Ciao a tutti!!
Ieri splendida giornata alla
Diaccia Botrona con due amici.
Il vento freddo ha provveduto a spazzare via il brutto tempo e dopo giorni di pioggia e grigiore, il cielo di ieri era uno spettacolo, l'aria sembrava persino più pulita del solito!! Il paesaggio mi ha riempito gli occhi di tutti i colori della palude e con il vento infilato tra la sciarpa e il pile (brrr) ho trascorso interi minuti a chiedermi se scendere sul sentiero per raggiungere il capanno o se non fosse meglio godersi lo spettacolo di quella distesa di terra e acqua senza cercare altro!!
Prima di incamminarci veniamo accolti da uno splendido
Porciglione, che zampetta tra i cespugli allagati, offrendoci un inconsapevole show!! Dall'alto del ponte, protetti alla sua vista dalla immutabile verticalità di pietra, possiamo seguire ogni suo movimento per minuti interi!! Bellissimo!!
Il sentiero fino al capanno è stato un divertentissimo momento ludico, con fango morbido ovunque, scarponcini e pantaloni inzaccherati dopo due nanosecondi, splendidi voli di vocifere
pettegole sulla testa, come a canzonarci per le nostre imperterrite esigenze di calpestare il suolo a tutti i costi... :-)
Dal capanno, con il viso incastonato nelle finestrelle frigorifere del suddetto, possiamo finalmente peretterci di andare a scoprire l'identità di quella moltitudine alata che galleggia o passeggia davanti a noi. Tra le centinaia di anatre (
germani, moriglioni, mestoloni, fischioni, folaghe, tuffetto) scorgiamo qualche
volpoca,
gabbiani comuni e
gabbiani reali (due dei quali sembravano scuri... ma non osiamo sperare di aver davanti due
zafferani... sono troppo lontani per cogliere particolari). Decine di eleganti
garzette, confidentissime, e
aironi cenerini, qualche
Airone bianco maggiore e anche qualche
Airone guardabuoi.
Al rimbombare di un triplo sparo molto vicino (presa targa dei due cacciatori con cani intenti ad "ammirare" la natura immediatamente fuori dalla riserva) la nuvola di anatre e gabbiani si solleva in volo e uno splendido
Tarabuso si materializza in volo, ci attraversa la visuale senza fretta e seguito dal mio sguardo cannocchialuto si va a fondere con il canneto lontano.
Una squadra di
pavoncelle si incarica di disegnare ghiri gori nel cielo azzurrissimo mentre una coppia di
Falco di palude sorvola placida il canneto per poi poggiarsi su un tamerice e lasciarci spiare alcuni momenti di vita matrimoniale :-) Sotto all'abitato di Catiglione una pazza
Albanella reale costeggia tutto un canale, con volo da berta maggiore (!): sale quasi di profilo al suolo lasciandomi vedere il ventre e poi vira verso il basso dandomi il dorso, sparisce sotto la linea del canneto per un paio di secondi e poi la vedo riemergere in perfetto stile, ancora di pancia e ancora su, roba da pazzi!!!:-)
A colorare la palude eleganti
fenicotteri,
spatole e
avocette e dondolanti
oche selvatiche, e poi
pettegole,
Piro piro piccolo,
pettirossi,
saltimpali,
migliarini di palude,
ballerine bianche ad alleggerire gli spazi meno densi.
Nel bel mezzo del panino (!) gli occhi colgono il movimento di un grosso rapace. Il mio amico sta facendo una foto alla sua ragazza. Getto in aria il panino e prendo il binocolo "Guarda quello!!" Lui mi guarda stupito. "Quel rapace!! Vola veloce verso sinistra!!" Scatta la rincorsa alla migliore finestra del capanno, che si risolve nel finale assembramento fuori dal capanno, per cogliere una fuggevole impressione del sorprendente passaggio. Taglia grande (tipo poiana), colorazione marrone, completamente barrato, ali da falcone, testa nettamente più chiara del corpo, volo battuto e veloce da pellegrino... "Cos'era?" "Un pellegrino enorme?" "Colori e taglia da sacro!" "Ma figurati!" "O forse un calidus?" messaggiamo a Rotogildi che ci chiama subito e discutiamo la cosa. Il dubbio permane, troppe cose non sono state notate in quei pochi secondi di confusione... il contrasto tra copritrici e primarie, non siamo sicuri di averlo notato... e naturalmente l'animale è scomparso!! Se qualcuno mi ha letto fin quaggiù e vuole esprimere un parere... meglio sarebbe tornarci e ripetere l'osservazione!!
Il tramonto ci regala colori stupefacenti, rossi caldissimi solcati da voli di
Albanella reale (un maschio spettacolare vicinissimo, candido!! e alcune femmine), di anatre ormai impossibili da identificare che si stagliano scure contro un cielo marziano dipinto di rosso e arancio, striato di blu, vivido e mozzafiato. Ho perdonato il vento freddo (che abilmente ha sfruttato ogni infinitesimale spiraglio della mia sciarpa per gelarmi il collo e le orecchie) e ho messo via il binocolo. Certi spettacoli si godono ad occhio nudo.
[Modificato da fcvinci 18/03/2007 21.10]