Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

I giardini nell'antico Egitto

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    -Kiya-
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    - ḥtm mr r ry.t '3.t
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    00 27/02/2011 19:41
    I giardini e i loro allestimenti sono argomento talmente vasto in relazione all'antico Egitto, che per trattarne esaurientemente occorrerebbe scrivere più di un testo.
    Di recente una mia cara amica mi ha informato di aver ultimato una sua opera sull'argomento, stimolando la mia curiosità. Impaziente, in attesa che il libro venga pubblicato, ho cominciato, dunque, a documentarmi in proposito.

    Basta accennare alle classificazioni botaniche, agli usi sacri o pratici delle piante, alle tecniche di irrigazione per intuire l'ampiezza e la complessità dell'argomento.
    Per tale ragione mi limiterò ad accennarne, offrendo spunti di discussione che confido vorrete cogliere per approfondire su questo tema, che ha tutti gli ingredienti per essere ritenuto interessante.

    Gli Egizi riconoscevano ai giardini grande pregio e pertanto vi si dedicavano con estrema cura, sia che questi avessero valore meramente estetico, sia nel caso in cui fossero progettati ad uso medico e rituale (e quindi facenti parte delle aree templari), ma anche nel caso fossero "semplici" orti, preziosi per il sostentamento della popolazione. Ognuna delle tipologie citate, tuttavia, condivideva una funzione fondamentale, che era quella di offrire ristoro dalla calura, all'ombra di alberi e piante. Presi poi singolarmente, i svariati tipi di giardini assolvevano a uno specifico compito, dettato da esigenze più pratiche, che ho elencato appena qui sopra. Del resto la praticità che contraddistingueva l'antico popolo del Nilo è caratteristica che ci è ben nota, al pari degli innumerevoli "primati" registrati da questa Civiltà. In tal senso, i giardini non fanno eccezione.

    Molti furono i Sovrani che ebbero particolarmente a cuore questo aspetto e che, mossi dal desiderio di possedere quelle che ai loro occhi erano vere e proprie rarità, organizzarono imponenti spedizioni in luoghi lontani pur di accaparrarsi gli esemplari più ambiti.
    Alti ufficiali, nobili, financo la gente comune, non era da meno. Persino il più povero poteva contare sul suo piccolo orto, per il suo sostentamento e per quello della sua famiglia.

    Tra i primi sovrani a poter vantare il possesso di un vero e proprio giardino botanico, stando alla documentazione in nostro possesso, troviamo Thutmosi III, che all'interno del suo Tempio Giubilare costruito nel recinto di Karnak volle far decorare un'intera sala con le rappresentazioni di tutte le piante esotiche provenienti dalla Palestina e dalla Siria, mete delle sue spedizioni militari.
    Gli archeologi ritengono che tutte le piante rappresentate sulle pareti del Tempio di Thutmosi III avessero trovato precisa collocazione all'interno di un giardino di proprietà del Re, di cui per il momento non è stato possibile individuarne la posizione.
    Una passione e un'interesse, quelli di Thutmosi III, certamente alimentati da colei che lo precedette sul trono delle Due Terre: la Regina-Faraone Hatshepsut. Il Tempio eretto per lei da Senenmut, in quel di Deir el Bahari, abbonda infatti di scene che narrano della spedizione di Punt, da cui gli Egizi importarono nel loro Paese piante, alberi e fauna di ogni sorta.

    Verso il termine della XVIII dinastia fu la volta del Faraone Akhenaton che fece dei giardini, reali o rappresentati che fossero elementi essenziali della sua Capitale, Akhetaton, eretta dal nulla nel Medio Egitto e il cui scopo principale, oltra a quello di celebrare Aton (il Sole), fu quello di esaltare i prodigi della natura.
    Innumerevoli dipinti parietali e pavimenti testimoniano la bellezza della città, in cui era uso dotare i giardini di grandi bacini idrici e popolarli di animali e volatili dai colori vivaci.



    Frammento di decorazione parietale proveniente da Amarna, oggi esposto al Cairo Museum




    Degno di nota il Maru Aton, l'Ombra di Aton, caratterizzato dalla presenza di numerose vasche a "T" circondate da colonne decorate e popolato da piante e fiori di ogni sorta. Si ritiene che il Maru Aton fosse un dono alla Favorita del Re, la Sposa Grandemente Amata Kiya. Purtroppo, attualmente di questo edificio non resta traccia.


    Alcune riproduzioni proposte dall'Amarna Foundation:



    Riproduzioni di decorazione parietale e di colonna affrescata




    Gran parte delle informazioni in nostro possesso provengono, dunque, da dipinti parietali, rilievi tombali o, in qualche occasione, anche da testi redatti su papiro che ci riferiscono la preparazione e l'impiego di infusi e unguenti a base di piante officinali, impiegati nelle terapie.
    La presenza di tracce vegetali, come ad esempio i pollini, consentono inoltre, se opportunamente studiati, di accedere a numerose informazioni sulle coltivazioni presenti in aree specifiche nell'epoca di riferimento. Resti vegetali rinvenuti nelle tombe, quale parte del corredo funerio, suggeriscono i gusti e le preferenze di Sovrani e di gente comune che non vollero privarsi di quei piccoli piaceri, per il palato o per gli occhi, nemmeno nell'Aldilà.


    Alcuni esempi:



    Necropoli Tebana, TT96: Tomba di Sennefer, Sindaco di Tebe durante il Regno di Amenhotep II - Nuovo Regno, XVIII Dinastia
    Dettaglio del giardino di proprietà del defunto



    La suddetta tomba è nota anche come "La tomba dei Vigneti", per via delle splendide decorazioni parietali e del soffitto:



    TT96 - Dettaglio del soffitto della piccola tomba




    Sheikh Abd El Qurna: Tomba di Nebamon, Nuovo Regno, XVIII Dinastia - Regni di Thutmose IV e Amenhotep III


    [Modificato da -Kiya- 28/02/2011 13:58]
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    NEFERNEFERURE
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    Artista del Re
    - MerytMaat SitenAton -
    00 28/02/2011 16:14

    L'ultima immagine realtiva a:

    Sheikh Abd El Qurna: Tomba di Nebamon, Nuovo Regno, XVIII Dinastia - Regni di Thutmose IV e Amenhotep III

    mi ricorda - molto più in bello ed in modo ordinato - quelle immagini un po' inquietanti del
    frammento di vaso amarniano, quei simil- scarafaggi che potrebbero davvero essere dei
    pesci...







    [SM=g1621242] [SM=g1621242]
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    Merytaton62
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    Scriba
    00 28/02/2011 17:07
    E non dimentichiamo la grande Hatshepsut, che andava pazza per l'incenso.
    Pare che nelle vicinanze del suo tempio funebre si estendessero vaste colture di questa pianta! [SM=x822724]
    [Modificato da Merytaton62 28/02/2011 17:09]
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    -Kiya-
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    00 01/03/2011 21:42
    Re:
    Merytaton62, 28/02/2011 17.07:

    E non dimentichiamo la grande Hatshepsut, che andava pazza per l'incenso.
    Pare che nelle vicinanze del suo tempio funebre si estendessero vaste colture di questa pianta! [SM=x822724]




    Sì, e non solo alberi di incenso, ma anche sicomori, melograni, acace e tamerici. E' quanto riferiva Breasted, confermato da tracce tutt'oggi visibili sulle terrazze di Deir el-Bahari.
    Lo stesso, probabilmente, era nei pressi del Tempio di Karnak e di quello di Luqsor, come anche nell'area del Ramesseum a Medinet Habu. Questi alberi, infatti, aldilà delle loro individuali proprietà e utilità, avevano un forte valore simbolico, che spesso li voleva associati alle principali divinità.
    [Modificato da -Kiya- 01/03/2011 21:43]
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 31/03/2011 23:30
    Bellissimo tema. che anche io sto per affrontare (tesi di laurea in Agraria). Dispiace non trovare testi in italiano (almeno io non ne ho trovati ancora) approfonditi, quindi la sua opera è più che benvenuta !
    Complimenti !
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    -Kiya-
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    00 01/04/2011 01:18
    Ti terrò informato a riguardo della data di pubblicazione del volume a cui ho accennato e, magari, chiederò alla mia amica qualche anticipazione bibliografica ;)
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 01/04/2011 13:32
    Ciao Kiya, ti ringrazio ! : )
    Per ora ho fatto una piccola bibliografia, ma proverò ad espanderla, anche perchè sarà una tesi "sperimentale" in cui proporrò la ricostruzione di un particolare giardino che con precisione devo ancora individuare (probabilmente Deir el-Bahari).
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    -Kiya-
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    00 01/04/2011 13:35
    Con l'apporto proveniente da Punt, Hatshepsut e Thutmosi III certamente introdussero molte rarità in Egitto, non c'è che dire .

    Il mio è certamente un consiglio "di parte", ma dai un'occhiata alle pubblicazioni relative alla città di Akhetaton. La parte relativa ai giardini è stata trattata adeguatamente dall'editoria straniera (rispetto a quelli di altre località), specie per via delle loro caratteristiche peculiari ;)
    [Modificato da -Kiya- 01/04/2011 13:36]
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    ToMegaTherion
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 02/04/2011 01:42
    Suggerimento preso al volo, ma per ora ho trovato solo articoli a pagamento (risolverò tramite Università, ma peccato non leggerli ora).
    Per editoria intendi pubblicazioni su riviste specializzate o anche saggi acquistabili online (Amazon, Ibs, ecc..) ?
    Saluti,
    Massimiliano.
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    -Kiya-
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    00 02/04/2011 02:09
    Hai posta ;)


    Domani, con più calma, cercherò qualche scritto sui giardini di Akhetaten e te ne fornirò link. Dovrei anche avere ancora una mia elaborazione, ma devo cercarla su un vecchio Hard disk, a cui al momento non posso accedere in via diretta.
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