuovo epiteto Amarone per indicare il Recioto Amaro nasce nella primavera del 1936 nella Cantina Sociale Valpolicella, ad opera del capocantina Adelino Lucchese palato e fiuto eccezionali che, grazie al fortunato ritrovamento di una botte di recioto dimenticata in cantina, spillando il Recioto Amaro dal fusto di fermentazione, uscì in una esclamazione entusiastica: “Questo non è un Amaro, è un Amarone”. Il capocantina aveva regalato alla Valpolicella la parola magica e il direttore Gaetano Dall’Ora la usò subito in etichetta. La Cantina Sociale di Negrar nell’ingresso attuale ostenta giustamente una lettera di spedizione del 1942 con descrizione di “Fiaschetti di Amarone 1938”. Praticamente il recioto, messo in botte e poi dimenticato, continuò a fermentare fino a diventare secco. Gli zuccheri si sono così trasformati tutti in alcol e hanno fatto perdere al vino la dolcezza, al quale, per contrapposizione a quello che avrebbe dovuto essere, è stato dato il nome di Amarone. Fatta la scoperta, non è che l’Amarone fu subito perfetto. Anzi, a volte veniva fuori per combinazione, per fortuna, ancora dolce ma con un sapore finale di mandorla, magari risultato di una partita di Recioto in cui la fermentazione era sfuggita al controllo del produttore.

Di "vino amaro" si parlava fin dai tempi di Catullo nel Carme n. 27 (49 circa a.C.) reclama “calices amariores” (bicchieri più amari). Ma ben altri documenti ne danno testimonianza. Cassiodoro nei primi anni del 500 ricerca l’Acinatico della Valpolicella, rosso e bianco: si ritiene che fosse un "recchiotto amaro", scrive G. B. Peres nel 1900, opinione coincidente con quella del Panvinio, che nell’Acinàtico di Cassiodoro riconosce il Rètico di Augusto e del Sarayna (1543) che parla dei vini della Valpolicella "neri, dolci, racenti e maturi". Per giungere a Scipione Maffei che esalta il vino amaro della Valpolicella. Ma forse più di ogni altro vale il giudizio emesso da assaggiatori francesi a Parigi nel 1845 su una partita di vino "Rosso Austero Costa Calda" di S. Vito di Negrar vecchio di 11 anni: "Supremo vino d’Italia... preferibile a diversi Bordeaux ed Hermitage".

Per trovare la prima etichetta e il primo documento di vendita dobbiamo arrivare al 1938, ma venne ufficialmente commercializzato a partire dal 1953 da parte della cantina Bolla[1], anno di messa in commercio dell'Amarone fatto per scelta e non per fortuna. Ottenne subito un grande successo, anche se presso un pubblico contenuto di appassionati come era e rimane la produzione di questo vino, che copre il 10% di tutta la produzione dei vini del territorio, dominati dal Valpolicella e dal Valpolicella Superiore, rossi giovani e profumati, spesso da bere subito, freschi e gustosi.

Anche se derivano dalle stesse uve del Recioto e dell’Amarone, sono più facili da produrre (non c’è un determinante appassimento di mezzo), da commercializzare e da bere. Ma fino al 1990 la produzione era coperta da quella del Recioto, decisamente superiore in quantità. Poi, dalla variazione del disciplinare avvenuta in quell’anno, che distinse chiaramente i due prodotti, la richiesta di Amarone iniziò a salire, fino a raggiungere l’apice nel 1995. L’Amarone, insomma, è un vino che cammina da solo da tempi relativamente recenti, rispetto ad altri suoi compagni di grandi avventure come Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino e Chianti. L'originale 'Amarone della Valponicella' varia un prezzo dai 17 a sin 150 Euro, quelli della terra d'origine.







"passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

"Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

io non sono mai stata perfetta
ho sempre dato il peggio di me
ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
la prima cosa
e' stato bello...



la persona che mi ama ha due cuori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.655
Città: BEINASCO
Età: 48
Sesso: Maschile
04/02/2012 16:43
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Metodo di produzione

L'esperienza che serve per portare al giusto appassimento le uve destinate a questo prezioso vino è molto elevata. L'appassimento è fondamentale, tanto che qualcuno ha definito questa fase una seconda vendemmia. Le uve, sane e perfettamente mature non solo sulla buccia ma anche internamente, sono selezionate già al momento della raccolta, nelle prime due settimane di ottobre, scegliendo i grappoli spargoli, con gli acini non troppo vicini tra loro, in modo che lascino circolare l’aria. Queste piccole “pepite” scure sono distribuite sui plateaux, ampie cassette di legno, sempre più spesso sostituite da plastica traforata, per l’aerazione e per garantire una più rapida lavabilità dopo l’uso.

I plateaux sono impilati nei fruttai, locali areati in genere sopra le abitazioni e le cantine. Posizione utile per chi deve girare e controllare periodicamente le uve e poi lavorarle in fretta, al momento giusto.

I fruttai devono essere in posizioni in cui sia consentita una costante aerazione, controllata da finestre opportunamente predisposte, dove la temperatura possa cambiare con gradualità e dove non ci siano ristagni di umidità. Per questo certe cantine storiche sono costruite su dossi e fianchi di colli in posizioni a volte improbabili, al di fuori delle regole di praticità spicciola. A volte era la posizione del fruttaio a decidere la collocazione dell’intero edificio. Per far fronte ad un appassimento corretto, per tenere sotto controllo temperatura, aerazione, umidità, che non sono costanti ma variano man mano che all’esterno il clima cambia per via dell’inverno che si avvicina, molti produttori hanno ritenuto opportuno termocondizionare i loro fruttai.

Tutte le fasi, insomma, sono tenute sotto controllo da apparecchiature, soprattutto per evitare attacchi di muffe e inizi di marciume, e in sostanza per modificare eventuali condizioni sfavorevoli e riportare il processo di appassimento sulla retta via.

L’appassimento dura circa 120 giorni, ma anche qualcuno di più, secondo la percentuale d’acqua contenuta in origine nelle uve. È l’acqua infatti a sparire dagli acini per via dell’appassimento, lasciando quasi intatti gli zuccheri. La più evidente conseguenza visibile di questa fase, oltre all’avvizzimento degli acini, è la perdita di peso dei grappoli che varia secondo il tipo di uva: dal 35 al 45% per la Corvina, dal 30 al 40% per la Molinara e dal 27 al 40% per la Rondinella, quella dunque che “dimagrisce” di meno. A fine gennaio, inizi di febbraio, l’uva viene pigiata e la macerazione delle bucce è lunga. Lentissima anche la fermentazione a bassa temperatura, anche per 30/50 giorni. Questo serve a fare in modo che gli zuccheri, per effetto dei lieviti, si trasformino in alcol. Se il vino finale mantiene una presenza di zuccheri inferiore a 4 grammi per litro, potrà definirsi Amarone. Se la quantità è superiore a 4, si ottiene invece il Recioto. La gradazione alcolica minima per l’Amarone deve raggiungere i 14º. Dalla vinificazione all’imbottigliamento devono passare almeno 2 anni a decorrere dal 1º dicembre dell’anno della vendemmia; 4 anni, a partire dal 1º novembre dell’annata di produzione delle uve, per la tipologia Riserva. Periodo per l’affinamento che il vino trascorre in botti grandi o nelle barrique. Oggi molti produttori tendono a mettere il vino direttamente in queste ultime piccole botti da 225 litri, preferendole alle botti più grandi. Il tutto per dare un vino corposo, alcolico, di gran sapore, dal profumo di lamponi e amarene.







"passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

"Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

io non sono mai stata perfetta
ho sempre dato il peggio di me
ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
la prima cosa
e' stato bello...



la persona che mi ama ha due cuori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.655
Città: BEINASCO
Età: 48
Sesso: Maschile
04/02/2012 16:43
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Zone DOC e DOC Classica

In queste vigne i quantitativi di uve raccolte dovrebbero scendere a 90 quintali per ettaro anziché restare a 120, come è previsto oggi dal disciplinare. Il risultato è che il produttore dovrà stabilire a priori quali saranno le vigne da dedicare alla produzione dell’Amarone e non decidere dopo la vinificazione in base al residuo di zucchero rimasto nel vino. Quindi, un Amarone di qualità ancora maggiore rispetto a quello attuale.

Il disciplinare di produzione vigente prevede che l'uvaggio sia composto prevalentemente da uve Corvina (dal 40 al 70%), Rondinella (20-40%), e Molinara (5-25%), ma è recentemente stata presentata una proposta di modifica, tesa a favorire un ulteriore miglioramento qualitativo, che aumenta la percentuale di Corvina veronese, ammette la presenza sino ad una percentuale del 50% di Corvinone e relega la Molinara tra i "vitigni a bacca rossa non aromatici, autorizzati e raccomandati per la provincia di Verona", previsti, sino ad un massimo del 15%, dalla DOC. Ancor più che in passato oggi le uve sono attentamente selezionate in vigna e una volta raccolte disposte con ogni cura in un unico strato, per fare meglio circolare l'aria e impedire che le uve si schiaccino, in cassette di legno (ma sempre più spesso anche di plastica) o su graticci di canne di bambù e collocate in ampi fruttai ricavati sopra le cantine perfettamente aerati e in grado di assicurare un'ideale conservazione dei grappoli.







"passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

"Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

io non sono mai stata perfetta
ho sempre dato il peggio di me
ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
la prima cosa
e' stato bello...



la persona che mi ama ha due cuori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.655
Città: BEINASCO
Età: 48
Sesso: Maschile
04/02/2012 16:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Abbinamenti consigliati

Perfetto con i cibi dell’autunno e dell’inverno, come brasati, stracotti, spezzatini, arrosti, soprattutto di selvaggina. Grande rosso che può essere accompagnato a piatti "importanti" quali selvaggina e carni arrosto, ma anche a salumi, formaggi stagionati e ai piatti tipici della tradizione quale "pasta e fasoi" e lo stesso risotto all’Amarone. Anche bevuto da solo è un degno finale di un pasto serale o può essere il compagno di una piacevole meditazione.


Zona di produzione

Nella Valpolicella Classica nei comuni di Negrar, Marano, Fumane, Sant'Ambrogio e San Pietro in Cariano. Più a est in Valpantena, Val Tramigna, Val d'Illasi e Val di Mezzane.

it.wikipedia.org/wiki/Amarone_della_Valpolicella







"passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

"Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

io non sono mai stata perfetta
ho sempre dato il peggio di me
ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
la prima cosa
e' stato bello...



la persona che mi ama ha due cuori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 36.157
Sesso: Femminile
04/02/2012 18:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

invecchiamento oltre 2 anni...buono me sa






---------------------------------------------
- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.655
Città: BEINASCO
Età: 48
Sesso: Maschile
04/02/2012 18:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

è uno dei miei preferiti:)







"passo la notte buttando piatti per terra sperando che non si rompano"

"Nemmeno la luna è perfetta. E' piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato.
E il cielo? Sempre così infinito...Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali"

io non sono mai stata perfetta
ho sempre dato il peggio di me
ma tu sei SEMPRE STATO il centro della mia vita
la prima cosa
e' stato bello...



la persona che mi ama ha due cuori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 36.157
Sesso: Femminile
04/02/2012 18:41
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

sono sincera mai assaggiato






---------------------------------------------
- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:15. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com