CI SI PREPARA AD UCCIDERE MILIONI DI UCCELLI ! (13 pagine)
(discussione chiusa)

Mercoledì 6 Febbraio 2002, l’aula del Senato ha votato con soli 18 voti contrari la proposta di legge n. 628 con cui, in materia di caccia, si consente alle Regioni di derogare autonomamente dalla Direttiva Uccelli, la norma europea che garantisce la conservazione degli uccelli selvatici.
Questo significa che le Regioni potranno cambiare le liste delle specie cacciabili, inserendo ad esempio Fringuello, Passero e Storno ora protetti. O che saranno modificate le date di apertura e chiusura della stagione venatoria.

Solo 18 voti contrari: questo il grande “segno di civiltà” dell’Italia

L'amministratore Forum Lipu Ostia

[Modificato da fcvinci 03/12/2002 20.31]

Carissimo, mi rendo conto delle tue idee fondamentalistiche, ma devi sapere che sono un coltivatore diretto, e vivo del mio lavoro sulla terra,e un prelievo mirato ad alcune specie che non sono in pericolo di estinzione mi sembra giusto e opportuno, aiutare anche noi e non mi venga a dire dei rimborsi della reg. In particolare lo storno ed il passero e il fringuello e corvidi vari sono numerosissimi, e mi arrecano dei danni ingenti alla frutta di stagione, benvengano i cacciatori ad operare sempre nel rispetto delle deroghe e della legge nazionale il famoso prelievo, e non sarei cosi' apocalittico su queste fantasiose uccisioni di miglioni di uccelli,vivo in campagna e so come funziona l'attivita' venatoria e tutte le leggi che la regolano, non sto' facendo della polemica ma provi a mettersi nei panni dell'agricoltore che vede sfumare meta' e oltre il frutto della sua fatica. Saluti Alessandro

Senza fare polemiche rendendosi ben conto delle necessità degli agricoltori non si capisce bene la connessione tra queste ultime e la caccia. Innanzi tutto mentre su storno e soprattutto corvidi si può certamente aprire un discorso, passeri e soprattutto fringuelli non rappresentano certo, allo stato attuale, un pericolo per l'agricoltura. In particolare il primo sta decisamente tracollando nei numeri fino a divenire quasi una rarità in alcue aree. Venendo agli altri due la caccia allo storno è totalmente inefficace per ridurne i numeri, anche se può servire da deterrente per gli animali a frequentare una data area. Peccato che nei momenti immediatamente precedenti alla raccolta di uva e olive la caccia sia chiusa o vietata dalla legge nelle aree in questione proprio per evitare danni alle colture. Inoltre i corvidi che creano grandi danni alle colture, e qui penso che tu ti riferisca innanzi tutto a cornacchia e gazza, sono cacciabili da anni senza che questo cambi nulla. Esistono interventi che sono molto meno cruenti e molto più efficaci della caccia. Senza parlare di dissuasori dal dubbio funzionamento un metodo molto efficace è quello delle gabbie Larsen che permette di eliminare pochissimi animali con grandi risultati (e questo lo scrive anche Diana, non Ali notizie). Come vedi si è davanti all'ennesimo cavallo di Troia per conedere favori ai cacciatori senza che ne venga nulla né all'ambiente né all'agricoltura stessa.
Saluto con simpatia te e tutti gli agricoltori e in bocca al lupo per il tuo lavoro, Luca

A parte la tua ideologia fondamentalisticha anticaccia, lascia agli altri il diritto di scelta se cacciare o no, gli storni vanno tenuti sotto controllo e limitati i passeri sono abbondantissimi e sono legati alla presenza dell'uomo e delle sue colture, uva, granaglie, ecc.e non credo che esista un mezzo piu' o meno cruento ed efficace per limitare o arginare delle specie che sono in eccesso solo con interventi mirati forse e dico forse si puo' risolvere il probblema, Sia gli storni e corvidi si adattano e schivano tutte le insidie dell'uomo e non credo che la caccia o gabbie larsen a tali specie debba essere limitata visto che comunque riescono benissimo ad evitare l'insidia, e non mi dire allora a che cosa serve? Ti ripeto che siamo in un paese libero ed esiste il sacrosanto diritto di liberta' di scelta!!!!Ciao

Premesso che non sono un fondamentalista anticaccia, non sono vegetariano, sono crsciuto in mezzo a parenti cacciatori e ho vissuto in campagna con tutto ciò che ne viene nelle attività giornaliere. Premesso che se la caccia in Italia fosse un'altra cosa, forse potrei anche essere un cacciatore, ma molto diverso da quellli che tu conosci. Invece la caccia è non una mera gara ad accontentare alcune fonti di voti, sfruttando l'ignoranza sulle basi della ecologia e della biologia, e non mi dire che i contadini ne sanno di più perchè sono in campagna; è una balla colossale, sono gli stessi che per anni hanno massacrato poiane e gheppi perchè a loro avviso nocivi, pazzesco! Invece sei tu un fondamentalista pro caccia e parti da posizioni estreme.Detto questo,chiunque si sia occupato di specie problematiche sa quali siano i metodi efficaci e inefficaci del contenimento dlle specie o della difesa di colture (ma anche monumenti, siti culturali, salute pubblica o quant'altro) e che ciò che hai detto è semplicemente sbagliato per quanto riguarda l'abbondanza dei passeri e la limitazione degli storni. Ma la cosa che mi sta più a cuore non è questo, ma il concetto di libertà che propugni. La libertà, appare evidente, per te è ognuno faccia quel che crede giusto, o comunque corretto. Questa è una buona strada per aprire la strada alle dittature (non lo dico io, lo diceva già Platone). La libertà, in una società civile, è quello spazio che ci è concesso al'interno di un sistema di regole che permettano il rispetto morale e materiale delle esigenze di ognuno. In quest'ottica c'è da rilevare che storni, passeri e cornacchie, non sono del cacciatore o del contadino che ne può disporre a piacimento, sono di tutti, quindi anche mie, e in quest'ottica la libertà si ferma al rispetto di regole che CI siamo dati mediante meccanismi democratici. Io non ti posso impedire, giustamente, di abbattere 20 cornacchie per giornata di caccia, tu non puoi abbatterne 40 in nome di una libertà distorta. Posso però cercare di farti capire il mio punto di vista e di convincerti, come tu lo puoi fare con me. Questa è la democrazia. Ovviamente sei libero di essere d'accordo sulla caccia con me o no. Nell'espressione delle idee non si costringe mai la libertà altrui. Discutendo con te non ho minimamente intaccato la tua. Parla della sostanza dei problemi. Se non la conosci, documentati e non ti appellare alla libertà.
Sempre cordiali saluti, Luca