Gara1
Magny Cours - La Superpole vanificata con una partenza disastrosa. A Rea subito la cronaca in negativo seguita subito dopo dal brutto volo di Aitchison, alla seconda curva, viziato da un problema tecnico della sua Kawasaki. Mentre Laverty nel frattempo si è dato alla fuga Camier ha fatto un paio di errori che hanno fatto drizzare i capelli a Checa…l'iberico, sceso in pista comprensibilmente teso,ha preferito superarlo staccando un tempo vicinissimo al record della pista.
Smrz ha guardato bene di parcheggiare per l'ennesima volta la propria Ducati in via di fuga, ben presto imitato da Jonathan Rea che ha perso l'anteriore nella strettissima chicane prima del traguardo. Debacle tecnica per Badovini nel quarto passaggio…e in un momento ci siamo trovati con 14 moto in pista…Come si è potuto vedere dalla telecamera on board il problema di Melandri continua ad essere la fase di inserimento in curva, un problema evidenziato al tornantino dove il romagnolo, fortissimo in staccata, ha sempre dovuto soccombere al ritorno di Tom Sykes.
Mentre davanti la coppia Laverty/Checa ha fatto il passo con il secondo attento a gestire le cose, dietro si è assistito ad un bel confronto tra Camier, Guintoli, Haslam ed un arrembante Haga tornato su dopo una partenza non troppo azzeccata. Al decimo passaggio "El toro" ha rotto gli indugi. Dopo un primo sorpasso, recuperato subito dall'alfiere di casa Yamaha, il ducatista ha forzato la frenata al tornantino portandosi questa volta in via definitiva a comandare la gara. L'impressione, suffragata subito dal cronometro, è stata quella che tutti si aspettavano…Carlos ha sempre avuto del margine da gestire e dopo un avvio guardingo ha adottato la strategia migliore per un pilota…andare al massimo con pista libera e cercare la vittoria. Niente da fare per Melandri.
Il futuro pilota della BMW non è riuscito a venire fuori dal gruppo degli inseguitori ma ha potuto vedere da vicino i progressi della S1000RR guidata come sempre al limite da cuor di "leon" Haslam. Il britannico ha superato Camier non riuscendo però poi a fuggire. Con il ritiro di Rolfo, avvenuto al sedicesimo passaggio, il gruppo in pista si è ristretto a quota 12 moto.. per poco purtroppo in quanto un duro contatto tra Fabrizio e Sykes ha portato alla caduta del primo che in qualche modo è poi riuscito a ripartire salvando la giornata. Le emozioni più forti negli ultimi giri. Laverty, probabilmente in crisi di gomme, ha dovuto alzare il ritmo favorendo in questo modo il recupero di Haslam, Melandri e Camier.
Lo spettacolo è stato tutto qua con Melandri sempre più in palla e con sempre meno benzina nel serbatoio, una zavorra divenuta via via sempre più leggera e che gli ha permesso di guidare al meglio delle sue possibilità. Passato in piazza d'onore al ventesimo giro Marco ha poi guardato in lontananza l'arrivo del neo Campione del Mondo 2011…Carlos è andato a vincere il torneo nel modo migliore staccando la diciottesima vittoria in carriera, la tredicesima della stagione ( su 23 al momento disponibili), a quasi 39 anni…li compirà il prossimo 15 Ottobre. Portato in trionfo dalla squadra e dal foltissimo pubblico presente "El toro" ha strameritato questo campionato facendo breccia nel cuore di tutti. Un bel gran pilota ed una grande persona…chapeau Carlos!
1 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 38'16.465 (159,04 kph)
2 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 2.201
3 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 3.218
4 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 3.796
5 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 5.602
6 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 9.634
7 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 9.814
8 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 11.387
9 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 17.143
10 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 24.523
11 Fores J. (ESP) BMW S1000 RR 34.532
12 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 1'19.742
13 Rolfo R. (ITA) Kawasaki ZX-10R
Gara2
Cappello con orecchie lunghe da asino per Tom Sykes al via di gara2. Alla Adelaide per non lasciarsi sfuggire Checa, ha parcheggiato la sua Kawasaki all'esterno sedendosi poi a riflettere sul serbatoio. Mentre la gara ha visto la partenza a cannone di Rea e la mancata partecipazione di Smrz per gli acciacchi rimediati in gara 1, si è assistito alla nuova caduta per Fabrizio al secondo passaggio, un colpo durissimo al morale del romano che ha fatto andare fuori scala la pressione in casa Suzuki…
Un brivido di adrenalina per Checa nel primo quarto di manche che nel tentativo di acciuffare la piazza d'onore ha rischiato di brutto arrivando lungo e fuori traiettoria alla Adelaide, il punto più lento di tutto il tracciato. Intanto lì davanti l'Inghilterra ha fatto per il momento da padrona con Rea, Laverty e Camier a comandare davanti alla coppia Haga/Checa. Si sa che i britannici non sono dei damerini ed il sorpasso di Eugene davanti a Jonathan è stato quanto meno deciso. Ad un terzo di gara conclusa è iniziata la rimonta di Melandri che liberatosi di Haga ed Haslam ha messo nel mirino la livrea tricolore dell'Aprilia dell'inglese avendone la meglio nel corso del decimo passaggio. Difficile prova di Corser e Badovini, indietro ed impossibilitati a recuperare sul gruppo dei migliori. E' pur vero che la fame viene mangiando ma Checa ha dimostrato di avere un appetito insaziabile. Superato anche Rea, poi fermo per un problema di elettronica, si è fatto pure un boccone di Laverty portandosi al comando della gara a nove giri dal termine.
Dopo le prove decisamente prestanti, ha in parte deluso Guintoli che non è riuscito ad inserirsi nella lotta per il podio. Il francese, che ha corso in casa, ha confermato il suo ruolo di gregario portando punti pesanti alla squadra. Mentre Carlos ha dato l'impressione di guidare in scioltezza senza grandi patemi d'animo, le ultime emozioni sono state elargite dagli alfieri di casa Yamaha. Melandri ha provato a fare lo sgambetto al compagno di squadra , cortesia (dura) provata e portata a termine alla Adelaide giusto ad una manciata di chilometri dal traguardo. Con il nuovo trionfo di Carlos Checa anche la Ducati può fare festa.
La marca di Bogo Panigale, che in Giappone in questa stessa giornata ha vissuto un'altra domenica di passione..si è portata a casa il titolo mondiale costruttori, il 31° in 24 anni di mondiale Superbike. "El toro" non ha fatto sconti a nessuno e da campione iridato ha staccato la quinta doppietta della stagione, la diciannovesima vittoria della carriera e la quattordicesima nel 2011. Marco Melandri, indipendentemente da quello che succederà a Portimao, si è assicurato la piazza d'onore in campionato, un ottimo risultato al primo impegno mondiale in Superbike, ed Eugene Laverty ha scalzato dal terzo posto Max Biaggi, assente come si sa per infortunio. In Portogallo si correrà per decidere questo, l'ultima emozione di una stagione in rosso.
1 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 38'17.851 (158,945 kph)
2 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 1.267
3 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 2.043
4 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 6.506
5 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 7.843
6 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 8.360
7 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 15.285
8 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 15.549
9 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 16.278
10 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 22.996
11 Fores J. (ESP) BMW S1000 RR 43.132
12 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 47.846
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Ilsimo c'e'...col 1300!!!