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REPORT - Parco Naturale Regionale Monti Simbruini

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2004 17:08
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08/07/2004 15:21
 
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Sabato scorso (03/07/04) io, Cristina, Roberto e Lorenzo abbiamo effettuato un'escursione sui Monti Simbruini. Il cielo era sereno, la temperatura gradevole ed addirittura un po' fresca nelle zone in ombra e ventilate.

Abbiamo seguito dei sentieri che ci hanno permesso di attraversare tratti di splendida faggeta, toccare la cima del Monte Autore e seguire crinali con ampie vedute sull'area circostante.
I contanti con l'avifauna non sono stati numerosi in termini di specie ma non per questo meno interessanti.
Il primo contatto ha visto per protagonista due giovani di Codirosso spazzacamino da poco involati ed ancora accuditi dai genitori, quindi un giovane di Ballerina bianca anch'esso ancora seguito da un adulto. Didattici i canti degli uccelli sentiti più volte che hanno permesso di fare confronti sulle diversità di espressione di alcune specie, in particolare: Pettirosso, Fringuello, Capinera, Codirosso spazzacamino e Prispolone. Di quest'ultimo abbiamo ammirato i voli territoriali e nuziali con gli individui che in canto si alzavano in un volo quasi verticale per poi ridiscendere, sempre cantando, con il tipico volo a "paracadute" che caratterizza la specie. Visti dei Culbianco (pochini in realtà per le potenzialità delle zone visitate) tra cui anche un giovane da poco involato, le elusive Tordele che si allontanavano in volo non appena comparivamo, due galliformi che, dal margine del bosco, si sono allontanati in un volo rumoroso quanto improvviso che abbiamo identificato come probabili Coturnici. Tra i rapaci, abbiamo visto, dall'alto di un crinale, solo un maschio di Gheppio a caccia nella sottostante vallata; nella zona più intatta del percorso abbiamo visto solo tre Cornacchie grigie.

La Check-list completa è di seguito riportata:

1. Gheppio
2. Coturnice (p)
3. Rondone
4. Rondine
5. Ballerina bianca
6. Prispolone
7. Capinera (canto)
8. Culbianco
9. Pettirosso (canto)
10. Codirosso Spazzacamino
11. Merlo
12. Tordela
13. Cianciarella
14. Cinciallegra (canto)
15. Averla piccola
16. Cornacchia grigia
17. Fanello (canto)
18. Fringuello (canto)

Grazie alla limpidezza dell'aria, dall'alto del Monte Autore, abbiamo goduto di uno splendido panorama con vista che abbracciava i pratoni del Parco e le montagne vicine e lontane. Tra le prime il Tarinello, il Tarino, le creste dei Cantari, il Gendarme, il Viglio e la catena che da esso degrada verso sud. Tra quelli più lontani, come una corona tutta intorno al punto di osservazione, il Terminillo, i Monti della Laga, il Gran Sasso con in primo piano e più vicino il gruppo del Velino, quindi le propaggini della Maiella, i monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, i Lepini, i Castelli ed i Monti Lucretili con il Monte Gennaro ben in vista. Davvero notevole!

La domenica precedente (27/06/04) ero salito sulla cima del Monte Viglio ma le presenza di pesanti nuvoloni che dal versante laziale si accumulavano lungo la cresta ha limitato notevolmente la visuale. Lungo il percorso ho potuto però incontrare, tra le altre specie, un Fringuello alpino e dei Sordoni.

Saluti a tutti

[Modificato da Sunkmanitu tanka 12/07/2004 15.30]


 
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08/07/2004 17:08
 
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Monte Autore (1800 mt)

Scritto da: Sunkmanitu tanka 08/07/2004 15.21
Grazie alla limpidezza dell'aria, dall'alto del Monte Autore, abbiamo goduto di uno splendido panorama con vista che abbracciava i pratoni del Parco e le montagne vicine e lontane. Tra le prime il Tarinello, il Tarino, le creste dei Cantari, il Gendarme, il Viglio e la catena che da esso degrada verso sud. Tra quelli più lontani, come una corona tutta intorno al punto di osservazione, il Terminillo, i Monti della Laga, il Gran Sasso con in primo piano e più vicino il gruppo del Velino, quindi le propaggini della Maiella, i monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, i Lepini, i Castelli ed i Monti Lucretili con il Monte Gennaro ben in vista. Davvero notevole!


Il monte Autore è facilmente raggiungibile al punto che come avrai notato ci si arriva con l'automobile in località Le Vedute, la splendida terrazza naturale che si affaccia nella Valle del Simbrivio con il paese sottostante Vallepietra.
Il Simbrivio è il fiume che se non fosse intubato dall'acquedotto che porta una grande quantità d'acqua a Roma e i paesi lì intorno, sarebbe un bel affluente dell'Aniene. Ma la morfologia carsica dei Simbruini danno ricchezza d'acqua a questa vallata fin dai tempi antichi tant'è che i romani pensarono di sfruttare bene per i loro approvvigionamento idrico. In alto di questa vallata c'è il Santuario della Trinità, che a parte la tradizione dei pellegrinaggi, ciò che entusiasma e lascia a bocca aperta, secondo me più della splendida veduta della vallata dalle Vedute, è il roccione mozzafiato a strapiombo che sovrasta il sito. Il Santuario è raggiungibile dal Monte Autore e dalle Vedute, da un sentiero vertiginoso.

Il pratone, invece, che si vede a sinistra è Camposecco di Camerata, il più grande dei pianori carsici dei Simbruini, secco perchè d'estate è arido al punto che Sergio Leone pensò bene di girare una scena di uno dei suoi film wester all'italiana.
Il pratone è raggiungibile da una carrozzabile da Camerata Nuova, mentre proprio dalle Vedute scende un sentiero che porta fino al pianoro attraversando quella che è la Valle del Monte Autore.
Da questa vetta invece c'è un sentiero ripido, tracciato sulla carta, ma impraticabile per la fittissima vegetazione di querce, ottimi nascondigli dei cinghiali, che porta alla fine del pianoro.
Il percorso Cervara di Roma-Camposecco-Trinità (25+25km, andata e ritorno) si percorre circa il 18 agosto come pellegrinaggio con poche persone del paese, ma è più un'escursione suggestiva perchè si parte a mezzanotte per arrivare la mattina, con ritorno durante il giorno veramente stremati.

[Modificato da fcvinci 08/07/2004 22.20]


 
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